“UN’ALTRA STRADA”: RENZI LASCIA IL PD, SCARAMELLI LO SEGUE E CON BETTOLLINI E’ ROTTURA

SIENA – Venerdì prossimo, a Firenze, sala auditorium Palazzo dei Congressi, in piazza Adua, alle ore 21,00, Matteo Renzi presenta “Un’altra strada”Idee per l’Italia di domani”. E’ un libro. Ma pur avendo ormai una certa età e una lunga esperienza da cronisti di vicende politiche locali, non avevamo ancora mai visto organizzare pullman da altre province per assistere alla presentazione di un libro. I pullman si organizzano di solito per le manifestazioni di rilievo. Quelle imponenti, decisive. Mai visti neanche per i congressi di partito.
Quindi ad occhio e croce, l’appuntamento di venerdì 15 febbraio non sarà solo la presentazione di un libro. Dall’enfasi e dall’impegno che sui social stanno profondendo nel promuovere l’iniziativa certi colonnelli renziani della prima e seconda ora, l’iniziativa ha tutta l’aria di essere il lancio del nuovo partito di Renzi. Anche perché una cosa così, in pieno clima congressuale del Pd, a poche settimane dalle primarie per eleggere il segretario nazionale, l’appuntamento sembra proprio una sorta di Bad Godesberg. E anche il titolo del libro , sembra adombrare proprio la scissione. Un’altra strada. E che vuol dire se non “addio Pd, noi andiamo da un’altra parte”? Questo vuol dire.
Ed ecco spiegato anche il silenzio quasi tombale in cui si è trincerato fino ad ora il numero uno dei renziani senesi, ovvero l’ex sindaco di Chiusi e consigliere regionale Stefano Scaramelli. Nella conta avvenuta nei circoli sul segretario non si è schierato. All’iniziativa Pd sulla relazione di mid term del sindaco Bettollini a Chiusi, ha parlato, ma ha evitato di entrare anche solo en passant sulla questione congressuale. Così come fece la segretaria regionale del partito Simona Bonafé. Il sindaco Bettollini, per amicizia antica, cortesia e ospitalità, evitò anche lui di entrare nel ginepraio. Adesso tutto è più chiaro: Scaramelli insieme alla sua “portavoce” Elisa Manieri annunciano – con un post sul profilo “Sì Siena”che per la presentazione del libro di Matteo hanno “deciso di prendere un pullman più grande, che partirà da Chiusi alle 17,00, da Bettolle alle 17,30, da Siena alle 18,15 e da Poggibonsi alle 18,40”.
Scaramelli ha dunque deciso. Seguirà Matteo. Ovunque egli vada. Anche su un’altra strada. Quindi anche lui sembra ormai, come Renzi, con un piede già fuori del Pd. Con buona pace dei 15 mila elettori che gli diedero la preferenza alle regionali del 2015.
E se a San Quirico si sta consumando in queste ore una frattura dolorosa nella coalizione di centro sinistra che governa il Comune, a Chiusi sta saltando per aria una solida storia di amicizia politica. Nel momento in cui Bettollini decide di appoggiare Zingaretti nella corsa alla segreteria nazionale, ribadendo fedeltà al Pd e ad una linea di sinistra (parole sue), il vecchio amico Scara lascia la nave e si imbarca con il capitano ferito e rancoroso per avviarsi su un’altra strada. Che nella migliore delle ipotesi sarà un partitino neodemocristiano.
Bettollini si impegnerà – lo ha dichiarato – “per far vincere le primarie a Zingaretti. E rilanciare la sinistra”. E con lui tutta la giunta e il gruppo consiliare. Non si sa invece se nel partito qualcuno seguirà Scaramelli e Elisa Manieri. Per saperlo forse basterà vedere quanti e chi salirà sul pullman alle 17,00 di venerdì 15. Stessa cosa a Bettolle, Siena e Poggibonsi per capire la presa della nuova strada, a livello provinciale.
E meno male che è venerdì 15 e non venerdì 17.
m.l.
Devo aver sbagliato a inviare il commento. Cerco di ricostruirlo.
Ma non erano tanto amici? Comunque vale la pena aspettare ormai è questione di giorni il congresso è alle porte.
Si può essere amici e politicamente su fronti diversi, anche opposti. Capita… tra i due è un pezzo che c’è maretta… quanto al partito di Renzi, basterà aspettare venerdì, più che il congresso. Il titolo del libro, la convention e il pullman sono tre indizi piuttosto pesanti…
COMMENTO DI CARLO SACCO (Postato per errore sotto articolo relaltivo alla candidatura Grazi a Torrita).
Ma perchè fino a ieri Scaramelli era una figura della sinistra ed adesso non lo è più oppure tutto questo era una mascheratura che investiva anche altri che hanno deciso per regnare di riciclarsi a sinistra,pensando che sinistra voglia dire Zingaretti ? I crogetti alias strufoli detto alla chiusina sono buoni ma si fanno per carnevale ed oggi il carnevale è finito.Basta con queste caricature che hanno rappresentato solo loro stesse, perchè i voti che hanno preso li hanno presi sull’onda dell’apparire e non su quella dell’essere.Vuole entrare in testa questa cosa oppure c’è bisogno di altre dimostrazioni anche se oggi -come vedi- sono costretti a far salire la gente sui pulmann e portarli al cospetto di Renzi che presenta libri.Sono pezzi di Democrazia Cristiana nell’animo e nel modo di pensare, allevati al profumo della sagrestia e chi non è stato allevato al profumo della sagrestia che oggi vota Zingaretti, lo vota per sperare di convincere la gente che tutto questo sia ”sinistra”.Basta, non se ne può più ma non se ne può piu nemmeno di coloro che insistono alla giustificazione delle giravolte ed al calcolo dei consensi che sperano di poter prendere.Se avessero governato con serietà non sarebbero a questi punti,e quando parecchi dicevano che di serietà c’era bisogno estremo,questi venivano chiamati ad altri lidi e lasciavano gli incarichi giustificati anche da te che dicevi che” se mancavano il treno che passa solo una volta sarebbero stati dei fessi in qualche modo”.Bella questa idea,che fra l’altro dice tutto dell’idea di politica che uno possa avere.Finchè la politica produce questo,tu che hai criticato pervicacemente i 5 Stelle e che non hai mai risparmiato nulla su di loro (idee lecite per carità) forse sarebbe meglio che osservassi che ritornare sui propri passi e riconoscere gli sbagli sarebbe cosa più sana e comunque che darebbe più affidamento ad una sinistra che non rinnega i propri limiti e che si pone nel contesto politico locale come guida per gli 8500 cittadini di Chiusi. Sarebbe più accettabile ed anche un segno di umiltà, ed anche di credibilità. Ma che si stà a scherzare? Questo mai !! Guarda, alla fine meglio Scaramelli che segue il suo datore di lavoro scout ,cresimato e comunicato a lui con santa devozione, chè un altro che ha preso un altro andazzo( o che tu gliel’ abbia voluto dare descrivendolo nei tuoi post in tal modo ) e che a forza di passettini a sinistra tu dici-parole tue- che è sempre meglio di qualunque altro governo ( attenzione non parlo della persona, quella è altra cosa, parlo della funzione politica e della lealtà politica e valoriale che oggi non esiste e se esiste si possa tirare da ogni parte per dimostrare ogni cosa).Ed allora quando usando quell’inciso forte toscano che usa Panariello quando dice ”maiala cane” dico anch’io ”maiala cane”,voglio anch’io presentare un libro,voglio vedere quanti prendono il pulman per venirmi a fare le lodi ed a mostrarmi la loro solidarietà. Aho, se lo presentano loro il libro lo potrei presentare anch’io, no ? Fra l’altro ce l’avrei anche pronto….maiala cane….ma il mio è su ben altri argomenti che a quelli che prendono il pulman non interessano e così resto a casa….maiala cane…No Marco, non si va da nessuna parte !
Caro Lorenzoni, in una risposta a un mio commento all’articolo su quelli che definisci “Pasdaran”, mi bacchettavi dicendo “Non ce l’abbiamo fatta caro Luca. Ci siamo incartati. Tutti quanti.”, ora è vero che noi di Possiamo non abbiamo sicuramente grandi meriti da vantare ma uno ce l’abbiamo: per quel poco che conta siamo stati coerenti e non abbiamo mai fatto parte di una sedicente sinistra che, quella si, si è incartata e ha consegnato il paese in mano a Salvini. Noi, per quelli che avevano il vento in faccia e rottamavano eravamo i gufi che non ci accorgevamo verso quali magnifiche sorti loro stavano portando il paese. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e i responsabili hanno nomi e cognomi, da Renzi in giù.
Una cosa però va detta, non ho mai stimato politicamente Stefano Scaramelli, ma questa volta gli riconosco la coerenza, per lo meno prosegue sulla strada che aveva intrapreso, contrariamente a chi salta al volo sul treno dei nuovi “vincitori”.
Insisto nel dire che, per quanto mi riguarda, un PD “derenzizzato” e “descaramellizzato” è molto più attraente. E in questi brutti tempi, turandomi bene il naso… sarei anche pronto a votarlo.
ovviamente a livello nazionale, non locale
Questi giochini tra i quali inserisco anche la rpesentazione del libro hannp stancato. C’è un congresso, si vota per il segretario nazionale delPD. Il resto non conta niente. Spero soltanto che i pullman per la presentazione del livro se lo paghi l’autore o l’editore. Se poi li pagano i passeggeri tantomeglio.
Mi pare che a Renzi e a quelli che organizzano i pullman per la presentazione del suo libro non freghi una mazza del congresso e delle primarie (tant’è che non si sono neanche espressi e nel post sul pullman no vi è cenno al Pd). Sono già con un piede fuori, evidentemente, forse tutti e due.
Quanto a coloro che salgono sul carro dei nuovi vincitori evocato da Luca, con riferimento implicito a Bettollini, mi pare che “nuovi vincitori” sia una parola grossa: il Pd anche con Zingaretti alla guida è dato intorno al 16%, in Abruzzo ha preso l’11… Nei circoli votano poche decine di persone… Non ci vedo insomma tutto questo “sugo” a salire su quel carro. Il Pd è un partito tutt’altro che vincente e tutto da ricostruire. Ammesso che sia possibile… Detto questo sono stato abituato a considerare positivi i ravvedimenti e i cambi di strada da parte di chi prima viaggiava su strade sbagliate…La coerenza a volte è un valore, a volte è una “cambiale da onorare”. I cambi di direzione a volte sono furberie, altre volte un segno di intelligenza e di serietà… Un Bettolini che prende le distanze sempre più nettamente dal renzismo e dallo scaramellismo credo sia – anche da un’ottica di sinistra – una cosa da valutare con attenzione.
Chiaramente per vincitori pensavo a chi gestirà il pd quindi intendevo il vincitore del congresso, scegliere Zingaretti significa darsi un chance di rimanere a galla nel partito. Sui cambi di direzione poi ognuno ha la sua opinione così come le cambiali da onorare,ognuno ha le proprie.