CECCOBAO ATTACCA ANCORA SCARAMELLI. E RISPUNTA LA CITTADINANZA ONORARIA AL CAV. VALORI

ChIUSI – L’ex sindaco ed ex assessore regionale Luca Ceccobao, ora che non ha più molto da fare, si è dato ad uno sport che lo impegna parecchio: il tiro al successore, cioè il tiro aĺlo… Scaramelli. Non perde occasione infatti Ceccobao per sparare siluri al suo ex delfino, ora bersaglio principale dei suoi strali. Lo ha fatto sulle procedure del “congresso” del circolo di Chiusi città del pd, poi lo ha fatto sulla questione dei consorzi di bonifica. E oggi, utilizzando facebook come una clava, è tornato all’attacco su una vicenda che sembrava archiviata: la cittadinanza onoraria, sia pure “virtuale”, al cav. Giancarlo Elia Valoti, che tanto fece discutere nella primavera scorsa. Ceccobao prende la palla al balzo di una notizia recente e cioè che la Procura di Roma ha chiesto la condanna a 4 anni e ad una ammenda di 1 milione di euro, per Valori, reo di aver diffuso notizie false sull’affair Alitalia e di aver manipolato il mercato. L’ex sindaco ricorda anche i trascorsi piduisti e di boiardo di stato dello stesso Valori, campione – dice – della democristianeria nazionale…
Nella sua ricostruzione dei fatti, al di là della critica all’operato della giunta Scaramelli sulla questione, Ceccobao dice cose vere. Ma arriva fuori tempo massimo e questa sua esternazione assume i contorni di un’azione strumentale all’attuale battaglia interna al pd e nulla più. Dove era Ceccobao quando primapagina per prima e poi anche altri media e le opposizioni consiliari fecero un discreto can-can sull’argomento, fino al ritiro delle opposizioni sull’Aventino per diverse settimane? Allora Ceccobao non si espose, eppure anche allora furono a più riprese ricordati i legami del cav. Valori con la p2 e la p4, con i poteri forti, insieme alle lacune della procedura seguita per conferirgli la cittadinanza onoraria, ritenuta inopportuna. Adesso la sua sortita appare tardiva e sospetta, anche se corretta nelle argomentazioni. In queta sua guerra a Scaramelli somiglia al conte Ugolino che in preda ai morsi della fame e del digiuno azzanna i suoi figli o a quegli animali che uccidono i propri cuccioli, quando questi provano a volare da soli… Spara bombe e siluri Ceccobao, ma.. a noi non sono mai piaciute le bombe, tantomeno quelle a scoppio ritardato.
Non mi è mai piaciuto farmi i complimenti da solo, o compiacermi per le cose fatte bene, però le uscite delle ultime settimane di alcuni appartenenti al pd di Chiusi mi costringono a un’eccezione. Vuoi vedere che molte battaglie fatte, magari senza usare i toni alti, senza grandi proclami, in questi due anni dalla Primavera di Chiusi erano giuste? L’ho sempre pensato, ma ora che in molti ex detrattori dall’interno del pd, Ceccobao in testa, ci danno ragione mi sto convincendo che siamo stati abbastanza bravi a capire e denunciare in tempi non sospetti tante situazioni, non ultima la vicenda Montepaschi, ormai quasi due anni fa a Chiusi, la Primavera ne parlò con Raffaele Ascheri, “l’eretico blogger senese”. Ci snobbarono in molti, si dice anche che molti si fossero adoperati per boicottare quell’iniziativa, dopo qualche mese le vicende della banca senese ci hanno dato ragione.
A proposito, lunedì 9 dicembre alla sala conferenze di S. Francesco noi della Primavera, ne riparliamo ancora con Raffaele Ascheri, chissà se ancora se ne rimarranno tutti a casa a far finta che non stia succedendo niente.
Mi trovi d’accordo Luca con il contenuto del tuo intervento poichè spesso quello che manca oggi è la retrospettiva dei comportamenti del passato e saperli inserire in un ambito politico più vasto e tenendo presente l’aria che spirava intorno.Quanto alle presenze del 9 Dicembre p.v. sarei un po’ scettico, nel senso che l’autocritica in genere da queste parti non è tanto amata. Tale occasione sarebbe quasi come uno scoprirsi e riconoscere che si era faziosi e questo non piace a nessuno anche se lo si è stati. Quanto è diverso il costume che vigeva nelle riunioni di partito una volta dove si tendeva a buttar fuori tutto, ogni cosa, senza scherno o paura. .Le fazioni c’erano anche allora ma ci si divideva su cose che erano di tutti, perchè il metro era quello dell’interesse pubblico.Adesso sono tendenze a celare per poi riportare in superficie ciò che serve al leader affinchè lo usi preparando prima il terreno favorevole all’accettazione, che poi proclamata appare che rivesta un interesse generale.In genere tutto questo si chiama vendita del fumo.