CITTA’ DELLA PIEVE, ALLARME ROSSO: LA STRUTTURA CHE REGGE IL SERBATOIO DELL’ACQUEDOTTO DENTRO AL MERCATO COPERTO A RISCHIO CROLLO? LE COLONNE SI SONO MOSSE…

sabato 05th, ottobre 2019 / 16:45
CITTA’ DELLA PIEVE, ALLARME ROSSO: LA STRUTTURA CHE REGGE IL SERBATOIO DELL’ACQUEDOTTO DENTRO AL MERCATO COPERTO A RISCHIO CROLLO? LE COLONNE SI SONO MOSSE…
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SITUAZIONE DI POTENZIALE PERICOLO. IL SINDACO RISINI ASSICURA IMMEDIATI CONTROLLI E VERIFICHE

CITTA’ DELLA PIEVE – Ci sarà senz’altro qualcuno che ci accuserà di fare dell’allarmismo. Ma la stampa ha il dovere di dare certe notizie, se ritiene che ci sia un reale o potenziale pericolo. Per il principio di precauzione. Questa mattina, intorno alle ore 12,00, all’interno del Mercato Coperto di Città della Pieve, in pieno centro storico, un ambulante che vende formaggi e salumi ci fa notare che le colonne che sorreggono il grosso conservone dell’acquedotto, con dentro migliaia di mc d’acqua, si sono mosse e non sono più a piombo. Una, quella di sinistra (entrando), anche alla base si è staccata dal pavimento di almeno 2-3 cm.  Insomma la struttura sembra, anche a occhio nudo, decisamente a rischio. E in movimento. 

L’ambulante ci dice che lui è lì tutte le settimane, ma non  aveva mai notato prima la cosa. Quindi il “movimento” potrebbe essere molto recente. Mentre siamo lì ad osservare preoccupati la situazione, arriva anche il sindaco Fausto Risini, che il sabato, come noi e come tanti, va a fare la spesa. Gli facciamo notare la situazione. Anche lui rimane visibilmente sorpreso e preoccupato. Dice che si attiverà immediatamente per le opportune verifiche.

E’ evidente che se la struttura dovesse collassare, sarebbe un dramma. Potrebbero scapparci morti e feriti, perché lì dentro si tiene il mercato alimentare e spesso c’è gente; ma anche perché nelle vicinanze c’è un bar, davanti c’è il corso della città e a valle ci sono delle abitazioni. Solo l’acqua potrebbe causare danni ingenti. Oltre a privare Città della Pieve del serbatoio dell’acquedotto pubblico del centro storico.

Mentre scriviamo questa nota, non sappiamo se il sindaco Risini si sia già attivato con i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile  e gli enti preposti ai controlli, ci auguriamo di sì. Da parte nostra abbiamo informato alcuni esponenti sia della maggioranza che dell’opposizione, per informazione.

Noi, insomma non ci dormiremmo sopra, a costo di apparire allarmisti. Abbiamo visto cosa è successo a Genova, con una struttura a rischio di collasso….

Per prima cosa intanto faremmo sgomberare l’edificio, svuoteremmo il serbatoio dell’acqua e cercheremo di mettere i sicurezza la zona circostante. Per precauzione, appunto. Poi si vedrà. Certo la chiusura e lo svuotamento del conservone può causare disagi e problemi seri per ciò che riguarda la fornitura idrica alle abitazioni del centro storico. Ma in certi casi è meglio aver paura che buscarne. s

Come stampa non  possiamo fare altro che segnalare una situazione che a nostro parere è una situazione di rischio (in ogni caso non è “normale”) e sollecitare l’amministrazione comunale e tutti gli enti cittadini a fare le necessarie e opportune verifiche e a prendere tutte le misure del caso. Siamo anche sicuri che il sindaco sindaco Risini non ci dormirà sopra. Non tergiverserà. Del resto l’autorità sanitaria della città è lui. Lo stesso faranno tutti gli altri. Anzi siamo convinti che tutti si siano già mossi. E se le verifiche daranno esito negativo, tanto meglio.

Il fatto che quel conservone dell’acqua stia dentro una vecchia chiesa sconsacrata (Sant’Anna degli Scolopi), in mezzo al paese, dal 1936, non depone a favore. Il tempo è galantuomo, ma sul ferro e sul cemento armato fa danni…

m.l.

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