PARRANO, IL SINDACO TARPARELLI GETTA LA SPUGNA E SI DIMETTE: “COSI’ NON E’ POSSIBILE ANDARE AVANTI”

giovedì 16th, aprile 2015 / 12:48
PARRANO, IL SINDACO TARPARELLI GETTA LA SPUGNA E SI DIMETTE: “COSI’ NON E’ POSSIBILE ANDARE AVANTI”
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ADDIO ANCHE AL PD: NON MI HA SOSTENUTO

PARRANO – Qualcuno se lo ricorderà, quando qualche mese fa la trasmissione Tv Ballarò, lo seguì mentre armato di scala andava in giro per il suo paese insieme all’unico operaio del comune a cambiare le lampadine dei lampioni. All’epoca era sindaco. Certo il sindaco di un comune minuscolo, il più piccolo dell’orvietano. Il Comune di Parrano, 600 abitanti, un castello e una fonte termale…

Da adesso comune senza sindaco, perché lui, Vittorio Tarparelli si è tolto la fascia e ha presentato le dimissioni. A suo dire irrevocabili. Per stanchezza e anche un po’ per incazzatura con una politica che non dà più certezze, né sostegno. Eletto nelle amministrative del maggio 2012, con la lista “Uniti per Parrano”, Tarparelli ha assunto la carica di sindaco con 287 voti a favore pari all’81,76% (la sfidante Laura Miscetti, in campo con la lista “Alternativa per Parrano”, di voti ne aveva raccolti 64, pari al 18,23%), ha anche abbandonato il Pd. “La mia tessera scadeva nel 2014, non credo che la rinnoverò. Ho dato le dimissioni dal Coordinamento Comunale e dall’Intercomunale del PD – dice – perché la situazione all’interno del partito non offriva a mio avviso spiragli. Discussioni per tutto e su tutto, discussioni che non hanno concretamente portato a nulla. Niente – dice – lasciava più intravedere la voglia di tornare a fare politica al servizio delle gente.Ho più volte manifestato al Partito Democratico le mie perplessità e le difficoltà – dice – ho persino indetto una riunione con il responsabile PD degli enti locali umbri, ma quello che ho ottenuto è stato un misto tra ‘vedremo’, ‘faremo’, ‘non si preoccupi. Per il comune che ho avuto l’onore di rappresentare ho dato tutto me stesso – racconta – ho rinunciato all’indennità di sindaco e ho sostenuto a spese mie tutti i miei spostamenti e le necessità dell’ufficio del sindaco. Ora basta.” Insomma Tarparelli faceva il sindaco, l’impiegato e all’occorrenza anche l’operaio elettricista del Comune. Non ce l’ha fatta più e ha detto stop.

Ora le sue dimissioni aprono una crisi politica nel piccolo comune, che sarà commissariato, fino a nuove elezioni. Che potrebbero svolgersi in autunno oppure nella tornata amministrativa della primavera del 2016. E’ vero che Parrano, coi  suoi 600 abitanti soltanto, è poca cosa ma il lancio della spugna del sindaco è un segnale. Un campanello d’allarme per il Pd e il centro sinistra e anche, forse, la riprova che l’accorpamento dei Comuni, bocciato da un referendum esattamente un anno fa, non era del tutto una forzatura…

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