STANNO INVENTANDO L’INVISIBILITA’. UN GIOVANE CHIUSINO NEL POOL DI RICERCATORI USA CHE LAVORA SUL PROGETTO

lunedì 22nd, settembre 2014 / 16:14
STANNO INVENTANDO L’INVISIBILITA’. UN GIOVANE CHIUSINO NEL POOL DI RICERCATORI USA CHE LAVORA SUL PROGETTO
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Un giovane ricercatore chiusino alla ribalta mondiale per una importante scoperta scientifica. In America. Si tratta di Cristian Della Giovampaola che fruisce di una Borsa di studio della Pennsylvania University a Filadelfia. Il gruppo di ricercatori di cui fa parte sta lavorando ad un progetto incentrato sulla realizzazione del trattamento dei materiali con energia proveniente da onde acustiche e luminose e per cambiare la natura di tali materiali con finalizzazione all’impiego più diversificato. Diventa più  facile progettare i cosiddetti mantelli dell’invisibilità, ossia i materiali capaci di deviare la luce in modo da nascondere alla vista gli oggetti che ‘rivestono’.

Il segreto è  imitare il codice a due cifre (1 e 0) che ha fatto il successo dell’elettronica. ”Attualmente può  accadere di progettare dispositivi interessanti, ma impossibili da realizzare perché  i materiali con cui costruirli mancano o sono troppo costosi”, ha detto all’ANSA Della Giovampaola . Ispirandosi alla semplicità’ del codice binario, i ricercatori hanno individuato due materiali di base che hanno chiamato ‘bit di metamateriali’, da combinare in modi diversi per ottenete qualsiasi tipo di materiale, ”proprio come con 1 e 0 si possono rappresentare molti numeri e logiche molto complesse”, osserva il ricercatore. Che sia possibile farlo lo dimostrano le prime lenti digitali, progettate a partire dai bit di metamateriali.

La notizia è stata riportata dalla rivista Nature Materials e ripresa da Le Scienze di questo settembre, derivazione della più famosa Scientific American, prestigiosissima testata internazionale. Christian della Giovampaola, che era già un “genietto” alle elementari e alle scuole superiori, ha studiato con notevole profitto all’Università di Siena, ma come molti suoi coetanei ha dovuto poi “emigrare” oltre oceano per poter proseguire gli studi e poter lavorare nel mondo della ricerca. Da ragazzo, per mantenersi all’Università ha lavorato alla Cooperativa Portabagagli di Chiusi, effettuando traslochi e lavori di pulizia.

Una bella storia, insomma, la storia di questo ragazzo che negli Usa sta trovando le giuste soddisfazioni e il giusto riconoscimento per la dedizione allo studio e per le capacità fin qui dimostrate. Ed è una soddisfazione anche per la città vedere un proprio “figlio” citato dalla più importante rivista scientifica degli Stati Uniti, paese che a differenza dell’Italia, investe moltissimo nella ricerca scientifica. Una storia, questa di Christian della Giovampaola che ricorda quella di un altro chiusino, ormai scomparso e poco celebrato: Bruno Moscatelli, autore di una teoria matematica che porta il suo nome…

Da queste colonne auguriamo a Christian le migliori fortune nel suo campo. Con il rammarico di vedere i nostri cervelli migliori costretti a fuggire all’estero per poter semplicemente fare ricerca, perché qui da noi, nonostante i proclami e le riforme annunciate un giorno sì e l’altro pure, non è possibile. L’italia è così. Un paese alla deriva. Che però continua a  sfornare pure intelligenze e  talenti come quelli di Christian.

Carlo Sacco

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