CONGRESSO PD, IN PROVINCIA DI SIENA E’ AVANTI ELLY SCHLEIN. MA LA BASE NON SI SCALDA…

SIENA – Con un post su Facebook, il segretario provinciale senese del Pd, Andrea Valenti fa sapere che nello scorso fine settimana si sono concluse alcune delle convenzioni di Circolo nei comuni della Provincia, in vista del congresso e delle primarie del partito. Valenti si riferisce alla votazione sulle 4 mozioni congressuali, quelle di Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, i 4 candidati alla segreteria del partito.
Le “convenzioni” di cui parla Valenti sono 8: Abbadia San Salvatore, Casole d’Elsa; Castiglione d’Orcia, Chianciano Terme, Monteriggioni, Pienza, Siena e Torrita di Siena.
Per la cronaca, negli 8 circoli indicati, Elly Schlein ha prevalso a Casole, a Castiglion d’Orcia, a Chianciano, a Pienza e a Siena. Bonaccini ad Abbadia, Monteriggioni e Torrita. Cuperlo e De Micheli in nessuna e nessuno dei due arrivato neanche secondo.
Complessivamente nelle 8 convenzioni, Elly Schlein ha totalizzato 346 voti pari al 47,33%; Bonaccini 314 voti pari al 42,95%, Cuperlo 59 voti (8,07%) e Paola De Micheli 12 (1,64). Questo per quanto riguarda la corsa per le primarie.
Ad Abbadia San Salvatore, antica roccaforte rossa, hanno partecipato al voto 56 iscritti; a Casole d’Elsa 24; a Castiglion d’Orcia 61; a Chianciano 26; a Monteriggioni 99; a Pienza 30; a Siena 298; a Torrita, altra storica roccaforte 55. Una partecipazione altalenante, con numeri discreti a Siena e Monteriggioni o a Castiglion d’Orcia, Abbadia e Torrita, meno buoni a Chianciano, Pienza e Casole.
A Chianciano 26 persone sono una inezia, praticamente un condominio, neanche tanto grande. Data la storia, come “fortini” della sinistra anche Abbadia e Torrita pur superando le 50 unità, non hanno registrato un exploit.
E questo aspetto della scarsa partecipazione e coinvolgimento, anche emotivo, della base del partito nella vicenda congressuale ci sembra un dato che per Valenti & C. non suoni come un segnale incoraggiante. Tutt’altro. Vedremo se le prossime “convention” saranno più partecipate e se, magari anche la classifica subirà degli scossoni…
Ad occhio e croce – ma era prevedibile – la conta sembra andare nella direzione di una corsa a due tra Elly Schlein e Stefano Bonaccini, con Cuperlo e De Micheli nel ruolo di comparse poco più.
Lo scarso successo di Gianni Cuperlo segnala che la mutazione genetica del Pd ormai è conclamata e irreversibile e nel partito lo spazio per posizioni che si richiamino in qualche modo alla tradizione della componente ex Pci-Pds-Ds e ad analisi di taglio socialdemocratico, è scarso se non inesistente.
Il problema più complessivo è che il Pd una linea chiara non ce l’ha mai avuta e non ce l’ha nemmeno adesso, né quanto alla visione del mondo, né quanto alle questioni sociali ed economiche più stringenti. Neanche sulla guerra è riuscito in un anno intero a dire una parola in autonomia rispetto alla linea militarista della Nato, degli Usa e della UE.
Va detto che il Pd è l’unico partito che almeno i congressi li fa. E che i segretari e gruppi dirigenti in qualche modo li elegge. Gli altri neanche ci pensano. Il congresso in atto poteva rappresentare un’occasione per resettare tutto, dopo la sconfitta epocale delle ultime elezioni, e ripartire su basi diverse. L’occasione il Pd la sta sprecando. E l’immagine che trasmette all’esterno è quella di un partito sempre più asserragliato nel fortino di una elite che rappresenta solo sé stessa e vive in una bolla distante anni luce dal paese reale, senza un’idea che una, e soprattutto senz’anima e senza colore. Nel frattempo il mondo scivola verso la terza guerra mondiale e in Italia governano i fascisti. Insieme a Salvini e Berlusconi. Giorgia Meloni forse è la meno peggio, ma sempre da lì viene. E se governa Giorgia Meloni di certo il Pd non è senza peccato.
m.l.
Le tue parole a sentirle mi fanno ricordare l’atteggiamento di derisione del PD nei confronti delle consultazioni on line dei 5 Stelle…proprio loro parlavano di ”quantità condominiali”…..ma appare cosa chiara che i principali accusati e meritori del crollo della sinistra e come dici tu della grande responsabilità che oggi vi siano i neofascisti al governo-perchè si potrà dire di tutto ma da quella parte vengono i nostri attuali governanti come maggior numero-sia anche di coloro che hanno prodotto il suo disfacimento e che hanno sede nella casa del Signore, alias nel Nazzareno.L’uno alla fine funzionale all’altro fanno coicidere la situazione dicendo che sono su sponde opposte.E’ il giuoco attuale dell’Italia e di chi gli crede. Basti pensare che a livello centrale e generale il dilemma adesso è quello della Sklein contro Bonaccini e tutti pensano che tutto questo possa essere un primo passo verso il risollevamento della sinistra.Questa è la gente e queste sono le principali istanze. E allora se l’uno piange, l’altro ride, finchè dura.
A Mirafiori, vecchia roccaforte operaia hanno votato in 24.
Con la guerra alle porte e i fascisti al governo questi hanno impiegato 5 mesi per decidere chi sarà il segretario, chiaramente senza esprimere opinione su niente, continuando con la tattica dello struzzo e del “ma anche”.
A margine riporto una voce che circola per il paese, si vocifera, ma mi auguro che non sia vero, che un consigliere comunale faccia campagna contro la Shlein perché avrebbe presunti orientamenti omosessuali. Sicuramente è uno scherzo di carnevale, sarebbe troppo grave.
L’orientamento bisessuale di Elly Schlein non è un mistero, lo ha più volte dichiarato la stessa Schlein in interviste e interventi pubblici. Certo sarebbe grave se qualcuno nel Pd chiusino basasse la sua scelta al congresso e alle primarie, su questo aspetto. E sarebbe anche in contrasto con la linea del Pd sul tema (ammesso che sia un tema da dibattere e non una cosa del tutto normale). Sabato prossimo 11 febbraio, come già avvenuto nei circoli citati nell’articolo, la “conta” sulle 4 candidature a segretario, avrà luogo anche a Chiusi, dopo dibattito. Possono votare:
– iscritti ad Articolo1
– iscritti al Partito Democratico al 31/12/2021 che hanno rinnovato o rinnovano la tessera 2022 entro il giorno del congresso, è possibile ritirare la tessera il giorno stesso del congresso.
– nuovi iscritti al Partito Democratico che abbiano preso la tessera entro il 31/01/2023.
I due candidati più votati si confronteranno nelle primarie aperte del 26/02/2023.
In contemporanea si svolgeranno anche le primarie per l’elezione del segretario o della segretaria regionale.