STAZIONE IN LINEA MESSA IN AGENDA: IL PD SENESE AFFOSSA CHIUSI E METTE IN DIFFICOLTA’ SONNINI

STAZIONE IN LINEA MESSA IN AGENDA: IL PD SENESE AFFOSSA CHIUSI E METTE IN DIFFICOLTA’ SONNINI
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IL PARTITO DI LETTA RIESUMA PURE IL FAMIGERATO CENTRO MERCI FANTASMA, MA PREVEDE IL POTENZIAMENTO DELLA STAZIONE ATTUALE SOLO COME SOLUZIONE TEMPORANEA…

CHIUSI –  Il Pd è un partito in agonia, ha perso rovinosamente le elezioni consegnando il Paese alla Meloni e al primo governo a trazione neofascista, poi invece di fare mea culpa, ha dato appuntamento ai suoi iscritti a marzo, fra 5 mesi, per un congresso che non si sa ancora come si farà e per dire che cosa. Intanto molti esponenti parlano apertamente di necessità di scioglierlo il partito per fare un’altra cosa. Tra gli altri Orfini e Rosi Bindi.

Dal letargo in cui si è messo da solo, però ogni tanto mette fuori il capo. E senza volerlo, involontariamente, fornisce spiegazioni sul perché ha perso le elezioni. Ieri, mentre 7 sindaci senesi erano a Firenze a parlare coi i vertici del Gruppo FS Italiane per esporre alcune richieste circa il trasporto ferroviario nella Toscana sud e in particolare in provincia di Siena, il Pd senese ha diffuso un comunicato sul medesimo argomento. In sostanza per sostenere l’iniziativa dei sindaci, ma anche per “dettare la linea”, che è questa:

Il Pd senese propone un progetto di rinnovamento e modernizzazione del sistema ferroviario della Toscana Sud e specificamente della Provincia di Siena. Una nota sottolinea i punti programmatici del progetto.

1. Il PD sottolinea la necessità di tempi certi di realizzazione del raddoppio Granaiolo-Empoli ( rivisto oramai da molti anni) e sottolinea inoltre la necessità di programmare e progettare con assoluta urgenza il raddoppio della linea Poggibonsi – Siena e la successiva elettrificazione dell’intero tracciato; sottolinea infine l’opportunità di riavviare il progetto di realizzazione di “uno scalo merci” presso Poggibonsi-Barberino al servizio dell’economia della Val d’Elsa, così come va ripreso il progetto del Centro Scambi gomma-rotaia individuato a suo tempo presso la stazione di Chiusi Chianciano Terme

2. Radicale ammodernamento della Siena-Chiusi, sia come ferrovia di connessione tra il capoluogo e gli altri comuni, sia come collegamento con Roma presso la stazione di Chiusi Scalo ivi compresa l’Alta Velocità. Il PD sostiene il documento definito dai sindaci e ritiene che nell’immediato debbano essere assunti interventi sulla qualità ed efficienza dei servizi, potenziati e strutturati i collegamenti con Roma, compresi quelli dell’Alta Velocità, avviato il progetto di modernizzazione di tutta la linea compreso il nuovo collegamento con la Sinalunga-Arezzo e gli altri interventi avanzati dai comuni.;

3. Ammodernamento e nuova valorizzazione della linea Siena – Buonconvento – Grosseto a partire dall’efficienza e qualità dei servizi e con interventi che ne sfruttino l’intera potenzialità;

4. Nuovo progetto di uso della linea ferroviaria turistica Asciano- Monte Antico in modo da promuoverne tutte le potenzialità attualmente sotto utilizzate anche a fronte di ingenti investimenti di manutenzione straordinaria ( riapertura- progetto di nuovo trasporto turistico, adeguamento in ciclovia);

5. Nuova stazione dell’Alta Velocità Media Etruria: il PD ritiene indispensabile collegare efficacemente Siena e tutte le sue comunità con il sistema dell’Alta Velocità ferroviaria. Tale questione si pone oggi non solo in termini di bacini di convenienza, ma in termini di uguaglianza ed opportunità per i cittadini e le imprese delle medie città, delle aree interne e dei tanto decantati borghi. Con questa impostazione il PD ritiene fondata e motivata la proposta avanzata dai sindaci della stazione dell’alta velocità di Montallese ( Chiusi), già individuata nel Piano Strutturale di Area della Val di Chiana Senese, insieme all’apertura di un nuovo casello autostradale ( Montepulciano). Il PD ritiene che tale proposta debba essere attentamente valutata, anche al fine del suo inserimento negli atti della programmazione della Regione Toscana e nei programmi di investimento del gruppo Fs;

6. Sempre in tema Alta Velocità, la soluzione immediata è confermare le fermate dei Frecciarossa nella stazione di Chiusi-Chianciano Terme per tutto l’anno, non solo stagionalmente come servizio turistico, prevedere almeno una coppia di treni in più verso nord e verso sud, in modo da garantire andata e ritorno nella stessa giornata nonché garantire ed aumentare la presenza di treni Intercity, sia nelle fasce orarie scoperte dal servizio AV che per fornire una alternativa al Frecciarossa. Su questa prospettiva c’è un forte collegamento con la vicina Umbria che, come Partito Democratico, su proposta della Zona Trasimeno, ha individuato Chiusi come terminal AV, proponendo anche un bypass, presso la stazione di Terontola, per un collegamento diretto Perugia-Chiusi anche via ferro. 

Diciamolo subito (come abbiamo scritto ieri a proposito dell’iniziativa dei sindaci): alcune richieste e indicazioni sono condivisibili e urgenti come il raddoppio e l’ammodernamento della Chiusi-Siena-Empoli, altre sono interessanti e possono diventare strategiche, come l’ammodernamento della linea Siena-Buonconvento-Grosseto…  Per il resto il documento è una montagna di bufale, di imprecisioni e di contraddizioni.

La famosa stazione in linea Medio Etruria per l’alta velocità, per esempio. Il Pd senese non la considera la prima delle priorità (e questo è già un passettino avanti), ma nonostante ciò insiste e conferma l’appoggio alla indicazione dei sindaci affinché sia ubicata a Montallese, “come previsto dal Piano Strutturale intercomunale della Valdichiana”, confermando con ciò che la stazione in linea fa parte del pacchetto di richieste presentate al Gruppo Fs. E insiste anche sul Casello A1 da realizzare nei pressi, che indica tra parentesi come Montepulciano.

In politica la forma spesso è importante quanto la sostanza e quanto alla forma è da notare che la stazione in linea figura al punto 5 del “programma Pd” sui trasporti, e viene prima della valorizzazione della stazione di Chiusi, anche come hub per l’alta velocità (punto 6), indicata come “soluzione immediata”. Il Pd propone di aumentare le fermate dei frecciarossa (almeno una coppia di treni in più verso nord e verso sud) e di rendere le fermate fisse per tutto l’anno e non solo per la stagione turistica, più chiede di aumentare anche gli intercity, ma tutto questo solo come fatto temporaneo, cioè in attesa di…

Il Pd insomma punta su Chiusi SOLO come soluzione tampone, perché per fare la stazione in linea qualche annetto ci vorrà, non come soluzione strategica a minor impatto e a minor costo. Il Pd senese, in prospettiva, lavora CONTRO la stazione di Chiusi e CONTRO la città e il territorio limitrofo. 

Il Documento cita il lavoro congiunto portato avanti in questi mesi con il Pd del Trasimeno “che ha individuato Chiusi come terminal AV”. Ecco qui c’è l’ammissione che i Dem umbri guardano a Chiusi e alla valorizzazione della stazione attuale, i senesi no. Puntano alla stazione a Montallese, che poi sarebbe a Salcheto, comune di Montepulciano. Con nuovo casello annesso.

Cita il documento del Pd senese l’idea di una “bretella” presso la stazione di Terontola (in realtà sarebbe fra Tuoro e Castiglione del Lago, proprio per evitare che i treni provenienti da Perugia debbano arrivare a Terontola per poi tornare indietro e dirigersi a Chiusi), ma non cita la proposta più volte avanzata e discussa dell’adeguamento della SR Pievaiola che con uno “sfondamento” tra Piegaro e Moiano alternativo all’attuale percorso, consentirebbe di collegare Perugia con Chiusi in meno di mezz’ora.

Altra “chicca” del documento del Pd senese è la riesumazione del Centro Merci di Chiusi, il famigerato centro merci fantasma, iniziato a costruire coi soldi del Patto Territoriale, e mai finito, con una spesa di oltre 2 milioni di euro, per una strada urbanizzata che finisce nel nulla o meglio nell’orto di un privato…  La proposta di portare a termine il progetto del centro merci di Chiusi potrebbe avere un senso se si puntasse sulla stazione di Chiusi anche per il futuro, è una contraddizione invece se come è scritto nel documento il potenziamento della stazione di Chiusi è visto come soluzione immediata, temporanea, come soluzione tampone…

Sembra quasi che il Pd senese abbia voluto dare una botta al cerchio e una alla botte, cercando di accontentare le diverse componenti e assecondare varie spinte. Rimanendo di fatto nel limbo, dimostrando anche una scarsa conoscenza del territorio di cui parla. In 30 righe ha sbagliato almeno 3 località. Mannaggia sta geografia…

Paradossalmente parlare di stazione in linea aveva più senso nel 2014-15, quando si discuteva se farla a Chiusi (zona ex centro carni, in sopraelevata, l’allopra sindaco Scaramelli ci organizzò un mega convegno al Mascagni), a Ponticelli, comune di Città della Pieve, o a Farneta… perché all’epoca la stazione di Chiusi non era idonea alle fermate dei Frecciarossa. Adesso, dopo i lavori di adeguamento fatti nel 2017 per un costo di oltre 7 milioni di euro, lo è.  Come quella di Arezzo. Ogni ipotesi che preveda una stazione in linea a pochi chilometri da una di queste due stazioni non aggiungerebbe niente, al contrario toglierebbe molto al territorio. Non solo: 50 milioni di euro, forse più, per risparmiare 4 minuti sulla tratta Milano-Salerno, consumo di suolo, necessità di adeguare anche strade e connessioni… Una enorme stratosferica cazzata. Una cagata pazzesca per dirla con Fantozzi. Altro che la Corazzata Potemkin…

Chiusi, per ovvie ragioni è il comune che più ha da perdere e perderebbe. Ma anche Città della Pieve, Castiglione del Lago, Panicale, Piegaro, Fabro, Chianciano, Sarteano, Cetona, San Casciano, Abbadia S.S ne risulterebbero penalizzate.

L’impressione è che la linea assunta dal Partito Democratico senese e avallata dal segretario nazionale Letta (ma è ancora lì?) metterà in seria difficoltà soprattutto il sindaco e l’amministrazione comunale di Chiusi.

Già ieri, commentando il documento dei sindaci dopo l’incontro col il Gruppo FS a Firenze,  Luca Scaramelli, il leader di Possiamo principale alleato del Pd nella cittadina etrusca, scriveva: “Il documento dei Sindaci prevedeva e prevede la costruzione della stazione in linea. Il sindaco di Chiusi aveva una sola possibilità, sfilarsi dal gruppo e affermare che la stazione dell’alta velocità c’è già e si chiama Chiusi Chianciano Terme, ha sprecato l’ultima occasione per assumere una posizione autonoma nell’interesse del nostro comune e dei pendolari e per schierarsi contro ad una scelta senza senso, contro ad un inutile spreco di soldi pubblici”.

Questa sera alle 21,00 ci sarà una verifica di maggioranza chiesta proprio dai Podemos… Se tutta la componente che fa capo a Possiamo assumerà le posizioni di Scaramelli difficilmente potrà rimanere in maggioranza. E se Possiamo passa all’opposizione che succede?

m.l.

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