CHIUSI, ECCO LA POSIZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO. MA CON 68 ISCRITTI COMPLESSIVI ERA COSI’ DIFFICILE MANTENERE UNA PRIMA A CHIUSI CITTA’?

venerdì 12th, luglio 2019 / 11:44
CHIUSI, ECCO LA POSIZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO.  MA CON 68 ISCRITTI COMPLESSIVI ERA COSI’ DIFFICILE MANTENERE UNA PRIMA A CHIUSI CITTA’?
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CHIUSI – Con ritardo, ma alla fine è uscito allo scoperto anche il Dirigente Scolastico, che sulla diatriba con il Comune sulla prima classe a Chiusi città, espone la propria versione dei fatti. Lo fa con una chilometrica esposizione, nella quale accusa l’assessore Marchini di aver scritto cose non vere e di non conoscere le normative. E nella quale difende a spada tratta il proprio operato. Sui social il testo del preside Marra è stato postato senza commento dalla consigliera dei 5 Stelle Martinozzi, che evidentemente ne assume le posizioni, facendole proprie.

Ecco il testo del Dirigente scolastico:

A seguito dell’ ingiustificato allarmismo creato dalle dichiarazioni dell’assessore Sara Marchini non corrispondenti alla realtà dei fatti, procedure e normative di legge che la scuola è tenuta ad applicare, la nostra Istituzione Scolastica si è già attivata da tempo per risolvere problemi che riguardano tutto l’Istituto Comprensivo, tra i quali i numerosi problemi legati al plesso di Chiusi Città che non vengono assolutamente sottovalutati. Visto che le notizie divulgate attraverso i diversi canali di comunicazione risultano estremamente imprecise e a volte anche scorrette, a salvaguardia dell’informazione da dare alle famiglie dei nostri alunni, l’Istituzione ci tiene a chiarire e correggere punto per punto le dichiarazioni fatte dall’assessore Marchini. 

1. “… E’ intenzione della scuola non formare la classe prima nel plesso del capoluogo”
La scuola non prende tali decisioni e a questo proposito vogliamo informare tutti che è il MIUR e nello specifico l’USP (Ufficio Scolastico Provinciale di Siena) che in base al numero totale dei bambini iscritti, indica il numero delle classi.
Naturalmente l’assessore che si occupa di scuola dovrebbe conoscere tale iter che è indicato anche nelle circolari ministeriali.
2. “…La conferma dell’avvenuta iscrizione al modulo da 30 ore al plesso di Chiusi Città……”
Ricordiamo inoltre che il MIUR concede l’organico su 27 ore e che la scuola, nei limiti del possibile, utilizzando tutte le risorse assegnate tende a migliorare l’offerta formativa nelle classi. Vorremmo chiarire anche in questa sede che la conferma che arriva via mail sta ad indicare che l’iscrizione on line è andata a buon fine, non è una conferma per la formazione delle classi in quanto non è ancora noto il numero degli iscritti (Per esempio si potrebbero essere iscritti solo 7 bambini e in tal caso non si può formare la classe).
3. “…Tutti i bambini iscritti alla prima classe di Chiusi Città avrebbero dovuto iscriversi al tempo pieno a Chiusi Scalo……….”
Corre l’obbligo di precisare che questa è una dichiarazione falsa in quanto nella tabella per la formazione delle classi inviata dall’USP, attualmente, non risulta la classe prima a Chiusi Città per carenza di iscritti ( 11 alunni) pertanto i genitori che avevano chiesto l’iscrizione dei propri figli al plesso di Chiusi Città ne sono stati informati spiegando che la scuola si sta attivando per risolvere tale problema.
4. “…La scuola vuole obbligare 15 famiglie a iscrivere i propri figli in un plesso diverso da quello prescelto………”
E’ falso anche questo perché le iscrizioni nel plesso di Chiusi Città sono risultate 11 quindi ampiamente al di sotto dei limiti perché sia concessa la classe.
“…dimensionamento scolastico di Chiusi di formare per il prossimo anno scolastico 3 classi prime: una a tempo pieno a Chiusi Scalo e due a tempo normale, una a Chiusi Città e una a Chiusi Scalo…”
Anche in questo caso occorrono dei chiarimenti: il dimensionamento viene fatto a dicembre dalla Regione Toscana con apposita delibera, su una valutazione complessiva e l’USP attiva le sue procedure a volte anche in opposizione alle deliberazioni della regione. Le conferenze di servizio, alle quali abbiamo partecipato, sono solamente indicative e consultive per la regione e per l’USP. Se al momento dell’iscrizione il numero dei bambini non è in linea con la normativa, le classi non si costituiscono.
5. “…tre classi che sono state regolarmente concesse:…”
Le classi che sono concesse nel dimensionamento devono essere poi supportate dalle iscrizioni, non è che le classi si costituiscono lo stesso anche se non ci sono bambini, perché deciso nel dimensionamento.
6. “…soltanto adesso ci si rende conto delle problematiche che sono nate per un’elevata richiesta di tempo pieno?…”
Nessuna forma di comunicazione è pervenuta al nostro Istituto da parte dell’assessore Marchini, in delega del sindaco, per avere chiarimenti in merito. La scuola avrebbe provveduto a chiarire tutto l’iter che sta percorrendo per risolvere questa carenza. Si comunica inoltre che su nota della scuola Prot. n. A-16000294, del 23 giugno 2019 si è provveduto ad invitare il sindaco ed i suoi delegati ad un incontro da tenere o giovedì 27 o venerdì 28 giugno. Il sindaco con nota Prot. RU-0010326 del 25 giugno ha declinato l’invito per “…impegni precedentemente assunti e non prorogabili”
L’ubicazione e i tipi classe non possono essere individuate dall’istituzione scolastica ma vengono definite e concesse dall’USP che guarda il numero delle iscrizioni tramite piattaforma on line e il codice meccanografico della sede scelta dai genitori. Le problematiche non sono nate per un’elevata richiesta del tempo pieno che nel corso degli anni è stato utilissimo a molte famiglie di tutto il comune, ma trovano motivazione nei pochi iscritti a Chiusi Città. Se infatti a Chiusi Città avessero iscritto un numero maggiore di bambini è lì che sarebbe stata assegnata la classe.
7. …“Tutte queste scelte sono state fatte, inoltre, senza alcuna programmazione per i prossimi anni, non considerando gli spazi a disposizione nel plesso di Chiusi Scalo e non valorizzando il bel plesso di Chiusi Città…”
Vorremmo capire di quali scelte si parla e ripetiamo che non sono scelte fatte dalla scuola ma dall’USP. La scuola, anzi, è sempre stata molto attenta nell’ottimizzare tutti gli ambienti a disposizione dei bambini e nel migliorare la qualità didattica e organizzativa.
8. “… il plesso delle primarie di Chiusi Città non venga sminuito ed aggredito…”
La Dirigenza e lo staff nel quale sono presenti docenti di Chiusi Città anzi si è sempre adoperato e si adopera per valorizzare la scuola, per altro eccellenza nel territorio nel suo complesso all’insegna dell’unitarietà che caratterizza un Istituto Comprensivo. Forse sono altri che dovrebbero riflettere su quanto esprimono dando enfasi a narrazioni inesatte e fuorvianti, ma comunque mediaticamente di impatto. Gettare discredito sulla scuola del proprio paese significa non avere a cuore il futuro delle nuove generazioni e, non riflettere, neppure per un attimo sui posti di lavoro che questa istituzione offre.
9. …“La gestione scolastica di questo anno, in mano a questo dirigente “reggente”…”
Il Dirigente e lo staff chiedono all’assessore Marchini di esplicitare il concetto di “reggente” Ancora una volta si ravvisano comportamenti diffamatori senza considerare che il “Dirigente reggente” è in primis un dirigente di ruolo dello Stato che presenta un’istanza per avere le reggenze e viene scelto dall’Ufficio Scolastico Regionale sulla base di un curriculum come da norma di legge. Pertanto chi ha scritto l’articolo deve spiegare cosa significa reggente tra virgolette. Ricordiamo che questa scuola ha una figura di Dirigente reggente da cinque anni dunque la problematica non è legata alla figura di Dirigente reggente che, ribadiamo, è comunque Dirigente dello Stato.”

Questa insomma l’autodifesa del preside Marra. Che però in tutta la sua chilometrica esternazione non dice una cosa: che gli iscritti alla prima classe elementare a Chiusi sono complessivamente 68. Quindi, divisi per 3 classi, più di 15 per classe. A Chiusi Città pare che alcuni bambini iscritti a gennaio, si siano poi ritirati. Da qui il calo a 11. Ma un dirigente scolastico serio e attento non si sarebbe fermato al numero, avrebbe se mai provato a convincere qualche genitore dello Scalo o di altre zone a iscrivere il figlio/a a Chiusi Città, per cercare di salvare il salvabile. Invece ha fatto esattamente il contrario, ha dirottato tutti a Chiusi Scalo, mettendo oggettivamente a rischio non solo la prima classe, ma l’intera scuola di Chiusi Città.

Quindi ha privilegiato il discorso sul tempo pieno rispetto alla salvaguardia del plesso scolastico nel centro storico.  Tant’è che la prima di Chiusi città non è stata soppressa per mancanza di iscritti, ma è stata semplicemente trasformata da tempo normale a tempo pieno ed è stata trasferita alla Stazione. Poteva essere tentata un’operazione inversa. E poi se l’Ufficio Scolastico Provinciale non ha previsto la classe a Chiusi città, perché ciò non è stato immediatamente comunicato agli interessati e al Comune per cercare una soluzione?

Se il sindaco è arrivato alla diffida formale anche la posizione del Dirigente scolastico sembra lasciare pochi margini di manovra o di confronto sereno, come auspicato dai Podemos. Siamo al muro contro muro e al braccio di ferro.  Secondo noi, al di là di ogni altra considerazione, la prima cosa e la più urgente da fare è salvare la prima classe e la scuola a Chiusi Città. Con 68 iscritti complessivi, non dovrebbe essere un problema insormontabile.  Il resto viene dopo.  L’impressione però è che questa storia lascerà qualche ferito sul campo e alla fine forse anche qualche testa salterà…

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