CONSORZI DI BONIFICA, DI BETTO CONTRO SCARAMELLI: “COSI’ SI APRE UN CONFLITTO ISTITUZIONALE CON LA REGIONE”

martedì 26th, novembre 2013 / 15:40
CONSORZI DI BONIFICA, DI BETTO CONTRO SCARAMELLI: “COSI’ SI APRE UN CONFLITTO ISTITUZIONALE CON LA REGIONE”
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Prese di posizione dei 5 stelle e socialisti. E il Consorzio della Valdichiana Romana precisa che…

La convocazione delle elezioni  previste sabato 30 novembre per il rinnovo degli organismi dei Consorzi di Bonifica Toscani, recentemente accorpati (da 33 a 6) dalla Regione, ha scatenato una serie di prese di posizione. E molte polemiche. Contro i “carrozzoni” e lo spreco di denaro pubblico” si è scagliato subito e per primo il sindaco di Chiusi Scaramelli che ha negato locali e personale del Comune per la consultazione, senza però spiegare che tra i consorzi chiamati al voto NON FIGURA quello per la Bonifica della Valdichiana Romana e Val di Paglia che ha sede proprio a Chiusi Scalo (come abbiamo fatto notare nel precedente articolo sulla questione).

Critici con i consorzi anche il Movimento 5 Stelle di Siena e i Socialisti senesi che avvertono: “La creazione continua di consorzi, società e enti ha portato ad una insostenibile tassazione locale e nazionale che sta affossando l’economia italiana. Sappiamo tutti che i veri sprechi non sono nel numero dei consiglieri comunali o provinciali, che hanno peraltro un gettone che copre a malapena i costi, ma nella miriade di enti, consorzi e società partecipate che non hanno nessuna ragione di esistere, se non quella di creare consigli di amministrazione e posti dirigenziali senza nessun vantaggio per i cittadini. Il nostro partito porrà come condizione vincolante per partecipare ad alleanze di governo nei comuni della provincia di Siena, una preventiva determinazione dei tagli agli sprechi che esistono nel nostro territorio”.

Il Consorzio di Bonifica della Valdichiana Romana con sede in Chiusi, con una nota fa sapere che “le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Bonifica Valdarno 2 si terranno il 30 novembre p.v. presso la sede del Consorzio per la Bonifica della Val di Chiana Romana e Val di Paglia, in Via Trieste n° 2 a Chiusi Scalo (SI). A tale proposito, giova ricordare che lo scrivente Consorzio ha, nella circostanza, messo a disposizione solo i locali, ma non è direttamente interessato da questa tornata elettorale”.

Ma c’è anche chi prende politicamente e pubblicamente le distanze da Scaramelli. E’ il caso dell’ex sindaco di Montepulciano Piero Di Betto, esponente, come Scaramelli, del Pd, che individua nelle posizioni espresse dal sindaco di Chiusi un “conflitto istituzionale con la Regione Toscana”.

Ecco la nota diffusa da Di Betto:

“Scrivo dopo aver letto su Primapagina che il Sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli non ha messo a disposizione locali e personale del Comune per le elezioni dei Consigli di Amministrazione dei nuovi Consorzi di Bonifica della Toscana (in programma il 30 novembre) per non rendersi complice di uno ‘sperpero di soldi pubblici’ in una ‘baracca italiana’.
Mi scuso anzitutto per l’attenzione che richiedo ai lettori degli organi di informazione e allo stesso Scaramelli ma l’argomento, a mio giudizio, presenta motivi di forte interesse per tutti i cittadini.di betto 3
Sulla ristrutturazione dei Consorzi di Bonifica nella nostra regione è da tempo in corso un confronto istituzionale e politico anche aspro: il timore che la riduzione da 33 a 6 di questi organismi finisca per penalizzare fortemente i territori “marginali” è più che fondato. E un’operazione di accentramento di competenze amministrative e di governo del territorio, proprio mentre i cambiamenti climatici, con le loro tragiche conseguenze, evidenziano la necessità di cure e attenzioni più capillari, appare in stridente contrasto con le aspettative di effettivo decentramento degli Enti Locali.
Ma al di sopra di tutto si staglia la posizione di Scaramelli che forse rispecchia un malessere della nostra società ma che mette in forte difficoltà chi, come me, attribuisce alla politica e ai ruoli Istituzionali un valore particolare e si chiede quale obiettivo possa avere.
Partiamo dalla politica, il luogo ideale del dibattito ma anche delle assunzioni di responsabilità: una posizione del genere nasce da una valutazione politica? E’ il frutto di un confronto, di uno scambio di idee, di una valutazione delle sue conseguenze? Sembra di no.
Possibile che un Sindaco cavalchi il malcontento, più o meno diffuso, quando dovrebbe sapere che proprio con l’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, di cui Chiusi fa parte, il lavoro di bonifica viene svolto dietro una programmazione e con elevata professionalità, dando un senso ed un valore al tributo chiesto ai cittadini?
Sono domande che, nella presa di posizione di Scaramelli non trovano risposta. E anzi il Sindaco di Chiusi, gettando benzina sul fuoco, sembra non esercitare un altro ruolo, decisamente più importante, che invece ha il diritto/dovere di ricoprire e cioè quello di controllore del corretto impiego delle risorse messe a disposizione della bonifica.
Così si da solo voce al qualunquismo e si discredita la politica, posizioni che rifuggono dalle assunzioni di responsabilità, dallo studio approfondito dei problemi, e che lasciamo volentieri ai ‘politicanti’.
La politica, quella vera, non cavalca il malcontento ma, consapevole di non avere la ricetta per la soluzione di ogni problema, si impegna per comprendere e correggere gli errori della società civile.
E veniamo al ruolo del rappresentante Istituzionale: a lasciare perplessi è anzitutto la scelta di tempo; già in tempi non sospetti avevamo letto delle perplessità di Scaramelli ma innescare l’ordigno a pochi giorni da un rito democratico quale un’elezione, con le sue forme e le sue necessità organizzative, vuol dire metterne a repentaglio lo svolgimento.
Può poi un Sindaco negare locali pubblici per l’esercizio di un diritto riconosciuto ai suoi cittadini? Ovviamente sono convinto che non possa perché anche se, paradossalmente, un solo amministrato volesse esprimere il proprio voto, l’Ente locale (espressione sul territorio dello Stato) avrebbe il dovere di consentirglielo.
La presa di posizione del Sindaco Scaramelli configura un conflitto istituzionale con la Regione Toscana, titolare della consultazione, e prende addirittura le sembianze di un boicottaggio, un estremo che tra apparati pubblici non si dovrebbe neppure sfiorare.
Il meccanismo è perfettibile, forse si sarebbero potute fare scelte diverse ma se si imbocca la strada della democrazia e del rispetto delle regole questa va seguita fino in fondo né sono ammessi sbandamenti”.

Chi ha ragione? Scaramelli i socialisti e i 5 stelle o Di Betto? Di sicuro l’esternazione di Scaramelli un po’ di confusione l’ha ingenerata, non fosse altro che per il fatto che a Chiusi la maggior parte dei proprietari di immobili versa il contributo di Bonifica al Consorzio della Valdichiana Romana e non a quello del Valdarno… Confusione che ha indotto lo stesso Consorzio di via Trieste a precisare che sabato prossimo si voterà sì nei suoi locali, ma per un consorzio diverso…

 

 

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Consorzio di bonifica
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