STAZIONE IN LINEA: GLI UMBRI DICONO PONTICELLI

martedì 08th, ottobre 2013 / 11:32
STAZIONE IN LINEA: GLI UMBRI DICONO PONTICELLI
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I sindaci di Perugia, Panicale, Città della Pieve e il segretario della Cgil puntano sulla frazione pievese…

PERUGIA –  Ponticelli può divenire la stazione ferroviaria dell’alta velocità per l’Umbria, per Perugia in particolare e per gran parte del suo territorio? A sentire il parere di molti sindaci, primo fra tutti quello di Perugia, Vladimiro Boccali, parrebbe proprio di sì.
La questione della fermata dell’alta velocità ferroviaria in Umbria è stata da sempre il rovello di tutti gli amministratori, che però per cause ancora ignote, non hanno saputo trovarvi rimedio. Nel 2010, l’argomento lo pose in modo irruento dalle pagine del nostro giornale, l’allora presidente nazionale dei trasportatori UNITAI, Massimo Dolciami, individuando nella “connessione Chiusi Sud” nei pressi della vecchia stazione di Ponticelli, l’unica soluzione razionale a questo annoso problema.
Seguirono prese di posizione di diversi sindaci, consiglieri regionali, parlamentari di tutti gli schieramenti, che asserivano che quella proposta non era affatto infondata, anzi aveva le carte in regola sotto il profilo della economicità e della razionalità logistica. Era in atto, questo va sottolineato, la campagna elettorale, e com’è noto i politici in quelle settimane di grande competizione, diventano animali dal fiuto raffinatissimo e dalle promesse facili. Poi passata la tornata elettorale, la cosa prese lentamente la strada dell’oblio. Ora della possibilità di realizzare una fermata dell’alta velocità ferroviaria in terra umbra, se ne torna a parlare. L’ipotesi ha ripreso quota, dopo l’incontro svoltosi nei giorni scorsi tra l’assessore regionale umbro Vincenzo Rometti e il suo omologo toscano Vincenzo Ceccarelli e la disponibilità delle ferrovie di parlarne. Mentre da Chiusi, Siena e dai Comuni della Valdichiana si spinge per la stazione in linea a Montallese (nei pressi della connessone Chiusi Nord) e altri invece preferirebbero Farneta, vicino alla superstrada Perugia-Bettolle e Siena-Bettolle  oltre che al casello A1 Valdichiana,  un primo un primo si all’ipotesi stazione Ponticelli, arriva dal sindaco di Perugia Vladimiro Boccali. Il quale dichiara che è un fatto estremamente positivo che le due Regioni lavorino unitariamente per la soluzione del problema, per la realizzazione di una stazione dell’alta velocità ferroviaria. Ma rimane un po’ perplesso se la soluzione è quella fatta balenare nell’incontro, quella di collocarla fra Arezzo e Chiusi.
Insomma lascia intendere, sarebbe un ulteriore fermata di questo servizio per la regione Toscana, con ricadute anche per una parte del territorio umbro, ma non sarebbe la fermata in terra umbra. “Non la si prenda come una impuntatura campanilistica, è solo una questione di razionalità”, dice Boccali, che ha bene in mente lo storico isolamento della città da lui amministrata, dalle grandi direttrici nazionali che portano in Europa, dichiarandosi pronto a partecipare ad un tavolo istituzionale umbro. “Ponticelli – afferma – è nel novero delle possibilità. Su quei binari già corre l’alta velocità, basterebbe solamente riattivare la stazione dotata di ampio parcheggio, senza grandi investimenti.
Tanto più, questa un’altra considerazione, che con la variante alla Pievaiola già realizzata, e il cantiere che partirà nella prossima primavera per l’adeguamento dell’altro tratto dell’arteria stradale che corre da Fontignano a Perugia, la viabilità verso quella stazione è fortemente facilitata”. Su quest’ultima costatazione, concorda il segretario della Cgil di Perugia Mario Bravi, che si dice pronto a partecipare a tutte le iniziative istituzionali e politiche, affinché si realizzi questo importante obbiettivo. “Dopo la ristrutturazione della Pievaiola, ora bisogna puntare a quella della strada del Fornello (l’arteria che collega la Val Nestore a Chiusi e Moiano, con possibilità poi di raggiungere facilmente Ponticelli attraverso la 146, la bretella di Po’ Bandino e la Fondovalle).
“Perugia – sottolinea il segretario sindacale – si ritroverebbe a poco più di 30 chilometri dalla stazione con un’arteria stradale messa in sicurezza. Ponticelli è la distanza più breve per il capoluogo umbro”.  Anche la UIL, si schiera pur non facendone una questione campale, con l’ipotesi Ponticelli. Il dibattito ovviamente ha trovato orecchie molto sensibili tra le istituzioni della Val Nestore, che nella possibilità della realizzazione della stazione a Ponticelli vedono accrescere un notevole valore aggiunto certamente inestimabile, per quella che dovrebbe divenire l’area ex centrale Enel, la seconda zona industriale d’eccellenza umbra. A parlare della necessità di istituire un tavolo con tutti i soggetti istituzionali interessati, è anche il sindaco di Panicale Luciana Bianco. “La stazione a Ponticelli – questa la sua convinzione – potrebbe rappresentare non solo il superamento dello storico isolamento dell’Umbria e di Perugia in particolare, ma un’occasione per il rilancio di un progetto di sviluppo a carattere industriale e turistico per la Val Nestore e il Trasimeno. Territori che oggi si trovano a vivere una grave crisi depressiva. Non solo, la realizzazione della stazione a Ponticelli, andrebbe a valorizzare i cospicui investimenti fatti dalla Regione e dall’Anas, sulla Pievaiola”. Infine il sindaco di Città della Pieve Riccardo Manganello, che si fa portavoce anche dei sindaci di Fabro, Monteleone, Montegabbione, con fermezza afferma: “È una buona notizia per tutto il territorio nel quale ci riconosciamo – sottolinea Riccardo Manganello – che Umbria e Toscana stiano valutando concordemente la scelta della località più adatta per la realizzazione di una stazione dell’Alta velocità nell’area di confine tra le due regioni, che dovrebbe chiamarsi Media Etruria. Un servizio importante non solo per i cittadini dell’Umbria e della Toscana, ma anche per i turisti, che usufruirebbero di un mezzo comodo e rapido, collegato ai principali snodi ferroviari del nord e del sud Italia ed europei”. Sulla scelta della località dovrà incidere la vocazione del luogo a fare da fulcro per un sistema intermodale che comprenda la linea ferroviaria Firenze-Roma, la linea ferroviaria lenta, il collegamento con l’Umbria e l’autostrada A1”.
“Le considerazioni degli Amministratori regionali – prosegue il Sindaco Manganello – rafforzano le valutazioni che abbiamo già espresso, e cioè che Ponticelli-Città della Pieve è la collocazione ideale, tenendo conto di vari fattori determinanti. Innanzitutto, da Ponticelli passano già due linee primarie, l’Asse ferroviario internazionale Berlino-Verona/Milano-Bologna- Napoli-Messina-Palermo e le due linee nazionali Roma-Firenze, che corrono
parallele: la Direttissima (prima linea ad alta velocità in Europa) e quella convenzionale storica. Questa collocazione richiederebbe inoltre limitati lavori infrastrutturali, visto che fino a qualche anno fa la stazione era attiva sulla linea Firenze-Chiusi-Roma, cosa di non poco conto dal punto di vista dei costi”.

Insomma l’Umbria sembra puntare dritto su Ponticelli,  i senesi su Montallese, gli aretini (e qualche altro) su Farneta…  Non siamo alle guerre di campanile. E le opinioni sembrano divergere solo sull’ubicazione della eventuale stazione in linea. Sul fatto che si debba fare politica e istituzioni sembrano invece concordi.

Ma possibile che a nessuno venga il dubbio che una stazione in linea per l’alta velocità finirebbe per impoverire ancora di più il trasporto pubblico locale, le linee per i pendolari e gli studenti, le stazioni esistenti come quelle di Orvieto, Chiusi, Terontola, per non parlare di Castiglione del Lago, Fabro, Allerona…  Possibile che a nessuno venga il dubbio che si tratti dell’ennesima opera poco utile e costosa, a vantaggio di un’utenza limitata e a scapito dell’utenza più numerosa fatta da chi il treno lo prende tutti i giorni per andare a lavoro o all’università?  E come si fa a parlare di riutilizzo della vecchia stazione di Ponticelli dismessa visto che questa si trova sulla linea lenta e non su quella ad alta velocità?

Dell’ipotesi di utilizzare le due connessioni di Ponticelli a sud e Montallese a nord per far entrare e uscire i treni Av  e farli fermare alla stazione di Chiusi non parla nessuno.  Forse perché sarebbe la meno costosa e fattibile da subito?

E se Ponticelli sarebbe facilmente raggiungibile da Perugia, Chiusi lo ancora di più, anche se non è in Umbria.

Renato Casaioli

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