GLI ANNI DI PIOMBO, UN GIORNALISTA DI RAZZA… SABATO 30 A CHIUSI PRESENTAZIONE DEL LIBRO “L’ASPRA STAGIONE”

martedì 26th, novembre 2013 / 18:09
GLI ANNI DI PIOMBO, UN GIORNALISTA DI RAZZA… SABATO 30 A CHIUSI PRESENTAZIONE DEL LIBRO “L’ASPRA STAGIONE”
0 Flares 0 Flares ×

CHIUSI –  Continua a Chiusi la rassegna “Libriamoci”, una serie di incontri con l’autore che Sabato 30 novembre propone la presentazione del libro “L’aspra stagione” di Tommaso de Lorenzis e Mauro Favale. L’appuntamento è alle 17,00 presso la Sala San Francesco.

Si tratta di un libro sugli anni ’70, la stagione degli anni di piombo. I due autori sono entrambi nati in quel periodo, sono giovani, non l’hanno vissuta l’aspra stagione, ma la raccontano attraverso una sorta di lente d’ingrandimento che è la vicenda professionale, politica e umana di un altro giornalista che fu invece uno dei principali e più appassionati testimoni e cronisti di quel periodo: Carlo Rivolta, un “irregolare”, un cavallo di razza del giornalismo di strada, uno che prima dalle pagine di Paese Sera, poi da quelle del neonato “La Repubblica” ha fotografato, forse come nessun altro, ciò che succedeva nella Capitale, ma non solo, dentro e intorno i movimenti e i sommovimenti che resero gli anni ’70 una stagione aspra, e cupa, ma anche esaltante e piena di speranze. Alla fine spesso frustrate. La vicenda umana di Rivolta ne è uno specchio essa stessa,  fino all’epilogo tragico della morte per eroina nell’82. Prima che l’Italia vincesse il mondiale di calcio in Spagna e prima che cominciasse un’altra stagione…

L’assessore comunale Andrea Micheletti mi ha chiesto di partecipare all’incontro del 30 novembre,  di introdurre la presentazione.  Lo farò molto volentieri. Per varie ragioni. Una è forse la stessa per cui l’assessore si è rivolto al sottoscritto. Ed ha a che fare con lo spettacolo teatrale “Bianco Rosso e Nero”  presentato in varie occasioni nel 2012 e nel 2013. Da autore di quel testo teatrale, che sta diventando un libro in versione leggermente diversa (è in stampa), ho trovato molti punti in comune, molti agganci, molte conferme nel lavoro di Favale e De Lorenzis, che quando ho scritto il testo non conoscevo. Molte delle cose che Rivolta raccontò all’epoca, e che i due giovani giornalisti riprendono, sono anche dentro quello spettacolo e quel racconto. La differenza è che Rivolta le raccontava dalla prima linea, cioè dalla zona del fuoco, dove le tensioni erano più “aspre” e violente, lo spettacolo Bianco Rosso e Nero (e il libro che ne seguirà) raccontano invece sì alcuni fatti precisi e circostanziati, ma soprattutto la percezione che di quelle asprezze si aveva in questo territorio, periferico, ma neanche tanto, lontano dalla linea del fuoco, ma non troppo…

Parteciperò volentieri, insomma perché anche io, come molti della mia generazione in quell’aspra stagione ci sono passato dentro. Per età e formazione io sono più vicino all’esperienza di Rivolta che, sicuramente, ai due giovani autori che hanno vent’anni di meno e sono arrivati dopo. Ma leggendo il libro si intuisce che sono anche loro coinvolti, che quel collega morto troppo presto è anche per loro un esempio di giornalismo vero, senza fronzoli e senza condizionamenti, senza cedimenti alla ragion di Stato o di partito,  senza autocensure… Ma i condizionamenti, certi steccati, c’erano anche allora e Caro Rivolta era uno di quelli che li soffriva e non li accettava, fino a alla conseguenza estrema di chiamarsi fuori. Fino all’isolamento e, diciamolo pure alla solitudine.

Vale la pena leggere L’Aspra Stagione, anche perché è scritto bene. E sarà interessante, credo, ascoltare i due autori. Perché quegli anni possono sembrare lontani, lontanissimi, ma è appena l’altroieri… e molti di noi c’erano.

Marco Lorenzoni

 

 

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube