ASD CITTA’ DI CHIUSI: ESONERATO MISTER SCARPELLI. ORA GLI “AUTARCHICI” ANDRANNO AVANTI CON L’AUTOGESTIONE

mercoledì 06th, novembre 2013 / 12:46
ASD CITTA’ DI CHIUSI: ESONERATO MISTER SCARPELLI. ORA GLI “AUTARCHICI” ANDRANNO AVANTI CON L’AUTOGESTIONE
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CHIUSI – Il calcio è il gioco più bello del mondo, dicono. Ma sa essere spietato a volte. E di fronte a certe situazioni, non c’è amicizia o legame che tenga. E così dopo solo 5 giornate salta la panchina che mai ti saresti aspettato di veder saltare. Quella di Beppe Scarpelli, mister degli “autarchici” della neonata ASD Città di Chiusi. L’Athletic Bilbao de noantri, squadra partita dalla terza categoria per dimostrare che un altro calcio è possibile. Per dimostrare che si può fare calcio con giocatori a chilometri zero e a parametro zero, basandosi su due valori inalienabili e non negoziabili: l’amicizia e l’attaccamento ai colori della propria città. Un proclama quasi rivoluzionario, premessa di sfracelli, perché se giochi con il cuore e non solo con i piedi non ti batte nessuno.

Poi però comincia il campionato e il cuore non basta. Fuori casa gli “autarchici” sono formidabili: 2 vittorie su due. In casa invece, un disastro: 3 sconfitte su 3. Ma non sono stati i risultati, a quanto pare, a far saltare il banco. Anzi , la panca.  Piuttosto la gestione dello spogliatoio. La difficoltà di Beppe Scarpelli, uomo di calcio e di personalità spiccata (forse troppa per l’ambiente) a creare l’amalgama come si suol dire.  E a gestire squadra e cambi in corsa. O forse, più semplicemente, è stata la scoperta, dopo 5 giornate, che le idee di gioco di Scarpelli erano diverse da quelle di un buon numero di giocatori. E così sono cominciati i primi mugugni, poi il classico “o lui o noi”.

E’ successo anche ai grandi, a Mancini, a Zeman, forse sta succedendo ad Allegri… Di fronte alla possibilità di una defezione di massa tra i giocatori, la società non ha potuto far altro che prendere atto della situazione, ringraziare Scarpelli per il lavoro svolto, per la dedizione e la professionalità, ed esonerarlo. Come si fa nel mondo del pallone. Anche gli “autarchici” si sono dovuti adeguare alla prassi tutt’altro che rivoluzionaria che quando le cose non vanno come dovrebbero, è l’allenatore che paga.

E’ sempre stato così e così continua ad essere a qualunque latitudine e livello si giochi.

E adesso, chi prenderà il posto di Scarpelli sulla panchina della ASD Città di Chiusi? Trovare un allenatore a chilometri zero e a parametro zero, pronto a mettersi in gioco solo per la gloria, non è semplice. Ma il presidente Cupelli e i suoi collaboratori stanno guardandosi intorno.

Nel frattempo, per non gettare alle ortiche prima del tempo, il sogno rivoluzionario iniziale, si andrà avanti con una sorta di “autogestione” con il capitano Francesco Ferretti, il più esperto dal punto di vista dei trascorsi calcistici e al momento infortunato, che farà da “coordinatore”. Una soluzione alla corinthiana… Cioè quella che misero in atto negli anni ’80 Socrates e i suoi compagni nel Corinthians in Brasile. Un esperimento, la “Democrazia corinthiana”,  che portò la squadra allo scudetto e contribuì anche alla caduta della dittatura.  Hai detto niente.

Ora capitan Ferretti non sarà Socrates, e non è nemmeno un amante sfegatato dei colpi di tacco, come “il dottore”, però l’idea è di quelle che faranno parlare. E come sempre sarà il campo a dare i verdetti.

 

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