FABRO: WALTER MORETTI SI AUTOCANDIDA E LANCIA L’IDEA DELLA LISTA CIVICA PRET A’ PORTER

sabato 30th, marzo 2019 / 16:40
FABRO: WALTER MORETTI SI AUTOCANDIDA E LANCIA L’IDEA DELLA LISTA CIVICA PRET A’ PORTER
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FABRO – Nell’era di internet e dei social media anche la politica si adegua. I 5 Stelle hanno sdoganato la “democrazia diretta” tramite la piattaforma Rousseau (ovvero diretta non si sa da chi se non dai proprietari della piattaforma stessa che sono una Srl), ma non sono i soli. Può capitare di leggere un appello di questo genere “in questo comune serve una lista civica. Chi è interessato mi contatti in privato!”. Siamo agli annunci, come quando devi vendere la Vespa che non usi più…

E capita pure che l’autore dell’annuncio cominci con una frase ad effetto. Che poi neanche tanto, dato che è tutto meno che nuova, tutto meno che foriera di cambiamento. Roba già sentita e risentita, da parte dei peggiori esempi di politici dell’ultimo trentennio, peraltro: “Amo il mio Comune”.

Do you remember “Amo il mio Paese” di tale Silvio Berlusconi, quando decise di scendere in campo per la prima volta nel 1994? Uguale!

Il Comune in questione è Fabro, oggi guidato da un sindaco e una giunta espressione del Pd. Quello renziano, quindi già superato. L’autore dell’appello-annuncio è invece Walter Moretti, che dopo aver fatto il consigliere di opposizione stavolta vorrebbe vincere. O provarci. Visto che mancano solo una venticinquina di giorni alla scadenza per la presentazione delle liste, ci ha pensato forse un p’ tardino. Ma evidentemente Moretti confida nella potenza della rete. Nella velocità del web.

Naturalmente mette anche le mani avanti e se l’appello dovesse essere raccolto da un numero sufficiente di supporters, il candidato a sindaco sarebbe lui. Lo dice nell’annuncio. Quindi l’annuncio è – di fatto – solo per la ricerca di candidati per la lista e di sostenitori.

Eccolo l’appello di Moretti:

“Amo il mio comune. Odio chi lo affossa e lo ingolfa, chi favorisce i parassiti e le clientele, chi sperpera i soldi di tutti e chi prende decisioni senza lungimiranza. Abbiamo vissuto 10 anni con una maggioranza anonima, che ha rinviato opere necessarie e nascosto all’opinione pubblica le questioni più spinose. Invece dobbiamo tornare a parlare con le persone dei problemi, così da poterli risolvere. La sfida non è facile, serve l’aiuto di chi vuole mettersi in gioco dedicando un po’ del proprio tempo nell’interesse comune, senza compromessi.

Se poi troveremo insieme le condizioni ideali mi presenterò come candidato sindaco per la seconda volta, dopo la dura e bellissima esperienza di 5 anni da consigliere comunale. La squadra c’è anche se è da completare, mancano 4 settimane per organizzarci al meglio  e 2 mesi alle elezioni. Il programma è già impostato, c’è alle spalle una visione ben chiara, frutto di esperienze dirette, esempi virtuosi di altri comuni italiani, il contatto stretto con amministratori seri ed esperti e soprattutto con le PERSONE e le AZIENDE di Fabro, sempre escluse dalle scelte di chi ha governato.

punti cardine da cui cominciare per far ripartire poi tutto il resto sono:

  • Riportare qui il lavoro
  • Aumentare residenti, turisti e visitatori tutto l’anno
  • Preservare l’ambiente

Il programma approfondito uscirà a breve. Non è detto che si riesca a vincere, ma almeno dobbiamo provarci. Se vuoi anche tu dare il tuo prezioso contributo contattami in privato. P.S. Nel caso non riuscissimo a trovare la squadra giusta e una Visione Comune il progetto sfumerà senza rimpianti, perché il sottoscritto, a differenza dei politicanti di comodo, non vive grazie alla politica (quella con la p minuscola), ma per la Politica, cioè al servizio del bene collettivo”.

Come si vede (e si intuisce) è un tentativo, che può anche non andare a buon fine. E’ l’idea di una politica pret à porter. Messa su all’impronta. Ogni tentativo è legittimo, ma ha senso una cosa del genere? Governare un paese, anche se piccolo, presuppone un progetto, un’idea di fondo, presuppone un lavoro a monte, preparatorio… Presuppone avere alle spalle un movimento, un partito, una coalizione, insomma qualcosa di solido e minimamente strutturato. Può bastare lanciare un appello a chi ci sta, a due mesi da voto? Vero che la politica non è più quella di una volta, che oggi è più… “smart”… ma così sembra effettivamente un po’ troppo smart. Un po’ troppo all’impronta. E’ vero che si può cenare (e campare) anche mangiando al volo in un fast food. ma un bel piatto di pici fatti come si deve è meglio. E se quei pici sono fatti  a mano e cucinati con tutto il tempo che serve per fare un buon sugo, saranno più buoni…

 

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