7 SINDACI SENESI A FIRENZE, RICHIESTE GIUSTE AL GRUPPO FS. MA NON RIESCONO A DIRE NO ALLA STAZIONE IN LINEA

7 SINDACI SENESI A FIRENZE, RICHIESTE GIUSTE AL GRUPPO FS. MA NON RIESCONO A DIRE NO ALLA STAZIONE IN LINEA
0 Flares 0 Flares ×
CHIUSI – Si è tenuto questa mattina a Firenze il presidio di 7 sindaci senesi presso la sede del Gruppo FS Italiane, cui è seguito un incontro nel quale i sindaci hanno esposto il loro carnet di richieste per migliorare la situazione dei trasporti ferroviari in provincia di Siena. Così i sindaci, che hanno spuntato anche l’attivazione di un tavolo di lavoro fra Trenitalia e Rfi, Regione, Ministero e Comuni, riferiscono circa l’esito del confronto. Il testo è pubblicato sulla pagina Facebook del Comune di Chiusi:
“Miglioramento urgente dei servizi ferroviari sulla linea Siena-Chiusi, rafforzamento dei collegamenti alta velocità da Chiusi per Roma e Milano. Sono queste le priorità richieste che i sindaci di Asciano, Chiusi, Montepulciano, Rapolano Terme, Sinalunga, Trequanda e Torrita di Siena hanno portato all’attenzione dei vertici regionali del Gruppo FS Italiane in un incontro che si è svolto questa mattina, lunedì 7 novembre, nella sede di Firenze dello stesso Gruppo FS Italiane. Durante l’incontro, i primi cittadini hanno illustrato un documento che unisce diversi progetti per il miglioramento e il potenziamento del trasporto ferroviario nei loro territori e hanno ricevuto, da parte del Gruppo FS Italiane, la disponibilità a costituire un tavolo di lavoro che coinvolga le società del Gruppo, a partire da Trenitalia e RFI, tutti i sindaci interessati, la Regione Toscana e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per avviare un confronto concreto sui vari temi.
“I nostri cittadini e i nostri territori meritano un sistema ferroviario più moderno ed efficiente, in linea con i tempi e con le opportunità messe a disposizione di altre comunità. Questo è l’obiettivo primario con cui abbiamo unito le forze e i progetti in un documento congiunto che abbiamo portato all’attenzione del Gruppo FS Italiane, della Regione Toscana e del Governo. Occorre avviare al più presto un confronto diretto e costruttivo con tutti i soggetti coinvolti, per dare risposte alle nostre richieste e concretezza alle nostre idee, puntando a valorizzare le aree interne della provincia di Siena e renderle sempre più attrattive sotto il profilo turistico ed economico. Siamo soddisfatti della disponibilità ricevuta dall’incontro di questa mattina e continueremo a lavorare per portare avanti le istanze e i diritti delle nostre comunità”.
Il sindaco di Chiusi Gianluca Sonnini è ancora più preciso:
“E’ fondamentale un miglioramento urgente dei servizi sulla linea Siena-Chiusi e l’elettrificazione della stessa, in risposta alle esigenze di studenti e lavoratori. Come è fondamentale il potenziamento dell’Alta Velocità nella nostra stazione con un’altra coppia di Frecciarossa da rendere annuale, e dei treni Intercity da Chiusi Scalo verso Roma e Milano, in modo tale da avere un collegamento strutturato verso nord e verso sud. Una nuova stazione AV in prospettiva futura? Se si renderà necessaria la sede più appropriata è Montallese.”
Quindi, da quanto riferisce la nota dei sindaci e la precisazione di Sonnini,  le richieste urgenti e prioritarie riguardano l’ammodernamento della Chiusi-Siena, il potenziamento delle fermate dei Frecciarossa alla stazione di Chiusi, aumentandone il numero e rendendole fisse per tutto l’anno; il potenziamento dei treni Intercity per Roma e Milano, sempre dalla stazione di Chiusi. E queste sono richieste importanti e condivisibili che ci trovano totalmente d’accordo. Per quanto possibile le sosterremo.
La  “chiosa” del sindaco di Chiusi Sonnini invece conferma, sia pure con una domanda e come ipotesi futuribile che il pacchetto di richieste conteneva e contiene anche la stazione in linea.  Con una precisazione: “Se si renderà necessaria, la sede più appropriata è Montallese”.
Su questo non siamo d’accordo. Il perché lo abbiamo scritto tante volte, ma lo ribadiamo: perché la stazione in linea, ovunque venisse realizzata, sarebbe una spesa enorme e inutile, perché sorgerebbe in mezzo al nulla e non avrebbe connessioni, né servizi collaterali, che andrebbero tutti creati ex novo; perché il risparmio in termini di tempo di una fermata in linea, rispetto alla fermata attuale alla stazione di Chiusi sarebbe nell’ordine dei 4-5 minuti al massimo sulla tratta Milano-Salerno, una inezia che certo non vale la candela. Poi perché una stazione in linea, con i servizi collaterali sarebbe certamente impattante, e non poco, sull’ambiente, per l’ingente consumo di suolo e necessità di creare strade, casello autostradale, posteggi, connessioni…
Se non ci fosse la stazione di Chiusi, già idonea e già in funzione come hub per i Frecciarossa, si potrebbe anche discutere di una stazione in linea e su dove costruirla… ma con la stazione di Chiusi utile allo scopo e funzionale, e idem quella di Arezzo, solo parlarne appare come una forzatura che risponde non a logiche di ottimizzazione del trasporto, ma a logiche di pura speculazione e di spesa dei fondi Pnrr. Ragioni logiche non ce ne sono.
Noi riteniamo anche che  per Chiusi, per Chianciano che ha il nome sia sulla stazione che sul casello A1, per i comuni limitrofi del Trasimeno (Città della Pieve, Paciano, Panicale, Piegaro e Castiglione del Lago), per quelli del sud senese (Cetona, Sarteano, San Casciano Bagni, Piancastagnaio e Abbadia S.S.) perdere l’aggancio ferroviario a Chiusi e vederselo spostare altrove, comunque più lontano, sarebbe una perdita reale. Per alcuni un colpo probabilmente mortale anche al turismo.
L’ipotesi citata da Sonnini come “Montallese”, in realtà è anche quella una “bufala”, perché il progetto dell’Unione dei Comuni per la stazione in linea, la prevede NON a Montallese, nel comune di Chiusi, ma circa tre chilometri più avanti, in località Salcheto, nel comune di Montepulciano. E nel documento dei sindaci che sono andati a Firenze di qualche giorno fa, si parlava anche di casello autostradale lì nei pressi. Che quindi sarebbe a Montepulciano e sarebbe sostitutivo del casello attuale Chiusi-Chianciano di Querce al Pino. Perché non ce ne potranno essere due a meno di 10 km di distanza l’uno dall’altro.
Continuare a parlare di Montallese e continuare a mettere la stazione in linea tra le cose possibili “se sarà necessaria”, è ugualmente fuorviante. Perché la stazione in linea NON E’ NECESSARIA e non lo sarà. Con un bacino di utenza inferiore ai 200 mila abitanti quante fermate otterrebbe? Gli esperti dicono al massimo 3… E allora tanto vale aggiungere una fermata o due a Chiusi e una o due ad Arezzo e il risultato sarebbe migliore. Senza spendere milioni di euro come fossero noccioline. O magari spendendoli in opere più utili.
Assumendo questa posizione comunque possibilista (anche se non con toni da pasdaran) il Comune di Chiusi e i comuni limitrofi si danno sostanzialmente la zappa sui piedi, avallando una ipotesi, magari lontana, che porterebbe più danni che guadagni a Chiusi e ai comuni immediatamente limitrofi e a sud di essa.
Se per alcuni comuni della Valdichiana, del senese e del Trasimeno Nord prendere il frecciarossa a Chiusi, a Salcheto o a Farneta farebbe poca differenza, per i Comuni a sud di Chiusi e nell’area sud ovest del Trasimeno e della Valnestore la differenza sarebbe forte e negativa.
I sindaci di Castiglione del Lago, di Panicale, di Città della Pieve si sono già espressi decisamente a favore dell’utilizzo della stazione attuale di Chiusi, senza se e senza ma, chiedendo anche interventi sulla strada Pievaiola e sulla Sr 71 per migliorare il collegamento tra Perugia, il Trasimeno e Chiusi. Secondo noi anche i sindaci di Chianciano, Cetona, Sarteano e San Casciano, quelli dell’Amiata e soprattutto il sindaco di Chiusi dovrebbero schierarsi decisamente, anche loro, su questa linea affermando non che “se si renderà necessaria la stazione AV va fatta a Montallese” ma che la stazione AV già c’è ed è la stazione di Chiusi che va potenziata e non abbandonata e declassata.
Da ieri circola anche una petizione on line sulla piattaforma Charge.Org, che dice in sostanza la stessa cosa, ma lasciando anche in questo caso lo spiraglio aperto per la stazione in linea da farsi ex novo nel territorio limitrofo a Chiusi.
E’ una iniziativa spontanea, dal basso e per questo è importante. Ma quello spiraglio lasciato aperto la depotenzia in partenza. Perché di fatto depotenzia la battaglia a favore della stazione di Chiusi. Secondo noi sarebbe rilevante un movimento locale che chiedesse ascolto al tavolo tecnico deciso dal Ministero, per difendere e valorizzare la stazione di Chiusi, non per chiedere che la stazione AV venga realizzata a Salcheto invece che a Farneta o a Rigutino. E probabilmente nascerà.
Sonnini a Chiusi è già stato sollecitato ad assumere una posizione netta in tal senso sia da esponenti dell’opposizione, sia da pezzi della sua maggioranza. Domani 8 novembre dovrebbe tenersi una “verifica politica di maggioranza” chiesta dai Podemos, l’unica componente, oltre al Pd presente in consiglio, che insieme a M5S e Sinistra Civica ed Ecologista si è espressa in maniera netta CONRO la stazione in linea e a favore della stazione di Chiusi. Lo stesso ha fatto anche Sinistra Italiana. Insomma Sonnini qualche rischio di ritrovarsi isolato e senza più una maggioranza che sia tale, lo corre… E certaente ne terrà conto.
Circola in rete, però, anche la posizione che avrebbe assunto il segretario nazionale del Pd Enrico Letta che il 21 novembre sarà a Siena, proprio per parlare di questi problemi. Letta si sarebbe così espresso: “Il PD ritiene fondata e motivata la proposta avanzata dai sindaci della stazione dell’alta velocità di Montallese (Chiusi)”. Ecco, che Letta non fosse un’aquila lo avevamo capito da come ha condotto la campagna elettorale, con questa uscita dimostra di conoscere poco anche il territorio di cui è stato fino al 25 settembre scorso il deputato di riferimento. Però l’endorsement di Letta per la stazione in linea a Montallese (che poi sarebbe Salcheto, comune di Montepulciano) dice che anche il Pd nazionale è schierato (come la Lega, che invece punta su Farneta, ma la vuole fare a tutti i costi) decisamente per lo scempio e non per risolvere i problemi del trasporto nel senese e aree a contigue. E spiega anche tante cose, comprese le titubanze e il “possibilismo” di sindaci e assessori…
m.l.
0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube