CHIUSI, E’ UFFICIALE: DAL 9 GIUGNO SI FERMA IL FRECCIAROSSA (UNO IN SU E UNO IN GIU’)

sabato 25th, maggio 2019 / 18:28
CHIUSI, E’ UFFICIALE: DAL 9 GIUGNO SI FERMA IL FRECCIAROSSA (UNO IN SU E UNO IN GIU’)
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CHIUSI-  Ora è ufficiale. La conferma ufficiale è arrivata. Dal 9 giugno a Chiusi fermeranno i treni Alta Velocità. Annunciati anche gli orari: mattina 7.56 direzione Roma, la sera 21.07 direzione Milano. Come annunciato, l’agognata “fermata” di un Frecciarossa, è ormai dato acquisito. Per ora solo nell’orario estivo. Cioè da giugno a dicembre. Poi si vedrà. Dipenderà (molto) dalla risposta che arriverà dall’utenza. Ma è un risultato positivo. Un punto a favore di Chiusi e di tutto il territorio circostante, compresa la Città di Siena e una buona parte dell’Umbria. Come era stato già preventivato si tratterà di una sola “coppia” di Frecciarossa. Uno in direzione sud la mattina e una in direzione nord la sera. La fermata entrerà il vigore domenica 9 giugno.
Il treno Av del mattino si fermerà alle 7,56 (praticamente elle 8) ed è quindi piuttosto comodo. Si va a Roma Termini in un’ora tonda. A Napoli in meno di due ore e mezza. Il “ritorno” è previstot con fermata alle 21,07. Per cui si va a Firenze in 45 minuti, a Bologna in un’ora e mezza e a Milano centrale in 2 ore e 45…  E’ una rivoluzione…  Per la precisione gli orari dei due collegamenti sono i seguenti:  partenza da Milano alle ore 5:00, con fermate a Bologna Centrale (ore 6:02), Firenze Santa Maria Novella (ore 6:46), Arezzo (ore 7:28), Chiusi-Chianciano Terme (ore 7:56), Roma Tiburtina (ore 8.51), Roma Termini (ore 8:58) e arrivo a Napoli Centrale alle ore 10:20.Partenza da Napoli Centrale alle ore 18:50 con fermate a Roma Termini (ore 20:00), Roma Tiburtina (ore 20:17), Chiusi-Chianciano Terme (ore 21:07), Firenze Santa Maria Novella (ore 21:51), Bologna Centrale (ore 22:35), Reggio Emilia Av Mediopadana (ore 22:57), Milano Rogoredo (ore 23:35) e arrivo a Milano Centrale alle ore 23:50. I biglietti sono già consultabili ed acquistabili sul sito di Trenitalia.
La stazione di Chiusi riacquista dunque ruolo e peso. Torna ad essere nodo centrale per un territorio vasto che va dalla terre di Siena, all’area dell’Umbria compresa tra Perugia e il Trasimeno, all’alto orvietano… Per ora le due fermate (una in su e una in giù) del Frecciaorossa  sono concepite più che altro a scopo turistico. Ma il treno del mattino che con sente di arrivare a Roma alle 9 può essere utile anche per chi non è turista, ma deve andare nella Capitale per lavoro, affari o qualsiasi altra cosa. Lo stesso dicasi pr il treno della sera che consente di arrivare a Firenze poco prima delle 22,00 e a Milano prima di mezzanotte.
Adesso tocca al territorio dimostrare che la richiesta della fermata non era (e non è) campata in aria e ha una sua ragione. E che il territorio e la stazione di Chiusi se la meritavano. Perché l’area ha una grande valenza turistica (le terme, gli etruschi, i romani, i Longobardi, i centri storici, le cattedrali, il rinascimento coi grandi pittori come Signorelli, Perugino, Piero della Francesca, gli eventi di qualità, il buon mangiare, il vino, l’olio…), ma anche un’utenza che pue essendo sulla direttrice nord-sud, era rimasta tagliata fuori dai collegamenti veloci, relegata a ruolo di periferia marginale…
Il fatto che le Fs abbiano fatto una certa resistenza, che l’abbiano tirata per le lunghe (lo stesso sindaco di Chiusi Bettollini ha ammesso di aver tremato e sudato freddo) ma alla fine abbiano ceduto o riconosciuto la validità della richiesta conferma due cose: 1) che su questo territorio anche le Fs possono scommettere; 2) che l’idea della stazione in linea, per di più sopraelevata e avveniristica, era una bufala colossale buona neanche per le allodole..
E qui va dato atto al sindaco di Chiusi e a qualche suo collega dei paesi vicini di aver avuto il coraggio e l’umiltà di cambiare linea e strategia, di abbassare il tiro e di fare propria e portare avantri una battaglia che era di altri, anche di alcune forze di opposizione e figure della cosiddetta “area critica”…
Oggi Bettollini può a buon diritto cantare vittoria. E rivendicare un risultato che non era per nulla scontato. Non lo era per le resistenze delle Fs, ma anche per lo scetticismo del suo stesso partito. Di chi voleva a tutti i costi la stazione in linea per poi “scoprire” il monumento a se stesso. E in un post sul proprio profilo Facebook Bettollini nell’annunciare le due fermate del Frecciarossa, si toglie pure qualche sassolino dalla scarpa…  Comprensibile. Umano. Dopo tanta fatica, dopo tanti incontri, dopo un lavoro estenuante su un progetto turistico di area da presentare alla Fs per accompagnare l’operazione, e dopo i rinvii, le titubanze, le limature che via via ci sono state, è normale che adesso tiri un sospiro di sollievo e faccia pure il gesto dell’ombrello (in senso figurato) a chi non ci credeva.
Ma la fermata della coppia di Frecciarossa alle 7,56 e alle 21,07 alla stazione di Chiusi non sarà l’unico elemento della “rivoluzione”. Perché intanto è in via di valutazione l’ipotesi di un’altra fermata Av ad Arezzo. E anche una serie di collegamenti più rapidi con i regionali tra Chiusi e  Arezzo.
Da segnalare che, a differenza, ad esempio, della fermata dei treni AV a Perugia, che è pagata dalla Regione Umbria, quella di Chiusi non è pagata da nessuno. E’ affidata al “mercato”. Per cui per trasformare la fermata da “stagionale” come è prevista attualmente, a fermata fissa, il territorio dovrà guadagnarsela a suon di biglietti…  E qui sta la scommessa anche sul piano turistico. Il sindaco Bettollini fa sapere che “nei prossimi giorni sarà dunque indetta apposita conferenza stampa nazionale per la presentazione della progettualità collegata allo sviluppo ed alla valorizzazione territoriale del comparto legata alla stazione ferroviaria di Chiusi-Chianciano Terme”. Come a dire che la fermata dei treni AV è e sarà anche un veicolo promozionale, un aggancio pr valorizzare le bellezze e le peculiarità del territorio, per promuoverlo a livello nazionale.
Qualcuno dirà che una fermata sola e per di più stagionale e a scopo principalmente turistico, è poca cosa, che è un contentino e non una “rivoluzione”, che non cambia più di tanto la situazione generale dei trasporti pubblici in questo territorio. Per noi, che siamo sempre stati per questa soluzione e mai per la stazione in linea, la certezza della fermata è un punto guadagnato, non un punto perso. E un punto è sempre meglio di niente. Muove la classifica e può essere un punto di partenza. Precisamente di partenza verso sud alle 7,56; verso nord alle 21,05.
m.l.
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