PERCHE’ LA STAZIONE IN LINEA PER L’ALTA VELOCITA’ E’ UNA BUFALA

giovedì 23rd, gennaio 2014 / 15:52
PERCHE’ LA STAZIONE IN LINEA PER L’ALTA VELOCITA’ E’ UNA BUFALA
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CHIUSI – “Le città di Chiusi e Siena unite per il progetto dell’Alta Velocità. Adesso tocca a Umbria e Toscana!! Oggi se ne parla a Roma prima della direzione nazionale del Pd”. Così ha scritto questa mattina il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli sul suo profilo Facebook. Già quella parolina “prima” è in qualche modo rassicurante. Fa capire che della questione Scaramelli parlerà sì con Catiuscia Marini, e magari Wladimiro Boccali, anche loro membri della Direzione, ma, appunto “prima” che cominci la riunione, Non nella riunione. Può sembrare un dettaglio, ma non lo è. Perché se la Direzione Nazionale del Pd, il maggior partito italiano, azionista di maggioranza del governo Letta, si soffermasse a discutere di una questione come quella della stazione in linea per l’Alta Velocità a Chiusi, sarebbe la prova provata che il Pd non è un partito serio. Già qualche dubbio sussiste, a dire il vero. Ma questa sarebbe la ciliegina sulla torta. Invece, come spiega Scaramelli, ne parleranno prima. Magari davanti ad una birra. Così, en passant. Della serie: se ne dicono tante, una più una meno… Il timbro del Pd, per ora non c’è.

Perché, diciamocela tutta, il “progetto Alta Velocità”, così come lo definisce Scaramelli e così come lui stesso l’ha lanciato sui giornali e all’assemblea del Pd di Chiusi di 10 giorni fa, non è una cosa seria. E’ una bufala buttata sul tavolo, per stare qualche giorno sulle pagine dei giornali compiacenti, ma non ha alcun fondamento nelle leggi della domanda e dell’offerta (e in quella della logica), se si parla di trasporto ferroviario. E stupisce che a Chiusi, cittadina ferroviaria da un secolo e mezzo, realtà dove i ferrovieri e gli ex ferrovieri rappresentano gran parte della popolazione,  con una cultura ferroviaria diffusa e radicata, nessuno si stupisca delle baggianate sul tema che vengono sparpagliate ai 4 venti…

Qualche mese fa, alla fine dell’estate (settembre 2013) la questione registrò un certo dibattito: si parlava di stazione in linea da realizzare a Montallese; qualcuno (sempre del Pd) obiettava, che per ragioni di centralità geografica e di facilità di collegamenti, sarebbe stato meglio Farneta, nel cuore della Valdichiana, ma più vicina al raccordo stradale Perugia-Bettolle-Siena, e anche ad Arezzo; gli umbri invece puntavano su Ponticelli…  Dopo un paio di settimane di fuoco e fiamme, non se n’è parlato più, finché Scaramelli due settimane fa non ha rilanciato ipotizzando la costruzione di una nuova stazione, né a Montallese, né a Ponticelli, né a Farneta, ma, guarda caso, a ridosso dell’abitato di Chiusi Scalo, in un’area industriale dismessa, già nella disponibilità del Comune di Chiusi. Quella dell’ex Centro Carni. E giù altre due pagine di giornale, con applausi compresi. E nessuno che dice che in quell’area la linea AV ci passa, ma su viadotto. Quindi la nuova stazione si dovrebbe costruire in sopraelevata. Nulla di impossibile. Ma certamente più costoso. E nessuno che dice che la stazione non è solo una piattaforma su cui far fermare i treni av, ma una struttura che avrà comunque bisogno di binari complementari per il rallentamento e la fermata dei treni, uno in direzione nord e uno in direzione sud… Non è che i treni che sfrecciano a 300 all’ora si fermano di colpo sul binario della direttissima…

Cioè servirebbe, per la nuova stazione, quello che già c’è e che già adesso consente ai treni AV di uscire dal binario e fermarsi alla stazione di Chiusi. Quella attuale. Senza alcuna spesa aggiuntiva.

Le connessioni per uscire ed entrare nella direttissima già esistono a Montallese e a Ponticelli. Fino a qualche tempo fa i treni Av si fermavano. E identiche connessioni esistono anche a Valdarno, Arezzo, Orvieto e Orte. A cosa servirebbe una nuova stazione per l’Alta Velocità? Solo, probabilmente, a far lavorare le ditte che la dovrebbero costruire. Altra motivazione non esiste.

Non solo: lo stesso Stefano Scaramelli, che ora parla della nuova stazione, solo nel mese di giugno del 2013 chiedeva, con gran battage mediatico (e giustamente), alcune fermate alla stazione di Chiusi dei treni Italo della società NTV di Montezemolo e Della Valle.  Sette mesi fa, non un secolo fa.  Ecco, dove avrebbero dovuto fermarsi i treni Italo? Alla stazione di Chiusi, dove, evidentemente, si potrebbero fermare utilizzando le connessioni di Ponticelli e Montallese…  Quella era una battaglia giusta e sensata. Così come quella di chiedere altre fermate ai convogli AV di Trenitalia…  Ma evidentemente fa più fico proporre la stazione nuova. Come faceva più fico proporre lo stadio elefantiaco, 10 anni fa (salvo magari ripensarci quando il mostro ti rimane sul groppone…).

Si dice, adesso che se Trenitalia e NTV non fanno fermare i propri treni AV a Chiusi è per ragioni di mercato, per mancanza di utenza. Ma i treni non fermano per mancanza perché l’utenza è scarsa, o l’utenza è scarsa perché i treni non fermano? E chi dice che una stazione in linea ex novo farebbe aumentare l’utenza tanto da giustificarne la spesa?

Alla fine l’utenza sarebbe comunque quella della Valdichiana senese, forse dell’Amiata, dell’area del Trasimeno e dell’alto orvietano. Poco più: chi verrebbe a prendere il treno AV a Chiusi da Perugia città, Foligno, Spoleto, Città di Castello, o da Siena, Poggibonsi, Colle, Radda? Nemmeno da Magione probabilmente. NIente a che vedere con il bacino d’utenza della Media Padana nei pressi di Reggio Emilia, che comunque pare non faccia faville…MEDIA PADANA

E allora di cosa stiamo parlando?

Ultima considerazione: Scaramelli non solo è amico di Renzi, ma è nella direzione nazionale del Pd  Così come la governatrice dell’Umbria Marini e il sindaco di Perugia Boccali che oggi si incontreranno per parlare della stazione Av. Il Pd è il primo partito, è al governo nazionale, guida il governo dell’Umbria e della Toscana, governa le città e le province di Siena, Perugia e Arezzo, è forza determinante dentro i sindacati più forti: che cosa gli serve di più per ottenere qualche fermata dei treni Av, il parere di Obama?

E se non è riuscito il Pd a ottenere la fermata di due o tre treni, può realisticamente ottenere l’ok a costruire una stazione che costerà decine di milioni di euro? Ad occhio e croce no. O forse sì, ma allora vorrebbe dire che l’obiettivo è un altro…  Se qualcuno ce lo spiega ci fa un piacere.

Marco Lorenzoni

Nelle foto: immagini della stazione Medio Padana di Reggio Emilia

 

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