MARASMA NEL PD SENESE, ORA E’ ANDREA ROSSI IL CANDIDATO PER LA PROVINCIA. SCARAMELLI SCAVALCATO, MA…

giovedì 18th, settembre 2014 / 16:16
MARASMA NEL PD SENESE, ORA E’ ANDREA ROSSI IL CANDIDATO PER LA PROVINCIA. SCARAMELLI SCAVALCATO, MA…
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SIENA – Ieri il responsabile Enti Locali del Pd senese Juri Bettollini ha sbattuto la porta e si è dimesso dall’incarico, in polemica con una parte del partito, che a suo dire ha fatto resistenza al cambiamento e ha sbarrato e ha “tradito” le sue aspettative di rinnovamento.

La questione del contendere era la candidatura a presidente della Provincia da presentare in vista del voto all’interno dei consigli comunali. E il “tradimento” evocato da Bettollini sarebbe la scelta di candidare il sindaco di Montepulciano Andrea Rossi e non il chiusino Stefano Scaramelli, leader dei renziani senesi, sul cui nome si sarebbe alzata una cortina di veti.

Per Bettollini e la componente renziana della prima ora un atteggiaeto, questo, assolutamente inaccettabile. Dopo Bettollini si son dimessi anche altri due componenti l’esecutivo provinciale (Nisi e Baggio). E sui socialnetwork si è subito scatenata la ridda dei “mi piace” al post amaro dello stesso Bettollini il quale aveva semplicemente rilevato che “non si sta in paradiso a dispetto dei santi”.

E c’è perfino chi parla dei “poteri forti senesi” che si son messi ancora una volta di traverso rispetto al vento di cambiamento, dimenticando magari che nel Pd senese la componente renziana ha la maggioranza assoluta e schiacciante praticamente ovunque.

Non sono loro il “potere forte” adesso?

L’ex sindacio di Cetona Fabio Di Meo, leader dei civatiani, replica con un post più amaro di quello di Bettollini che evoca i Dors e la mette giù dura: “PD E PROVINCIA, THIS IS THE END”
“E adesso – scrive Di Meo -sulla questione delle Province siamo davvero arrivati al culmine di un percorso che prende in giro gli iscritti, i militanti, gli elettori e tutti coloro che hanno a cuore le sorti della nostra provincia e del centrosinistra: l’annullamento della Direzione Provinciale di oggi, due ore e mezzo prima della sua convocazione (una prima Direzione che già era stata convocata incomprensibilmente a soli tre soli giorni dalla presentazione delle liste), fatta adducendo motivazioni pretestuose e inconsistenti (richieste di rinvio per motivazioni logistiche e di lavoro, certo come no…), è l’atto finale di una gestione personalistica, tutta incentrata sugli equilibri di potere e sulle ambizioni personali, approssimativa e opaca di un processo importante come quello della formazione degli organismi dirigenti della provincia. L’obiettivo del rinvio, e dell’accorpamento con la Direzione di domani, è palesemente quello di evitare la discussione, concentrando tutto sul tema dei nomi in poche ore e a ridosso delle scadenze, così da indurre tutti a votare con il cappio al collo sulla base di accordi, o meglio accordicchi, presi altrove. Alla fine un voto ci sarà per forza, e una lista con un Presidente lo stesso (non è dato sapere al momento nemmeno chi è candidato con esattezza), ma saranno (a prescindere dalle qualità politiche e amministrative dei prescelti) solo il frutto dell’ennesimo gioco di potere, e tutto il PD ne uscirà sconfitto comunque, e insieme a lui la nostra Provincia.
Chi deve ne prenda atto“.

Certo una nuova “governance” della Provincia, non più eletta, ma “nominata”, che parte con queste premesse e con un clima del genere dentro lo stesso partito di maggioranza, non è il massimo.

Ma per Scaramelli, la “bocciatura” potrebbe essere anche salutare. Come abbiamo già scritto qualche giorno fa, l’elezione (di fatto una nomina) a presidente della Provincia avrebbe potuto infatti precludergli o quantomeno rendere più difficile una sua candidatura a consigliere regionale nella prossima primavera. Ora, con Rossi alla Provincia si liberà in un sol colpo di un possibile concorrente, non ha più ostacoli, se non l’impegno come sindaco di Chiusi, mandato che scade nel 2016 e non in primavera… Ma, si sa come vanno certe cose, se il treno per Firenze dovesse passare, Saramelli ci salirebbe e sarebbe cosa assolutamente comprensibile, dal punto di vista politico e dal punto di vista umano. Chiusi dovrebbe rassegnarsi ad un anno di “reggenza” fino alle elezioni.

Ah già, la reggenza… Bettollini, libero da impegni senesi, potrebbe anche assumere a breve la delega di Vicesindaco che ora è di Sonnini e prepararsi così a gestire la campagna elettorale e la successione… Quindi, al di là degli strilli e strepiti dei giovani renziani, non tutto il male viene per nuocere, almeno per quanto riguarda Stefano Scaramelli. Il resto sono i soliti giochetti di palazzo, che offrono un quadro del Pd tutt’altro che esaltante. Del resto Renzi ha appena nominato nella segreteria nazionale Stefania Covello che dal 2002 al 2006 è stata consigliere comunale di Forza Italia… This is the end? This is Pd…

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