CRISI MPS, CHE SUCCEDE A SIENA E PROVINCIA? LUNEDI’ 9 DICEMBRE SE NE PARLA A CHIUSI CON RAFFAELE ASCHERI

ALLE ORE 21,00 ALLA SALA S.FRANCESCO, ORGANIZZA LA PRIMAVERA CHIUSI – Quando venne a Chiusi quasi 2 anni fa la bufera Montepaschi era nell’aria, ma non si era ancora abbattuta su Siena. Allora ne parlavano in pochi. Raffaele Ascheri era uno dei pochi. Lo faceva quotidianamente o quasi sul suo blog “l’eretico di Siena” e lo aveva fatto nell’ottobre 2011 al forum Cronache Italiane organizzato da primapagina a Città della Pieve. Da allora la crisi Mps, con la messa sotto accusa dell’ex number one Mussari e di altri esponenti del management della banca più antica del mondo, è esplosa in maniera dirompente e ha fatto saltare non solo antiche certezze, ma anche molti equilibri consolidati a Siena e provincia. Un buco gigantesco, una mucca munta fin quasi a prosciugarne le mammelle che ora non darà più latte, un sistema politico imperniao sul Pd, ma anche sul consociativisml del Pd con altre forze, comprese quelle sulla carta avverse che vacilla, una Fondazione che non ha più il potere di prima sulla banca e ha perso il ruolo di macchina per .a produzione di consenso, una città che punta ad essere la capitale europea della cultura nel 2019, ma al momento è in crisi di identità e sull’orlo di una crisi di nervi… Questo il quadro attuale. E di questo, così come delle prospettive Raffaele Ascheri tornerà a parlare lunedì 9 dicembre a Chiusi. L’appuntamento è alle ore 21,00 alla sala San Francescl, l’iniziativa, come già quella del 2012 è promossa dalla Primavera.
Serata interessante, esposizione lucida da parte di Raffaele Ascheri. Purtroppo in tanti hanno perso un’occasione. A parte lo zoccolo duro della Primavera (che ha organizzato l’iniziativa) e pochi coraggiosi che hanno sfidato la temperatura siberiana, gli altri non si son visti. Assenti i nuovi e vecchi dirigenti del pd, assenti i socialisti, Sel, assenti la nuova Forza Italia e gli alfaniani, le associazioni imprenditoriali, i sindacati. E ppure si parlava di Montepaschi, di Siena e della provincia. Delle ricadute della crisi della banca su un territorio in cui Mps è come la Fiat a Torino… insomma non si parlava del nulla e il dibattito non è stato inutile. Peccato per le assenze che confermano la cattiva abitudine della politica a evitare il confronto, e quella dei partiti a partecipare sollo alle iniziative proprie. Anche i giovani renziani, freschi vincitori delle primarie e ormai padroni del Pd, sono rimasti a casa. Il primo passo lo hanno sbagliato.
ingiusto. Stavano festegiando…
festeGGiando)
C’è poco da stupirsi, e non è questione dei giovani renziani; una volta il confronto politico e delle idee si cercava, oggi lo si evita come al peste.
Ma ne avete mai visto uno intervenire qui o sugli altri media locali? Eppure le occasioni non sono mancate. Cosa volete che gliene importi di far sapere cosa ne pensano sul disastro Monte dei Paschi (o sull’inquinamento da nichel)!
Sotto questo aspetto, come per molti altri (troppi) non è il caso di farsi illusioni: siamo in piena continuità.
Quel 90% di renziani nel pd e dintorni sono gli stessi che fino a due anni fa omaggiavano l’allora dominus Ceccobao.
Il pd non c’è più ma hanno accresciuto enormemente il loro peso le “partecipate” (auser, coop, parrocchia, banca, contrade…).
Se è così, e io credo che sia proprio così, si capisce benissimo che a confrontarsi con chi la pensa diversamente da loro non hanno nessun interesse.
E’ la nuova politica!
Appunto. E’ così per la politica, ma solo a Chiusi ci saranno diverse centinaia, forse migliaia, di persone che hanno il conto corrente, un mutuo, qualche titolo… al Monte dei Paschi. Centinaia sono le famiglie che hanno o hanno avuto in casa un dipendente del Monte, ci sarà poi qualche tifoso accanito della Mens Sana Baket o del Siena calcio sponsorizzate da Mps… E tutti quelli che con il Monte hanno il dente avvelenato per un mutuo negato, per le commissioni tropo care… ecco possibile che a tutta questa gente non freghi assolutamente niente di una serata in cui si parla della crisi Mps. Non è solo questione di politica e politici. E la stessa cosa vale per l’inquinamento da nichel. Se la gente comune non si preoccupa nemmeno se gli dici che una parte del territorio è contaminata (ed è contaminata, non perché glielo diciamo noi), vuol dire che non siamo alla frutta, ma si è freddato anche il caffè…