CHIUSI: SANITA’, RIFIUTI E PIANO REGOLATORE, L’OFFENSIVA DEI 5 STELLE

martedì 24th, novembre 2015 / 16:29
CHIUSI: SANITA’, RIFIUTI E PIANO REGOLATORE, L’OFFENSIVA DEI 5 STELLE
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CHIUSI – Con la Primavera che si è ritirata sull’Aventino e non partecipa più nemmeno alle sedute del Consiglio Comunale, un centro destra che non fa più nemmeno capolino con l’instancabile Rita Vagnetti, una sinistra più a sinistra che si cerca e non si trova, l’unica voce che al momento si fa sentire come contrappunto, se non ancora come alternativa alla giunta e al Pd, è quella dei 5 Stelle.

Un mesetto fa l’iniziativa con il consigliere regionale Quartini per la campagna contro la riforma sanitaria regionale, giovedì 19 un’altra iniziativa, questa volta sul tema dei rifiuti, che, con dovizia di dati grafici e tabelle, ha “smontato” come un castello di Lego, il sistema di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti messo in piedi in Toscana.

Una iniziativa molto tecnica, anzi tecnicistica, che però ha fornito informazioni ed elementi di valutazione. Peccato che la platea fosse esigua e fatta quasi esclusivamente da esponenti del meet up locale, quindi dalle stesse persone che hanno lavorato per elaborare i dati forniti.  Dati che hanno messo in evidenza alcune contraddizioni del sistema-rifiuti (ad esempio quella già rilevata non solo dai 5 stelle, che vede il sistema basato sui mega Ato interprovinciali propugnare da un lato la riduzione della produzione di rifiuti e la raccolta differenziata per incentivare il riciclo e dall’altro invece ricavare la maggior parte delle entrate dagli inceneritori, che per funzionare debbono poter contare su una sempre maggiore quantità di rifiuti da bruciare…) e anche una serie di intrecci e scatole cinesi che di fatto sta privatizzando il settore, togliendo via via progressivamente potere decisionale e di controllo ai singoli comuni e di conseguenza ai cittadini. Tutto questo per precise scelte politiche operate principalmente dal Pd, dicono i 5 Stelle. Ma non solo dal Pd – aggiungiamo noi – visto che molti comuni, anche tra i più grandi, nei vari Ato, non sono o non sono più a guida Pd. Vedi Arezzo, tanto per dirne uno. O Chianciano…

Dopo sanità e rifiuti, due temi trattati su base regionale, o comunque di area, i grillini di Chiusi con una nota diffusa oggi, entrano nel merito anche di una questione più strettamente comunale: il Piano Operativo, ovvero lo strumento urbanistico approvato dal Consiglio Comunale il 18 novembre scorso e ora in attesa dell’ok della Regione.  Niente di nuovo sotto il sole, solo più vani e più piscine per tutti, scrivono i 5 Stelle, criticando abbastanza aspramente (ma neanche tanto alla fine) la filosofia e i numeri del Piano. Oltre alcune scelte specifiche, come quella di individuare per la Fortezza – che loro vorrebbero acquisire, con apposita sottoscrizione pubblica – un futuro da albergo a 5 stelle…

Ecco, di seguito la nota del movimento:

“Nulla di nuovo sotto il sole con l’approvazione del nuovo Piano operativo. Già perché al di là delle strombazzature della propaganda che parlano di recupero in realtà è previsto tanto cemento nuovo così come lo prevedeva quello di 41 anni fa. Verranno urbanizzati circa 1,4 mln di mq nuovi, ci sarà la “saldatura” tra Chiusi Città e Chiusi Scalo con la costruzione di nuova abitazioni in tutta la fascia ancora inedificata che divide i due centri dal Cimitero fino a Rione Carducci, a Montallese si urbanizzarà quasi mezzo milione di mq di territorio. Alla faccia del “recupero” e anche della nuova Legge Regionale che vieta l’utilizzo di nuovo suolo. Si prosegue quindi in perfetta continuità con il passato nel considerare l’edilizia uno dei principali volani dello sviluppo locale, come se le dinamiche degli ultimi 15 anni non fossero lì a testimoniare “che non è più così”. Con mezzo paese vuoto e tutto il nuovo invenduto che c’è questi pensano di rilanciare Chiusi con più vani e piscine per tutti. Che all’Amministrazione del recupero non gliene importi un fico secco è evidente e lo testimonia il fatto che non ha mai dato corso all’impegno, che pure aveva preso in Consiglio Comunale, di effettuare la ricognizione del patrimonio edilizio esistente finalizzato a stabilirne la sua effettiva consistenza, il livello di utilizzazione, lo stato di conservazione e via discorrendo. Ed infine, ma non per ultima di importanza, la notizia che sarà consentita la trasformazione della Fortezza in “grande albergo di qualità”. Nulla in contrario agli alberghi (tantomeno a quelli di “qualità”) ma siamo sicuri che per i Cittadini di Chiusi questa sia la migliore delle soluzioni possibili? Come al solito si pensa a fare cassa e mai operare per incrementare il patrimonio pubblico da mettere a disposizione della collettività. Ieri si è messa in vendita una piazza pubblica per ripianare un debito, oggi si consente una trasformazione che domani (forse) porterà un po’ di soldi nelle casse del Comune e magari contribuirà a fare fronte ai debiti dello Stadio, ma ai cittadini nulla rimarrà. Dovremo continuare a immaginarla dietro quel muro che sarà ancora più invalicabile. La Fortezza prima che un monumento è un valore in cui tutta Chiusi si è sempre identificata perché ne sintetizza la storia e l’identità e non fare nulla per restituirla ai cittadini è una responsabilità di questa Amministrazione”. Firmato: Meet up 5 Stelle – Chiusi.

Insomma a Chiusi, in questo momento due sono gli attori sul palcoscenico: Bettollini e la sua giunta (del Pd non si ha notizia) da una parte; i 5 Stelle dall’altro. La Lega fa sapere che ci sarà. Ma per ora non si vede (meglio così, non è che se ne senta la mancanza), la destra classica e storica rimane sottotraccia, come la “sinistra diffusa e dispersa” in cerca di una casa comune tutta da individuare. Vedremo se con il nuovo Piano Operativo una casetta riuscirà  a costruirsela. Anche senza piscina…

Marco Lorenzoni

 

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