BETTOLLINI APPROVA IL PIANO REGOLATORE E INCASSA APPLAUSI DALLA DESTRA. 5 STELLE, FIORINI E SINISTRA ESCONO ALLO SCOPERTO…

CHIUSI – Piano piano il clima elettorale si scalda. Lunedì scorso il vicesindaco reggente Bettollini ha annunciato gaudium magnum e in diretta streaming l’approvazione del Piano Operativo, (cioè la parte attuativa del Piano regolatore comunale, quella che traduce in consumo di suolo le previsioni contenute nel Piano strutturale) che ha superato lo screening della Conferenza paesaggistica, la cosiddetta ‘Conferenza art. 21’ (composta da Regione Toscana, e organi ministeriali competenti). L’approvazione da parte del Consiglio Comunale di Chiusi, primo comune in Toscana ad avere un piano conforme alla nuova normativa nazionale e regionale, è stata sbandierata come un grande successo che arriva dopo 42 anni di attesa… Infatti il piano precedente risale al 1974. Ma non è che in questi 42 anni a Chiusi abbia governato qualcun altro. Anche se la ditta ha più volte cambiato nome (mai indirizzo, però). Quindi se ritardo c’è stato è da addebitare alla maggioranza, non certo ad altri soggetti. O al destino cinico e baro. Alla maggioranza e ai sindaci che via via hanno predisposto nuovi piani per poi affossarli come successe con Ciarini e Ceccobao.
Il Piano Strutturale che adesso ha pure le norme operative di attuazione non è esattamente la “colata” prevista alla fine del 2010, e lasciata in eredità da Ceccobao, appunto, ma prevede comunque nuove edificazioni in tutto il territorio e questo in una cittadina che perde popolazione ed è piena di cartelli “affittasi” e “vendesi”, con capannoni e impianti industriali per lo più ormai vuoti e dismessi, appare come una scelta discutibile e poco attenta alla realtà dei fatti. Il piano prevede anche procedure più snelle, per ristrutturazioni, adeguamenti, ampliamenti e ammodernamenti (le piscine per esempio o gli annessi agricoli). E c’è chi teme che ciò voglia dire mano libera e minor controllo.
Naturalmente Bettollini, che indubbiamente porta a casa un risultato, enfatizza e sottolinea il fatto che il Piano ha ottenuto l’ok della Conferenza Paesaggistica, indicandolo come una sorta di marchio doc, come la certificazione che il paesaggio è stato assunto quale elemento fondamentale e “regolatore” del governo del territorio. Con l’approvazione del Piano Operativo, a poche settimane dalle elezioni Bettollini manda anche un segnale preciso alle forze economiche locali, al mondo dei professionisti, alle aziende che ruotano intorno al mercato delll’edilizia, da tempo bloccato e asfittico.
E non a caso proprio ieri, un solo giorno dopo l’approvazione del Piano e dopo la conferenza stampa di presentazione del candidato della destra Salaris, ha incassato anche l’appoggio di Cosetta Quiriconi che nel 2007 fu eletta in consiglio per Alleanza Nazionale. Non gli ha fatto probabilmente un gran favore l’ex consigliera. Ora Bettolini dovrà spiegare e rispondere a chi lo accuserà di essere il candidato del Pd, ma anche della destra, quella vera, quella che a Chiusi c’è ma non si vede e certo non si sente rappresentata da un giovanotto catapultato da fuori come Salaris. Pare che anche Fabrizio Felici a lungo leader senese di Forza Italia, poi tornato all’ovile nel Psi, si stia adoperando per sostenere Bettollini e il Pd… I socialisti staranno nella lista, sotto il simbolo del partito di maggioranza, anche senza alcuna visibilità? Se la contropartita sarà accettabile, sì.
Mentre Bettolini, secondo la sua immagine di “uomo del fare” continua a approvare e inaugurare, avviare cantieri (il campetto al parco dei Forti, le opere di sicurezza idraulica a Montallese ecc..), si muovono anche gli altri. La consigliera uscente Rita Fiorini Vagnetti ha annunciato che lei sarà presente alle elezioni anche questa volta, ancora una volta con una lista civica né di destra né di sinistra, in continuità con l’esperienza precedente.
E con Salaris dell’alleanza tripartita Lega-Forza Italia-Fratelli d’Italia e i 5 Stelle, le liste annunciate sono 3. Con il Pd quattro. Se uscirà fiori anche una lista “di sinistra”, saranno cinque.
I 5 Stelle faranno la prima uscita elettorale venerdì 22 aprile alla sala S. Francesco: si parlerà di Agricoltura, ambiente e verde pubblico, con la presenza di due deputati pentastellati: Chiara Gagnarli e Filippo Gallinella. Sarà anche l’occasione per sentire in diretta la candidata a sindaco Bruna Cippitelli.
Il giorno prima, giovedì 21, all’ex cinema Eden (ore 21) assemblea pubblica convocata dal Comitato cittadino “Democrazia e Partecipazione” nato sull’onda del referendum No Triv di domenica scorsa. L’obiettivo è verificare sul campo se c’è spazio, volontà e forza per mettere in campo una nuova formazione che riconquisti spazi di confronto, di proposta, partendo da un’ottica di sinistra o comunque da valori come la difesa della Costituzione, la tutela dell’ambiente, il lavoro, la cittadinanza e l’accoglienza, la solidarietà…
L’iniziativa, a 15 giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste, ha il sapore dell’ultima spiaggia, della extrema ratio, del tentativo quasi disperato di riappropriarsi della politica in un paese in cui la politica è ridotta a tifo da stadio o semplice rincorsa al tornaconto. Di spazio politico ce n’è. Ci sono praterie. Ma i dati delle elezioni precedenti (le comunali del 2011, le politiche 2013 e le regionali 2015 ) e del referendum di domenica scorsa dicono che lo spazio elettorale invece è poco. E da suddividere tra tutti i soggetti che si contrappongono al Pd. L’impressione è che nessuno di questi soggetti possa oggettivamente (anche per i nomi dei candidati a sindaco) aspirare a vincere, quindi la battaglia sarà solo per la conquista dei 4 seggi di minoranza. Che alla fine della fiera, con questo sistema elettorale, contano poco o nulla.
L’avversario numero uno per Bettolini sarà il NON VOTO… Se Scaramelli, nel 2011 prese più del doppio dei voti della Primavera (che fece comunque un exploit), lui potrebbe scendere sotto a quota 2.000 (perché il Pd non è quello del 2011 e il trend è questo) e vedere lo scarto con gli avversari diminuire parecchio. Vincerà probabilmente lo stesso, ma una vittoria con 2.000 voti su 6.000 non sarebbe certo esaltante, sarebbe una vittoria di Pirro, mutilata e “macchiata”. Direbbe che la maggioranza della popolazione non sta con lui. La quota di “astensioni” dal 2002 in poi si è sempre attestata intorno al 30%, sfiorando il 40% alle regionali e il 70% al referendum… Quello è il serbatoio da cui tutti possono estrarre il jolly.
No Marco, Bettollini non deve rispondere a nulla sull’essere applaudito dalla destra.E’ un processo ”NATURALE” in atto in quel suo partito e tu lo indichi come forse qualcosa di cui vergognarsene.A questo punto ricordo a chi avesse perso la memoria che il suo partito governa insieme agli ex missini, ex AN,attuali NCD di Alfano e che ultimamente fruisce del consenso di Verdini ex Forza Italia ed esponente di Ala. La Sig.ra Quiriconi ha valutato e capisce questo e si è sentita di riconoscerlo e di applaudire se è vero quello che dici e non lo metto in dubbio. E cosa avrebbe dovuto fare? E’ l’elettorato di Bettollini che se lo dmentica costantemente questo oppure lo nota quando vuole,mettiamo delle bocce ferme su tale questione diversamente si arriva a dire tutto ed il contrario di tutto con la massima indifferenza, sembrando tutto questo come ”normale”..Poi Bettollini si regolerà se accettare gli applausi provenienti da dove dici tu o se arrossire, Ma francamente questo personalmente non m’interessa.Sono fatti suoi e del suo elettorato.
Infatti dovrà spiegarlo al suo elettorato, soprattutto a quell’elettorato che vota Pd pensando di votare ancora per un partito di sinistra. E in ogni caso è sempre bene far sapere alla gente chi applaude chi… Magari poi la gente si regola… Da cronista certe cose vanno annotate e raccontate. Come altre cose che abbiamo raccontato di recente: ad esempio chi è che vuole “trivellare” la Valdorcia, chi ha ignorato lo studio epidemiologico sui tumori e la geotermia in Amiata, chi ha acquistato treni difettosi, chi fa finta di niente davanti ai capannoni costruiti in faccia ad un monumento storico ecc.ecc. La stampa annota e racconta, magari analizzando il problema e fornendo della chiavi di lettura. Tocca alla politica se mai approfittare degli assist e ai cittadini trarne conclusioni. O no?
In teoria si, ma come ben sai quella politica alla quale ti riferisci – parlo di quella che dici te alla quale toccherebbe spiegare e raccontare i fatti, interpretarli affinche la gente capisse e che poi a sua volta si dovrebbe regolare- non ha più quel compito perchè lo ha abdicato a favore dei media sorretti dagli imperi finanziari che distorcendo le cose e facendotele apparire come vogliono loro,fanno il lavaggio della mente delle persone ma che nello stesso tempo fanno vedere loro che trionfa sempre più la democrazia.il male del secolo è questo: la non reattività all’assuefazione tendenziale delle menti e dei cuori. L’alienazione – a parte il significato prettamente marxiano- è quel male dell’epoca dal quale ci si salva solo con la cultura.Alienare infatti significa dare agli altri o darsi agli altri.In tal caso si parla di mente.La vuoi meglio di questa? Una situazione nella quale il genere umano muore di fame e di sottosviluppo, migra da guerre e distruzioni,prodotte dalla spartizione dei più forti, muore di malattie endemiche come la tubercolosi, il morbillo,cancro e patologie circolatorie e dall’altra parte mentre si ha una piccola parte di coloro che comandano tale meccanismo che spinge perchè coloro che si dovrebbero ribellare a tutto questo invece votino a favore del sistema. Guarda il referendum appena trascorso: se domandi a qualcuno che crede di essere a sinistra e che ha votato No o che ancora di più non è andato a votare seguendo quello che gli è stato detto dal loro partito di ” Sinistra” ma anche da quello di destra(Forza Italia) ti risponderà di rimando che era un Referendum Inutile.Perchè alla fine così è.Solo se lo dici a chi guida i poveri e cioè al partito che maggiormente prende consenso dalle classi subalterne, il ceto sociale basso, ed adesso anche medio ti risponde che rivoluzionare le cose non serve, è inutile, trovano tutte le ragioni per assecondare il volere dei vertici. ed allora, siccome prima si parlava di Bettollini,che ieri ha concluso il suo spigliato discorso a Teleidea dicendo che andranno avanti e non si scaglieranno mai verso chi li contrasta o chi politicamente la pensa diversamente, assumendo con tale discorso l’aureola di coloro che dall’alto della verità amministrano in favore di tutti facendosi passare tenutari di un grande senso di equilibrio che agli occhi della platea -purtroppo com’è ridotta oggi la gente- rende e rende molto bene e rende al punto che le cose importanti che servono a far funzionare il sistema di chi ha veramente e di chi possiede ricchezza passano inalterate e senza scossoni,mentre le mance ai poveri si danno con grande risonanza ed assumono l’aspetto di un occhio proteso a risolvere le nuove e le vecchie povertà, a far uscire i poveri ed i vecchi dall’inedia, mentre per i loro figli si avvicina a grandi passi la sanità privata tanto per dirne una.Questo è il futuro a cui plaudono i poveri purttroppo e c’è chi l’ha capito da un pezzo che il mondo funziona così, solo loro a milioni non l’hanno capito.Quindi quando tu dici che Bettollini ha illustrato con grande enfasi accompagnato dalle laudi del suo compagno di partito regionale la politica fatta e raggiunta, secondo il mio modesto modo di vedere in gran parte è aria fritta, come quando parla della possibilità data a tutti della destinazione d’uso data in maniera larga a chi volesse costruire nel centro storico di Chiusi strutture ricettive per l’incremento delle presenze turistiche, come se fossero fitte come formiche le famiglie che s’impegnano a fare Alberghi,ristrutturare camere e per ospitare gente.”Fitti come le mosche” si dice a Chiusi, a chiedere mutui o sovvenzioni alle banche e che s’indebitino perchè tutto ruoti intorno al turismo.Dico altresì che potrebbe essere positivo allargare le possibilità date da tale approvazione ma mettere anche vincoli certi che non siano ad ogni piè sospinto come succede all’elastico che dove lo tiri arriva. Il problema principale è la popolazione nella sua quantità che sta divenendo asfittica per gli esercizi e gli impulsi che si avesse intenzione di dare.Comuni con il doppio od il triplo di abitanti ce ne sono ma meno di 9000 persone hanno bisogno di tutto questo marasma ?Quale costo e quale impatto ha sul territorio che è già devastato ed abbandonato a se stesso? Basta andare al Lago di Chiusi ed osservare bene quello che c’è e come è tenuto, portato avanti solo dalla volontà di braccia del volontariato associativo ma dimenticato da Dio e dagli uomini e da parte del Comune stesso, come la terra e la staccionata protettiva
esistente davanti all’acqua con un passone si e due no che appare come il viso di un uomo sdentato, per non parlare della fatiscenza e decadenza accanto ai posteggi, con le luci divelte e non funzionanti. Piccole cose certo che ci vorrebbe anche poca spesa per ripristinarle in maniera decente ma che dovrebbero fruire di una manutenzione continuativa che non esiste perchè si fa finta di pensare in grande e si tralascia il piccolo, l’ordinario:Ma di fronte a chi si agita e spande fumo si dovrebbe ricordargli qualcosa un po’ più grande del passato e quante energie economiche hanno assorbito Il campo sportivo, il centro carni,i tempi non detereminati di messa in attività degli spazi dell’interporto.ma c’è anche dell’altro ed è bene avere buona memoria anche sulla Fornace di come si sia dipanata tutta quanta la questione;non sò quanti anni sono e fra poco credo che molte parti di essa siano proprio irrecuperabili anche dal punto di vista dell’archeologia industriale.Io non lo incenso Bettollini e tu Marco tiri sempre fuori il discorso che ” tu da cronista ti limiti a registrare quello che vedi” ma perchè quelle poche cose che io ho notato al Lago pur non essendo un ambientalista e delle quali ho fatto menzione rientrerebbero nella considerazione e protezione del paesaggio che da adesso in avanti spetterebbe a Chiusi come paese leader in tale materia come hanno detto Bettollini incensato da Ceccarelli ? Eppure anche tu abiti a Chiusi da sempre -io ne sono stato 35 anni fuori -e sei stato spettatore delle cose realizzate dalla politica che le stiamo ripagando anche oggi tutti quanti , eppure ti ostini a dire ”che tu da cronista registri quello che vedi” e che lasci intendere-anche chiedendoti senz’altro doverosi interrogativi,od almeno lasciando trasparire dal modo de tuo scrivere che forse questa sia la volta buona perchè così facendo si ridà impulso alla macchina ferma.Sai chi gode alla fine ? I soliti, lo sai anche te!. Non sò se ultimamente ci sei stato ma mettiti un momento dalla parte di un villeggiante che viene in quel sito ( parlo del Lago) con la roulotte per vivere un momento di aria e di natura quale impressione possa riportare a tale vista della quale parlavo precedentemente.E’ ben poca cosa tu dirai, d’accordo con te, ma io credo che occora di partire dalle cose più piccole e fattibili per arrivare a quelle più grandi per essere convincibili e per chiedere il supporto ed il sostegno della gente.Giustamente come hai osservato credo che è bene che ci si chieda: ”fin’ora CHI ha governato ? La risposta c’è e c’è anche l’idea che tanto allegri non si possa stare per il futuro, non per Bettollini, ma perchè non è solo il suo partito che ha dentro dei problemi irrisolti e credo irrisolvibili causati dalla natura dalla quale è nato, ma anche altri che vivono una condizione di subalternità a tutta questa politica fatta di punti di riferimento che convogliano le istanze della gente a pesare sempre da una parte perchè nel tempo si è costruito un sistema fatto apposta per dare prebende a chi entra nell’anticamera
del sovrano.Ed il sovrano non è solo il partito che sappiamo ma anche chi tiene i cordoni della borsa.Ma purtroppo la gente ha la memoria corta ed il cervello in proporzione alla memoria, anche perchè pensa che domani la situazione potrà cambiare.Anzi glielo fanno pensare la televisione, i politici ed anche i giornali pagati da quelli che dicevamo all’inizio e che tale situazione hanno prodotto.
Ed allora- se mi permetti- la fiducia come diceva qualcuno è una cosa seria.Forse è un mondo che non esiste quello che immagino ma adeguarsi a quello che esiste non mi sembrerebbe troppo edificante.
Che occora mangiare tutti i giorni siamo d’accordo ma saltare qualche pasto talvolta oltre che avere per conseguenza la fame, può anche far bene alla salute.Quella della testa.
Durante il Consiglio comunale per l’approvazione del Piano Operativo ero a casa di amici. Ci volevamo godere la diretta streaming, ma non è stato possibile. Il collegamento funzionava male e a tratti. Per i prossimi consigli c’è un po’ di lavoro tecnico da fare per un servizio chiesto da anni.