CHIUSI: SI PUO’ GIOCARE ALLA GUERRA DENTRO AL CENTRO CARNI IN DEMOLIZIONE?

giovedì 17th, marzo 2016 / 11:38
CHIUSI: SI PUO’ GIOCARE ALLA GUERRA DENTRO AL CENTRO CARNI IN DEMOLIZIONE?
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CHIUSI – E’ una cosa che succede spesso nel lavoro giornalistico: apri un fronte (di ragionamento, di discussione, di indagine) e subito dopo dalle reazioni, dai commenti,  emergono particolari che ne aprono un altro.

Ecco, è successo anche ieri, dopo la pubblicazione dell’articolo sul nuovo candidato del centro destra (Lega-Forza Italia-Fratelli d’Italia) Mirco Salaris. E soprattutto dopo la pubblicazione di una foto tratta dal suo profilo facebook che lo ritrae insieme ad alcuni amici in divisa militare della seconda guerra mondiale, davanti a una bandiera con la svastica…  L’articolo spiegava già che quella foto si riferiva probabilmente ad un gioco di guerra di cui il candidato Salaris pare appassionato. Ma non è bastata questa precisazione a fermare una ridda di commenti risentiti… Molti purtroppo non leggono, si fermano alle figure. SALARIS2

Lo stesso Salaris e altri suoi amici e evidentemente sostenitori della sua avventura politica hanno spiegato che sì, quella foto, come le altre si riferiva ad una “rievocazione storica”, una “giocata di Soft Air” (giochi di ruolo in cui si fa finta di fare la guerra) svoltasi il 12 dicembre 2015 al Centro Carni di Chiusi. Con tanto di autorizzazioni rilasciate dal proprietario dell’immobile. Cioè dal Comune di Chiusi.

Ed è proprio il luogo il secondo fronte. E mai parola fu più appropriata.

Ci chiediamo infatti se e come sia possibile autorizzare un gioco, con almeno una decina di persone, nessuna delle quali dotata di abbigliamento e protezioni di sicurezza, all’interno di un “cantiere” in demolizione (perché questo è il Centro Carni) . Anzi con edifici e strutture la cui demolizione non è ancora terminata.  Tanto più che a dicembre, il cantiere per la demolizione del Centro carni era sospeso, bloccato, a causa di un contenzioso legale seguito all’appalto dei lavori.

Poteva essere pericoloso far aggirare persone che giocano alla guerra tra macerie, ferraglia, travature sospese. O no?

Nei cantieri, i non addetti ai lavori non possono entrare, di solito…

Certo i “belligeranti” l’autorizzazione l’avranno avuta, ma è normale che sia stata rilasciata? C’è stata qualche leggerezza nell’applicazione delle norme, giustamente severe,  sulla sicurezza nei luoghi di lavoro? Vero che il Centro Carni mezzo demolito può sembrare un quartiere di Berlino nel ’45, ma di sicuro non può diventare terra di nessuno dove tutti possono entrare a proprio rischio e pericolo…

Il candidato Salaris quelle foto le ha rimosse dal suo profilo facebook e anche questo è un “indizio”che fa pensare a qualche incongruenza (perché mai le ha cancellate e sostituite con altre scattate in altri luoghi e con altre bandiere, se erano così innocenti e giocherellose e il tutto era regolarmente autorizzato?). Quindi il Comune farà bene a spiegare. E la Asl e chi altri ha competenza sui luoghi di lavoro pure.

Quanto a Mirco Salaris, gli facciamo gli auguri per la sua campagna elettorale. Di sicuro un’idea su che fare dell’area dell’ex Centro Carni ce l’avrà. Certo però che un candidato sindaco a cui piace giocare alla guerra e se ne vanta, non parte con il piede giusto. Indipendentemente dallo schieramento per il quale corre.

 

 

 

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