LA MESSA PIEVESE DI DRAGHI E L’INTEMERATA DI SGARBI DA UNA ROTATORIA DI CHIANCIANO

LA MESSA PIEVESE DI DRAGHI E L’INTEMERATA DI SGARBI DA UNA ROTATORIA DI CHIANCIANO
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CITTA’ DELLA PIEVE –   Ieri pomeriggio, domenica di Pasqua, nel Duomo di Città della Pieve si è tenuta la Messa Pasquale più importante d’Italia. Sicuramente quella più fotografata. Non capita tutti i giorni, neanche nelle feste ricordate, che ad officiare la Messa sia il presidente della Cei, ciò di tutti i vescovi italiani e tra i fedeli sia seduto il Presidente del Consiglio. Tutti i media mainstream ci hanno fatto sapere infatti che alla Messa pomeridiana officiata dal Cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo della diocesi di Perugia e Città della Pieve  ha partecipato anche il premier Mario Draghi, con la moglie Serenella Cappello e due nipotine.

Il cardinale Bassetti, nella sua omelia ha rivolto un saluto al presidente Draghi, come residente abituale di Città della Pieve, ma soprattutto “per il compito che sta svolgendo in un momento difficile per l’Italia”. Il cardinal Bassetti ha invitato i fedeli presenti a sostenerlo con la preghiera.

Draghi è arrivato a bordo della sua Bmw grigia con i familiari. In chiesa ha preso posto in fondo alla navata, sulle sedie posizionate al lato sinistro. Ad un giornalista appostato fuori della chiesa che gli ha chiesto “Presidente, sarà una Pasqua di rinascita?”, Draghi ha risposto: “Speriamo”.

Quasi a dire che anche lui, chiamato a dare un’accelerata alla battaglia contro la pandemia di ricette specifiche non ne ha. La speranza, si sa è sempre l’ultima a morire, anche in tempi pandemici e Draghi una speranza, anzi uno Speranza (con la S maiuscola) ce l’ha anche nel governo, al ministero chiave, quello della Salute. Una risposta diciamo così, di rito, quella del Presidente del Consiglio al “paparazzo” (la Repubblica scrive che ce n’erano diversi “appostati da giorni in zona per cercare di rubare uno scatto della vita privata del premier e della sua famiglia”, madonna che vitaccia questi poveri fotografi!), però poco rassicurante. In effetti nonostante gli appelli e le assicurazioni a campagna vaccinale non decolla, i “sostegni” (la parola ristori sembrava troppo conviviale), non si vedono, il Paese invee di ritrovare spazi di movimento è sempre più chiuso e blindato con gli ospedali sempre più pieni, mentre in altri Paesi  la situazione è decisamente migliorata e si corre verso il ritorno alla normalità (Gran Bretagna, Israele, Usa…). Per ora l’accelerata sbandierata con l’arrivo di Draghi al posto di Conte, non si è vista su nessuno dei fronti aperti. In compenso sono aumentate le bollette di luce e gas. Ma sono dettagli.

Sostenere Draghi e il governo con le preghiere chi vuole può farlo, ci mancherebbe. Ma certo se la speranza di uscire dal tunnel la affidiamo all’intercessione della vergine Maria, del Cristo risorto o di qualche santo di buon cuore e non ad azioni concrete sul’acquisizione e la somministrazione dei vaccini e ad azioni di sostegno immediato alle famiglie e alle imprese, ci sarà da aspettare parecchio…

Qualcuno fa notare che è singolare che i teatri, i cinema, gli stadi, persino i ristoranti e i bar restino chiusi al pubblico, in questi due giorni anche i supermercati, mentre a Messa invece si può andare e a Messa ci si può anche “assembrare” e “accalcare” in 200, giornalisti e paparazzi compresi, in una chiesa o in un campetto parrocchiale appositamente allestito, come se la benedizione con l’acqua santa fosse più efficace del vaccino della Pfizer.  In effetti sembra una contraddizione. Un mistero glorioso.

E ieri giornata di Pasqua, un altro personaggio meno potente di Draghi, ma certamente noto si è fatto notare da queste parti. Vittorio Sgarbi ha postato un video in cui dalla rotatoria dell’autostazione di Chianciano Terme si lancia in un’intemerata contro i virologi che terrorizzano la gente e “un governo di deficienti e di pazzi” che impone a a tutti di stare chiusi in casa e di portare la mascherina anche da soli all’aperto “peggio dei nazisti”. Sgarbi elogiando l’aria tersa, il vento della Vadichiana, ha invitato il popolo a ribellarsi a conquistare il Palazzo e cacciarli tutti fuori a calci nel culo… Fedele al suo personaggio Sgarbi, sempre sopra le righe, pure troppo, ha fatto però anche un torto alla sua cultura. Citando il luogo da cui parlava ha detto di trovarsi “vicino a Montepulciano” dove stava andando a sentire il concerto di una “grande pianista”… Possibile che non abbia riconosciuto Chianciano? Che ne pensa il sindaco Marchetti? Gli manderà un telegramma di biasimo? Ma poi come mai, con tutte le restrizioni e i divieti di uscire dal Comune, Sgarbi che non è residente a Chianciano né a Montepulciano, girovagava per la Valdichiana e per di più per andare a sentire un concerto? Altro mistero glorioso.

Buona Pasquetta a tutti.

m.l.

 

Nella foto: Mario Draghi a Città della Pieve, ieri (La Nazione)

 

 

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