ANCHE ESPONENTI POLITICI ALLA MANIFESTAZIONE NO GREEN PASS DI SABATO SCORSO A CITTA’ DELLA PIEVE

lunedì 21st, febbraio 2022 / 19:47
ANCHE ESPONENTI POLITICI ALLA MANIFESTAZIONE NO GREEN PASS DI SABATO SCORSO A CITTA’ DELLA PIEVE
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CITTA’ DELLA PIEVE – Mentre in varie località della zona del Trasimeno il Pd e le amministrazioni locali – comprese le due battenti bandiera diversa, ovvero Città della Pieve e Tuoro – in questi giorni si stanno mobilitando con iniziative varie e gazebo per difendere la sanità pubblica e per chiedere interventi a sostegno della sanità territoriale, Citt6à della Pieve si conferma una sorta di roccaforte “No green pass”. Dopo la manifestazione no Vax del 4 dicembre, sabato scorso, a distanza di tre mesi, se ne è tenuta un’altra. Ancora per dire No al green pass e al “regime” che l’ìimposizione del green pass avrebbe ingenerato. L’happening si è svolto in piazza Matteotti ed ha visto la presenza di qualche decina di persone. Meno di 100, molte delle quali arrivate dai paesi limitrofi.

Tra queste alcuni volti noti: il medico Sergio Resta autore di videointerviste di taglio no vax: la consigliera comunale e capogruppo della lista Chiusi Futura Lucia Lelli, il leader del Comitato Aria Romano Romanini con la moglie Carla Biscottini candidata non eletta con la Primavera nel 2011, Francesco Crezzini figura storica del mondo cattolico, tutti di Chiusi. Tranne Resta che si è esposto personalmente più volte, non è detto che gli altri siano tutti no vax o no green pass (e comunque sarebbe una scelta loro). Ma non sembravano comunque lì per caso.

La manifestazione, che era congegnata come un flash mob, è stata aperta da Anna Santarsiere di Città della Pieve, poi sono intervenuti Stefano Cosenza sempre di Città della Pieve che ha citato Gianluigi Paragone come modello politico di riferimento e altri, anche arrivati da paesi dei dintorni.

Le parole d’ordine e i temi  temi toccati hanno cercato di mettere in evidenza la volontà di “non farsi schiacciare da questa logica restrittiva dettata dall’alta finanza” (parole testuali) e a tal proposito la prima relatrice ha parlato di sistemi alternativi di organizzare la vita, di fare la spesa ecc., per aggirare l’obbligo del green pass: sistemi come le banche del tempo, il baratto, lo scambio… (sempre parole testuali). Ci sarebbe anche l’eremitaggio, ma quello non è stato citato.

“Volontà di restare Umani, senza codici a barre che determinino i confini del Diritto! un’affermazione della nostra presenza nella comunità, come persone che rivendicano il diritto di non dover chiedere un certificato di sana e robusta costituzione per poter stare insieme!!!” così la relatrice ha presentato l’iniziativa.

Il flash mod che si è concluso con un “aperitivo alterativo”, senza obbligo di green pass, è filato liscio, senza scosse, senza contestazioni, senza interventi delle forze dell’ordine, anche se sostanzialmente si è trattato di un invito alla disobbedienza civile verso norme e leggi dello Stato.  Tra l’altro – anche questo va detto – tutti i partecipanti all’iniziativa erano rigorosamente senza mascherina. Certo la manifestazione era all’aperto in una piazza, non in ambiente chiuso, ma la piccola folla era abbastanza “assembrata” e poco distanziata. Evidentemente in certi ambienti fa più paura il green pass che il covid. E questo anche se a finire all’ospedale e, purtroppo, a morire sono quasi esclusivamente persone non vaccinate o con il ciclo vaccinale non completato…

E’ vero che dall’11 febbraio non sussiste più l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, ma resta comunque l’obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli “laddove si configurino assembramenti o affollamenti”, anche all’aperto. Così dice la legge. Nel caso dell’iniziativa no green pass di Città della Pieve dunque la mascherina sarebbe stata obbligatoria. Perché c’era folla. Non molta, ma sempre una folla.

Sacrosanto il diritto ad esprimere la propria opinione e anche quello di manifestare. Ma le regole vanno rispettate La libertà non è star sopra un albero, non è neanche un’opinione…

m.l. 

 

 

 

 

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