SE IN TRATTORIA SI CELEBRA LA MARCIA SU ROMA CON SALUTI ROMANI E CAMICIE NERE…

CASTIGLIONE DEL LAGO – C’è una trattoria a Sanfatucchio, frazione di Castiglione del Lago, che si chiama come un partito e quindi già nel nome tradisce le simpatie politiche del titolare: “Fratelli d’Italia”. Il look è molto… tricolore. E all’interno è tutto un florilegio di fasci littori, mascelle volitive, cimeli della Repubblica Sociale, manifesti e calendari del ventennio… C’è anche un piccolo “museo” con manichini vestiti da Balilla, da camicie nere e perfino da soldati delle SS con tanto di pistola e mitra a tracolla… Insomma un posticino per nostalgici di quando c’era lui. Perfino i tovaglioli sui tavoli della sala sono neri e a forma di fascio e nel menù, accanto a pappardelle al capriolo e filetto ai porcini figurano anche non meglio precisate “camicie nere” che saranno senz’altro una delle specialità della casa.
Ogni tanto la trattoria in questione, che è anche pizzeria, propone pure serate per lo scambio di “militaria” o cene a tema. Una di queste è in programma per il prossimo 28 ottobre. Neanche a dirlo, per celebrare il 93° anniversario della Marcia su Roma. Naturalmente, avvisa il volantino promozionale, “si richiede a tutti i camerati che parteciperanno di presentarsi in camicia nera o divisa storica”. Un raduno fascista insomma. E ci sarà chi arriverà con la Balilla o con la Bmw con sidecar della Vehrmacht armata con mitragliatrice… Facile immaginare come i commensali si saluteranno…
Certo, è folklore. Nostalgia canaglia. Voglia di rievocare un passato da “sconfitti con onore” (dicono loro) da parte di gente che dopo essere stata per qualche decennio fuori dalla storia e dal consesso civile e politico, ora si sente di nuovo “sdoganata”, rimessa in gioco e riammessa al gioco di una politica che in nome del nuovo che avanza non distingue più tra bene e male, tra giusto o sbagliato.
Quelloa che si terrà a Sanfatucchio il 28 ottobre presso la trattoria Fratelli d’Italia è solo una cena, un po’ sui generis, una carnevalata, quasi, ma l’apologia di fascismo sarebbe pure reato in Italia. E per apologia si intende non solo la ricostituzione del partito nazionale fascista, ma anche inneggiare a fatti, personaggi e simboli del fascismo. Vero che la legge Scelba del ’52, quella che appunto vieta l’apologia del fascismo, è stata via via reinterpretata derubricando alcuni episodi o atteggiamenti a semplice folklore… Ma non fa un bell’effetto, almeno da queste parti, sentir cantare Giovinezza , vedere saluti romani e camicie nere e soprattutto vedere gente che celebra quello che fu una forzatura violenta delle regola democratiche, un colpo di stato e l’inizio di una dittatura. Che peraltro portò ad una guerra che fece milioni di morti…
Diciamo che in altri tempi, neanche troppo tempo fa, una cosa del genere, a Sanfatucchio non sarebbe stata tollerata. I camerati sarebbero stati gentilmente invitati a lasciar perdere. Adesso, nell’era di Matteuccio da Firenze, tutto si può fare, anche le cene celebrative della marcia su Roma. Evidentemente va bene così. Eia Eia alalà…
Una volta si diceva”non ci deve essere democrazia per la non democrazia…” ma evidentemente era solo un modo di dire perchè anche nei decenni che seguirono alla fine della guerra tali manifestazioni folcloristiche, o meno folcloristiche e ben più realistiche -è bene che si sappia- sono state tollerate e protette anche dall’apparato dello Stato- retto sempre da quelle forze che ancora oggi governano con il nome cambiato ma con la stessa sostanza,in nome di un preteso sfogo sociale ed in nome della libertà ad andare in un locale ad esprimere note di folklore o comunanza di idee.Tutto è tollerato in nome della libera espressione del pensiero e quindi anche tale incontro fra simpatizzanti di un certo regime non fa più senso ed appare agli occhi dei più come un fatto di folklore. Andando avanti con tali fatti di folklore si corre il rischio però di ritornare al vero folklore dello stato autoritario che reprime i poveri(in pratica già c’è) e che appare però come portatore di evoluzione per quest’ultimi e per chi ci crede.Secondo me è lo Stato che in Italia non esiste,quello Stato che è invece dietro paesi come la Francia, l’inghilterra, ed anche gli Stati Uniti d’America per certi versi.Questi sono stati più seri, che bene o male hanno fatto la loro Rivoluzione. L’Italia ha invece fatto quella fascista di rivoluzione,dove la libera esternazione delle idee ha sempre trovato spazio bene o male in nome di un sapientemente mantenuto ” status quo”..Noi da questo punto di vista ci siamo imbarcati spesso in operazioni di retorica che spesso ha prodotto l’atteggiamento contrario nella stragrande maggioranza della gente, tale da tollerare e giudicare folklore questi fatti spiccioli a cui fa cenno il Post..La responsabilità più pesante in questo non è uguale per tutti chiaramente ma è in quello Stato dove con la fine della guerra non è affatto cessata la riproposizione dell’etica fascista nelle manifestazioni pubbliche e/o nella stessa organizzazione ed ossatura dello Stato sono rimasti in piedi ed inalterati sia le persone, sia gli organi dei vari ministeri degli interni che hanno conservato una acquiescenza ed una sottovalutazione interessata a fenomeni di fascistizzazione delle istituzioni.E’ un modo di pensare rimasto poco scalfito in fondo dai fatti della fine della guerra. Si sarebbe invece dovuto pretendere da parte dei governi succedutisi che tale questione fosse affrontata da subito senza indugio e spazzato via ogni tentativo di validazione valoriale del passato regime.Perchè non è avvenuto? La parola ai lettori sperando che qualcuno possa proseguire tale dibattito. Comunque in ogni caso dal momento che la Costituzione esiste e che nega ogni forma di revanscismo di marca fascista dovrebbero essere le autorità ad impedire tali avvenimenti proprio in forza di legge.La tolleranza verso tutto ciò non ci dovrebbe essere e non relegata al fatto che faccia parte questo della nostra storia- cosa vera questa- ma è proprio da tale storia che ha preso il via la nefandezza di quel regime che ha portato dietro di se lutti, miseria e morte, eserciti stranieri nel nostro territorio e servaggio dell’italia al più forte e prepotente, che è continuato anche durante e dopo la guerra per mano delle opposte fazioni che si contendevano il territorio. Chi si fregia del valore dell’italianità, tanto sbandierato da tali forze che si ritroveranno davanti ad un tavolo con vino logicamente ”Nero”scritto nel menù, chissà se in tutto questo passato vissuto in tale luce si possa comprendere cosa sia costato all’italia ? Ma dare spazio a questi pensieri evidentemente è sempre questione di budella e/o di cervello ed anche di istruzione e sensibilità soprattutto verso chi è stato represso da quel regime,di chi ha avuto lutti e galera e fame, e presentarsi in camicia nera per poter mangiare piatti forse al ”nero di seppia” fra gagliardetti e simboli sconfitti dalla storia e dalla stragrande maggioranza delle persone,evidentemente il voltarsi indietro e voler sapere non è cosa che li riguardi.Buon appetito anche a voi che potete fare questo in nome di quella liberta che non personalmente voi, ma che il regime da voi esaltato ha conculcato ad altri.E più che libertà,oggi è lassismo di quello Stato che si riflette in permissivismo opaco,uno Stato che non è mai stato di sinistra come molti di voi dicono ed asseriscono, ma che invece sanno bene che non lo è e che come si vede non ha attuato appieno la Costituzione.Perchè sanno bene che se lo fosse,le cene in camicia nera riceverebbero la giusta accoglienza dalla gente come qualcuno la ricevette nel 1945 anche da quelle parti del Comune di Castiglione del Lago. Oggi invece sotto il Governo Renzi tutti rintanati color che si dicevano di sinistra e si guardano bene da dire la loro.Ma d’altra parte occorre capirli: quando la loro non è contenuta nella loro mente cosa volete che dicano? Da loro a voi, il passo poi poi non è troppo lungo : Storace, la Russa, Salvini, Berlusconi, Alfano.Renzi. Fingono di litigare perchè tutto questo teatrino serve per i poveri,per promettergli che staranno meglio domani,ma sono un tutt’uno e presto governeranno insieme per il ”Fronte della Libertà”. la loro……anzi quella dei loro padroni….signori si ricomincia come nel 1922 in quella che fu la conquista dello Stato permessa dal Re e che vi apprestate a celebrare….Spesso sono portato a riflettere sul fatto che piace tanto sbandierare alle sedicenti democrazie liberali occidentali(oggi non ce n’è nemmeno una nei fatti credo,nemmeno in quegli stati che ho annoverato prima)quando si trovano in difficoltà e che recita che ” la peggiore delle democrazie è sempre migliore della migliore dittatura”. Bisognerebbe domandarlo a chi non arriva alla fine del mese il cui numero non è vero che diminuisca come dicono, ma che è in crescita esponenziale non solo in Italia ma in tutto il mondo..
Se è una carnevalata è di pessimo gusto. Se è una cosa seria, non si può fare.
La Costituzione, almeno sull’apologia di fascismo, ancora non sono riusciti a cambiarla.
……dare tempo al tempo….l’orologio della storia difficilmente lavora a favore dei poveri…poche volte l’ha fatto !
in questo caso, Carlo, poveri e ricchi c’entrano poco… E’ una questione di regole, di leggi, di storia, di deriva della politica e anche di… buon gusto…Non credo sia una cosa pericolosa. Ma di sicuro è uno scivolone…E, se mi si consente, mi pare che il problema sia identico a quello suscitato dal selfie del portavoce del SAP e “trombettiere scelto” di Scaramelli e Bettollini con Salvini vestito da poliziotto… Tutto normale: il giornalista che sta con un piede di qua e uno di là, come il raduno (a tavola) dei nostalgici della marcia su Roma e del Ventennio… Il problema vero è che nessuno se lo pone…
Il problema è vero che alla fine è quello che nessuno se lo pone -come dici te Marco-, ma se si guarda al passato e alla storia, tutta l’etica di quel regime che è passato in italia ha fatto sì che ” poveri” non si pongano oggi tali problemi e nemmeno allora anche se li hanno subiti e continuano a subirli dato che l’oggi è la continuazione di quello che è successo ieri ed io li chiamo ”poveri” non perchè non abbiano i soldi ma perchè sono poveri di ” gnegnero” come sio dice dalle nostre parti e non mi sembra che sia schematismo questo.La cena in camicia nera come valore assoluto c’entra poco e nulla con i poveri e sono d’accordo ma è un comportamento connesso ad un fatto culturale ed etico, ma del fatto del buon gusto come dici te ”fascistamente se ne fregano” e può apparire solo agli altri se sia di buon o di cattivo gusto, per loro anzi è quasi un divertmento.A Predappio per esempio io non ci sono mai stato in pellegrinaggio ma chi c’è stato racconta che vi siano bancarelle e negozi che vendono effigi del duce ed altri oggetti che rispecchiano la cultura e l’etica del periodo fascista ed allora vedi che è lo Stato che permete tutto questo in maniera consapevole perchè sà che così facendo tale sistema riduce tutto a gadgets e pendaglini ! E tale cosa è valida per tutto ! Sia per i valori che per i disvalori. I valori costituiscono un pericolo per esso e quindi vanno cambiati ed eliminati(costituzione ed altro) , dei disvalori se ne può anche far mostra…..come in effetti viene fatto.
E questo è vero. Intanto pare che la Questura di Perugia sia già intervenuta per evitare il “raduno con cena” dei nostalgici della marcia su Roma. E pare che l’abbia fatto su segnalazione del Comune di C. Lago e del Pd locale. Ora, però, il Comune e il Pd (e anche la Questura) dovrebbero darne notizia, perché il divieto, se c’è, non sarà decretato per ragioni “dietetiche”. I camerati non saranno stati invitati a desistere perché mangiare troppo fa male…
Innanzitutto gli articoli vanno firmati , altrimenti chi legge a chi risponde?? Tutto perfettamente giusto! con qualche riserva sulla storia ,che anche se il Duce non fosse stato alleato ,l’Italia con Adolfuccio al giro per l’Europa non sarebbe stata risparmiata ma queste sono solo ipotesi mie! Quello che è vero è che si il Fascismo va messo al bando ma perchè non è stato fatto altrettanto con il Comunismo !!?? Erano e la storia lo ha dimostrato, criminali (Stalin in Testa!) come o ancor più dei nostri Fascisti! Quanti partigiani hanno compiuto atti aberranti su persone inermi !! Ma di questi atti non se ne parla !! E’ sempre la solita storia “Chi vince ha sempre ragione !!” Solo questo ! Allora signor nessuno siamo sotto una dittatura dell’Alta finanza mascherata da P.D. A chi vuole prendere per il culo per un po di Folklore si perchè di folklore si tratta non rompa tanto le palle!! Gaggiottini Manfredo
Allora chiariamo subito: 1) questo sito non è facebook, è una testata giornalistica iscritta al tribunale, ha un direttore responsabile, quindi gli articoli non firmati sono attribuibili al direttore o comunque pubblicati sotto la sua responsabilità. 2) Al di là delle convinzioni e delle letture della storia, mi pare che la tendenza allo sproloquio, alla violenza verbale (e finché resta verbale poco male), all’offesa e alla prevaricazione non sono passate di moda tra coloro che hanno nostalgia della camicia nera. E forse vale la pena ricordare che in Italia l’apologia di fascismo è reato. Il comunismo no (ma che c’entra il comunismo con l’articolo in questione?).
Tutti sembrano ignorare che a S.Fatucchio di Castiglione del Lago,esiste da molti anni una Trattoria ,peraltro sembra di discreta qualita’,dove il proprietario/i,nostalgico/i del ventennio,espone e presenta tutti i piu’ significativi cimeli e documenti del Littorio,comprese novelle bottiglie di vino dedicate al Duce.Probabilmente la posizione campagnola,lontana dai grandi centri,l’ha fatta apparire un fatto folclorico .
Esiste pero’ una legge italiana che,piaccia o non piaccia,proibisce tutto cio’ ed in particolare l’apologia del fascismo.
Una cosa e’,evidentemente un circolo privato,anche se dicutibile,altro e’ un pubblico locale.Dovrebbe pertanto, ai sensi della legge,intervenire la pubblica autorita’ e far rimuovere il tutto su segnalazione del Sindaco o degli organi di sicurezza preposti.
Mi meraviglia questo atteggiamento di sorpresa generale.
X Mario. Qui mi sembra che non si sia sorpreso nessuno,anzi i toni degli interventi sono tutti a favore che tale tipo di manifestazioni debbano essere sconsigliate e/o proibite.E se fin’ora non è stato fatto dal momento che non credo sia un circolo privato ma un locale pubblico,quindi frequentato da tutti, non lo è stato fatto proprio per la natura culturale degli italiani odierni e della politica di questi ultimi 30 anni alla quale si sono assoggettati anche gli organi di stampa ed i partiti e di conseguenza ancheb le istituzioni.,Quindi appare nel pensiero comune una cosa che anche se” border line” e/o folcloristica,ma che possa essere alla fin fine permessa e passare inosservata e che non faccia danno a nessuno,anche se di cattivo gusto.Sono tanti infatti coloro che ritengono che la libertà di pensiero e di espressione debba essere permessa ed è logico che lon sia,ma guarda caso non fanno mai riferimento al filo sottile che lega l’apologia di fascismo proibita dalla legge al fatto della mostra di emblemi,calendari e simboli che richiamano quel nefasto periodo.Ho esordito con il mio lungo intervento con il quale è stato aperto il dibattito con ”non ci deve essere democrazia per la non democrazia” e con tale ammissione sò bene dove si possa andare a parare col dire che allora anche per le sedi ed i circoli che espongono la falce ed il martello dovrebbe essere la stessa cosa.Ma una differenza sostanziale in tal caso c’è : ed è la differenza che sotto quel simbolo hanno lottato migliaia di persone che hanno fatto la Resistenza ed anche se la storia la scrivono sempre i vincitori – come vero è- si domandino coloro che sono simpatizzanti di certi simboli che ricordano il regime fascista,quali siano stati gli errori e le nefandezze di quel regime che ha procurato alla fine la rivolta di un popolo attorno al riscatto della propria dignità rappresentato dalla Resistenza prima e dalla Costituzione poi.Vedranno- se sono obiettivi- che tali pensieri si collocano dalla parte sbagliata e che il folklore su certi argomenti sarebbe bene che non ci fosse, ma in suo luogo una presa di coscenza per non ricaderci.Si sono sempre fregiati dell’Italianità ma l’Italianità nel suo concetto principe è soprattutto la dignità di appartenere ad un popolo che si è voluto riscattare dall’ignominia e dalla barbarie.Ed è la storia del popolo italiano, che non può essere cancellata, altro che le cene in camicia nera……
Forse bisogna esser piu’ chiari:se si reputa che tale locale sia tutto sommato folclorico o “nostalgio” ma sostanzialmente innocuo e’ meglio lasciar perdere ;se si reputa che sia sospetto allora sarebbe necessario un intervento delle amministrazioni di Pubblica Sicurezza.
Per Manfredo. La prego di leggere bene quello che ho scritto nel mio lungo e prolisso intervento.Le rivoluzioni- e credo che lei lo sappia- nascono sempre dal malessere e dalla disperazione della gente,ma possono venire imbrigliate e portate nel senso opposto in cui volevano andare.in italia è successo questo e bisognerebbe riflettere sul fatto di chi hanno fatto gli interessi.Perchè è la storia che è va letta come scontro di interessi. Fatti e misfatti succedono dappertutto quando c’è uno scontro fra chi non ha e chi ha e quando chi ha riesce a manovrare ed a influenzare la direzione di marcia si crea la dittatura,non tanto di una persona ma di una casta.Stalin un assassino? Forse, la storia la scrivono i vincitori ? Senz’altro è così, però mi permetta che sul piano umano e sociale ed anche economico credo che nessuno abbia il coraggio di affermare che gli interessi dei Krupp o dei Barilla o dei Pirelli erano gli interessi della gente.Quegli interessi hanno costruito uno stato ed un sistema di alleanze che si è mosso avverso una concezione socialista che aveva trionfato sullo zarismo assolutista e mediovale in Russia e che stava espandendosin in tutto il mondo ed anche in Italia..Questa era la paura di chi investì su Mussolini e sulle sue borie personali.Le rivoluzioni non sono mai una passeggiata nè un invito a cena diceva qualcuno, ma sorgono perchè i poveri si organizzano per spazzare via il regime che li opprime,e questo da sempre,salvo poi cadere nelle mani di persone che per boria personale,successo personale od ancor meglio oggetto di interessi di altri segnano il destino o l’arresto del progresso di tutto un popolo. In Russia fino agli anni ’70 perlomeno è stato l’inverso di ciò che è successo sotto il fascismo.Con tutte le contraddizioni possibili,comprese anche le libertà personali conculcate.Ecco perchè le rivoluzioni non sono una passeggiata.Per quanto riguarda gli atti aberranti su persone inermi dei partigiani che lei dice vedo e sento che tale questione non le và giù.allora sappia-senza negare che ci siano stati codesti atti-che sono stati atti compiuti durante una guerra civile dove semmai singole persone hanno compiuto tali atti verso altri singoli probabilmente colpevoli ai loro occhi di aver procurato lutti e rappresaglie spesso naziste guidate ed indirizzate dai fascisti repubblichini, come è successo nel nostro territorio.Le potrei fare un elenco di tali efferatezze.e delle rappresaglie, ho tutto scritto e non smentibile. .Personalmente al tempo non ero nato per fortuna ma la lezione che ho ricevuto da componenti della mia famiglia sono state quelle che dopo il 1944 componenti della mia famiglia hanno risparmiato violenze,botte ed anche altro (il sangue sarebbe scorso a fiumi) a chi aveva nel ventennio organizzato spedizioni punitive, botte ed aggressioni e pestaggi nei confronti della stessa famiglia ed anche verso le popolazioni del territorio, impedendo ai più facinorosi di vendicarsi su chi aveva provocato angherie,violenza, fame e miseria.Tutti nomi noti questi.Fecero questo non perchè erano buonisti ma perchè soprattutto da quello stato di cose chi ne avrebbe pagato il prezzo più alto sarebbero stati i poveri.e si sarebbe ricominciato di nuovo.Ecco perchè tutto questo non può in alcun modo insozzare la Resistenza contro quel regime che nei rantoli della propria fine stava distribuendo macerie,guerra e distruzione all’Italia.
Coloro che andranno o non andranno a quella cena di queste cose che le ho detto se ne fregano,immagino perchè probabilmente le considerano questioni di parte e forse a loro nessuno gli ha mai detto quello che è costato alla stragrande maggioranza degli italiani ventanni del regime che esaltano e del quale celebrano l’avvento al potere.Altro che folklore, se le interessa come la definisco io con una parola quella la considero ignoranza,ma delle peggiori.
Magari sarebbe utile verificare se entrano o escono di li soggetti legati all’eversione di destra. Telecamere o sorveglianza di altro tipo, oggi spuntano come funghi in n tutti i parsi… Li non si potrebbe impiantarne una?
X Mario. Non condivido affatto il suo pensiero Ma come ”’ E meglio lasciarli perdere ?”. Quindi il valore delle cose e delle idee e delle manifestazioni delle persone non può essere che dia l’esempio anche ad altri e che anche per gli altri non possa contare o non contare ? Oltretutto non vedo il lato del folklore, non sono capace a vederlo, se non come paravento dietro il quale si manifestino volontà solidali celebrative dalle quali ne conseguono valori anti-costituzionali.Si comprende questo o no? soprattutto anche che dal momento che oggi si considera folklore ogni cosa,fino ad arrivare alle cose più efferate come le manifestazioni di tifosi negli stadi e la violenza che ne scaturisce,credo che occorra non essere lassisti verso tutto questo, anche se una cena non è violenza beninteso, ma lungi da me il voler reprimere la libertà individuale si sappia che c’è la legge ben espressa che non permette l’opologia di fascismo.Perchè agli occhi di un giovane e sprovveduto può apparire una cosa normale quella, mentre cosa normale non è. E gli esempi senza distorsioni vanno dati dal momento che sia la scuola, sia la politica, sia i partiti ma anche la famiglia queste cose oggi le saltano a piè pari. Altro che ignorarle…..ma il contrario.
x Francesco Storelli. Le telecamere a San Fatucchio per una cena di simpatizzanti del fascio? Se venisse fatta una cosa del genere sarebbe almeno ridicola e se ne parlerebbe per almeno 15 anni a venire.Si pensa davvero che eversori dello stato se ci fossero si facciano riprendere a San Fatucchio in camicia nera per andare a cena? Per quattro fascisti da baraccone non vale nemmeno la spesa di una telecamera che fra l’altro costa quello che sta bene..Via,siamo seri Francesco,.parlarne con attenzione al fatto valoriale va bene e lo ritengo doveroso ma adesso non esageriamo,tutto deve avere un limite, ed il limite è quello di non offendere le tradizioni e la costituzione democratica dei paesi del Trasimeno, questo è quello che deve valere.oggi.Siamo al punto che più se ne parla e più gli viene dato peso e più la gente ci si avverrisce su un fatto così, Invece ferma restando l’osservazione delle regole democratiche si sappia che ci sono le autorità che devono essere preposte a fare osservare le disposizioni.Io non la tirerei oltre la discussione, perchè mi sembra che quanto c’è stato da dire è stato detto.