MUSICA, CORTOMETRAGGI, ARTE E STORIA ALLA RASSEGNA “MAGICA E’ LA PIEVE”
CITTA’ DELLA PIEVE – In attesa del Palio dei Terzieri, previsto come sempre nella seconda metà di agosto, Città della Pieve diventa “Magica”.
Si intitola infatti “Magica è la Pieve” la rassegna culturale promossa dall’Associazione Turistica Pro Loco Pievese in collaborazione con Spazio Kossuth, Libera Università, Associazione Donne la Rosa, Festival Green Music, Corto Fiction con il patrocinio del Comune di Città della Pieve e di Banca Centro Toscana Umbria.
La rassegna che si apre venerdì 18 luglio andrà avanti fino al 6 agosto, nella suggestiva location dello Spazio Kossuth, in via Vannucci 34, con una “anteprima” in un luogo diverso.
L’apertura-anteprima avverrà infatti alla Rocca. E ciò non per caso, ma perché proprio della Rocca pievese si parlerà in una narrazione a due voci con Maria Luisa Meo e Andrea Bittarello: “La Rocca: struttura, personaggi ed eventi”, questo il titolo della performance che ripercorreà la storia di un luiogo simbolo di Città della Pieve che è stato prima fortezza perugina, poi palazzo del governo della città, infine carcere di stato e adesso luogo pubblico. Un luogo che ha visto passare la Storia, anche quella con la S maiuscola, come quando il 18 gennaio 1503 Cesare Borgia vi fece strangolare, dal fido Michelotto Colella, Paolo e Francesco Orsini, che proprio nella Rocca pievese aveva imprigionato dopo la famosa Congiura di Magione contro di lui: 18 gorni a pane e acqua e poi la fine dei capponi da brodo, come era nello stile del Duca Valentino…
Maria Luisa Meo e Andrea Bittarello sono due studiosi e appassionati di storia locale e certamente il loro racconto a due vocI sulla Rocca, proprio lì, dentro la Rocca, sarà un modo per conoscere dettagli interessanti su ciò che quel bastione ha rappresentato nei secoli per la città del Perugino. L’appuntamento è come dicevano venerdì 18 luglio, alle 17,15.
La rassegna, che è ad ingresso gratuito (fino ad esaurimento posti) proseguirà allo Spazio Kossuth, cominciando da domenica 20, alle 18,30, con il concerto “Musica al tempo delle Due Sicilie” con Giovanna Massara (voce) e Fausto Fittante (chitarra). Evento inserito nel Green Music Festival.
Venerdì 25 Luglio, ore 18,30, si porsegue con un altro concerto: I’m a stranger here myself -Ritratti di Donne in Musica (Gianmaria Griglio piano-Violetta Lazin soprano).
Mercoledi’ 30 Luglio, ore 21,15, altro appuntamento con la Storia pievese. “Gino Cappannini -Il Pievese Volante” Intervento e Proiezione Video con Antonio Dell’Aversana.
Domenica 3 Agosto, ore 18,30, torna la musica con Il Canto delle Donne”,Un secolo di Musica e Poesia dal Jazz al Pop (Claudia Aliotta voce e testi; Daniele del Gobbo piano e Andrea Bellini,violoncello).
Lunedi’ 4 Agosto ore 21,15, serata dedicata ai cortometraggi con “ I Corti Corsari” a cura di CORTO FICTION.
Mercoledì 6 agosto, ore 18,30, concerto Blue Baroque Duo (Orietta Cipriani, piano e Alessandra Marchese, violoncello). Festival Internazionale Green Music.
Durante tutta la rassega sarà possibile visitare la mostra “Quadreria” di W.A. Kossuth.
Insomma un programma concentrato, ma ricco con proposte musicali di generi diversi, ma sempre di alta qualità, incursioni nella storia locale (ma non solo a dire il vero) e anche nell’arte figurativa e nel mondo di videomakers indipendenti capaci di regalare al pubblico vere e proprie “chicche”.
Città della Pieve val sempre bene una gita, nelle giornate “magiche” della rassehna promossa dalla Associazione Turistica Pro Loco pievese ancora di più. Verrebbe da dire che è roba per palati fini. Del resto Città della Pieve è la patria di Pietro Vannucci detto il Perugino, che il bello di queste terre lo fissato su tavole e muri e lo ha reso immortale.
Nella foto: Claudia Aliotta, presente anche quest’anno a Magica è la Pieve…










La Rocca è servita anche negli anni ’30-40 del 1900 a rinchiudere qualche dissidente politico,non solo per le sue idee contrarie al fascismo ormai affermatosi, ma anche per allontanare la loro funzione di propaganda contraria al regime,soprattutto quando transitavano caporioni del regime per timore che dovessero compiere attentati verso chi transitasse anche per ferrovia sulla Firenze-Roma. Ai carabinieri era lasciato l’ingrato compito di prelevare dalle loro abitazioni i segnalati e portarli qualche giorno in galera nella Rocca in attesa che fossero transitati gli esponenti del regime.Tali notizie oggi non sono a conoscenza più di nessuno nell’opinione pubblica ma sono fatti successi con cadenza ripetitiva ogni volta che il regime riteneva opportuno per la propria sicurezza fermare i dissidenti segnalati.
Spesso i carabinieri si scusavano con le stesse famiglie dei prelevati ma anche loro erano sottoposti all’esecuzione di ordini e quindi al rispetto delle consegne. Tali notizie mi sono state fornite verbalmente da mia zia Palmira Fanelli-deceduta centenaria- e moglie di mio zio Solismo Sacco, la quale in bicicletta veniva da Moiano a portare il pasto a suo marito in quelle occasioni. Qualche volta la stessa sorte toccava anche a mio nonno, quella persona raffigurata sulla copertina del libro di
Antonio Rocchini dal titolo:”Cronache dal Trasimeno-100 anni di emancipazione contadina” presentato nel mese di Giugno a Città della Pieve.La persona di cui si parla-mio nonno Benito Sacco- è appunto raffigurata sulla copertina del libro mentre tiene in mano la bandiera rossa davanti alla ” Casa dei Socialisti a Palazzolo di Moiano”, circondato da attivisti socialisti e simpatizzanti nel Settembre 1913. La stessa casa fu assaltata nel 1921 e data alla fiamme dalla ” Disperata di Perugia ” ed è oggi una abitazione privata,ma conserva ancora gelosamente in una camera da letto una pittura murale originale di quell’epoca volutamente mantenuta dall’attuale proprietario con una falce e martello e la frase di Karl Marx ”Proletari di tutti i paesi unitevi”. Un epitaffio di lotte passate che hanno contraddistinto il territorio del Trasimeno e che hanno portato civiltà e progresso nelle campagne.