NASORRI: “DOBBIAMO ESSERE UNITI PER CHIEDERE DI MIGLIORARE LA MOBILITA’ FERROVIARIA DEL NOSTRO TERRITORIO”

Il Consigliere provinciale: “Il modello dell’alta velocità sta trasformando un diritto universale in mobilità di serie A e serie B”
SIENA – Il Consigliere provinciale Marco Nasorri, eletto con il Pd, ma ora fuori dal partito, interverrà nel prossimo consiglio provinciale, con un ordine del giorno relativo al trasporto ferroviario. Ecco il relativo comunicato: “Potenziare e migliorare i servizi “Intercity” tra Firenze e Roma, garantendo il passaggio nella linea ferroviaria “Direttissima”; mettere in campo tutte le iniziative volte a ripristinare la fermata di coppie di Treni Eurostar presso la stazione di Chiusi; bloccare ulteriori riduzioni dei trasferimenti al trasporto ferroviario regionale e locale, assicurando alle regioni le risorse indispensabili, affinché, possano garantire il transito dei treni nelle tratte ad alta velocità, senza recare rallentamenti sulla linea. E’ questo il cuore dell’ordine del giorno presentato dal consigliere provinciale Marco Nasorri alla Regione Toscana e al Governo, in vista del prossimo consiglio provinciale, in programma giovedì 18 ottobre.
“Siamo di fronte – afferma Nasorri – all’affermarsi del modello dell’alta velocità e il peggiorare delle condizioni di esercizio del trasporto locale, sta trasformando un diritto universale, in una mobilità di ‘serie A’ e una di ‘serie B’. I pesanti tagli di risorse e la mancanza di investimenti, in un settore che interessa quasi tre milioni di pendolari, infatti, sta provocando la marginalizzazione e l’isolamento di intere realtà, con effetti negativi sull’economia e sui cittadini, che sono costretti a subire penalizzazioni inaccettabili e sempre più indotti, anche in tempi di crisi, a far ricorso all’uso dell’auto per gli spostamenti. Questa situazione negativa colpisce anche la nostra provincia, con servizi scadenti e continui disagi. Il numero di utenti, però, nonostante le difficoltà e i disservizi, dimostra che anche localmente il treno continua a essere un mezzo di trasporto usato e con prospettive di crescita, sia per la mobilità pendolare, sia in termini di utilizzo turistico. La stessa linea Siena–Chiusi non può essere certo considerata ‘ramo secco’”.
“Ritengo necessario – continua Nasorri – rafforzare un ampio schieramento unitario delle provincie di Siena, Arezzo e Perugia, delle Amministrazioni comunali, delle Unione dei Comuni, per mettere in campo tutta la forza politica del territorio e avere, così, il necessario peso nelle rivendicazioni con i livelli istituzionali superiori e con le società ferroviarie”. Ritengo sbagliato dividersi, inseguendo l’improbabile e forse inutile Stazione in linea Mediaetruria che non risolverebbe i problemi dei pendolari e dalle migliaia di utenti che si muovono con il treno lungo le linee locali e nelle lunghe percorrenze a costi accessibili e con servizi di qualità. Tra Roma e Firenze – continua ci sono stazioni importanti, che hanno segnato la storia, l’identità e l’economia dei relativi territori. Su di esse si sono fatti negli anni investimenti, ora non possono essere condannate ad essere marginali. Prima di costruire altre stazioni in mezzo alle campagne o periferiche rispetto agli attuali centri economici e urbani, dobbiamo difenderle e chiedere che siano rivalorizzate e non tagliate fuori dall’alta velocità. Pretendere che alcune coppie di treni dei 120 Eurostar che ogni giorno vanno da Roma a Firenze tornino a fermarsi ad Arezzo, Chiusi o Orvieto non pare impedire la modernità di un sistema dei trasporti che deve garantire parità di condizioni a tutto il paese”.
Nasorri, treni
L’iniziativa di Nasorri è tutta da sostenere. Strombazzare progetti futuristici per una Mediaetruria a Montallese o da altre parti non è altro che l’alibi per nascondere lo scarso peso politico delle istituzioni locali rispetto alla “politica” di Trenitalia. Quei manager che decidono sui trasporti, in ragione della convenienza e del profitto, dividendo i fruitori del servizio in cittadini di serie A e B sono stati messi lì dai “politici”…e la politica con le sue istituzioni locali e regionali deve trovare la soluzione pena l’incapacità a rappresentare le esigenze dei cittadini.
Premesso, come al solito, che ogni meglio è meglio e che ottenere la fermata a Chiusi di qualche “freccia” farebbe comodo a diversa gente ritengo che c’è da ripensare tutto il modello dell’alta velocità, altrimenti detto, alta voracità.
Si sono spese vagonate di miliardi non per modernizzare il paese ma per ingrassare partiti, imprese e mafie. Infatti è stato migliorato il servizio ad una minoranza e peggiorato alla maggioranza dei cittadini.
Se questa vi sembra una politica di sinistra…
Ieri sono andato a Roma alla manifestazione in difesa della costituzione prendendo l’intercity delle 12,38; in un’ora ero a Roma!
Serve l’alta velocità?
E’ ovvio che non serve l’alta velocità per andare a Roma o a Firenze se avessimo dei treni che percorrono la Direttissima. Mi viene da ridere pensando al fatto che l’Alta Velocità viene usata anche dai pendolari tra Firenze e Bologna …pensa te! Vi posso assicurare che sono tantissimi quelli che tra Firenze e Bologna viaggiano con i freccia rossa o argento stando magari in piedi nella carrozza bar. E’ l’ora di sfatare la leggenda di una minoranza che usa l’alta velocità!!! I treni sono sempre pieni nonostante il costo dei biglietti. Da Bologna verso il Nord e a Nord -est non hanno di questi problemi in quanto le linee ferroviarie sono numerose e usufruibili alternativamente sia per lunghe e medie percorrenze in tempi brevi. SOLO QUI IN TOSCANA chiamano REGIONALI VELOCI treni che fermano in tutte le stazioni – tra Firenze e Chiusi o Chiusi – Roma con i tempi di percorrenza che sappiamo. E’ UNA VERGOGNA se non una presa in giro!!!!!!!!!! E adesso tutti a far giornalate sulla Mediaetruria senza sapere DI COSA STANNO PARLANDO!! Solo i beoti possono avere entusiasmo nel farneticare di simili progetti quando basterebbe far pesare una volontà politica di zona per far fermare quattro Eurostar in tre, ormai squallide, stazioni ferroviarie…..
Il sistema alta velocità è sbagliato e serve a soddisfare una sparuta minoranza dell’utenza ferroviaria (il 10%; punto più, punto meno).
Da noi ha avuto un ulteriore impatto negativo in quanto ha progressivamente “scippato” la linea direttissima (tra Firenze e Roma) a chi il treno lo usa spesso o quotidianamente.
In attesa di un ravvedimento generale mi pare che il minimo che si possa chiedere è la fermata a Chiusi, e in stazioni simili collegate alla direttissima dalle interconnessioni, di qualche freccia sia in direzione sud che nord.
Abbiamo a che fare con l’intangibile dogma dell’alta velocità e con una classe dirigente (si fa per dire) di queste parti assolutamente impreparata e supina ai voleri e agli interessi di pochi.
Ma finchè i voti li raccattano perchè dovrebbero cambiare?
L’unica paura di un politico è quella di non essere eletto o ri-eletto;delle lamentele e dei problemi dei cittadini abbiamo visto, da un bel pezzo, che gliene importa il giusto.
Non capisco da dove estrai quei dati degli utenti Av…. Il 10% rispetto a che cosa? A tutti gli utenti delle ferrovie nella tratta Roma-Firenze? Che banalità e’ questa?
E allora visto che la questione fa comunque discutere (giustamente) perché il consigliere Nasorri, il Pd, il Comune di Chiusi o qualcun altro non la organizza davvero una bella discussione pubblica su questo tema, invitando tutti i soggetti interessati e tutti coloro che si sono espressi in queste settimane a livello politico sindacali, istituzionale? Dati alla mano naturalmente. Noi, come strumento di informazione ci stiamo, pronti a fare la nostra parte affinché riesca al meglio. Ci vogliamo provare?