NO VAX: ISTIGAZIONE ALLA VIOLENZA IN CHAT… A CHIANCIANO INDAGATA UNA DONNA: AVEVA UN PASSAPORTIO NAZIFASCISTA

NO VAX: ISTIGAZIONE ALLA VIOLENZA IN CHAT… A CHIANCIANO INDAGATA UNA DONNA: AVEVA UN PASSAPORTIO NAZIFASCISTA
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CHIANCIANO TERME – Il movimento e le proteste No Vax si configurano come  attività eversiva? Il dubbio c’è, dopo che la Digos di Torino ha posto sotto sequestro e chiuso una chat su Telegram, aperta sotto il titolo “Basta Dittatura” nella quale si istigava gli aderenti a compiere “azioni delittuose”, a disobbedire alle leggi dello Stato.

“Tra i messaggi c’erano inviti a bloccare stazioni, a utilizzare armi. E in occasione di manifestazioni di piazza bastoni e spranghe, ad utilizzare bottiglie e bombe carta, addirittura acido e liquido infiammabile da gettare contro le forze dell’ordine durante i cortei”, unitamente ad inviti “anche a far muovere la massa contro le istituzioni. Ingiurie e minacce nei confronti di esponenti politici, istituzionali, in primis il premier Mario Draghi, professionisti, presidenti di Regione, alcuni sindaci e giornalisti accusati di assecondare quella che gli internauti chiamano la ’repressione sanitaria’”. Così ha spiegato il dirigente Digos in conferenza stampa, confermando che l’operazione non si è limitata alla chiusura della chat in questione, ma ha portato anche a perquisizioni in 16 città sparse in tutta Italia.

E che si tratti di persone “potenzialmente pericolose” lo dimostra ciò che è stato trovato in loro possesso. Nell’abitazione palermitana di un No Vax indagato è stata trovata una tanica di acido. E proprio l’uomo su ’Basta dittatura’ invitava a lanciare bottiglie con l’acido contro le forze dell’ordine. A Brescia e Cremona sono stati trovati coltelli da guerra e una balestra con una serie di dardi.

Tra gli “indagati” anche una donna residente a Chianciano Terme. Nella sua abitazione gli agenti hanno trovato un passaporto nazifascista dell’epoca…

Solo un pezzo da collezione oppure una sorta di “reliquia” che testimonia la cultura e l’ideologia cui la donna, iscritta alla suddetta chat, fa riferimento? Adesso toccherà a lei spiegare i motivi del possesso di quel documento. Il cui possesso  in sé non configura alcun reato, se non usato come strumento di propaganda, ma è il mix partecipazione alla chat sequestrata-possesso del passaporto nazi ad aver messo in allarme gli inquirenti, i quali forse ci hanno visto un legame…

I reati ipotizzati, a vario titolo, sono quelli di istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici ed istigazione a disobbedire alle leggi. Non si esclude l’aggravante del terrorismo. 

Intanto in Italia torna a salire la curva dei contagi e quelle dei morti e dei ricoveri, questi ultimi in larga maggioranza relativi a persone non vaccinate.

I dati preoccupanti che arrivano nel momento in cui si sta spingendo sulla terza dose o “richiamo” del vaccino da farsi almeno 6 mesi dopo la seconda (o dose unica), si riapre anche il dibattito sull’obbligo vaccinale.

A questo proposito la Corte Costituzionale spiega che i principi costituzionali subordinano la legittimità dell’obbligo vaccinale all’imprescindibilità di un “corretto bilanciamento tra la tutela della salute del singolo e la concorrente tutela della salute collettiva, entrambe costituzionalmente garantite”. Secondo l’articolo 32 della Costituzione, la salute non è soltanto un “diritto dell’individuo”, ma è anche un “interesse della collettività”. L’importanza anche “collettiva” della salute può talora giustificare trattamenti sanitari obbligatori, come per esempio l’obbligatorietà di alcuni vaccini nei casi strettamente previsti dalla legge.

In particolare, la Corte costituzionale ha stabilito che la legge impositiva di un trattamento sanitario non è incompatibile con l’art 32 Costituzione se il trattamento sia diretto non solo a migliorare o a preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli altri. 

La Corte opera dunque una valutazione tenendo conto della dimensione collettiva della salute, basata sul principio di solidarietà fra l’individuo e la collettività, ricavabile dall’articolo 2 Costituzione (“doveri di solidarietà politica, economica e sociale”). Quindi i dubbi sulla presunta incostituzionalità dell’obbligo vaccinale non sussistono. E a questo punto per evitare che l’egoismo NO Vax- No Green pass vanifichi gli sforzi e i sacrifici di tutti favorendo la circolazione del virus e ri-intasando i reparti ospedalieri, sarà bene che il Governo prenda in esame l’ipotesi dell’obbligo per tutti e non solo per determinate categorie. L’eventualità di un nuovo lockdown per responsabilità dei terrapiattisti sarebbe devastante.

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