STAZIONE MEDIA ETRURIA, GIANI DETTA LA LINEA: SI FACCIA A RIGUTINO. IL PD DI CHIUSI PERDE IL FRANCO E LA NONNA

Il presidente della regione Eugenio Giani è in tour, sta girando la Toscana per fare il punto su quanto realizzato dall’amministrazione regionale a ‘metà mandato’, cioè a due anni e mezzo dall’avvio della legislatura, nell’autunno del 2020: Sanità, infrastrutture, Pnrr , questi i temi principali in agenda. Qualche giorno fa il tour “prima meta” ha toccato Arezzo. Nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia, alla presenza del presidente della Provincia di Arezzo Polcri, dei consiglieri regionali De Robertis e Ceccarelli e del Prefetto Maddalena De Luca, Giani è tornato anche sul tema della fantomatica stazione in linea per l’alta velocità.
Ai giornalisti che chiedevano lumi sullo stato dell’arte, il presidente Giani ha risposto così: “Sono assolutamente convinto che la stazione Medioetruria è necessaria e, secondo me, la soluzione preferibile sarebbe quella di Rigutino, perché permetterebbe un facile scambio tra linea lenta e linea veloce e sarebbe facilmente accessibile da quest’area, che è la più popolata. Con la Regione Umbria e con il Governo abbiamo avviato un tavolo tecnico di lavoro su questo tema, attendiamo l’esito di questo lavoro, tenendo come punto fermo la volontà di ‘premiare’ comunque anche le realtà che non saranno scelte, magari intensificando i loro collegamenti.”
Giani dunque detta a linea. La stazione in linea va fatta e va fatta a Rigutino. Se poi questa sarebbe a meno di mezz’ora da Firenze, pazienza. In 4 righe il governatore della Toscana ha spazzato via tutta la fuffa sbandierata da un anno a questa parte sull’opzione Montallese, che poi sarebbe Salcheto nel Comune di Montepulciano. Ha demolito con nonchalance la linea del Pd chiusino e della Valdichana secondo cui “la scelta di inserire la stazione in linea a Salcheto va difesa”. Lo ha detto non più di una settimana fa la segretaria chiusina del Pd Simona Cardaioli all’iniziativa ubro-toscana di Panicale.
Per chi ha puntato sulla carta Media Etruria in Valdichiana (Montallese-Salcheto o Creti-Farneta) un vero e proprio cazzotto nei denti. Giani ha fatto intendere a chiare note che per lui la scelta, se scelta deve essere, è Rigutino, quindi Arezzo, non la Valdichiana.
Chiusi dunque perde la fermata del Frecciarossa conquistata nel 2019 – le Fs hanno già fatto sapere al sindaco che non intendono confermare il servizio – e pure la stazione volante in mezzo al nulla. Da questa parti si direbbe perde il franco e la nonna. La debacle assume i contorni di una disfatta su tutti i fronti. anche il famoso consiglio comunale aperto di qualche mese fa viene superato e azzerato dalle parole di Giani.
Finora sia l’aminisrazione chiusina, che i vertici locai del Pd, sia i sindaci della Valdichiana sono rimasti inchiodat all’iotesi Media Etruria a Montallese -Salcheto, probabilmente per non contraddire la linea provinciale e nazionale e non inimicarsi i piani superiori. Adesso le dichiarazioni di Giani tagliano la testa al toro e le gambe alla stazione in linea in Valdichiana.
Ecco spiegati anche alcuni silenzi sulla questione Frecciarossa: Scaramelli, per esempio non ha detto una parola, al contrario di quanto fa di solito su qualsiasi altra questione. Sta girando la Toscana insieme a Giani nel tour di metà legislatura, e da buon politico sa bene che mettersi di traverso rispetto al capo non è mai salutare…
Ora, dopo l’endorsement di Giani a favore di Rigutino, Simona Cardaioli, Gianluca Sonnini, il presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Giacomo Grazi, i sindaci dei dintorni sia sul versante toscano che su quello umbro hanno una sola opzione davanti: non parlare più, nemmeno per sbaglio della stazione in linea, fare quadrato e battersi senza più indugi per la stazione di Chiusi sia come hub per l’alta velocità, cercando di far cambiare idea alle Fs, sia per altri servizi (Intercity e regionali veloci) e per il trasporto merci con il centro intermodale. Altre non le hanno, se non quella di allinearsi supinamente alla voce del padrone e mettersi in rotta di collisione con una città (Chiusi) e con il territorio circostante, con il rischio – lo abbiamo già scritto – di ritrovarsi una manifestazione di piazza non solo contro la decisione delle Fs, ma anche contro di loro.
E a Giani, nel frattempo vorremmo ricordare che esattamente due anni fa (13 giugno 2021) non nel neolitico, venne a Chiusi ad esaltare la fermata del Frecciarossa, dicendosi disponibile a valutare anche un intervento finanziario della Regione se fosse stato necessario. Il fatto che dica, come ha detto ad Arezzo, che servirà “comunque ‘premiare’ anche le realtà che non saranno scelte, magari intensificando i loro collegamenti”, suona come uno specchietto per le allodole. Il Frecciarossa le Fs lo hanno già sottratto a Chiusi, penalizzandone la stazione, la contropartita doveva essere già sul tavolo. Invece non c’è…
m.l.
Dunque Giani il Presidente ha parlato, ha esternato un suo pensiero sull’annosa questione “Media Etruria” indicando il posto dove farla sorgere: Rigutino. Un metro dopo appena Arezzo, per lui va benissimo. I parametri, le considerazioni prese per sostenere questa sua tesi, sono a mio modesto parere vecchie e superate tesi urbanistiche: quelle che i servizi, compresi quelli della viabilità, si debbono realizzare lì, dove è già forte e spesso caotico, congestionato, l’insediamento urbano e industriale. Una pratica ampiamente utilizzata in tutta Italia, che ha prodotto tra i tanti risultati non proprio lusinghieri: quello dell’emarginazione di intere aree geografiche interne come quelle del basso senese, Trasimeno, Val Nestore e tutta la parte Sud Ovest della Provincia di Perugia. Per poter recuperare un minimo di sviluppo che risulti essere minimamente più armonico meno impattante, c’è bisogno invece di una visione d’insieme dei territori, per poi passare ad una progettazione che veda le infrastrutture essere messe in primo piano, in modo da generare appunto uno sviluppo urbanistico più aderente ai bisogni dell’uomo e della natura. Nulla di cervellotico, in Germania è così da sempre. Poi c’è il metodo usato dal Presidente Giani che non può essere minimamente accettato. Della questione fermata AV in questa parte del Centro Italia si discute oramai da anni, c’è pure una Commissione interregionale che vede anche la presenza dei due assessori regionali. Bene, lui in concreto l’ha calpestata. Per quanto ci riguarda, non solo gli è stata fatta giungere sempre ogni nostra nota giornalistica, ma lo abbiamo invitato più volte ad un’intervista. Solo il silenzio è stata la sua unica risposta. Poi da vero padrone quale si sente evidentemente di essere, detta la linea, dice cosa bisogna fare e ovviamente, la sua scelta è inappellabile. Con tanti saluti alla democrazia, al dialogo tra Istituzioni. Conta solo lui. Sì fa pensare quella sua dichiarazione circa l’ubicazione della “Medio Etruria”. In politica si sa che ci sono sempre dei dietro le quinte ad ogni scelta proclamata. A me sembra quasi d’intravvedere una intesa tra Lega e PD. Non è un segreto che Salvini Ministro delle Infrastrutture, abbia da sempre in mente quella località indicata appunto dal Presidente Giani, per realizzare la stazione in linea. Una scelta che deve aver fatto sobbalzare la Presidente umbra Tesei completamente bai passata. E infatti le sue reazioni piuttosto ruvide, non sono fatte attendere molto. “Non decide lui”, il suo monito. Il ragionamento della Tesei sull’isolamento storico di Perugia, non fa una piega, solo che la soluzione che propone non risolverà di certo il problema. Il Frecciarossa che parte da Perugia, se lo vogliamo vedere come “fiore all’occhiello”, ci sta. E’ una trovata che agli umbri costa una montagna di euro l’anno, ma come immagine un po’ di lustro alla città lo da, ma appunto senza risolvere l’esclusione. Alla città di Perugia io ritengo, che più che il Frecciarossa a Fontivegge, serva una linea ferrata che in pochi chilometri porti appunto, ad un interscambio con la linea AV. Questo luogo, cartina geografica alla mano, esiste e si chiama stazione di Chiusi. Da lì, si può scegliere di andare in tutte le direzioni, compresa quella per il mar tirreno. Mi va di ricordare che i primi 17 chilometri erano già stati costruiti (Perugia Tavernelle), bastava realizzarne appena un’altra decina, e il capoluogo regionale sarebbe già da molto tempo fuori dall’isolamento. Sì, inutile negarlo, non c’è nessuna altro luogo, lungo il tracciato della strada ferrata AV, che si trovi più vicino a Perugia. (L’ON. Micheli DC, il Senatore Maschiella PCI, negli anni sessanta portarono avanti questa battaglia perdendola). Un Polo internodale già funzionante, perfettamente ristrutturato dalle FS, proprio per ospitare il transito dei treni AV. Per fare questa scelta c’è solamente da rompere il tabù che tutte le classi dirigenti che da anni si alternano al governo della Regione, invece si guardano bene dal fare. I cittadini di Perugia, devono essere messi in grado di poter scegliere quale percorso fare la mattina per andare a Roma. O l’attuale “giro dell’orto”, lungo 120 chilometri: Perugia, Foligno, Orte. Lì si sale sui binari nazionali e si arriva a Roma, oppure si raggiunge Chiusi. Ecco aprire un dibattito pubblico su questi interrogativi, credo che sarebbe salutare per tornare a vedere il protagonismo dei cittadini, un sano esercizio di democrazia.
Il riformismo prodiano unito a quello del PD che ha da sempre fatto contenitore agli sgambettanti che oggi sono targati Italia Viva questo ha prodotto.E chi li ha votati adesso se li puppi, loro e qualche generazione loro che seguirà per l’avvenire….Giani vi ricordate da chi e come fu presentato alla prima carica di Presidente della Regione e qaule fu il percorso elettivo? Oppure avere la memoria non vale più in questi casi ? Ed ora i nostri cari amici come ho detto puppino sia sui risultati sia su quell’ammasso di soldi spesi inutilmente mentre veramente ci si sarebbe potuto fare dell’altro in ogni direzione.E allora per tagliar corto: certo popolo certi dirigenti….e non si esce da questo.
Il Sindaco Sonnini e la segretaria Cardaioli non solo dovrebbero tacere sulla stazione in linea ma farebbero bene a tacere su tutto e meditare su quanto accaduto: smentiti dal presidente della regione che appartiene al loro stesso partito. Una volta, quando la politica era una cosa seria, ci si dimetteva per molto meno.
Giani ha detto,Giani ha deciso,Giani vuole,ma questo Giani ha capito che non è il ” federale ” Giani ha capito che se è li,è perché rappresenta i Toscani e non lui stesso e basta ?
Si parla di democrazia di lotta al ” fascismo ” e poi ,questi si comportano peggio dei DITTATORI! Se poi osi lamentarti di qualcosa le risposte sono alla ” SORDI nel marchese del Grillo ” : io so io e voi nun sete un cazzo !
ALTRO che manifestazioni empiriche, qui bisogna scendere tutti in piazza e,non essendoci nessuno che porta avanti le nostre richieste, farci sentire univocamente !!
Siamo capaci di farlo,oppure siamo capaci soltanto di esultare,tutti insieme, per una partita di calcio o per la vincita di un campionato ?
La scelta è solamente nostra !….ma poi,non c’è un nostro compaesano in consiglio regionale ? O è solo li per ratificare scelte prese in altri luoghi e da ” altre ” persone ?
Oggi ho letto su ” centritalia ” che ” qualcuno ” vorrebbe la fermata,con annessa stazione ,a ” tre Bertè ” . Ma dove è vissuto questo signore ? Non sa che esiste la stazione di ” Chiusi-Montallese ” che sarebbe il posto più idoneo a servire,Chiusi,Chianciano e Montepulciano ? Stazione che servirebbe pure Siena con la linea Chiusi-Siena !
Basterebbe ragionarci e,più che altro, far ragionare chi dovrebbe !
La stazione Media Etruria c’è già ed è quella di Chiusi, già idonea alle fermate dei treni AV e servita da tutte le connessioni e da tutti i servizi. Non serve a niente farne una nuova a meno di 10 km in mezzo al deserto. Se non a sperperare denaro pubblico e ad affossare definitivamente Chiusi penalizzando allo stesso tempo la vicina Umbria e i comuni a sud di Chiusi.
Sono d’accordo con te ma, meglio Montallese che le Tre Berte !
A Montallese potrebbero arrivare i treni che vengono dall’ Umbria senza intasare il traffico normale !
Ma poi,uno può pensare che queste siano iniziative da intraprendere senza la collaborazione dei partiti di governo ?