CHI GLIELO SPIEGA AI POLIZIANI CHE IL LEGGENDARIO FONDATORE DI MONTEPULCIANO ERA UN… CHIUSINO?

martedì 15th, luglio 2025 / 11:36
CHI GLIELO SPIEGA AI POLIZIANI CHE IL LEGGENDARIO FONDATORE DI MONTEPULCIANO ERA UN… CHIUSINO?
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MONTEPULCIANO dal 10 luglio scorso è esposta al Museo Civico-Pinacoteca Crociani di Montepulciano un frammento di un’opera di Andrea Sansovino, artista importante del ‘500 che la realizzò – pare – proprio per suggellare e celebrare le origini etrusche della città e anche per dare lustro e pedigree al governo di Firenze, cui Montepulciano era legata, pur essendo in terra senese. I Medici volevano in qualche modo dimostrare di essere i degni eredi degli antichi avi etruschi e lo facevano attraverso gli artisti di corte, un po’ come fece Virgilio per Roma con l’Eneide…

L’opera è infatti la testa del mitico Porsenna, frammento, appunto di una statua in terracotta dipinta ad imitazione del bronzo, alta almento tre metri andata perduta però, pochi anni dopo la sua realizzazione.

Dopo 500 anni la testa torna visibile al pubblico, in modo permamente nella sezione poliziana del Museo Civico, riallestita e inaugurata la settimana scorsa in pompa magna. Come è giusto che sia, data la bellezza e l’importanza dell’opera (e anche del museo). “Questa nuova acquisizione – ha detto nel’occasione il Sindaco di Montepulciano Michele Angiolini – ha un valore inestimabile per il Museo Civico, che aggiunge ai suoi tesori un’opera di grande pregio, ma anche simbolico per la città, che ritrova un aspetto della propria storia”.

Sia il primo citttadino che l’assessore alla cultura Lara Pieri, sui social hanno parlato di Porsenna come del “leggendario fondatore della città”. Che Montepulciano, come tutte e città e paesi della zona abbia origini etrusche è indubbio e certificato da ritrovamenti. Tutto il territorio che va appunto dal colle poliziano fino al Lago Trasimeno e ai confini di Perugia da un lato e fino al Monte Amiata e ai confini di Orvieto dall’altro facevano parte della lucumonia di Chiusi. Una della città stato della Dodecapoli etrusca, la città più potente dell’Etruria interna. E della stessa dodecapoli pare che Porsenna fosse il capo riconosciuto.

Non a caso il Sansovino, nel ‘500, scelse Porsenna per celebrare le origini di Montepulciano, città Medicea per eccellenza: perché la figura del potentissimo lucumone che giunse ad assediare Roma (e se non fosse stato per Orazio Coclite, chissà come sarebbe finita…), monarca assoluto e “tiranno” di un vasto territorio, ben si attagliava alle mire assolutiste dei Medici e a legittimare il loro dominio su Firenze e su tutta la Toscana.

E questo è stato sottolineato all’inuagurazione anche dagli studiosi intervenuti Alessandro Ricceri, Carolina Taddei, Giulio Paolucci, Giovanni Cipriani. L’esposizione si inquadra nelle celebrazioni del quarantennale del “Progetto Etruschi” che vide mostre, eventi ed esposizioni a Chiusi e in tutte le città etrusche nel 1985.

Certo sarà dura per il sindaco Angiolini e per l’assessora Lara Pieri spiegare ai poliziani che “il leggendario fondatore della città di Montepulciano” era un … chiusino.

Tra l’altro, ai tempi di Andrea Sansovino Chiusi era orgogliosamente baluardo della Repubblica di Siena e si difese dall’assedio deciso da Cosimo I Medici alleato del papa, della Spagna e del Sacro Romano Impero di Carlo V e diede una feroce lezione agli assedianti, partiti proprio dal contado di Montepulciano… Ma questa è un’altra storia.

M.L.

 

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