IL NOSTRO 25 APRILE E IL NOSTRO CORDOGLIO PER PAPA FRANCESCO

CHIUSI – Fra tre giorni sarà il 25 aprile. Quest’anno ricorrenza tonda: sono infatti passati esattamente 80 anni dal 25 aprile 1945, data dell’insurrezione di Milano e della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Mussolini in realtà fu fucilato insieme all’amante Claretta Petacci e ad altri gerarchi il 28 aprile, dopo esser stato intercetatto mentre tentava la fuga, vestito da soldato tedesco, con una colonna germanica in ritirata verso la Svizzera, nei pressi del lago di Como. Ma l’Italia era ormai liberata, grazie agli alleati anglo-americani (ma con loro c’erano anche francesi, canadesi, sudafricani, marocchini, indiani…) e grazie anche ai partigiani che combatterono sulle montagne e dentro le città, in alcuni casi liberandole prima che gli Alleati arrivassero.
Il 25 aprile è la giornata e dunque la festa fondativa della Repubblica democratica e antifascista nata dalla Resistenza.
Come Primapagina abbiamo sempre partecipato alle celebrazioni. Abbiamo anche, in varie occasioni, cercato di portare un contributo ad esse con scritti, iniziative e spettacoli. L’anno scorso, in occasione dell’80esimo anniversario della liberazione del territorio a cavallo tra Toscana e Umbria, avvenuta un anno prima rispetto a nord Italia, mettemmo in scena “Lo straniero. Il polacco deve morire”, che è il racconto in forma di reading teatralizzato con accompagnamento musicale di una storia partigiana dolorosa e controversa, una “guerra nella guerra” interna alla Brigata Si.Mar che operava sulle pendici del Monte Cetona, tra Chiusi, Sarteano e la Valdorcia.
Ebbene quest’anno, dopo una ventina di repliche, la sera del 24 aprile, “Lo Straniero” sarà in scena a Novate milanese, nell’hinterland del capoluogo lombardo. E farlo alla vigilia della più importante e imponente delle manifestazioni che in tutta Italia si terranno il 25 aprile, quella di Milano, è per noi un onore e motivo di orgoglio. La piece è stata già rappresentata 5-6 volte a Milano e dintorni, perché l’attore-voce narrante Alessandro Lanzani e il musicista Dario Perini sono entrambi milanesi, ma farlo la sera della vigilia del 25 aprile è qualcosa di più. E da Novate, saremo comunque idealmente insieme ai sindaci, ai rappresentanti dell’Anpi, ai cittadini che anche quest’anno saranno nelle piazze a celebrare la Liberazione nel nostro territorio: a Chiusi, a Chianciano, a Città della Pieve, Castiglione del Lago, Sarteano, Cetona…
E’ una bella cosa che il manifesto per tutte le manifestazioni del 25 aprile 2025 in provincia di Siena sia stato realizzato dagli studenti e studentesse di una scuola locale, per la precisione l’Istituto di Istruzione SuperioreValdichiana e, per essere ancora più precisi, dalla classe IV dell’indirizzo di Grafica, e dalle studentesse Martina Tuda, Sofia Poggiani e Carlotta Crestini, che hanno voluto sottolineare con una immagine simbolo, il contributo delle donne alla lotta di Liberazione e hanno vinto un apposito contest tra le scuole della provincia.
E’ importante che anche le nuove e nuovissime generazioni elaborino pensieri e opere che tengono viva la memoria. In tempi in cui la guerra sembra essere tornata una opzione possibile, in cui molti politici e intellettuali (scrittori, giornalisti, cantanti) sembrano piegarsi all’ineluttabilità del ricorso alle armi e al riarmo come strumento di “difesa” dei propri valori, ricordare i disastri materiali, morali, umani che le guerre causano può aiutare a capire, a non cadere nella facili trappole del bellicismo e della retorica nazional sovranista. E’ bello sapere che ragazzi e ragazze di 17 anni hanno lavorato, coi loro insegnanti, per elaborare un manifesto per il 25 aprile e non per la festa di Halloween.
Questi giorni, in prossimità del 25 aprile, sono anche giorni di lutto per la morte del Papa, Jorge Mario Bergoglio, il papa figlio di emigranti piemontesi, venuto dalla “fine del mondo”, dall’Argentina dove la sua famiglia andò a cercare fortuna come oggi fanno milioni di poveri cristi che sbarcano sulle nostre coste, per fuggire da guerre, carestie, persecuzioni, da una vita agra. Un papa amato e stimato dagli ultimi, dai diseredati a cui ha dato spesso voce e dignità, amato e stimato anche dai non credenti e da tutti coloro che si battono per la pace, perché fino all’ultimo istante della sua vita ha parlato forte e chiaro contro il riarmo, contro il bellicismo, contro la follia della guerra, contro i muri, gli steccati, i respingimenti, contro chi “abbaia ai confini degli altri”.
Molti in queste ore piangeranno lacrime sincere, altre invece saranno lacrime di coccodrillo, fasulle come una moneta da 3 euro. Chi sta lavorando per il riarmo, per la guerra ad oltranza, sia in Ucraina che in Medio Oriente, chi non riesce a pronunciare la parola genocidio e definisce i morti civili, anche i bambini, a Gaza come una “fatalità”, non sopportava Papa Francesco e quella sua insistenza pacifista, qualcuno ha dato anche a lui del putiniano e dell’antisemita, del pacifinto e adesso farà finta di piangere contrito, sperando che arrivi un Papa più allineato e coperto sulle posizioni di Ursula Von der Leyen e soci. Noi speriamo di no. Con tutto il cuore.
Ci è piaciuto e ci piace poco anche il tentativo di silenziare le celebrazioni del 25 Aprile, con la scusa del lutto nazionale per papa Bergoglio. Il richiamo alla sobrietà fatto dal Governo Meloni, che il 25 aprile lo vede come il fumo negli occhi, non può esere rivolto a chi celebra la Liberazione. Suona quasi come un insulto.
Buon 25 aprile. Viva l’Italia democratica, antifascista e pacifista.
Solo due righe sul mio pensiero su chi potrà essere il prossimo Papa. Si sentono passare dei nomi, quasi estrazioni al lotto su chi potrebbe essere il prossimo uomo ”infallibile”. Io credo che forse sia un po’ presto azzardare ipotesi ma una che potrebbe essere benissimo non confermata e della quale non ne parla nessuno,visto il clima che tira nel mondo e vist i tempi nei quali Papa Francesco si è prodigato a spargere la sua parola, io credo che potrebbe essere scelto entro la cerchia asiatica, un papa Cinese proprio per rispondere all’esigenza occidentale della rottura di equilibri consolidati all’interno della Cina ed anche allo stesso tempo per rispondere all’esigenza dell’attuale trumpismo.Due piccioni con una fava, in barba al progressismo da una parte della chiesa come istituzione di conservazione( Bergoglio aveva molti nemici all’interno non dimentichiamolo e molti che on condividevano la sua linea) e l’altra per rispondere alle esigenze ptettamente politico-economiche della maggiore potenza modiale che abvrebbe interesse a creare problemi interni di grande ed estesa natura all’interno della Cina.
fin’ora forse non ci ha pensato nessuno e forse detto fra noi ancora tanto brodo ha da bollire in pentola e quindi può darsi che venga prescelto un nome di caratere e natura mediatore per questi anni ma cvredo che ”la sindrome cinese” si possa anche prefigurare e realizzare. Di certo se da una parte ciò che Bergoglio ha seminato difficilmente potrà essere spazzato via, dall’altra parte stà diventando una esigenza ai demolitori della pace di oltre atlantico e di casa europea fare tutto il contraio e la spada per nel manico la reggono loro adesso e non c’è dubbio che provino ad usarla, se non altro come influenza..a chi storce il naso su tale discorso ricorderei che l’istituzione ”Chiesa cattolica” ha flirtato da sempre con tutti coloro nel terreno dei quali si trovava ad operare 8fascismo, nazismo, comunismo e sedicenti paesi liberal-democtatici ).Sono sopravvissuti per questo anche al crollo di imperi sicchè non meravigliamoci : ” il secolo cinese ” ha già bussato alle porte e c’è chi in un modo o nell’altro si prepara a farlo finire oppure a conviverci.
Condivido lo spirito e gran parte dei contenuti dell’articolo. Un appunto su: “… come oggi fanno milioni di poveri cristi che sbarcano sulle nostre coste, per fuggire da guerre”. Dovrebbe essere al singolare Milione (scarso) e non milioni. Siamo vicini al referendum e per non lasciare spazio a ingiustificati allarmismi occorre essere precisi.
Giusto. Ma sono comunque milioni quelli che si muovono e cercano rifugio lontano dai loro Paesi. Non tutti sbarcano in Italia. Non tutti vengono dall’Africa o dal medio oriente. Ci sono anche poveri cristi centro e sud americani, asiatici, dell’est Europa… Il mio ragionamento, ma anche il messaggio di Papa Francesco era generale. Quanto al richiamo del Governo a celebrare il 25 aprile in modo sobrio, credo che si tratti di un richiamo di chi il 25 aprile non lo ha mai celebrato. Forse perché lo considera, quello sì, lutto nazionale.
Non voglio divertirmi a fare il sadico guastafeste sul 25 aprile, ma il motivo che ci spinse a voltare le spalle ai tedeschi e unirci agli alleati fu ben preciso : la guerra era PERSA. Non certo perché il nazifascismo fosse sbagliato, per quanto lo fosse. Supponiamo che non ci fosse stato l’ attacco di Pearl Arbor e lo Zio Sam fosse rimasto a 7 fusi orari di distanza, con conseguente collasso dell’ Armata Rossa e vittoria conclamata dei nazisti. Ci sarebbe stato il 25 Aprile? Ovviamente no, lo capirebbe anche un bambino delle elementari.
Per Giangiacomo Rossi.Anche un bambino delle elementari capirebbe che la storia è fatta di FATTI. E certi fatti sono incontrovertibili come sino incontrovertibili Cefalonia, le repressioni, le violenze subite dall’italia, come sono incontrovertibili le condizioni patite degli italiani in Russia e contro la VIII armata soverchiante. Io con questo non voglio dire che i tedeschi sono stati sconfitti dalla Resistenza ma che la Resistenza è stata la conseguenza di tutte queste condizioni che ho elencato e ce ne sarebbero state altre centinaia uguali ed anche più importanti di quelle che ho elencato. La Resistenza ha reso la dignità al popolo Italiano ed ha avuto anch’essa i propri morti. Voler sminuire i FATTI con ” sarebbe stato” è voler considerare una fatto di grande valore come un fatto ”farlocco” e quasi inesistente valorialmente parlando, cosa questa che non è stato affatto ma un fatto che ha gettato luce su una corda repressiva tirata al massimo grado della sua tensione ed alla fine il popolo stanco di essere conculcato si è organizzato e ribellato. Se poi nella Resistenza per paura di rappresaglie sono entrati all’ultimo momento certi italiani che avevano militato in altri luoghi ed erano stati consenzienti al fascismo e che non si erano mai ribellati, questo è quasi naturale che succeda in ogni simile occasione. Ma i primi ad imbracciare le armi sono stati coloro che per venti lunghi anni hanno dovito subire violenze e compressione. Da lì viene il 25 Aprile anche come monito all’inviolabilità della richiesta di libertà. E con questo certo che dico che i nazifascisti sono stati vinti dagli angloamericani perchè la macchina della Wermacht era troppo potente per essere vinta dalle formazioni partigiane ma chi ha ”tradito” l’Italia erano stai tutti coloro che si erano accodati al fascismo con i capi in primis di quel regime, e che oggi spesso si sentono di declamare l’amor patrio per bocca dei nostri attuali governanti….proprio cosa questa da Italiani ma di quella specie ! Ne faremmo molto volentoieri a meno mi creda.
La resistenza sulle montagne e nelle città diede una mano sostanziale agli Alleati. Alcune città furono liberate dai partigiani prima dell’arrivo degli alleati. Ma fu, come il passaggio di molti reparti militari italiani a fianco degli anglo americani, soprattutto il riscatto di un popolo e di un Paese che con il fascismo aveva scatenato la guerra e si era schierato dalla parte sbagliata della storia, andando a invadere altri paesi, come la Russia, la Grecia, l’Albania, perfino la Francia… Il 25 aprile non è solo la data e la festa della Liberazione. È anche la data e la celebrazione della fine di una guerra devastante che aveva portato lutti e macerie. E aveva prodotto anche una guerra civile. Quella dei repubblichini contro il popolo italiano. Perché loro stavano con i nazisti e fucilavano gli italiani… Anche i civili. È successo anche dalle nostre parti. Ci sono nomi di strade, lapidi, cippi che ci ricordano quei fatti. E ci sono anche scritti, testimonianze, lavori teatrali (come il nostro Lo Straniero) che ricordano pure come la Resistenza non fu tutta rose e fiori, che non fu solo una cavalcata epica, ma ebbe anch’essa momenti bui, tristi, amari. Momenti controversi che però non cambiano il senso della storia.
Direttore, lo dici anche tu ” la resistenza sulle montagne…” la guerra si combatteva nelle città, nelle pianure. La guerra in montagna fu marginalissima !
Dalle ” montagne ” scesero a cose fatte e,dopo l’ otto settembre, quando anche il peggior presidente della repubblica,dopo SCALFARO, Napolitano ,fece il salto della quaglia e,diventò, improvvisamente, ANTIFASCISTA come tanti altri che fino al giorno prima baciavano i piedi al capo del governo,addirittura c’era chi inneggiava alle leggi raziali imposte da quel delinquente di Hitler !! . Erano le 0,01 dell’otto settembre !
Ti ricordo che i montagna cominciò la guerra civile i partigiani rossi iniziarono a trucidare quelli bianchi ! …Porzus per tutti !
L’ ITALIA e,l’ EUROPA furono liberate ( dai nazisti ) dagli alleati : americani,inglesi,canadesi e russi !
IL CNL compì cose orribili ! Pertini ,ordinò decine di esecuzioni sommarie !
…….basterebbe metterci una pietra sopra ! BASTA con il fascismo,morto e sepolto !
Ricordiamoci,però, che altri hanno fatto 100.000.000 di morti ! Quando ci sarà un riconoscimento ufficiale ? In che giorno ,festeggeremo il ricordo ?
Vedi Niccolò, c’è un detto che racconta che a forza di dire cose inesatte, ripetute centinaia di volte, le cose inesatte diventano vere.E dal momento che la gente di ogni categoria sociale la memoria ne ha poca,coloro che l’hanno un po’ più da vendere qualcosa si ricordano e spesso controbattono,ma non per essere i ”bastian contrari” perchè sarebbe una cosa stupida questa, ma per cercare di ristabilire la verità oggettiva. Quando parli di 100 milioni di morti ti riferisci all’affermazione del comunismo di certo, e quindi tale notizia è almeno mezzo secolo che viene divulgata in queste proporzioni.Berlusconi, ma non solo lui, che finanziò il ”Libro Nero del Comunismo” si fregava le mano insieme ad altri ai quali era interesse spandere certe notizie e faceva di tutto nella sua propaganda, facendo certamente i suoi interessi .Sarei curioso-siccome si parla di cifre- fare il confronto fra i due libri neri appunto, quello del Comunismo e quelle del Capitalismo per conoscere la quantità di sangue che l’umanità negli ultimi tre-quattro secoli ha versato.Forse si assisterebbe in tali confronti alle grandi tragedie che le repressioni dei sistemi economici e feudali hanno impresso agli uomini in tutto il mondo,a cominciare dalla Cina, dall’India e dalle Americhe, per poi passare all’Africa tenendo presente quali fossero i sistemi economici sotto i quali certo sangue veniva fatto colare per farlo servire da esempio a coloro che volevano rivoltarsi.Ti ricordo all’uopo che se ti riferivi alla Cina con quel numero che hai detto che ancora nel 1900 ed a seguire i militari delle nazioni cosiddette in ambito europeo ”civili e faro delle libertà occidentali” come Inghilterra, Francia, Germania ed anche Italia e Giappone, facevano il tiro a segno sulla gente in Cina, la quale Cina aveva tentato di affrancarsi dai dominatori stranieri inspirata dalla Rivoluzione Russa e con Mao al quale si riferirebbero tali violenze e tali morti, -MAI PER LA VERITA’ DIMOSTRATI- ma solo apparsi nelle statistche di una incessante propaganda occidentale che pagava a suon di dollari i ” signori della guerra” e dopo i generalissimi come Chang Kai Shek che scappò a Taiwan sotto l’egida americana dopo aver giustiziato-solo lui- migliaia di comunisti in strada nelle principale città cinesi, fu portato come paladino delle libertà davanti alla propaganda occidentale che se ne infischiava se era fascista, ma serviva a mettere una spina sul fianco della Cina che era diventata comunista e ti ricordo anche una cosa che probabilmente oggi si è dimenticata e che nemmeno i nostri politici al governo conoscono ed è quella che solo nel 1971 la Cina fu ammessa all’ONU, con la rimozione di Taiwan quale rappresentante del popolo cinese.Questo tanto per dirti quanto sia stato grande lo sforzo di chi si è battuto per la propria dignità, eliminando la fame secolare che aveva avvinto il popolo cinese mentre i feudatari ed i mandarini tenevano il popolo soggiogato e si alleavano agli occidentali.La rivoluzione come diceva lo stesso Mao Tze Tung ” non è un invito a cena ” ma è la lotta anche sanguinaria per un nuovo ordine , quell’ordine che l’Occidente ha sempre cercato di non far realizzare, con il colonialismo e le guerre,conculcando la gente a milioni. Ed allora ancora oggi quando si parla di 100 milioni di morti (forse ci si comprendono anche quei 26 milioni di Russi che non sarebbero morti se Hitler non avesse invaso l’unione Sovietica e se sono morti la loro morte la si deve al regime sovietico che se non ci fosse stato quelle morti non sarebbero avvenute? e’ un bel modo di ragionare codesto, non sò se è il tuo ma di certo è di parecchi anche comuni oggi alla sedicente sinistra).Niccolò, oggi è tempo di dire pane al pane e vino al vino, perchè più il tempo passa e più vedendo la politica che viene fatta dall’occidente contro il resto del mondo mentre accetta che Israele su cui sostanzialmente fà silenzio, massacri definitivamente i palestinesi per allargarsi nelle loro terre ed accetta di sostituire gli USA nei riguardi degli armamenti perchè dice che il nemico sia la Russia quando concorrono a provocare da anni con i missili messi ai suoi confini e scalpitano non vedendo l’ora di menar le mano, per arrivare anche a chi faccia sanzioni economiche contro la Russia coinvolgendo anche i paesi baltici instigandoli alla difensiva verso il ”terrore russo”, caro Niccolò non si va da nessuna parte di tale passo, anzi si và verso il baratro.Siamo stati per secoli abituati molto male, abituati a succhiare il sangue degli altri mentre all’interno nostro scaturivano le ragioni per le due ultime guerre mondiali, da parte nostra e non da parte degli altri, ed oggi come diceva Papa Francesco assistamo alla terza guerra mondiale a pezzetti.Ma che forse forse guarda caso non fossimo magari noi che premendo il piede sul collo di tali popoli non creiamo loro quelle condizioni per le quali li chiamiamo invasori e terroristi ? Le due facce della stessa medaglia di Biden e di Trump non sono forse le maggiori responsabili di tali instabilità, finalizzate al dominio economico-militare del mondo e che coinvolgono anche noi quali loro tributari dal 1945 in poi ? E se quel il conto fosse fatto per bene ed esente da speculazioni forse lo vedremo attribuibile al capitalismo e non ad altri che intenderebbero affrancarsi da tale sistema. E allora altro che 100 milioni di morti…..se la ragione vincesse sull’ipocrisia.ma i potenti economibcamente e mlitarmente è storia che siano in primis ipocriti e poi se non basta anche repressori, ed arrivano a reprimere all’esterno ed anche poi se non bastasse anche al proprio interno.ma tutto questo per assicurarsi il potere che da sempre hanno avuto ed usato anche e soprattutto contro gli altri.Mala tempora
currunt Niccolò. !