CHIUSI UBER ALLES: VIA BETTOLLINI, NEL CDA DI INTESA ENTRA PAMELA FATIGHENTI. SCARAMELLI E I RENZIANI NON FANNO PRIGIONIERI

martedì 28th, giugno 2016 / 14:47
CHIUSI UBER ALLES: VIA BETTOLLINI, NEL CDA DI INTESA ENTRA PAMELA FATIGHENTI. SCARAMELLI E I RENZIANI NON FANNO PRIGIONIERI
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SIENA – Cambio della guardia al vertice di Intesa, la società partecipata che gestisce alcuni servizi dei comuni, a  partire da quello del gas. Una sorta di super holding senese. Esce Juri Bettollini, da poco eletto sindaco di Chiusi, ed entra un’altra chiusina, super renziana come Bettollini: Pamela Fatighenti, che è segretaria semidefenestrata del Pd locale e già vicepresidente anche della società dei trasporti LFI. Sarà vicepresidente, come Valentina Sampieri. Un gradino sotto al presidente Moreno Periccioli, un altro che è in sella da 30 anni e passa…

Per Pamela Fatighenti si tratta di un “contentino” per ripagarla dello sgarbo subito in campagna elettorale con la mancata candidatura, oppure è proprio questa la ragione della mancata candidatura? Sì, perché in caso di elezione in Comune, la giovane dirigente chiusina avrebbe potuto svolgere ugualmente  il ruolo di vicepresidente di Intesa, ma senza percepire alcuna indennità. In questo modo invece saranno 7.000 euro l’anno. Non certo una fortuna. Ma meglio averli che non averli. Se poi ci aggiungi quelli di Lfi (altri 5.000), meglio ancora…

La nomina  nel Cda di Intesa, dopo quella nella LFI, proietta la segretaria Pd di Chiusi verso un’aura da supermanager. Sembra che le varie partecipate non ne possano fare a meno. Ma, come spesso accade, in questi casi, non mancano le prime reazioni. Con le opposizioni che alzano gli scudi. In particolare Lorenzo Rosso di Fratelli d’Italia parla di “strapotere scaramelliano” e di “vergogna da prima Repubblica”. Pare che anche la componente del Pd senese che fa capo al sindaco di Siena Valentini, da tempo in polemica con Scaramelli non abbia gradito il passaggio di testimone tra i due chiusini Bettollini e Fatighenti, leggendo la cosa come l’ennesima riprova che Scaramelli punti a piazzare i suoi fedelissimi in tutte le caselle disponibili.

Certo, che si tratti di una “nomina tutta politica” e di una fedelissima di Scaramelli piazzata in un punto strategico e comunque retribuito non è in discussione. E’ un fatto. Non vi sono altre spiegazioni possibili.

I “rottamatori”, quelli del vento in faccia e del “#noinonsiamocomeloro” si stanno comportando esattamente come loro, cioè come quelli di prima, come i Ceccuzzi, i Periccioli, i Monaci e compagnia bella e fanno politica esattamente come a Siena è stata sempre fatta da “quelli di prima”. Al momento di fare le nomine negli enti e nelle società partecipate, il vento non tira mai. O tira sempre dalla stessa parte. Meno male che i renziani dicevano di essere il nuovo… Su questo versante non sono nuovi per niente. Lottizzano e occupano posti come facevano i loro predecessori. E, se possibile, lo fanno con maggiore spregiudicatezza e senza alcuna remora: comandiamo noi e ci mettiamo chi ci pare. Punto. Ma quanto durerà? A Siena e provincia neanche la lezione arrivata dalle recenti amministrative sembra aver sortito effetti. Ah già, ma a Chiusi il Pd (o meglio il pd di Bettolini, Scaramelli e amici) ha vinto, anzi, ha fatto il miglior risultato a livello nazionale. Sarà per questo che i chiusini poi finiscono anche nei Cda. Chiusi uber alles…

m.l.

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