IL MIO AMICO LELE BATTILANA E IL PITTORE CHE NON TI ASPETTI

giovedì 11th, maggio 2023 / 11:31
IL MIO AMICO LELE BATTILANA E IL PITTORE CHE NON TI ASPETTI
0 Flares 0 Flares ×

CHIUSI –  Raffaello Battilana, detto Lele, è un amico carissimo di lunghissima data. Siamo cresciuti insieme nel quartiere della fornace a Chiusi Scalo, rione di operai, ferrovieri, casalinghe iscritte all’Udi, comunisti. Nella sezione del Pci in via Nazario Sauro cominciammo ad entrarci da ragazzi… Lì dentro prese forma l’Agorà, il primo giornale autogestito che al Pci faceva spesso le bucce… Io e Lele c’eravamo entrambi. Lui da Chiusi se ne era già andato, per lavorare in banca. Tortnava nei fine settimana. Era bravo a scuola, diplomato a Ragioneria con 60/60 e il Monte dei paschi lo chiamò. Quelli bravi, appunto, li chiamava, senza bisogno della raccomandazione del vescovo o dell’on. Scricciolo, che in quegli anni, alla metà dei ’70, ne raccomandò tanti. Ha girovagato per la Toscana e l’Umbria: Piombino, Ponte Felcino, Fabro…  alla fine si è fermato a Firenze, ha messo su famiglia, si è laureato dopo essere andato in pensione. Ci teneva e lo ha fatto. 

E’ rimasto sempre di sinistra, un po’ più “moderato” e “buonista” di me,  che invece son rimasto un cane sciolto, piuttosto arrabbiato con la politica mainstream, con il pensiero unico dominante, con l’ipocrisia della religione, con la sinistra che non fa più la siistra e al massimo fa i lavori che la destra non si azzarda a fare… … Io sono rimasto fedele alla linea. Quella di John Lennon: “ti drogano con religione sesso  e tv”…

Lui anche con la fede e la religione ha sempre avuto un rapporto meno conflittuale. Quando capita a Chiusi e ogni tanto succede, due chiacchiere le facciamo sempre volentieri…

Ora però il vecchio Lele me lo ritrovo non solo dottore in Scienze Politiche, ma anche artista. Per la precisione pittore. Sulla sua pagina facebook posta sempre più spesso dei quadri che dipinge. Per divertimento e passione, certo, ma che sembrano tutt’altro che lavoretti di pennello fatti per passare il tempo. Si vede che dietro quelle pennellate c’è anche studio, ricerca, c’è un lavoro sulla tecnica…  Ma anche sui modelli. Insomma una cosa seria.

Probabile che uno che all’anagrafe si chiama Raffaello, una qualche predilezione per la pittura nel Dna ce lo potesse anche avere. Ma questoè un altro discorso.

Non dipinge opere astratte e concettuali sulle quali ognuno vede quello che vuole. Lele Battilana dipinge scorci di paesaggio e figure umane: ritratti e situazioni. Ad esempio due bariste davanti alla macchina del caffè.

Dipinge per lo più la sua Toscana. Quella dove vive, Firenze. Ma anche quella dove è nato e cresciuto: il lago di Chiusi, la Valdorcia e che probabilmente gliè rimasta cucita addosso. Vicoli, muri, cipressi, campi di grano, poderi, covoni, cieli stellati, alberi che si specchiano nell’acqua…

E’ una pittura molto figurativa.  I quadri che ritraggono scorci fiorentini ricordano un po’ i dipinti di Ottone Rosai. Il che non significa che siano scimmiottamenti o copiature. E’ per dire che sono belli.

Vedo, dai suoi post, che ormai ne ha anche un buon numero. A sufficienza per una mostra.

Glielo scrivo qui, pubblicamente: caro Lele, se ti va, come primapagina, una mostriciattola, a Chiusi o in un paese dei dintorni la possiamo anche organizzare. Noi la faremmo molto volentieri. Pensaci e fammi sapere. Saluti da Chiusi…

Marco Lorenzoni

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×