ELEMENTARI DI CHIUSI SCALO: QUANDO LA “BUONA SCUOLA” E’ UNA BUFALA. E I GENITORI PROTESTANO

CHIUSI – Dai genitori degli alunni della II B della scuola primaria di Chiusi Scalo riceviamo e pubblichiamo:
Nel sito del governo, tra le altre cose, sul ddl definito “La buona scuola”, si legge che si tratta di un piano straordinario di assunzioni per poter dare alla scuola i docenti di cui ha bisogno e tirare una linea con il passato sul tema del precariato storico. Il provvedimento mette al centro l’autonomia scolastica. Si danno gli strumenti finanziari e operativi a dirigenti scolastici e docenti per poterla realizzare. Ovvero più fondi e più risorse umane. Agli studenti viene garantita un’offerta formativa più ricca. L’intera comunità scolastica, famiglie e studenti compresi, sarà coinvolta nell’elaborazione del Piano dell’offerta formativa della propria scuola.Parole molto belle, ma come spesso siamo abituati a vedere nel nostro paese, parole che rimangono slogan fini a se stessi.
Quale sia la reale situazione della scuola è sotto gli occhi di tutti, dalla disastrata edilizia scolastica sempre dimenticata ma sempre prima nei programmi e nelle promesse elettorali, alle nomine dei docenti, avvenute anche quest’anno a fine novembre in ambienti, orari e circostanze a dir poco avventurose.
Ciò che sembra non rientrare mai nei comportamenti di chi governa, amministra o dirige è l’interesse degli attori principali della scuola, ossia i ragazzi, sempre più relegati al ruolo di comprimari. Anche nella nostra realtà locale, una volta considerata, per molti aspetti anche a ragione, un’isola felice, non mancano i problemi, anche di una certa rilevanza.
In particolare ci preme sottolineare la situazione che da un anno e mezzo vive la classe seconda della scuola primaria di chiusi scalo della sezione a tempo pieno.Dall’inizio dello scorso anno scolastico la titolare della cattedra di italiano è assente causa problemi di salute attestati da certificazioni mediche di durata variabile, che nel corrente anno scolastico, in alcune circostanze, sono stati insufficienti, data la loro brevità, a poter dare continuità alla supplenzanominata ad inizio anno.In diverse circostanze i bambini sono stati divisi e “sistemati” in altre classi, creando situazioni al limite della legalità, sia per quanto riguarda la sicurezza, che per la vigilanza richiesta per alunni di sette anni.
Non solo, questa situazione va anche a pregiudizio dell’attività didattica e di formazione che, in particolare in una sezione a tempo pieno, sarebbero previste.Di fronte a tutto questo stupisce la posizione e l’atteggiamento della dirigenza scolastica che al momento non ha individuato una soluzione efficace e soprattutto non dà segnali sulla volontà di farlo anche nel prossimo futuro.I genitori degli alunni vogliono, con questo comunicato, manifestare il loro forte disagio per la situazione descritta, e chiedere con forza, a chi ha il compito della dirigenza scolastica, dati anche i poteri che la legge gli attribuisce, che si attivi in maniera rapida e incisiva per porre fine in maniera positiva alla questione.
I genitori degli alunni della seconda B della scuola primaria di chiusi scalo
Piena solidarietà
Purtroppo questo problema non riguarda solo la scuola di Chiusi Scalo ma interessa tutte le realtà. La classe di mio figlio, terza media, é già alla terza insegnante di matematica, a causa, purtroppo, della malattia dall’insegnante di ruolo. Mi chiedo se sia necessario uno scienziato per trovare un modo che quando manca un insegnante arriva il supplente e resta fino a che non torna chi è di ruolo.
Da almeno 25 anni questo paese è governato per lo slogan, con i titoloni e i proclami, molti sono i boccaloni che abboccano, soprattutto chi vive la realtà del proprio particolare e non deve confrontarsi con i disservizi della pubblica amministrazione. Malgoverno nazionale, ma anche cattive amministrazioni locali e scarsa predisposizione ad assumersi le responsabilità da parte di chi ha ruoli dirigenziali.
La cosa triste e’ che si deve alzare la voce e uscire dall’ anonimato solo per chiedere una cosa che e’ un diritto ed un dovere inalienabile: Il diritto allo studio per i propri figli
Parlo da genitore coinvolto nella vicenda. E’ da un anno e mezzo che mio figlio aspetta un’ insegnante di ruolo. Abbiamo fatto colloqui con una maestra che non vedremo più..e ora chissà chi li valuterà fine quadrimestre. La cosa peggiore che a mio figlio e ai suoi compagni non viene insegnata una materia basilare come l’ italiano..e chissà che carosello di maestre si alternerà,metodi diversi…alla faccia della,continuità didattica promessa dall scuola. Non ci sono parole sono sdegnato
Più che preoccuparsi di “Buona scuola” sarebbe opportuno che le istituzioni si adoperassero per garantire “la Scuola”… a questi bambini, che accumulano lacune in materie basilari già a sette anni, sarebbe quello che ci si auspica.
Leggo davvero con enorme sollievo le parole di questi genitori interessati allo studio ed alla preparazione dei loro figli.Nella mia personale esperienza si tratta di eccezioni!Ho visto troppe volte (anche direttamente) scene che, prima che i miei figli andassero a scuola, nn avrei neppure immaginato:mamme inferocite contro la povera insegnante che osa dare mezza pagina di compito in più, padri che insultano la professoressa che ha giudicato insufficiente la preparazione del figlio ed altre amenità del genere.Una realtà di genitori per i quali la scuola è un affaraccio burocratico da sbrigarsi col meno sforzo possibile.Pare interessare più la promozione che la preparazione!Leggere che vi sono genitori di ben altro “temperamento” mi ha fatto molto piacere.Condivido quanto scritto dalla signora Luisa: da quanto dicono alcune amiche insegnanti, i ritardi non si recuperano più e allora capita quanto accaduto qualche anno fa:concorso per magistrati nel quale gli esaminandi non superano l’esame per i troppi errori di italiano o Università costrette ad insegnare l’ortografia.Del 18 politico, del “nessuna selezione”, del “bocciare è fascista”, degli esami di gruppo (passano tutti, basta risponda uno!!!), mi pare stiamo pagando lo scotto….non ultima l’impreparazione di un numero non irrilevante di docenti.Il precariato è un grave problema, l’impreparazione di tanti docenti, uno peggiore!