ALTA VELOCITA’: IL CENTRO SINISTRA PER CHIUSI APRE UNA “VERTENZA” CON FS E SMETTE DI PARLARE DI STAZIONE IN LINEA. E’ TARDI, MA MEGLIO TARDI CHE MAI

CHIUSI – Se non fosse che arriva come si suol dire “dopo i fochi” verrebbe da gridare “finalmente” con tanto di applausi. Il Comunicato diffuso in queste ore dal Centro Sinistra per Chiusi, ovvero dalla coalizione che governa il Comune, sulla fermata del Frecciarossa di cui le Fs hanno annunciato la cancellazione e su tutta la “questione trasporti e mobilità”, dice infatti – finalmente – cose sensate, condivisibili, in linea con gli interessi e le aspettative della città e del territorio. Solo che arriva a babbo morto, cioè con la lettera delle Fs che cancella la fermata già sul tavolo del sindaco.
Queste cose il centro sinistra avrebbe dovuto dirle prima, invece di attardarsi sulla fantomatica stazione in linea a Tre Berte-Salcheto, depotenziando di fatto ogni ragionamento sul potenziamento della stazione di Chiusi. Aprire una vertenza con le Fs, adesso, sa tanto di gol della bandiera, del tutto ininfluente ai fini del risultato, già ampiamente acquisito e sfavorevole.
“Come ogni anno, da 4 anni, si arriva alle porte dell’estate con l’incertezza della conferma delle fermate del Frecciarossa istituito negli ultimi anni per il periodo giugno-dicembre. La coalizione di Centrosinistra per Chiusi chiede all’Amministrazione comunale e a tutte le Istituzioni del territorio, regionali e nazionali, di aprire una vertenza con Trenitalia per il ripristino delle fermate dei treni Frecciarossa nella stazione di Chiusi”, comincia così il comunicato del Centro sinistra per Chiusi. Che poi prosegue:
“Tale servizio è condizione necessaria per consentire alle popolazioni di una vasta area, a cavallo delle regioni Toscana e Umbria, di accedere ai servizi AV/AC. Forte è stato ed è il legame dello sviluppo di questa area con la ferrovia minato da continui tagli ai servizi pubblici, a ritardi inaccettabili, a tempi di percorrenza sempre più lunghi e a coincidenze di fortuna. E’ necessario rivendicare servizi adeguati per rendere più appetibili e facilmente accessibili i nostri territori, ricchi di arte, cultura, paesaggi incantevoli. Tale rivendicazione assume maggiore importanza in virtù anche delle importanti scoperte quali quelle relative al Bagno Grande di San Casciano che tanto fanno parlare di noi nel mondo.
svolta dai sindaci della Valdichiana Senese per l’efficientamento della Chiusi-Siena e il lavoro svolto dalle istituzioni locali della vicina Umbria, deve affiancarsi un impegno politico, sociale e della società civile in modo che il servizio non abbia caratteristiche solamente stagionali ma veda la sua presenza in modo continuativo quale condizione di affidabilità in tutti i mesi dell’anno.
La Regione Toscana ha individuato nuove aree interne alle quali dedicare attenzioni e politiche per attivare risorse finanziarie, tali politiche risulterebbero vanificate dall’assenza di collegamenti ferroviari moderni e veloci qualora la decisione di Trenitalia prevedesse l’esclusione del servizio del Frecciarossa dall’unica stazione riferimento dell’intera area della Toscana meridionale, di parte dell’Umbria e dell’alto Orvietano. Ciò avverrebbe in assenza totale di dati e indicatori sull’utilizzo di tale servizio nella stazione di Chiusi e senza tenere conto del valore sociale che lo stesso rappresenta per le popolazioni nonché delle pesanti ricadute sul tessuto economico e turistico dell’intera area. Non è tollerabile che da una parte si parli di sviluppo e sostegno alle aree periferiche e poi ci si disinteressi quando si parla di servizi e collegamenti adeguati, concentrandosi invece solo dove c’è maggiore remunerazione economica.
è un aspetto rilevante di un quadro ben più ampio dei trasporti nel territorio di riferimento. Questo ampio territorio che collega città importanti come Siena, Perugia e Arezzo, con un patrimonio storico e ambientale di primo piano, merita e necessita di servizi al passo con i tempi e non di essere emarginato per mancanza di collegamenti efficienti. Deve essere intensificato in modo fattivo il lavoro unitario della politica, delle istituzioni locali di tutto il territorio Tosco-umbro per costruire strategie e definire progetti concreti di miglioramento delle nostre vie di comunicazione, come previsto anche nel protocollo siglato dai soci del Patto V.A.T.O., per lo sviluppo economico e sociale dei nostri territori attraverso una mobilità integrata ferroviaria e stradale che confermi la naturale centralità della stazione di Chiusi per i collegamenti interni e con l’Alta Velocità. E’ necessario richiamare le istituzioni, nazionali e regionali ed i grandi soggetti gestori del trasporto pubblico alle proprie responsabilità affinché, senza reticenze, supportino adeguatamente questi processi. La coalizione di Centrosinistra per Chiusi chiede che sia ascoltata la voce dei territori”.
Non è chiaro se il centro sinistra per Chiusi, lanciando l’apertura di una “vertenza Chiusi”, intenda sostenere una eventuale manifestazione di protesta e proposta, idea lanciata anche da queste colonne, oppure se ha solo provato ad anticiparla, almeno nei contenuti, per depotenziare anche quella, come la stazione. E non trovarsela contro, la manifestazione.
Non è neanche chiaro se le posizioni espresse nel comunicato siano frutto di una elaborazione reale o se invece il Pd, forza maggioritaria, abbia dovuto sottoscriverle per non perdere anche gli ultimi alleati (M5S e Sinistra Civica ed Ecologista) dopo aver perso il Psi e i Podemos. La nostra impressione è che ci sia di tutto un po’.
In ogni caso c’è anche un fatto nuovo (finalmente), non di poco conto: nel comunicato, per la prima volta, il Pd (perché nella coalizione c’è anche e soprattutto il Pd) non fa menzione della fantomatica stazione in linea, né a Tre Berte-Salcheto, né altrove. Solo 10 giorni fa a Panicale ad una iniziativa congiunta del Pd del Trasimeno con quello di Chiusi, la segretaria chiusina Cardaioli aveva rimarcato come la scelta di inserire il progetto per la stazione in linea a Tre Berte nel Piano Operativo dell’Unione dei Comuni della Valdichiana fosse una scelta “da difendere”.
Oggi, nel comunicato l’opzione stazione in linea scompare come per incanto. Come se non ne avessero mai parlato. Ed è significativo che scompaia da una nota del centro sinistra dopo le esternazioni dei giorni scorsi del presidente della Toscana Giani a favore di Rigutino, di Stefano Scaramelli a favore dell’ipotesi Tre Berte, del ministro Salvini che dal canto suo ha detto di voler decidere sulla base dei numeri, ma non ha escluso che la stazione in linea si possa fare.
Noi che siamo sempre stati contrari alla stazione volante e sempre a favore dell’utilizzo, anche per l’alta velocità, della stazione di Chiusi, potenziandone sia le fermate dei Frecciarossa sia gli altri servizi, come chiede adesso il centro sinistra, non possiamo che salutare con soddisfazione questo riposizionamento della maggioranza che governa Chiusi.
Purtroppo, come dicevamo, la presa di posizione è tardiva. Ma meglio tardi che mai. Quanto possa incidere non si sa. Scaramelli ha messo in guardia da iniziative di piazza (“le Fs non cederanno mai ad una manifestazione di protesta, perché altrimenti poi si troverebbero una manifestazione al giorno in tutta Italia”), il Pd e i suoi alleati chiusini non possono pensare che basti un comunicato su facebook, per aprire e portare avanti una “vertenza” con le Fs. Noi rimaniamo dell’opinione che una manifestazione con la presenza delle istituzioni locali potrebbe essere, al contrario di ciò che dice Scaramelli, il modo giusto per “far sentire la voce dei territori”.
Adesso Sonnini ha una linea da seguire, ed è la tutela e la valorizzazione della stazione di Chiusi, senza ulteriori indugi e “ma anche”.. Chiami subito i suoi colleghi di Chianciano, Cetona, San Casciano, Montepulciano, Sarteano, Città della Pieve, Castiglione del Lago, Panicale. E insieme decidano come muoversi perché la voce del territorio esca forte e chiara. Noi abbiamo l’impressione che una qualche iniziativa “di piazza” ci sarà. Di fatto sugli stessi temi e con le stesse parole d’ordine lanciate dalla nota del centro sinistra per Chiusi. Qualcosa era già nell’aria da giorni. Si parla anche di un apposito comitato. A questo punto il Pd, il centro sinistra, i sindaci possono rimanere sull’albero a cantare e ad aspettare?
E comunque un’altra cosa deve essere chiara: giusto chiedere alle Fs servizi efficienti per un territorio che li merita e che sono un diritto, ma il territorio poi quei servizi li deve sostenere, con iniziative e condizioni che ne favoriscano l’utilizzo, con azioni promozionali che portino gente nel comprensorio, con interventi complementari come erano ad esempio le navette in concomitanza con la fermata del frecciarossa per Perugia e Siena-Montalcino, come potrebbero essere collegamenti stradali più rapidi e più sicuri… Nei 4 anni passati questo è successo solo in parte. E non solo per colpa del covid.
m.l.
La scelta tecnica sicuramente esclude la stazione in linea di AV Media Etruria ( Rigutino ) si perde 20 minuti e per il treno che viaggia a 300 km /ora significa non aver percorso 100 km ! Inoltre Rigutino è in aperta campagna e non al centro di una città ,così perde di effetto anche la
reclam di RFI che sostiene ” Il treno vi porta al centro della città ! ” LA SCELTA DOVRA’ ESSERE POLITICA:i territori interrni, come il Trasimeno, l’Orvietano, l’Amiata, la Valdichiana, ecc. sono realtà abitate da cittadini che hanno gli stessi diritti , lo Stato non è una SpA che deve contare solo i biglieti staccati o gli incassi realizzati, DEVE GARANTIRE I LIVELLI ESSENZIALI DI SERVIUZI A TUTTI ! I tanti cittadini, che abitano queste zone disagiate interne, pagano le tasse come gli altri… pertanto hanno pari diritti e dignità. Il PD Toscano deve sciogliere i nodi, parlare un liguaggio unico e coerente: il 14 gennaio ero presente al Consiglio Comunale Aperto,orgnizzato dal Sindaco Sonnini, bene l’Assessore BACCELLI, tra le alrte cose sostenne che la Regione Toscana non aveva deciso, e non passerà sopra alla testa dei rappresentanti dei territori…Inverce pochi giorni fa, come ben risaputo il Presidente GIANI, a chiari note si è espresso in favore di Rigutino… Tagliando le gambe alla soluzione Chiusi! L’Assessore Baccelli ebbe a dire che dovevano ancora prendere contatto con il nuovo Ministero ricoperto da Salvini. Ultima riflessione, a seguito del lavoro svolto dai sindaci dei territori Umbri e Toscani, non si ritiene necessario il confronto diretto tra le due Regioni? Gli obiettivi da perseguire sono: 1) Ripristo fermate del freccia rossa a Chiusi; 2) intavolare il discorso per finanziare quanto necessario per accogllere l’AV a Chiusi ; 3 ) realizzare la variante alla strada Moianese , 309.
Ma possibile che sono sempre un giro indietro. Chi amministra o ha la presunzione di volerlo fare dovrebbe avere la lungimiranza come caratteristica fondamentale, invece finchè i fatti non sono più che espliciti insistono in comportamenti assurdi.