CETONA: DI MEO LASCIA, IL PD CANDIDA EVA BARBANERA

CETONA – Clamoroso al Sant’Elia… gracchiava 40 anni fa Sandro Ciotti dalle frequenze di Tutto il calcio minuto per minuto per segnalare un gol, magari del Cesena o della Ternana al Cagliari del grande Giggirriva detto Rombo di Tuono.
Ora, Fabio Di Meo, sindaco di Cetona non sarà Gigi Riva, nessuno lo ha mai chiamato Rombo di Tuono, tifa per la Lazio e non la le ‘physique du role’ del giovane con il vento in faccia. Ma giovane è giovane (non ha ancora 40 anni) e il sindaco lo ha fatto piuttosto bene. Clamoroso quindi che il Pd decida, come ha fatto ieri sera nella direzione del’Unione Comunale, di candidare un’altra persona. Con i ringraziamenti di prammatica. Nella fattispecie l’altra persona è Eva Barbanera, 42 anni, consigliera comunale uscente. Ufficialmente – si legge nel comunicato del Pd che annuncia la candidatura della Barbanera – ciò sarebbe avvenuto “dopo che il sindaco Di Meo ha comunicato la sua indisponibilità a ricandidarsi”. A prima vista – e leggendo la nota del Pd, l’impressione era proprio questa – sembra una giubilazione in piena regola, senza preavviso, come quella operata da Renzi nei confronti di Letta.
Avevamo anche già scritto su questo sito un articolo in tal senso. Ma è lo stesso Fabio Di Meo a chiarire. “E’ un equivoco!”, dice, spiegando che il Comunicato del Pd doveva essere accompagnato da un comunicato suo, nel quale egli stesso spiegava appunto i motivi della indisponibilità, legati a questioni personali e di lavoro e non a dissenso politico, che c’è, ma in questo caso non ha determinato la scelta”. Il problema è che il comunicato di Di Meo non è mai pervenuto, e quello del Pd si presta, oggettivamente (lo ammette anche Di Meo) ad interpretazioni come quella che avevamo dato noi.
Quindi, a Cetona nessun “caso Di Meo”. E nessuna “vendetta” dei renziani nei confronti di un sindaco che si è schierato con Civati e poi contro il governo Renzi, anzi contro le procedure con cui il governo Renzi è nato…
Tanto più, spiega ancora Di Meo, che la candidata Eva Barbanera, non è renziana ma ha, come lui, sostenuto Civati…
Non solo: l’indisponibilità alla ricandidatura da parte di Fabio Di Meo non era ancora uscita dalle stanze del Pd, nell’attesa che si trovasse una candidatura alternativa, condivisa…
Insomma, se non c’è un caso politico, di certo il Pd cetonese ha mostrato qualche falla nella comunicazione.
Quanto al dissenso di Di Meo rispetto a Renzi, al suo governo, alla prassi che è stata seguita, quello rimane tutto e non più tardi di ieri lo stesso Di Meo, da noi interpellato, si chiedeva come fare per riportare un clima di discussione e non di tifo da stadio all’interno del Pd, come fare per non lasciare campo libero, dentro il partito, a chi, in nome del “con Renzi si vince” sta facendo carta straccia di regole e passaggi democratici…
Di Meo scende da cavallo. Ma… la guerra continua.
m.l.
Di seguito, i comunicato diffuso oggi dal Pd di Cetona:
Al termine di una assemblea dell’unione comunale molto partecipata, il Partito Democratico di Cetona e Piazze hanno scelto all’unanimità Eva Barbanera come candidato sindaco per le amministrative della prossima primavera. Eva Barbanera, 42 anni, di Piazze, sposata, laureata in Scienze Statistiche ed Economiche, impiegata all’Università di Perugia è attualmente consigliere comunale. Ha iniziato a fare politica attiva con la nascita del PD, per il quale si è spesa in questi anni per dare forma e sostanza a un partito nato per portare la sinistra democratica nel nuovo millennio. Nell’attuale amministrazione comunale si è distinta nei lavori della “commissione comunale per il disagio sociale”, istituita per affrontare un tema molto presente anche nella realtà cetonese, a causa della crisi economica di questi anni. Ha quindi maturato competenza nell’ambito amministrativo, sia nel lavoro che come consigliere comunale, ed una certa esperienza politica, oltre ad avere personalità, cultura, e voglia di impegnarsi nel comune in cui risiede da sempre. “La disponibilità di Eva è stata una buona notizia per la nostra comunità – afferma Matteo Spaccapeli, segretario dell’Unione Comunale del Pd di Cetona – ; dopo che il sindaco uscente ci ha comunicato la sua indisponibilità a ricandidarsi, il PD ritiene che Eva possa essere la figura giusta per continuare un lavoro di rinnovamento della comunità cetonese. A partire dalle capacità e dallo spirito di servizio che ha sempre dimostrato in questi anni. Eva rappresenta il giusto mix tra esperienza e cambiamento che ci richiedono i cittadini. Non per ultimo, si tratterebbe del primo sindaco donna di Cetona”. Eva, dopo alcuni giorni di riflessione per analizzare la richiesta e le indubbie difficoltà che l’incarico prospettato comporta, ha comunicato nei giorni scorsi, alla segreteria del Pd di Cetona, la sua disponibilità a candidarsi. Nei prossimi giorni proseguirà il percorso di ascolto e condivisione con le comunità di Cetona e Piazze per arrivare ad un progetto realmente partecipato per le prossime amministrative.L’Unione Comunale del Pd di Cetona intende, infine, ringraziare il sindaco Fabio Di Meo per il grande impegno, la vicinanza e la disponibilità che ha dimostrato in questi anni per far crescere le comunità di Cetona e Piazze.
Da Fabio Di Meo, sindaco di Cetona riceviamo e pubblichiamo:
Le ragioni che mi hanno indotto a non ricandidarmi alla carica di Sindaco del Comune di Cetona, nascono da considerazioni di carattere amministrativo e personale.
Le riforme “spezzatino” che hanno interessato gli enti locali negli ultimi anni hanno colpito con ferocia l’autonomia dei Comuni. Spesso ridotti ad esattori per conto dello Stato, come nel caso dell’IMU o dell’addizionale sulla TARES. Mentre il Patto di Stabilità che azzera la capacità di manovra nel campo degli investimenti pubblici, la moltitudine di vincoli e imposizioni di legge finiscono per determinare a priori la dislocazione delle già pur esigue risorse a disposizione, relegando gli Amministratori a semplici contabili. Il tutto condito da una totale incertezza legislativa che espone gli amministratori locali alla berlina dei cittadini, spesso non in grado di cogliere la logica di alcune riforme per il semplice fatto che una logica non c’è. Con un’assenza di risorse che impedisce di dare risposte a quegli stessi cittadini travolti dalla crisi.
Uno Stato che interviene con solerzia quando c’è da ridurre la partecipazione democratica nelle piccole comunità: riduce il numero degli assessori e dei consiglieri in enti dove gli stessi percepiscono indennità simboliche. A Cetona arriveremo a sei consiglieri e due assessori.
E riduce drasticamente rispetto al passato la possibilità da parte dei Sindaci di svolgere il proprio compito riducendo le possibilità di assentarsi dal proprio posto di lavoro per svolgere le mansioni istituzionali. Questo tra l’altro creando un’evidente discriminazione tra cittadini di seria A, quelli dei Comuni con più di 3000 abitanti dove il livello delle indennità permette di avere un Sindaco a tempo pieno; e cittadini di serie B, quelli dei Comuni con popolazione inferiore ai 3000 abitanti dove il livello delle indennità obbliga a trovare difficili compatibilità tra attività lavorativa personale e compiti istituzionali.
Tutto quanto detto fin qui si configura come un vero e proprio corto circuito al quale dobbiamo e possiamo trovare la forza di rispondere con amministratori capaci di mettere sul tappeto nuove energie personali e collettive, e con la candidatura di Eva Barbanera queste condizioni possono esserci tutte.
Dopo dieci di anni di partecipazione all’Amministrazione comunale di Cetona (cinque da assessore e cinque da Sindaco), io ho sentito di non avere più dentro di me la forza adeguata per affrontare ancora questa situazione, e dunque ho ritenuto fosse mio dovere farmi da parte per consentire a persone più motivate e meno stanche di affrontare questa enorme sfida.
Ringrazio comunque tutto il Partito Democratico di Cetona per avermi chiesto di ricandidarmi di nuovo alla guida del Comune, e per averlo fatto sia in seguito al resoconto di fine mandato, sia successivamente dopo una prima fase di consultazioni per l’individuazione del nuovo candidato.
Riconosco che la mia è una scelta tutta personale, estremamente sofferta e che faccio con dolore, ma compiuta in ultima istanza perché mi sentirei un irresponsabile, di fronte ai cittadini e di fronte alle forze politiche, a gettarmi di nuovo in un’esperienza per la quale dentro di me non sento più la forza necessaria.
Mi sento comunque rincuorato dal fatto che il PD abbia scelto come candidata sindaco l’attuale consigliere Eva Barbanera, una persona con le giuste competenze per svolgere un ruolo così difficile, e che sono certo abbia un profilo amministrativo in grado di garantire al centrosinistra di vincere le elezioni e di guidare il Comune nel modo giusto, lungo le linee di quella tradizione di buon governo che ha da sempre contraddistinto il Comune di Cetona.
Comprendo le motivazioni personali e “politiche” di Fabio che lo hanno indotto a rinunciare ad un’altro mandato, tuttavia le questioni oggettive che hanno creato il “corto circuito” saranno le medesime che si presenteranno al suo successore.in pectore… Considerato l’ottimo lavoro di Fabio su di un programma ancora da portare a termine, per il PD era più utile assumere certe responsabilità per tenere ferma la posizione, che estrarre dal cilindro un altro nome per coprire una casella vuota…Ma quando la barra dell’astag è rivolta al “verso”…non sai mai se è quello giusto…