CDA MONTEPASCHI: APPROVATO L’AUMENTO DI CAPITALE, MA ANCORA TAGLI A SPORTELLI E PERSONALE

lunedì 07th, ottobre 2013 / 21:38
CDA MONTEPASCHI: APPROVATO L’AUMENTO DI CAPITALE, MA ANCORA TAGLI A SPORTELLI E PERSONALE
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L’uumento di capitale sarà di 2 miliardi e mezzo di euro. Gli sportelli da tagliare 150 egli “esuberi” oltre 5.000. Fissato ed un tetto allo stipendio dei manager.

SIENA – Il CDA del Monte dei Paschi ha approvato oggi importanti novità relative al futuro della banca. Novità già preannunciate nei giorni scorsi. Via libera, quindi, del cda di banca Monte Paschi di Siena al piano di ristrutturazione 2013-2017 con l’impegno a eseguire un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro entro a fine 2014 soggetto all’approvazione dell’assemblea degli azionisti. Inoltre, il piano del Montepaschi di Siena prevede 8.000 esuberi al 2017, di cui 2.700 circa già  usciti al 30 giugno del 2013 ed il costo del personale si riduce pertanto di circa 500 milioni di euro.

Per quanto riguarda la chiusura degli sportelli, il numero da chiudere a fine 2017 salirà  a 550 unità, di cui 400 gà chiusi a settembre del 2013.

Il Piano di ristrutturazione di Mps prevede un utile netto di circa 900 milioni di euro entro il 2017, con obiettivi più ambiziosi rispetto a quelli indicati nel Piano Industriale 2012-2015.

Mps rimborserà totalmente i ‘Monti Bond’ entro il 2017. Lo ha affermato l’Ad Fabrizio Viola in conference call. L’aumento di capitale da 2,5 mld permetterà’, ha detto Viola, ”di accelerare il rimborso dei nuovi strumenti finanziari. Saranno rimborsati per il 70% entro 2014, in via integrale entro il 2017”. Il piano di ristrutturazione approvato oggi prevede un impegno ad eseguire un aumento di capitale di 2,5 miliardi di euro entro fine 2014, soggetto all’approvazione dell’Assemblea degli azionisti e un impegno a rimborsare 3 miliardi di euro di Nuovi Strumenti Finanziari entro il 2014 (più del 70% del totale). L’ammontare residuo dei nuovi strumenti finanziari sara’ interamente rimborsato, secondo il piano, mediante generazione interna di capitale.

Novità importante è che la banca senese si impegnerà a rispettare il limite massimo di remunerazione (concordato con la Commissione Europea per un importo pari a 500.000 euro) fino al completamento dell’aumento di capitale o al rimborso integrale dei Nuovi Strumenti Finanziari. Tale limite sulla remunerazione, spiega una nota, si colloca in un contesto che vede la banca aver adottato già significativi contenimenti della retribuzione nel 2012 e nel 2013. In particolare una riduzione del 47% sulla retribuzione fissa e del 54% sulla remunerazione complessiva, compresa la parte variabile massima potenziale, rispetto all’implementazione del piano al 31 dicembre 2011.

Infine, dopo l’approvazione nel CdA di oggi, il Piano di ristrutturazione di Mps è  stato trasmesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze per il successivo invio alla Commissione Europea. Banca Monte dei Paschi di Siena, si legge in una nota, auspica di ricevere l’approvazione del piano da parte delle Autorità  competenti entro la data di approvazione della trimestrale prevista per il 14 novembre. Dopo l’approvazione, ha spiegato in conference call l’Ad Fabrizio Viola, a novembre, sarà  presentato il ”nuovo business plan”.

In merito alle decisioni di oggi, il Sindaco di Siena, Bruno Valentini ha così commentato: ” Chi ha sbagliato dovrà risarcire. Ingiusto far ricadere su lavoratori le colpe dei dirigenti. Ancora una volta dobbiamo prendere atto delle conseguenze nefaste della precedente gestione, sostenuta dalla Fondazione Mps e passata al vaglio delle autorità’ di vigilanza preposte, anche in seguito ad informazioni parziali fornite dal management. Dovrà essere fatto tutto quanto necessario per promuovere azioni di responsabilità e/o di risarcimento contro tutti coloro che hanno contribuito a produrre risultati negativi che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Se è stato doveroso ridurre la parte variabile delle retribuzioni dei manager, legandola al raggiungimento di precisi risultati, le misure ipotizzate per i dipendenti fanno ingiustamente pagare ai lavoratori le colpe dei dirigenti. Sarebbe stato necessario investire sulla produttività anziché tagliare occupazione, diffondere fiducia e motivazione invece di seminare paura”.

d.b.

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