STAZIONE IN LINEA A MONTALLESE, CIONCOLONI: POSSIBILE CHE LE ‘INCOMPIUTE’ CHIUSINE NON ABBIANO INSEGNATO NIENTE?

martedì 08th, ottobre 2013 / 10:04
STAZIONE IN LINEA A MONTALLESE, CIONCOLONI: POSSIBILE CHE LE ‘INCOMPIUTE’ CHIUSINE NON ABBIANO INSEGNATO NIENTE?
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Dal Capogruppo della Primavera di Chiusi Giorgio Cioncoloni riceviamo e pubblichiamo:

Mi dispiace di non aver potuto partecipare, per motivi di lavoro, alla riunione del Consiglio dell’Unione dei Comuni, di cui sono membro, altrimenti la mozione sulla stazione dell’alta velocità non sarebbe stata approvata all’unanimità.
Ritengo infatti che, a prescindere dalla sua collocazione, non sia un’opera compatibile con le attuali condizioni economiche in cui versano lo stato e gli enti locali e soprattutto non sia un’opera prioritaria nel contesto del trasporto ferroviario. Se esistono risorse da investire queste debbono prioritariamente andare al miglioramento del trasporto locale che ogni giorno consente a decine di migliaia di lavoratori e di studenti di raggiungere le sedi di lavoro e di studio e che attualmente non è un servizio che rispetta la dignità degli utilizzatori che sono soggetti a continui disagi dovuti alla carenza dei mezzi e alla saltuarietà degli orari. cioncolo taglio
Non è accettabile la politica del potenziamento dell’alta velocità a discapito del trasporto locale secondo una logica strettamente mercantile che non può essere applicata ai servizi pubblici e non è accettabile la salvaguardia dell’interesse di una minoranza che si serve dell’alta velocità rispetto ad una maggioranza che utilizza il servizio locale.
Non è accettabile nemmeno la teoria della grande opera finalizzata allo sviluppo economico perché a Chiusi abbiamo diversi esempi di grandi opere che dovevano rilanciare l’economia e che si sono rivelate solo un’occasione per le inaugurazioni in pompa magna e una vetrina temporanea in cui i politici di turno si sono specchiati per dirsi quanto erano bravi e belli ma che a lungo andare sono risultate solo uno spreco di denaro pubblico.
Possiamo partire dal “Centro Carni”, il cui unico vantaggio per l’economia locale consiste nelle poche migliaia di euro ottenuti dall’attuale vendita di rottami di ferro, dopo aver mangiato miliardi e miliardi di vecchie lire, proseguire con il “Centro Merci” per terminare con lo “Stadio Comunale”, solo per citare i più eclatanti e nella speranza che il “Depuratore delle Torri” non faccia la stessa fine.
Possibile che questi casi non abbiano insegnato nulla? Possibile che non abbia insegnato nulla nemmeno la stazione dell’alta velocità Mediopadana (foto)  costata 79 milioni per far fermare 12 treni, 6 in un senso e 6 nell’altro, a vantaggio quindi di un massimo potenziale di 10.000 passeggeri? Altro che bacino potenziale di 2 milioni di utenti.
Non è possibile che una classe politica responsabile possa sostenere un’opera del genere per poi venirci a dire che non ci sono risorse per la sanità, per il lavoro dei giovani, per i servizi sociali e per mille altri servizi che non vengono più effettuati.

Giorgio Cioncoloni

La Primavera – Chiusi

 

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