DUEMILA MILIARDI DI DOLLARI PER INFRASTRUTTURE, CASE, SCUOLE E OSPEDALI. IL COMPAGNO BIDEN FA SUL SERIO

giovedì 01st, aprile 2021 / 15:22
DUEMILA MILIARDI DI DOLLARI PER INFRASTRUTTURE, CASE, SCUOLE E OSPEDALI. IL COMPAGNO BIDEN FA SUL SERIO
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Quando qualche settimana fa il nuovo presidente americano Joe Biden ha dato l’ok al bombardamento delle milizie filoiraniane in Siria in molti hanno pensato che non fosse cambiato niente, che gli Usa sono sempre gli stessi… e che le speranze per una presidenza americana più liberal, più democratica e più di sinistra (si può dire?) si erano infrante sul primo scoglio, appena dopo l’uscita dal porto…

E in effetti quel bombardamento non è piaciuto nemmeno a noi, che pure abbiamo continuato a dare credito allo zio Joe quando ha platealmente accusato Putin, perché tra i due, e al netto della realpolitik, noi siamo ancora tendenzialmente più inclini a riporre speranze nella sinistra americana (con tutti i suoi limiti) piuttosto che nel sovranismo russo…

Ora, non sappiamo se il suo Piano per uscire dalla crisi indotta dalla pandemia avrà successo e verrà approvato, ma quello presentato da Joe Biden è qualcosa che può addirittura superare il New Deal di Roosevelt degli anni ’30.

Ed è un piano di interventi e investimenti talmente di sinistra che quasi si stenta a credere che lo abbia deciso un presidente degli Usa. Si tratta di un pacchetto da oltre 2.000 miliardi di dollari che Biden ha deciso di presentare non dal Madison Square Garden o dalla Casa Bianca, ma dalla città di Pittsburgh. Una città operaia di quelle che nel 2016 votarono pert Trump. Una di quelle città della Rust Belt, la “cintura della ruggine” dell’Ohio e della Pennsylvania simbolo dello smantellamento dell’industria pesante, della disoccupazione di massa, dove l’odore di ruggine, fuliggine e carbone è tutto ciò che è rimasto di un passato industriale recente. “E fu lavoro e sangue e fu fatica uguale mattina e sera, per anni da prigione, di birra e di puttane, di giorni duri, di negri ed irlandesi, polacchi ed italiani nella miniera, sudore d’ antracite in Pennsylvania”, per dirla con Guccini.

Ma Springsteen è stato ancora più esplicito e chi ha visto lo spettacolo teatrale “On the road. Again” allestito da primapagina nel 2019, sa di cosa stiamo parlando…

Insomma Joe Biden è andato a presentare il suo Piano a Pittsburgh, che è come se Draghi andasse a parlare e a spiegare il recovery plan a Sesto San Giovanni. O a Mirafiori. 

La proposta Biden prevede l’investimento di 621 miliardi di dollari in infrastrutture di trasporto come ponti, strade, trasporti pubblici, porti, aeroporti e sviluppo di veicoli elettrici, mentre circa 300 miliardi saranno destinati ad infrastrutture per l’acqua potabile e il potenziamento delle reti elettriche e della banda larga. Altrettanti miliardi andranno all’adeguamento degli alloggi popolari, alla manutenzione e costruzione di nuove scuole.

A ricerca e sviluppo e alla formazione professionali andranno 580 miliardi, mentre circa 400 miliardi andranno alla cura degli americani anziani e disabili.

“Un aumento dell’aliquota dell’imposta sulle società al 28% e misure volte a prevenire l’offshoring dei profitti finanzieranno la spesa. La Casa Bianca vuole anche aumentare la tassa minima globale per le multinazionali e garantire che paghino almeno il 21% di tasse in qualsiasi paese. Biden spera che il pacchetto crei posti di lavoro nel settore manifatturiero e salvi le infrastrutture americane in fallimento, con le risorse che saranno da spendere entro otto anni” scrive Milano Finanza, che non è un giornale comunista.

Nel piano c’è anche un bonus di 1.400 dollari per centinaia di milioni di americani, sussidi di circa 300 dollari a settimana fino al 6 settembre per chi ha perso il lavoro, fondi aggiuntivi per i vaccini e poi altri provvedimenti sulla scuola, le famiglie, il lavoro.

La testata on line “linkiesta” riporta il commento di Adam Tooze, professore di Storia e direttore dell’Istituto di studi europei alla Columbia University:«È un grande esempio di forza democratica da parte dell’amministrazione Biden, che affronta la crisi economica e sociale dando prova di una leadership che stimolerà la domanda globale e aiuterà la ripresa in tutto il mondo nel 2021».

Tra i commentatori c’è chi parla di “bazooka economico” di Biden, spiegando che il Piano potrebbe non piacere a tutto il Partito Democratico, in particolare alla parte più moderata e più legata alle lobbies economiche… Ma allo stesso tempo in molti sottolineano come con una riforma del genere  gli Usa a guida democratica possono tornare ad essere il faro del “mondo liberal e democratico”, ruolo che con Trump ha perso (ma forse lo aveva perso anche prima) e che va ben oltre quello di “gendarme del pianeta”…

Nel piano Biden c’è una nuova centralità del lavoro e c’è attenzione alla fasce più svantaggiate della popolazione e delle stesse classi lavoratrici. E c’è anche una attenzione all’ammodernamento del Paese in senso green per quanto riguarda le infrastrutture, il che significa sicurezza, ma anche lavoro, reddito e maggiore competitività.

«Spendere denaro ora per ottenere la ripresa più rapida possibile è l’imperativo di questa fase. È un bene per l’economia a lungo termine, ma è anche il presupposto essenziale per una politica orientata alla giustizia sociale e in particolare alla giustizia razziale. L’obbligo di piena occupazione sancito dall’Humphrey-Hawkins Act del 1978 è un’eredità del movimento per i diritti civili: l’amministrazione Biden è probabilmente la prima a prendere quell’impegno sul serio, così come dovrebbe essere sempre» dice Adam Tooze.

Una tale iniezione di risorse pubbliche nell’economia è un fatto senza precedenti. Ed è anche – probabilmente – il tentativo di consolidare la vittoria dei Dem ed evitare che alle elezioni di Mid Term l’amministrazione Biden si trovi in minoranza al Congresso, come successe con Clinton nel ’94 e Obama nel 2010. Ma il messaggio che Biden  lancia sul fronte interno è senza dubbio un messaggio di speranza per tutta la sinistra mondiale. La via keynesiana all’uscita dalla crisi. Spendere soldi, aiutando il lavoro e le persone per migliorare il Paese e assicurare la tenuta sociale e la ripresa economica.

Se ne saranno accorti quelli del Pd?

M.L.

 

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