CHIUSI, BETTOLLINI DICE LA SUA SULLA NOMINA A VICESINDACO

domenica 14th, giugno 2015 / 14:54
CHIUSI, BETTOLLINI DICE LA SUA SULLA NOMINA A VICESINDACO
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CHIUSI – Dopo l’intervento dell’ex vicesindaco giubilato Sonnini, che ha raccolto centinaia di attestati di stima e solidarietà, dentro e fuori del Pd, ecco anche la replica del nuovi vicesindaco che sarà, con tutta probabilità anche il “reggente” del Comune da qui alle prossime elezioni: Juri Bettollini. Il quale spiega il percorso fatto insieme e a fianco di Scaramelli e i successi ottenuti. Avvalorando così la nomina arrivata il 12 giugno scorso, anche per “rappresentare” al meglio i nuovi equilibri e  la leadership del partito di maggioranza. Ecco la nota di Bettollini:

Sembra ieri, ma in realtà sono trascorsi ormai quasi 5 anni; All’epoca professionista e cacciatore sfegatato, Stefano Scaramelli mi offrì una grande possibilità: quella di dare una mano alla nostra splendida Città di Chiusi, a costruire il proprio futuro. Partì un’avventura davvero bella (all’epoca la chiamavamo scommessa) e devo dire che tutto ebbe inizio con grande entusiasmo e con quella voglia profonda e carnale, di regalare alla nostra Città un sogno. Il contesto politico era davvero complesso: il partito democratico di allora mostrava profonde divisioni e lacerazioni al punto tale che stavano impedendo di liberare quelle energie che Stefano e la sua squadra, avevano da offrire. La situazione trovò una quadra proprio negli ultimi giorni consentiti e così iniziò la nostra ma anche la mia prima campagna elettorale. Nonostante che la competizione elettorale si mostrò dura, difficile e di livello, il centrosinistra per Chiusi ed il nostro Sindaco, ma come del resto tutta la squadra, ebbe un risultato importante (quasi il 60% con 4 liste in campo) ed anche io, ebbi la mia prima gratificazione politica, risultando infatti, il primo degli eletti in consiglio comunale con 383 preferenze ; risultato storico, mai ottenuto nella nostra Città; Finito lo spoglio, in molti aspettavano la mia nomina a vice sindaco, che non arrivò, ma non perché non mi fu richiesta, ma semplicemente perché le promesse elettorali, quando si fanno vanno mantenute: Il sindaco ed il suo vice, dovevano essere figure che garantivano il tempo pieno al Comune; Pensai molto in quei giorni, ma i rapporti sentimentali che mi legavano al mio lavoro, mi impedirono di lasciare la posizione lavorativa dall’oggi al domani. Quindi mi feci da parte con umiltà e serenità e lasciai il passo a chi poteva offrire un impegno diverso, senza chiedere nulla in cambio. Dopo alcuni giorni, il Sindaco, trova la quadra nella composizione della giunta e nel rispetto del dato elettorale e penso e spero anche per le mie capacità professionali, mi nominò Assessore al Bilancio e Personale. Qualcuno mi fece subito una battuta che la ricordo con il sorriso: “E Meno male che siete amici, perché ti ha dato le peggio rogne” ; Sono stati quattro anni bellissimi affrontati con la voglia di imparare, con tanta umiltà ma anche con tanto coraggio e con quella punta di determinazione, nel voler essere incisivo nei processi di sviluppo della nostra Città; Abbiamo affrontato sfide importanti che hanno permesso di costruire quello che a noi piace definire il modello Chiusi, che dal lato amministrativo (ma forse anche politico), è stato e sarà, punto di riferimento per tante esperienze provinciali; Penso alla grande operazione di riduzione dell’indebitamento (oltre 800 mila euro destinati a diminuire il debito e tonificare il bilancio), penso all’operazione fotovoltaico che determinerà un gettito di 2 Milioni di euro nelle casse comunali, penso all’operazione Palazzo delle Logge (in pochi inizialmente a sostenerla) che oltre riqualificazione edilizia della più importante proprietà comunale, produrrà gettito di oltre 700 Mila euro nel bilancio, penso all’idea di comunità che abbiamo fortemente voluto recuperare nella città, scommettendo sul valore unico dell’operato del nostro tessuto associativo sia esso sportivo, sociale e di volontariato, convinti che essere i primi cittadini significhi per prima cosa essere gli ultimi, quelli che si occupano della crescita dei nostri figli, della vita dei nostri anziani, quelli che insomma, prima di andare a letto la sera, spengono i lampioni della città dopo aver provato a dare risposte ad una comunità intera; penso alla grande operazione di riduzione delle tasse in merito all’addizionale Irpef o al quadro dell’imposizione locale ai minimi storici; Abbiamo dato risposte importanti alle nostre frazioni a partire dalla prima casa delle Biffe fino all’ultima di Montallese e lo abbiamo fatto con il nostro essere semplici, dinamici, a volte testoni, ma io dico Normali e veri. Ho creduto in questo progetto, è ho dato il massimo per realizzarlo, indipendentemente dal ruolo che ricoprivo; non è stata per me un esperienza vissuta in nome di qualcuno o per sistemare qualche interesse personale o familiare come a volte capita e si sente dire, ma l’ho vissuta esclusivamente in nome di un cambiamento che questa Città, a mio parere, aveva bisogno. Un cambiamento quindi amministrativo ma anche necessariamente politico; Ho provato a dare il mio contributo libero, senza mai nascondere le mie idee ai cittadini, scendendo sempre in piazza, nei mercati e sempre poco nelle stanze o nelle cantine; Idee che ho rappresentato con forza e convinzione, trovando poi ampio riscontro nelle varie tornate elettorali che hanno contraddistinto questi quattro anni passati insieme, segno di un indiscutibile allineamento tra la base e i suoi attuali rappresentanti.

Juri Bettollini

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