CHIUSI SCALO, SBOTTEGANDO ARRICCHISCE I RUZZI DELLA CONCA. E LA PIOGGIA NON FA PAURA

CHIUSI SCALO – Ultimo giorno di agosto e forse anche di caldo torrido. Domani (venerdì 1 settembre) dovrebbe piovere, sono annuciati temporali, anche forti in mattinata e nel primo pomeriggio. La temperatura scenderà di 10 gradi. Per i campi e per il lago in difficoltà sarà una boccata d’ossigeno, ma niente di più. Non sono le bombe d’acqua intense ma brevi quello che serve. Ma almeno si respirerà.
E la prima pioggia, annuncio d’autunno, non dovrebbe causare troppi problemi alla festa dei Ruzzi della Conca, in programma fino a domenica, quando si giocherà la finale della della Palla al Bracciale, per l’assegnazione della 37esima Conca. Da questa mattina è in corso anche Sbottegando, la tradizionale iniziativa dei commercianti di Chiusinvetrina che ognuno con la sua bancarella, propongono i propri articoli a prezzi scontati. Il centro di Chiusi Scalo è più animato del solito. Gli stessi ristoranti stasera e domani proporranno una sorta di Street food d’autore, che andrà ad arricchire ed integrare l’offerta degli stand gastronomici della festa.
Stasera in piazza Dante spettacolo di Country dance; domani sera Notte della Taranta con i Tamburellisti di Torrepaduli e sabato 2, spettacolo con i finalisti di Italia’s got talent, Trejolie, Mirco Darar e Francesco Arienzo. Solo nella giornata di domani il Meteo segnala possibili rovesci. Sabato e domenica non farà caldo, ma sarà sereno. Quindi nessun problema per Sbottegando, per la sfilata in costume e per la disfida del Bracciale…
Certo, la festa con tutto il centro chiuso alle auto e i posteggi occupati dagli stand, qualche problema lo crea e c’è chi mugugna. Come c’è chi si lamenta per il rumore prodotto dalle band musicali. Ma d’estate è così ovunque. Per qualche giorno all’anno un sacrificio si può anche fare. Il paese animato, con la gente in strada, i negozi aperti, la musica è comunque migliore di un paese silenzioso, deserto, triste e pieno solo di auto. E quando circola gente è meglio per tutti. Magari qualcuno ci torna anche in periodi diversi.
A dire il vero i Ruzzi della Conca, a differenza di altri Palii e manifestazioni con rievocazione storica dei dintorni, non hanno mai richiamato e non richiamano molta gente da fuori Chiusi. Sono una festa dei chiusini dello Scalo e soprattutto dei ragazzi nati e cresciuti facendo i ruzzini, stamburando, giocando al Bracciale…
Si può discutere sulla formula della festa, sulla tipologia e sulla qualità degli spettacoli proposti, sulla location. E forse a bocce ferme una riflessione potrebbe essere opportuna e salutare. Ma per Chiusi Scalo i Ruzzi restano il momento dell’anno più vivace e più partecipato. E su questo non ci piove. Sbottegando è da anni un “valore aggiunto” alla festa. Un elemento di richiamo in più sia per i chiusini che per la gente dei dintorni. E non solo dei dintorni.
Se ci fosse qualche posteggio in più e la possibilità di una viabilità alternativa per l’accesso e l’uscita dal centro abitato sarebbe tutto più facile. Ma per qualchegiorno ci si può anche adattare. Con la speranza che i vigili urbani e gli ausiliari del traffico siano un po’ meno fiscali del solito…
A proposito pare che le multe per chi sosta senza scontrino nei posteggi blu siano impugnabili, perché le macchinette non prevedono la possibilità di pagare con carta di credito o bancomat, ma solo in contanti.
chiusi, Italia's Got Talent, Ruzzi della Conca
Guarda che non è cosi’ ovunque come a Chiusi. Mi trovo in una località turistica rinomata della Toscana e a mezza notte precisa cessa ogni rumore.
Sai che noia dopo la mezzanotte… ma che posti frequenti?
Beh,l’animazione è sintomo di vita, di vitalità,ma non di tutto,del tipo che alla fin fine ben venga tutto.Mi riferisco non alla musica bensì al chiasso, dico e ribadisco al chiasso,che non è la stazione di confine dell’Italia con la Svizzera….Mi sembra che anche tu Marco arricciavi il naso l’altra sera quando sentivi la musica che proveniva dal palco che anch’io che non possiedo alcun “orecchio musicale” sentivo bene che era di un livello indefinibile, e mi fermo qui.questo non significa denigrare ogni iniziativa ma il suddetto chiasso non è solo questo.Io credo che ci si possa divertire non solo ascoltando la musica ma anche poter fare a meno di una quantità di ragazzini urlanti ai quali le famiglie non danno nessun controllo. A decine si inseguono urlando sopra le aiuole. Per ore e senza sosta.L’esuberanza giovanile è anche un fatto naturale senz’altro ma credo che ci dovrebbe essere un limite.Tutto questo non fa che aumentare la sensazione di quel disordine che credo di poter interpretare nelle parole di Patrizi.E non è solo la mia sensazione ma è’ la sensazione anche di altri al punto che le stesse persone sedute al bar allo stesso tavolo. Devono letteralmente urlare per parlarsi.Io non sono di quelli che dice come dici tu: “di fronte a 350 giorni di silenzio totale è di cimiterializzazione di Chiusi almeno 10 giorni esprimono vitalita’.Ben venga la vitalità ma nel rispetto delle regole.La prima che mi salta in mente e’ quella di rispettare il silenzio nelle ore stabilite,perché io oppure altri della mia età possiamo essere anche tolleranti ma certi anziani e malati molto di meno ed il fastidio e’ fastidio.Quello che per noi potrebbe essere musica non lo potrebbe essere per queste categorie di persone. I ragazzi che si inseguono urlanti sopra le aiuole sono la misura non solo di Chiusi ma di questa Italia dove ognuno può fare tutto senza alcun controllo.Ed effettivamente un po’di fastidio tutto questo lo da’ e non è questione di intolleranza da parte di gente che non sopporta nulla.
Scusate la punteggiatura ma scrivo di getto e molte volte non rileggo ciò che scrivo e quindi la punteggiatura salta in seconda e terza linea di attenzione.Chiedo venia.
Se n’è parlato tanto e senza costrutto. Così come c’è Musica e Musica (e non basta che sia musica per farlo diventare un fatto positivo) c’è anche Vitalità e Vitalità (e non basta che ci sia del rumore generico perché diventi un fatto positivo invece che una cafonata). Questione di punti di vista. Speriamo che non si tratti solo di un segno di decadenza e di anestetizzazione sociale da basso Impero e che tutta questa vitalità sia anche sintomo di vitalità esistenziale, di rinnovata voglia di imprenditoria, di rinnovamento politico e civile e così via….
Ma dai Ruzzi e da Sbottegando ci si può attendere un po’ di animazione, non la rivoluzione… Quanto al chiasso dei ragazzini urlanti, può essere un porblema, anche di “educazione civica”, ma va detto che tranne i giorni dei Ruzzi delle decine edecine di ragazzini urlanti non vi è traccia. Per i Ruzzi sembra che escano come le lumache dopo la pioggia… Nel resto dell’anno c’è un silenzio talmente assordante che fa paura, almeno quanto certi episodi di devianza (vedi i danni ai giardini ecc…). Quanto alla musica e agli spettacoli bisognerebbe sempre cercare un minimo di qualità. Purtroppo non sempre avviene. E non solo per una questione di soldi e di risorse. Anche per una questione di cultura di fondo, diciamo così… Certe cose fanno arricciare il naso? sì.E anche accapponare la pelle se la vogliamo dire tutta… Ma secondo me è comunque meglio del silenzio e del deserto. Come giornale poi ci piace segnalare le cose di qualità o quelle che (anche dal punto di vista musicale e di spettacolo) meritano a nostro avviso attenzione, perché esprimono quantomeno “vitalità”: https://www.primapaginachiusi.it/2017/08/musica-trio-deccellenza-il-nuovo-album-dei-dudes/
Per la ver ita’ io i Ruzzi non li ho nemmeno nominati, ho nominato quello che da qualche anno mi è parso un fenomeno in crescita che non può essere corroborato dicendo dei 350 di silenzio cimiteriale contrapposto ai 10 giorni di urla e schiamazzi,perché di questo in effetti si tratta. Riflettendoci vediamo che tutto questo è un indice di come sia cambiato in peggio il mondo che ci circonda e questo non perché vi siano i ragazzini che facciano schiamazzi ma soprattutto perché tutto questo agli occhi della maggioranza delle pone è più che altro delle famiglie dei ragazzini sembra che possa essere una cosa normale ed è chiaro che non c’entri solo l’educazione civica ma c’entri secondo me soprattutto la famiglia che non si vuole vuotare “più di tanto gli attributi” per limitare o rimbeccare chi abbia sia da piccolo dei comportamenti nevrotici come hanno queste creature,ma se di colpa si possa parlare, questa non è davvero dei ragazzini ma di chi li educa.Un paragone veloce: ma all’estero in Francia,Germania, Spagna Austria,per non parlare dei paesi del nord Europa, avete visto mai una cosa del genere? Questo esiste solo ed esclusivamente in Italia ed il perché esiste e non è concentrato secondo me solo su una questione ma prevalentemente in due grandi questioni:la concezione della famiglia ed le modalità di quest’ultima nel barcamenarsi nella pretesa “modernità “attuale. Dico così ben sapendo di apparire anche giustificazionista perché quando penso che il tempo dedicato all ‘educazione dei figli da parte della famiglia è sempre più insufficiente:per andare avanti quanto è possibile in maniera decente i genitori debbono lavorare in due e giocoforza uno dei due è assente e quando è presente abbisogna di altre cose a contorno per barcamenarsi.La mia generazione viene da un mondo in cui era solo l’uomo che lavorava e la donna era perlopiu’ dedita all educazione dei figli, stava a casa, con tutti i limiti che questo vincolo ciullatura le ed economico comportava.Oggi questo mondo non si è evoluto liberando la donna dalle incombenze bensì ai diritti acquisiti con le lotte si sono sostituiti comportamenti psicologici e ragioni per le quali complessivamente la concezione della famiglia è stata vincolata esclusivamente è agli aspetti economico-consumistici.Il risultato non poteva essere diverso tant’è vero che sono soprattutto i figli delle classi meno abbienti e. Diremo dei poveri che sono i più irrequieti ed i più soggetti ai comportamenti necrotizzati quando credono che intorno a loro vengano aperte delle porte che immettono in settori dove tutto sia possibile. i figli delle classi più abbienti non hanno tendenzialmente tali comportamenti,magari ne hanno altri, non meno denigrativi, più di chiusura e di coercizione individuale rispetto alla realtà, e talvolta insieme ai loro genitori abbracciano dei filoni comportamentali culturalmente arretrati e razzisti di fronte al mondo che li circonda, ma anche su questo quelli delle classi subalterne non scherzano.Ecco ciò che in sostanza volevo esprimere e sarebbe cosa sulla quale riflettere molto è molto bene,perché il nostro paese rischia e orme e te di essere diviso in due : da una parte i ragazzi che non hanno speranza di un lavoro e che sono destinati a fare i disoccupati a vita e dall’altra. Altri della loro età completamente assuefatti e soggiogati da un sistema che gli fa intendere che debbano lottare con le unghie e con i denti per mantenere il loro status di privilegio sociale,difeso con le unghie con i denti anche a costo della violenza, supportata anche quella delle istituzioni che i loro genitori hanno fortemente contribuito a creare.Una miscela esplosiva che in futuro può portare allo stato autoritario perché poi alla fine in una ridda dove ognuno tira il proprio carretto per mantenerselo e mantenersi il pasto caldo, può succedere in forme diverse quanto successe nel 1922.A chi pensa che il paragone sia ormai roba del passato si può rispondere che si mangiava due volte al giorno anche nel 1922.E questo tanto per spiegarsi.Quindi è il degrado sociale e la limitatezza economica e sociale( In soldoni le modalità con le quali la ricchezza viene ripartita) che determinano la conoscenza, la cultura ed il comportamento civico e politico.Tutte cose estranee ad una società bastarda come quella dove viviamo,perennemente in lotta fra chi la vuole far cambiare davvero e chi finge di volerla cambiare ben sapendo che oggi tale posizione purtroppo è diventata quella di chi ancora tenta di vendere il fumo. Fra l ‘altro riuscendoci con il consenso degli stessi poveri che spesso non sono solo poveri per l ‘esiguità del loro conto in banca se c’è l’hanno ma poveri di cultura politica e ricchi solo di qualunquismo,spalleggiati e coadiuvati sia dalla politica dominante dei media, dalla religione intesa ad uso e consumo della massificazione sociale.Il populismo contro cui certi partiti politici si scagliano dipende essenzialmente da loro,che lo creano e lo alimentano tutti i giorni a pro loro,soprattutto con il consenso dei media.E come dovrebbero crescere quei ragazzini che fanno ” casino”?Anche loro purtroppo sono il prodotto di tutto questo.
Forse apparirò logorroico ma chiedo nuovamente scusa per la scrittura dove le parole non sono esattamente ben scritte e che quindi sembrano portare ad altri significati od apparire completamente fuori luogo.