MARASMA NEL PD SENESE, ORA E’ ANDREA ROSSI IL CANDIDATO PER LA PROVINCIA. SCARAMELLI SCAVALCATO, MA…

SIENA – Ieri il responsabile Enti Locali del Pd senese Juri Bettollini ha sbattuto la porta e si è dimesso dall’incarico, in polemica con una parte del partito, che a suo dire ha fatto resistenza al cambiamento e ha sbarrato e ha “tradito” le sue aspettative di rinnovamento.
La questione del contendere era la candidatura a presidente della Provincia da presentare in vista del voto all’interno dei consigli comunali. E il “tradimento” evocato da Bettollini sarebbe la scelta di candidare il sindaco di Montepulciano Andrea Rossi e non il chiusino Stefano Scaramelli, leader dei renziani senesi, sul cui nome si sarebbe alzata una cortina di veti.
Per Bettollini e la componente renziana della prima ora un atteggiaeto, questo, assolutamente inaccettabile. Dopo Bettollini si son dimessi anche altri due componenti l’esecutivo provinciale (Nisi e Baggio). E sui socialnetwork si è subito scatenata la ridda dei “mi piace” al post amaro dello stesso Bettollini il quale aveva semplicemente rilevato che “non si sta in paradiso a dispetto dei santi”.
E c’è perfino chi parla dei “poteri forti senesi” che si son messi ancora una volta di traverso rispetto al vento di cambiamento, dimenticando magari che nel Pd senese la componente renziana ha la maggioranza assoluta e schiacciante praticamente ovunque.
Non sono loro il “potere forte” adesso?
L’ex sindacio di Cetona Fabio Di Meo, leader dei civatiani, replica con un post più amaro di quello di Bettollini che evoca i Dors e la mette giù dura: “PD E PROVINCIA, THIS IS THE END”
“E adesso – scrive Di Meo -sulla questione delle Province siamo davvero arrivati al culmine di un percorso che prende in giro gli iscritti, i militanti, gli elettori e tutti coloro che hanno a cuore le sorti della nostra provincia e del centrosinistra: l’annullamento della Direzione Provinciale di oggi, due ore e mezzo prima della sua convocazione (una prima Direzione che già era stata convocata incomprensibilmente a soli tre soli giorni dalla presentazione delle liste), fatta adducendo motivazioni pretestuose e inconsistenti (richieste di rinvio per motivazioni logistiche e di lavoro, certo come no…), è l’atto finale di una gestione personalistica, tutta incentrata sugli equilibri di potere e sulle ambizioni personali, approssimativa e opaca di un processo importante come quello della formazione degli organismi dirigenti della provincia. L’obiettivo del rinvio, e dell’accorpamento con la Direzione di domani, è palesemente quello di evitare la discussione, concentrando tutto sul tema dei nomi in poche ore e a ridosso delle scadenze, così da indurre tutti a votare con il cappio al collo sulla base di accordi, o meglio accordicchi, presi altrove. Alla fine un voto ci sarà per forza, e una lista con un Presidente lo stesso (non è dato sapere al momento nemmeno chi è candidato con esattezza), ma saranno (a prescindere dalle qualità politiche e amministrative dei prescelti) solo il frutto dell’ennesimo gioco di potere, e tutto il PD ne uscirà sconfitto comunque, e insieme a lui la nostra Provincia.
Chi deve ne prenda atto“.
Certo una nuova “governance” della Provincia, non più eletta, ma “nominata”, che parte con queste premesse e con un clima del genere dentro lo stesso partito di maggioranza, non è il massimo.
Ma per Scaramelli, la “bocciatura” potrebbe essere anche salutare. Come abbiamo già scritto qualche giorno fa, l’elezione (di fatto una nomina) a presidente della Provincia avrebbe potuto infatti precludergli o quantomeno rendere più difficile una sua candidatura a consigliere regionale nella prossima primavera. Ora, con Rossi alla Provincia si liberà in un sol colpo di un possibile concorrente, non ha più ostacoli, se non l’impegno come sindaco di Chiusi, mandato che scade nel 2016 e non in primavera… Ma, si sa come vanno certe cose, se il treno per Firenze dovesse passare, Saramelli ci salirebbe e sarebbe cosa assolutamente comprensibile, dal punto di vista politico e dal punto di vista umano. Chiusi dovrebbe rassegnarsi ad un anno di “reggenza” fino alle elezioni.
Ah già, la reggenza… Bettollini, libero da impegni senesi, potrebbe anche assumere a breve la delega di Vicesindaco che ora è di Sonnini e prepararsi così a gestire la campagna elettorale e la successione… Quindi, al di là degli strilli e strepiti dei giovani renziani, non tutto il male viene per nuocere, almeno per quanto riguarda Stefano Scaramelli. Il resto sono i soliti giochetti di palazzo, che offrono un quadro del Pd tutt’altro che esaltante. Del resto Renzi ha appena nominato nella segreteria nazionale Stefania Covello che dal 2002 al 2006 è stata consigliere comunale di Forza Italia… This is the end? This is Pd…
Andrea Rossi, FABIO DI MEO, JURI BETTOLLLINI, PD SIENA, Provincia di Siena, Stefano Scaramelli
e forza italia!
Ma qualcuno, all’interno degli organi decisionali, ha mai pensato di fare prima di tutto una valutazione sulle CAPACITA’ di chi si propone, o meglio autopropone, per certi incarichi amministrativi, invece di demandare tutto ai giochi di potere tra correnti, o meglio tra bande?
Fare il presidente della provincia, o il consigliere regionale, dovrebbe richiedere capacità diverse da quelle di un presidente di contrada. O vogliamo fare gli stessi errori fatti per la scelta del sindaco?
Qualcun altro, grazie al proprio ufficio propaganda, pagato con i soldi dei cittadini, fu nominato assessore regionale in base alla fama creatagli dai comunicati stampa. Abbiamo poi visto come è andata a finire.
NON CI LAMENTIAMO POI SE, GRAZIE ALL’INCAPACITA’ DELLA NOSTRA CLASSE POLITICA, SIAMO SCIVOLATI DAI PRIMI AGLI ULTIMI POSTI IN EUROPA.
MA QUANTO CI VORRA’ ANCORA PRIMA DI APRIRE GLI OCCHI ED USCIRE DAI “MI PIACE” SU FACEBOOK PER CALARSI NELLA REALTA’ CHE E’ BEN DIVERSA DA QUELLA VIRTUALE DEI VARI “SBLOCCA CHIUSI” ANNUNCIATI SOLO PER PER FAR ABBOCCARE I SOLITI CREDULONI.
Quanto ci vorrà Giorgio? E’ difficile dirlo ma il passato ritorna e tutto questo è il passato di 30 anni perchè è da 30 anni che l’andazzo ha preso questo corso,specialmente sul fatto delle capacità perchè di quelle se ne fa anche a meno al fine del carrierismo, dello status sociale misurato non dalle capacità ma dai soldi.E’ un problema di tutta la nostra epoca perchè tutta la vita è influenzata da questi eventi dominanti e sembra normale anche a chi pensa di portare avanti tale svolgimento,anche perchè difficimente la realtà intorno ha parlato diversamente in questi 30 anni.Non per fare la filosofia su tutto ma credo che si potrà risalire la china e -dico una cosa forte che forse oggi sembrerà campata in aria ma che secondo me si stà a passi veloci avverando-solo dopo quella che sarà una probabile guerra, non sò se civile od internazionale si ritornerà a costruire con altri schemi, ma una cosa è certa che l’Italia formatasi con l’azione di questi partiti non tiene più e si cerca di riformarla andando contro i diritti e l’etica sociale, mentre il sistema politico sarà a breve sostituito da entità economiche che comanderanno tutto, del tipo BCE, FMI,ed altri apparati alla Bildelberg.Di fronte a tutto questo cosa vuoi che sia l’apparato di Chiusi o della Provincia o della Regione, i posti, i colpi che si assestano per primeggiare le persone. E’ che i cittadini devono rendersi conto che tutto questo non è che un apparato che cerca di ritardare il compimento purtroppo tragico delle cose, soprattutto tragico perchè queste sono le persone, questa ormai è la loro cultura ed conseguentemente questo è il loro andazzo. Nessuno ha la materia sciorinata per uscire da tutto questo ma una cosa è certa: tutto questo meccanismo fra politica, banche, persone, gestiscono l’ossigeno per una società che più passa il tempo e sempre più ha bisogno di bombole sempre più grandi ma sempre più rare.Quello che fa incazzare è che a sentirli parlare parlano di risorse per la vita delle persone mentre il sistema che hanno creato e che hanno contribuito loro a validare gli impone i tagli e le chiusure dei rubinetti.Non si parla di riforme fiscali, di prendere le risorse da dove sono, di utilizzare le risorse non spese, si parla di giri di vite al mondo del lavoro, ed addirittura Renzi parla che i politici oggetto di indagini da parte della magistratura non si debbano dimettere.Bella etica, complimenti, forse i suoi elettori in puro stile berlusconiano arriveranno a denigrare anche la Magistratura dicendo che è una Magistratura asservita ai partiti….si forse in quanto ai partiti hanno ragione ma guarda caso che quei partiti con sempre meno distinzione sono quelli che hanno votato loro….strano
eppure Berlusconi tuonava le stesse cose quando veniva indagato e loro si rimettevano alle decisioni della Magistratura.Si cambia alla svelta ma era nell’aria…….
Bruciata anche la candidatura Rossi… Dal cilindro del Pd senese alla fine è spuntato il nome di Fabrizio Nepi, sindaco di Castelnuovo Berardenga. Renziano. Scaramelli ha subito salutato la “nomination” come un successo. Ha pure parlato su facebook di partito unito… Probabilmente durante il film si è un po’ appisolato…O ha visto un altro film…
Ma ora Bettollini ritira le dimissioni?
Scusatemi se potete, sono spazientita. Pensate davvero che ci può interessare tutta questa telenovella ? La politica si è ridotta solo alle cronache degli incontri e scontri o vicende personali dei protagonisti, non va oltre. Come può interessarmi se tizio si dimette ecc. ecc. interessa sapere quali saranno i risparmi di denaro pubblico dopo questa falsa abolizione delle Province e quali saranno i campi d’intervento e la programmazione della futura amministrazione. Penso che dovrebbero spiegarci in che modo saranno rappresentate le minoranze e dato che queste variano da Comune a Comune (nel caso di liste civiche) i territori saranno presenti tutti? Voi avete le idee chiare? io no! Non ho mai giocato a carte ma da piccola sentivo i vecchi giocatori che dicevano “L’asso piglia tutto” non avevo mai capito il significato, penso di averlo capito adesso!
Questa storia è una farsa (oltre che una telenovela). Che riguarda pochissimi soggetti. E delle cose che citi (rappresentanza territoriale, ruolo e diritti delle minoranze…) non gliene frega niente. Vedrai le file di consiglieri comunali a votare, a Siena, per il presidente della Provincia… Già me l’immagino…