VANDALI AL CIMITERO RUBANO RAME. E SCARAMELLI SI VESTE DA SCERIFFO…

CHIUSI – La notte scorsa vandali hanno danneggiato il cimitero. Sono stati anche rubati tutti i canali di rame. Un fatto grave che il sindaco Scaramelli ha commentato così su facebook: “Come Comune di Chiusi reagiremo con un nuovo regime di Ordinanza Straordinaria di Sicurezza Urbana con presidi h24 forze ordine e associazioni, installazione di videocamere e liberalizzazione norme difesa propria abitazione. Ma una cosa è certa, se becchiamo chi è stato, come Comune di Chiusi mi costituisco parte civile nel processo e chiedo lavori forzati in comune a vita per i colpevoli!! Adesso basta!!”
Linguaggio colorito, qualche strafalcione lessicale ma anche annunci in stile sceriffo di Dodge City: lavori forzati in comune, liberalizzazione delle norme di difesa della propria abitazione…” Che significa? mettere il filo spinato con la corrente elettrica intorno alle case e armarsi per difendersi dai ladri, facendosi giustizia da soli come nel Far West? Vuol dire che si costituiranno ronde armate di cittadini, magari quelli dell’Auser, della Pubblica Assistenza o di Volto Amico che gireranno per le strade con la mazza da baseball in mano?
Gli atti vandalici sono sempre odiosi, al cimitero ancora di più perché segnalano una mancanza di rispetto perfino per i morti e il loro sonno eterno… Ma la reazione del sindaco appare quantomeno scomposta. Una reazione in stile Gentilini – ve lo ricordate, il sindaco sceriffo leghista di Treviso? – che contrasta con l’aplomb buonista e perbenino dello stesso Scaramelli versione catto-comunista conosciuto fin qui. Il mite e tranquillo Scaramelli ha deciso di indossare i panni del duro alla John Wayne o Lee Van Cleeff (Tex Willer, no, troppo di sinistra: lui è a favore degli indiani, contro i padroni della ferrovia e contro i politicanti parolai…)
Ma non è stato il fattaccio del cimitero la goccia che ha fatto traboccare il vaso e cambiare linea a Scaramelli, perché già una decina di giorni fa il Comune di Chiusi aveva annunciato un “giro di vite” (telecamere, illuminazione e sorveglianza più accurata) e stipulato una convenzione con l’Associazione AISISU (sociologia investigativa e sicurezza urbana) guidata dalla giovane chiusina Alessandra Venturini e Vincenzo Naselli, nominando addirittura un “consigliere alla sicurezza” nella persona di Massimo Montebove, portavoce nazionale del sindacato autonomo di polizia SAP, nonché cronista de La Nazione.
Un “consigliere alla sicurezza” che trattandosi appunto di Montebove, assume già nelle intenzioni le sembianze dello sceriffo con la stella… Montebove che è stato portavoce per due campagne elettorali della destra locale, prima di diventare il trombettiere prediletto di Ceccobao; Montebove che recentemente ha dichiarato che manganellerebbe volentieri i manifestanti che distribuiscono baci ai celerini, “perché anche quella è una provocazione” (lo ha detto dopo il caso della giovane “no Tav” che baciò un poliziotto alzandogli la visiera del casco d’ordinanza); Montebove che come portavoce del Sap manifestava insieme a noti esponenti fascisti contro il Governo Prodi…
Ecco, una giunta di centro sinistra che assume come consigliere alla sicurezza una figura con il pedigree di Montebove, lascia francamente perplessi. Come lasciano perplessi le dichiarazioni bellicose del sindaco Scaramelli.
Quanto alla “minaccia” di costituirsi parte civile, contro i vandali del cimitero, lo faccia pure Scaramelli. Sarebbe cosa buona e giusta. Ma perché non lo fa anche per l’inquinamento da nichel della falda di Fondovalle? Anche in quel caso c’è stato un danno. Potrebbe farlo da subito, contro ignoti, tanto per cominciare. Poi si vedrà.
Catto. Non vedo il comunista. Parolibere, avrebbe detto Marinetti. Sento parlare di telecamere almeno dai tempi di Ceccobao, quando qualcuno spaccò tutti i lampioni all’ingresso del parcheggio, che, per prudenza, furono tolti e mai sostituiti. Così, per la sicurezza; non contro i ladri ma per non inciampare!
Cattocomunista è una autodefinizione. L’ha usata lui in una intervista a Primapagina, tempo fa…
noto che con le parole lei è molto bravo, se le posso dare un consiglio perchè invece di criticare continuamente non ci da dei suggerimenti costruttivi?
Caro Naselli, sono 30 anni che lo faccio, anche dalle pagine di un giornale. Forse è Lei che è disattento. O troppo giovane. E in ogni caso, io in questo caso ho criticato le parole fuori luogo di un sindaco, che poco hanno a che vedere con la cultura della sinistra e del mondo cattolico da cui il sindaco proviene, con la tradizione di questa città e con l’ordinamento giuridico italiano, poi ho criticato la scelta da parte di quel sindaco di una soluzione (e di una persona), a mio personale giudizio, che ha i presupposti sbagliati. Tutto qui. Ancora non è vietato.
Codeste sono le risorse culturali di coloro che credono che il ”Mercato” sia un sistema premiante e che tenda a ripartire la ricchezza prodotta in misura eugualitaria per cui l’unica reazione possibile è l’inasprimento di disposizioni in un periodo dove la delinquenza aumenta per pure questioni di fame ed una parte delle classi subalterne reagiscono in codesto modo, in maniera dove non esiste educazione, dove esiste fame, dove esistono condizioni di marginalità elevate e di grande bisogno.Non le giustifico tali azioni di chi ruba, perdipiù in un cimitero,ma mi sforzo per capirne le cause e cercare di porvi rimedio se fossi una autorità pubblica anzichè invocare” i lavori forzati” che può essere una espressione dettata da un momentaneo e concepibile stato di rabbia e risentimento,ma come hai detto tu Marco, per quanto riguarda per esempio la situazione di inquinamento e del dissesto prodotto dal sistema del profitto i lavori forzati non si auspicano in quanto quella è una prerogativa che il sistema partorisce costantemente ed ormai è assunta dalle menti della maggioranza delle persone come ”normalità”, assoggettando le coscenze a vivere dentro tale stato di cose, anzi cercando di smorzare ogni atto che tenda alla verifica ed a risalire alle responsabilità dirette che senz’altro esistono poichè l’inquinamento ed il dissesto del territorio non sono mai casuali., spesso prodotti anche da esigenze di bilancio dal momento che è stato raschiato il fondo del barile e non ci sono risorse. Allora in quale contesto viviamo ? Chiediamocelo!Siamo al punto che coloro che protestano anche in Parlamento vengano additati come ”eversori”.Forse eversori è una parola giusta:eversori di questo sistema gestito e diretto da questa politica che con manovra dei media e quindi dei cervelli crea il consenso.Questo sì.Io credo che la situazione s’incancrenisca e si arrivi al tracollo perchè con questo popolo le misure ed i risanamenti che spesso sono peggiori dei mali purtroppo producono solo continuo assorbimento di fondi pubblici ed i bilanci sono sempre più in rosso per quanto riguarda lo status del benessere pubblico.Questo è un governo del Paese che da una parte dice che la crisi è ormai finita(lo sentiamo quasi tutte le sere che gli indici sono in risalita) e dicono che alla fine della galleria s’intravede una luce, ma dall’altra localmente taglia le spese e lascia le provincie ed i comuni alla totale decisione di ciò che stabilisce l’Europa.Progressisti ed incazzati localmente per la Spending Review e la non posssibilità di sforare i bilanci e conservatori ed osservanti a Roma, , e chi contesta è un eversore.Giano Bifronte al confronto era una figura mitologica che incarnava l’ unidirezionalità.ma il guaio vgero è che tali comportamenti non trovano nessuna condanna o critica che sia.Questa è la vera limitatezza di tale ceto politico:Non hanno più nè la facoltà di leggere ma nemmeno quella d’incazzarsi perchè hanno capito che così facendo il sistema si regge solo per loro egli è più che sufficente dato che il popolo è muto.
Così faceva Berlusconi, cosi faceva Monti, così ed anche in maniera più pesante produrrà l’accordo Renzi-Berlusconi.E’ un bel discorso quello che ha fatto Giulietto Chiesa e che ho ricevuto da un amico:Eccolo di seguito :
” I sepolcri imbiancati che abbondano in Italia,specie nei mass media,strillano contro il M5Stelle che fa opposizipone al colpo di Stato che è in atto con la legge elettorale Renzi-Berlusconi.Fossi stato in quell’aula avrei fatto lo stesso. Ci stanno portando via anche quel poco di democrazia formale che ancora avevamo.Il maggioritario è una truffa ai danni dei cittadini che vengono privati del diritto di scegliere chi li potrebbe rappresentare.Il Porcellum è stato una truffa al quadrato.La Legge Renzi-Berlusconi è una truffa al cubo.E’ un punto di non ritorno.I maggiordomi del vero potere, che è quello delle banche,giuocano il tutto per tutto,finchè possono.Se possono è perchè noi citadini siamo disorganizzati,dispersi, manipolati.E’ giunto il momento di unire le forze in una grande alleanza democratica e popolare.”FIRMATO GIULIETTO CHIESA.
Questa è la situazione in cui versa l’italia. Ma come, ci hanno detto per anni che occorreva rendere ai cittadini il diritto di eleggere coloro che godevano della loro fiducia ed adesso si accetta in silenzio la decisione di farli nominare alle segreterie dei partiti ? Tentano di tutto questo si sà, ma ciò che più mi sconvolge è che non trovano nessuna risposta sociale tali decisioni, la gente è inebetita al punto di non rendersi e di non volersi più rendere conto di ciò che accade.
Tale il Governo lavora ancora un altra volta per i padroni del vapore, per i Berlusconi. Daltra parte i berluschini cosa ci starebbero a fare con un consenso così previsto in quel partito dato ad oltre il 30 percento ? Berlusconi ci va a nozze perchè ha capito che a questo punto è in buone mano, e con lui l’Italia, anzi Forza Italia.
Per sdrammatizzare. Un lettore ha inviato questo messaggio: “che ci fa Di Pietro nella foto di John Wayne? Ecco svelato l’arcano è lui l’ispiratore del giro di vite sulla sicurezza a Chiusi…” . In effetti una certa somiglianza tra l’attore in basso a destra e il Tonino nazionale c’è…
Il bellicoso proclama del sindaco e questo articolo di Primapagina hanno suscitato e stanno suscitando un certo dibattito, anche su facebook. Dibattito dal quale traspare, abbastanza evidentemente, come la civilissima Chiusi, un tempo roccaforte comunista ora fortino dei renziani, non sia poi così diversa nelle pulsioni della gente dalle lande bergamasche e dal varesotto, dove impera la cultura protezionista, ma, diciamolo, anche xenofoba, razzista e destrorsa della Lega. Non solo i partiti sono cambiati negli ultimi 20 anni. A Chiusi è cambiata anche la gente. Due domande, mi sorgono spontanee, come diceva il buon Lubrano in Tv: 1) c’è qualcuno tra coloro che vorrebbero linciare sul posto i ladri di rame del cimitero che ha pensato ai “lavori forzati a vita” per la signora Armellini proprietaria di 1.243 immobili, quasi tutti nella Capitale, non dichiarati al fisco e di proprietà all’estero per 2,1 miliardi, anche quelle non dichiarate, accusata di evasione fiscale per milioni di euro?
2) E perché se c’è tutta questa attenzione alla sicurezza,a Chiusi, nell’agosto scorso, dopo un omicidio in pieno centro, per 40 giorni ci fu un silenzio di tomba intorno a quel caso? E anche dopo l’arresto di 4 ragazzi se ne è parlato pochissimo? Non sentimmo allora proclami come quello lanciato ieri dal sindaco Scaramelli. Come mai?
“il mondo è bello perché é diverso” così mi diceva sempre mio nonno quando ero piccolo, ed io ho sempre ascoltato con piacere i consigli o le critiche di persone più adulte, perché in ogni uomo adulto vi è un uomo saggio, dottore o contadino, ognuno ha dentro di se l’esperienza di vita.
da parte mia signor lorenzoni vi é piena disponibilità ad ascoltare i suoi consigli.
Sig Naselli, le rispondo con De André:”Si sa che la gente dà buoni consigli, sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio”. Io posso dire la mia, non dare consigli (anche se al sindaco qualche consiglio via via, e pure ultimamente ho cercato di darlo: sulla questione del nichel per esempio, sulla stazione in linea, sullo stadio…). Comunque, se vuole fare due chiacchiere sulla città, sulla mia idea di città, sui problemi che affliggono Chiusi e i suoi abitanti, sulle “emergenze” vere e quelle presunte… sa dove trovarmi. Saluti
Spesso nei giudizi sembra di essere ”supponenti” , ma non è così.La risposta a te Marco quando tu chiedi :” perchè Chiusi è questo ?” non può che essere culturale.E se è vero com’è vero che di fronte a fatti del genere si scatena la caccia all’uomo degli sceriffi e di una gran parte della cittadinanza, chiediamocelo il perchè la gente è così rispetto ad altre zone della Toscana,che la fa rassomigliare a certe altre del Veneto dove la Lega ha avuto i suoi indici più alti alle elezioni in un recente passato.Secondo il mio parere una parte della spiegazione è proprio nel tipo di economia a carattere agrario che queste parti hanno avuto.nelle nostre zone dove le atttività industriali sono state minime e nella gente non c’è stata una penetrazione della cultura operaia e progressista che hanno avuto altre zone industriali
d’Italia non ostante la presenza di un partito come era il PCI.Anzi, su tali basi si è costituita l’essenza della cultura contadina dal dopoguerra in poi e la composizione del ceto politico è stata contrassegnata dalla presenza quasi totale di gente proveniente da una cultura agreste o comunque legata a quel tipo di economia.Gente che comunque prima di muoverla spesso occorreva
che il padrone giungesse al punto di minacciarla di sfratto ed anche altro.In pratica un ceto politico retrivo che non si è evoluto nel modo delle classi operaie delle periferie industriali delle città.Ed oggi nella reattività della gente c’è contenuto anche tale messaggio atavico che viene da lontano, che sa tanto di reazione.non è senz’altro tutta la spiegazione ma credo che una parte sia qui, proprio nella mancata evoluzione di tali persone,non ostante il credo cattolico possa aver fatto da moderatore.Nel caso del Sindaco e delle sue parole al riguardo di quell’ espressione dei ”lavorio forzati” tutto questo però non sembra, ed è.tipico nel pensiero comune vedere il fuscello e non vedere la trave (i problemi del silenzio dell’opinione pubblica sulla morte di quell’anziano a cui ti riferisci e la normalità con la quale vengono trattati dal pensiero comune i fatti del tipo ”inquinamento o
furti di soldi pubblici per le grandi proprietà immobiliari a cui ti riferisci).ma è l’Italiano che è questo, l’Italia è questa ed ormai ne abbiamo preso visione ed è immodificabile tale fatto che sia un paese con una profonda cultura individualistica, anarcoide, e di destra.Un paese dove lo Stato non esiste paragonato alla Francia, Inghilterra, Stati Uniti,Germania.Un paese che si commuove per i Marò prigionieri ma che è totalmente subalterno all’informazione veicolata e che non si accorge che il modo di vivere faccia anche il modo di pensare.E’ un popolo solo reattivo quando i fatti materiali lo toccano da vicino, allora scatta la scintilla.Ma è una scintilla reazionaria che porta ad una involuzione,mentre ci vorrebbe un altro tipo di direzione politica da parte della politica stessa e di chi la dirige.Ma per tante persone tutto questo è un lusso che nemmeno concepiscono e sanno vedere.
XCarlo Sacco. E’ chiaro che le radici storiche e culturali hanno il loro peso; però non è difficile accorgersi che quello che è accaduto negli ultimi vent’anni anche da queste ha molto in comune con quello che è successo a livello nazionale.
Con il ridursi della politica (di destra e di sinistra) alla semplice gestione dell’esistente intrecciandosi con gli affari (leciti e illeciti) è di pari passo scaduto anche il livello civile.
Non ingannino la miriade di manifestazioni per la parità dei sessi, per il rispetto dell’ambiente, per lo sviluppo di biblioteche e e venti culturali e via dicendo. Tutto ciò non ha e non può avere nessun impatto sul quotidiano dei cittadini senza linee guida forti e ancorate a principi saldi e condivisi.
Prova ulteriore ne sia la scolarizzazione dei nostri ragazzi. Oggi, rispetto alle generazioni passate, i laureati sono notevolmente aumentati eppure al di la di apprezzabili conoscenze specifiche non hanno prodotto nessun elevamento culturale o civile stabile.
Per rimanere al tema del furto al cimitero io vedo rispuntare temi e termini estranei alla cultura contadina o di sinistra ma affini al pensiero dominante che vuole una giustizia “a la carte”, inflessibile con i piccoli malviventi e più che tollerante con i potenti.
Una volta i cittadini più poveri si incazzavano per la severa condanna di uno che aveva rubato una mela e chiedevano (inascoltati) pene dure per i grandi ladri di stato.
A forza di condoni, indulti, scudi fiscali, prescrizioni, leggi ad personam, processi farraginosi e interminabili si è diffusa l’idea di una legalità variabile.
I partiti ci sguazzano perchè sono tra i potenti e al popolino non resta che rifarsela con i più deboli.
Il giano bifronte che hai citato è vero che guarda solo in una direzione: quella che gli fa più comodo.
Il sindaco che vorrebbe lavori forzati a vita per chi ha rubato il rame fa parte di un partito che in questi giorni in parlamento sta votando l’ennesimo decreta svuota-carceri.
Non è che non ci sono elementi per capire è che non si vuol capire. O si fa finta.
Tanto per dire: oggi su La Nazione è uscito un articolo sul raid vandalico e il furto di rame al cimitero di Chiusi. Normale. E’ cronaca. Ma il cronista autore dell’articolo è Massimo Montebove, ovvero il poliziotto da poco nominato “consigliere alla sicurezza” dal sindaco Scaramelli. La Nazione usa gli addetti alla sicurezza degli stadi, per scrivere gli articoli di cronaca sulle intemperanze degli ultras?
E domani cosa uscirà su La Nazione Siena, un’intervista del cronista Montebove al consigliere alla sicurezza del Comune di Chiusi? Visto l’andazzo dell’informazione regionale non ci sarebbe nemmeno da stupirsene. Del resto, a molti piace così e pochi ci trovano qualcosa da ridire…
X Fiorani. E certo che è così e così l’intendo anch’io.Chiusi non è sulla Luna o su Marte, E’ qui in questa terra e non è esente da quei malanni che affliggono l’intera Italia, ma alla base non c’è solo un perchè, ma una quantità di perchè, e molti di questi veramente riguardano le origini e la natura di questo malessere, di questo modo di pensare e di reagire,che butta all’aria quanto è costituito poichè lo ritiene un freno, un paletto all’espansione di un nuovo modo di governare che viene creduto uno di quei bisogni più importanti d’Italia.Ma in tale corsa non si accorgono cosa producono nella mente delle persone ed è lì che casca l’asino.Liberarsi dei vincoli ideologici è la spinta che risuona più forte, il fare senza curarsi delle conseguenze,mentre taluni che sono all’apposchio”come si dice a Chiusi volgarmente” sanno bene dove conduca tale modo di fare, di interpretare la politica, di lavorare..Si ritorna sempre lì: alla cultura degli Italiani.Ci sono già passati nel 1921, poi venne la crisi, la fame, la guerra, poi la ricostruzione.Poi le crisi successive che spingevano verso il basso chi nulla aveva. Oggi si riprospettano in altri modi le stesse sostanze e servono a chi sta ai vertici ed il popolo bue ratifica
col voto,contento e mazziato perchè pensa che cambi qualcosa.E quando non cambia si rivolta contro chi pensa che abbia messo i bastoni fra le ruote…..sembrerebbe un discorso spocchioso, tipico di coloro che si rifugiano in torri d’avorio, ma il mondo sta funzionando così da quasi cento anni.Chi ha figli dovrebbe veramente pensarci per bene invece di battere le mano.Ma è sempre questione di testa.
C’è anche chi dissente a destra od a sinistra, ma almeno dà una spiegazione e si oppone.Ma non è una prerogativa molto comune fra coloro che dicono di costruire mentre stanno zitti ed accettano tutto dicendosi anche di sinistra e stanno zitti accettando quanto sta succedendo all’ordinamento giuridico-politico italiano per azione dei loro vertici.Siamo in mera e pura povertà.