STRADE DISSESTATE, IL PD: “INTERVENTO URGENTE PER LA FRANA SULLA 146”

DRAMMATICA LA SITUAZIONE DELLA PROVINCIALE DI FONDOVALLE CHIUSI-FABRO. A TAVERNELLE UN SOTTOPASSO SBAGLIATO…
Le piogge di questi giorni hanno ulteriormente aggravato la situazione, già precaria, di molte strade del territorio. Una di queste, peraltro tra le più trafficate, è la Provinciale di Fondovalle che da Chiusi conduce a Fabro. Il tratto compreso tra Fabro e Ponticelli è praticamente un percorso da Camel Trophy, tra buche, buche con acqua, avvallamenti, banchine allagate o inesistenti… Il tratto tra Ponticelli e Chiusi Scalo è decisamente migliore, ma non si può dire che sia un tavolo da biliardo. Di fronte alle segnalazioni, alle proteste e ai danni lamentati da diversi automobilisti, le Province di Terni e Perugia hanno deciso di portare a 30 kmh il limite di velocità, ma di interventi non se ne parla: mancano i fondi. Si confida nei contributi post alluvione 2012.
Problematiche le condizioni della ex statale, ora Regionale 71 e di alcune strade del castiglionese (quella che dalle Torri sale a Vaiano e Villastrada e quella che porta a Gioiella e Pozzuolo). Anche nei centri abitati a Castiglione del Lago, Chiusi, Torrita, Sinalunga le strade sono piuttosto malmesse, con l’asfalto messo a dura prova dalle piogge.
Singolare il caso della strada che collega, anzi dovrebbe collegare Tavernelle con l’altra frazione di Macereto, nel comune di Panicale. Con la realizzazione della Variante alla Pievaiola, la vecchia strada era rimasta interrotta e ne è stata costruita una nuova, con un bel sottopasso. Solo che ogni volta che piove (e soprattutto se piove forte) il sottopasso si allaga. L’opera è costata intorno ai trecentomila euro, è stata pagata interamente dalla Regione, ma non è stata fatta, come si dice, a regola d’arte. Si vede benissimo, infatti che quel tratto di strada è sotto il livello del Nestore che passa lì a poche decine di metri e più in basso rispetto al livello stradale. Per onestà di cronaca, va detto che l’Anas che ha redatto il progetto, aveva intuito il possibile rischio inondazione del sottopasso. E proprio per questo, aveva predisposto un tubo di scarico che portasse le acque piovane al Nestore. Solo che si sono sbagliate le altezze, le pendenze del tubo e i livelli. Conseguenza di tutto ciò, il tubo non solo non incanala l’acqua piovana, ma trasporta nel sottopasso quella del Nestore, non appena quest’ultimo si alza di livello. “Un disastro progettuale incommentabile” dicono i cittadini esterrefatti.
Altro problema, a questo punto annoso, e aggravato dalle piogge è quello della frana sulla ex statale 146, nei pressi di Querce al Pino. Anche in questo caso dovrebbe essere la Provincia di Siena ad intervenire, ma in 12 mesi nulla è stato fatto. E proprio oggi un altro smottamento ha interessato la stessa strada in località Fonte del Boia, un chilometro circa dalla frana, in direzione Chiusi. La situazione rischia di diventare insostenibile.
E a chiedere un intervento urgente è – sempre oggi – la segretaria chiusina del Pd, Pamela Fatighenti, che così scrive: “Intervenire subito per eseguire i lavori di sistemazione della frana lungo la strada provinciale 146. Da quasi un anno il traffico sulla strada che collega il casello autostradale di Chiusi al centro della città e alla stazione ferroviaria è regolato da un semaforo e procede a un unico senso di marcia. Questo causa continui disagi e il rischio di isolamento totale di tutta la zona. Un rischio aggravato da una nuova frana verificatasi in questi giorni a causa delle piogge. Non c’è più tempo da perdere. Chiediamo alla Provincia di rafforzare l’impegno ed accelerare gli interventi necessari per la riapertura della circolazione ai due sensi di marcia e il ritorno alla normalità. La pioggia che in questi giorni si è abbattuta sulla nostra provincia e sul territorio del nostro Comune – continua Pamela Fatighenti – ha provocato un’ulteriore frana lungo la strada provinciale 146, complicando una situazione già molto grave. Nel marzo scorso, infatti, una prima frana aveva reso necessaria l’istituzione della circolazione a senso alternato, regolata da un semaforo. Un intervento che, vista la mole di traffico che interessa questa strada, comporta pericoli e disagi notevoli per gli automobilisti. La situazione della strada, tra l’altro, ha causato un calo degli afflussi verso Chiusi visto le difficoltà che si incontrano per raggiungere la città. La situazione è insostenibile e non c’è più un minuto da perdere. Più volte, anche attraverso il sindaco, abbiamo sollecitato l’intervento dell’amministrazione provinciale per tornare alla normalità. Un appello che oggi rinnoviamo con forza”.
Leggo su Centritalia on line (http://www.centritalianews.com/) i risultati di un sondaggio.
La domanda era: La provincia di Siena deve ripristinare la Strada Provinciale 146 di Chiusi?
SI (61%, 1.247 Voti)
NO (39%, 787 Voti)
Totale votanti: 2.034
Secondo la rivista 787 persone (39% degli interpellati) avrebbero dichiarato che la Provincia non dovrebbe mettere mano al ripristino della frana che da un anno rende problematica la circolazione su tale arteria, che – vale la pena ricordarlo – non è una strada di paese, ma una ex statale, che porta al casello Autostradale e collega Chiusi con Sarteano, Chianciano, Montepulciano… Non sappiamo quali sian i motivi del “no al ripristino”, ma francamente sfuggono. Evidentemente ci sono 787 lettori di Centritalia che amano alla follia quel semaforo che regola il traffico in quel punto. Quelle tre lucine verde, gialla e rossa probabilmente le rilassa. Gente che con tutta probabilità non ha un cazzo da fare e quindi coglie l’opportunità di quella fermata per ammirare il paesaggio… Non sono mica poche 787 persone. E il 39% è una bella percentuale. Viene il dubbio che in Provincia si siano messi tutti – assessori, consiglieri, impiegati, impiegate, uomini di fatica, centraliniste, autisti ecc. a cliccare sul “no” sperando in una vittoria che avrebbe in qualche modo giustificato il ritardo nel ripristino della carreggiata franata. Altra spiegazione, neanche a volerla cercare, non si trova. A meno che la rivista on line non abbia voluto mandare un segnale alla Provincia (‘visto come siamo bravi noi, che invece di criticare…’). O a meno che il sondaggio sia del tutto fasullo (come molti sondaggi del resto). Perché, il fatto che la gente sia per il 39% completamente rincoglionita, non regge. Ma non regge proprio. Con tutta probabilità la giovane segretaria del Pd chiusino, non l’aveva letto. Se no forse avrebbe preso una posizione meno drastica… O forse se n’è fregata del sondaggio, di quel 39% di amanti del semaforo, ed ha alzato la voce lo stesso. E ha fatto bene.
se non ci scappa il morto, non si muove foglia…
Scusate, ma che domanda è quella ”se debba essere la Provincia a ripristinare lo stato della viabilità sulla 146 di Chiusi”?.Chi sovraintende a tale amministrazione di beni e servizi ? E ci si fanno pure le domande veicolate sul web? Ma a quale punto siamo arrivati ? Forse sono io che non mi rendo conto della cosa ma mi appare come una problema che non necessiti nemmeno di essere posto on line.Verrebbe anche da pensare alle cose più assurde rispetto alle risposte dei No. Assurde ma mica poi tanto se si tiene conto dei momenti in cui versano le casse delle Provincie e che le risposte fornite provengano e siano guidate da stuoli di cittadini indirizzati come gli storni d’inverno.Io credo che al punto in cui siamo arrivati vi siano anche forze che scaturiscano spontaneamente dall’interno delle questioni dove veramente si afferma la ”fantasia al potere”. In una Italia così non ci si meraviglia di nulla.Certo in mancanza di soldi : o stipendi o ripristino di viabilità. Scegliere è un dovere.La limitatezza di risorse può portare anche a questo.E non ci sarebbe da meravigliarsi visto che in Germania-ma è una via che ha imboccato anche l’Italia- la gente si autoriduca gli stipendi per far si che il datore di lavoro possa continuare l’attività.Forse quei no in quell’alta percentuale hanno scelto il poter continuare a fruire degli stipendi ?” Mors tua vita mea” recitava un detto latino.E’ azzardato pensare così ? Me lo domando.Altre spiegazioni non le trovo.
Su facebook Jaime Shultz Marchesini scrive: “Il PD lo chiede? E chi è che governa in tutti, dico tutti, i comuni e le province della zona? La realtà è che non ci son più i soldi del Monte”.
Vero, è il Pd che governa la Provincia e i comuni sia nel senese che in Umbria. E pure le due regioni. Ed è anche vero che i soldi del Monte su cui la Provincia di Siena ha potuto contare per anni, a desso non ci sono più. Ma se una asfaltatura si può anche rimandare. i soldi per le emergenze si dovrebbero comunque trovare. Monte o non Monte. La frana è un’emergenza. Come un’alluvione, come un terremoto, un crollo improvviso… Prima domanda: Che ente è quell’ente che non prevede in bilancio una quota per le emergenze e gli imprevisti?
La segretaria del Pd di Chiusi fa bene ad alzare la voce, ma è come se l’alzasse davanti allo specchio, essendo il Pd l’azionista di maggioranza di tutti i “governi” interessati. Seconda domanda: come si possono definire affidabili governi che non riescono a trovare i soldi e il modo per riparare una frana che da 12 mesi interrompe una strada di gran traffico?
Siamo al secondo dopoguerra.il Pd interviene per dire che bisogna riparare la strada,etc..
Pensavo .nel 2014 che queste cose lo dovesse fare il Sindaco ,la Provincia,il Prefetto etc..
Siamo ancora all’intervento dei Partiti che dovrebbero interessarsi di Programmi e Strategie ed invece si occupano di ovvieta’ amministrative.