CHIUSI, IL COMUNE SOSPENDE IL DIPENDENTE ACCUSATO DI SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE

martedì 10th, gennaio 2017 / 17:19
CHIUSI, IL COMUNE SOSPENDE IL DIPENDENTE ACCUSATO DI SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE
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CHIUSI –  Nessuna novità ancora sul duplice caso di cronaca che nei giorni scorsi ha scosso la città di Chiusi, ovvero l’arresto di un pensionato e della sua compagna per presunta violenza sessuale nei confronti di una giovane disabile e l’arresto di un dipendente comunale per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, attività questa svolta, secondo gli inquirenti, anche all’interno degli uffici comunali, dove l’uomo prendeva appuntamenti, smistava le escort e riscuoteva una percentuale sulle prestazioni, ma il Comune si cautela. Il sindaco, con una conferenza stampa convocata questo pomeriggio nella sala consiliare, ha infatti annunciato un provvedimento di sospensione cautelativa dal lavoro per il suddetto dipendente (A.M. un uomo di 58 anni).

Si tratta di un atto dovuto in attesa della conclusione delle indagini preliminari, preso a tutela dell’immagine dell’ente, dell’apparato e della città. La sospensione dal lavoro è stata adottata dall’Amministrazione Comunale dopo aver verificato che il dipendente risultava assente ingiustificato il giorno 7 gennaio e dopo che la famiglia, attraverso il proprio legale, ha comunicato che l’assenza era motivata dal fatto che il dipendente si trovava in stato di arresto, in carcere. “La misura della sospensione cautelativa dal lavoro è un provvedimento che nel pieno rispetto della legge e delle persone coinvolte, siamo siamo certi consentirà. corretto svolgimento delle indagini portando velocemente alla luce la verità”, ha detto il sindaco Bettollini, confermando la sua “piena fiducia nella giustizia, nel lavoro della magistratura e della Polizia”.  La sospensione cautelativa del dipendente coinvolto nell’inchiesta, durerà fino al termine degli arresti. Dopo di che” il Comune, al compimento della misura restrittiva della libertà in capo al dipendente, valuterà i procedimenti necessari e conseguenti e, in caso di eventuale rinvio a giudizio valuterà altresì la sussistenza delle condizioni di legge per potersi costituire parte civile nel processo contro gli eventuali imputati”. Il sindaco si è fermato qui, non aggiungendo altro, trincerandosi dietro il riserbo dovuto al segreto istruttorio. L’iniziativa di oggi, per informare la stampa e quindi la cittadinanza, è stata presa per dire chiaro che il Municipio di Chiusi non era una casa d’appuntamenti e se le indagini confermeranno che qualcuno si è approfittato del proprio ruolo e della disponibilità di un ufficio in Comune, questo qualcuno dovrà risarcire il danno di immagine prodotto.

 

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