CHIUSI: LE INCOMPIUTE DELLO SCANDALO. E L’INDIGNAZIONE CHE NON C’E’

giovedì 26th, settembre 2013 / 17:00
CHIUSI: LE INCOMPIUTE DELLO SCANDALO. E L’INDIGNAZIONE CHE NON C’E’
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CHIUSI – Un paio di mesi fa, esattamente il 23 luglio, pubblicammo su questo stesso sito un articolo sulle “incompiute” che gridano vendetta nel territorio chiusino. Opere pubbliche costate cifre esorbitanti ma non completate e mai entrate in funzione. Una è il cosiddetto centro merci di cui recentemente la Primavera ha reso noti i conti, voce per voce e che a detta dello stesso sindaco Scaramelli, “non esiste”. C’è solo una strada su cui sono stati affossati 2 milioni e 685 mila euro e che finisce nel nulla, con innesti laterali che finiscono nel nulla e che per metà è pure chiusa, inutilizzata e inutilizzabile. Parlare di scandalo è il minimo che si possa fare.CENTRO MERCI 8

Ci piacerebbe che però qualcuno (gli ispettori del ministero che ha erogato gran parte del finanziamento, la Corte dei Conti, la magistratura, una commissione d’inchiesta consiliare…) ci spiegasse se tutti quei soldi sono stati spesi correttamente e secondo criteri di congruità e magari il Comune di Chiusi e tutti gli enti promotori del progetti insieme al Comune di Chiusi ci spiegassero cosa si può fare per rendere in qualche modi produttivo quell’investimento. Che vale la pena ricordarlo è stato presentato e finanziato come progetto di area e non del solo comune di Chiusi.

Un’altra incompiuta dello scandalo è certamente il nuovo stadio di Chiusi. Questa volta opera tutta e solo chiusina. L’investimento è praticamente identico: 2 milioni e 700 mila euro.STADIO 3

Ma, come il centro merci, anche lo Stadio non esiste. La costruzione è stato cominciato e la ditta incaricata del primo stralcio ha dichiarato terminato il suo lavoro. Ma dello stadio ci sono solo la tribuna,senza copertura, un edificio di servizio e i piloni con i fari per l’illuminazione.  Del campo di gioco, pista di atletica, posteggi ecc. nemmeno l’ombra.

Il cartello dice che il primo stralcio doveva essere completato entro il 2011. Siamo già due anni oltre. E non c’è alcuna certezza sulla ripresa dei lavori e sulla loro ultimazione.

E’ vero che uno stadio nuovo era l’ultima delle opere pubbliche da fare, a Chiusi. Che nessuno ne avvertiva la necessità impellente, nemmeno la società di calcio, preoccupata per la futura gestione (per rimanere in tema di impianti sportivi, sembrava più urgente e necessaria per esempio una piscina, che non c’è…). A questo punto però, e tanto più che da quest’anno Chiusi avrà non una, ma due squadre di calcio, una in Eccellenza e una appena nata che parte dalla Terza categoria, lasciare marcire la tribuna e gli altri manufatti, senza realizzare il campo da gioco, sembra uno spreco nello spreco. Allora, forse, l’unica cosa da fare sarebbe accelerare i tempi e fare, magari al minimo indispensabile, ciò che serve per rendere la struttura fruibile, almeno per una delle due squadre di calcio. Insomma, lo stadio era già uno scandalo di per sé, come scelta, ma così come appare adesso (vedi foto), lo scandalo è ancora più grosso ed evidente. Perché alla spesa non corrisponde nulla di utilizzabile.STADIO 2

Tra stadio e centro merci sono stati investiti e spesi più di 5 milioni di euro. Più di 10 miliardi di vecchie lire. Per avere cosa? nulla.  Non è normale. E’ uno scandalo, appunto.

C’è una terza incompiuta, ancora più costosa: il depuratore nei pressi delle Torri. L’impianto che dovrebbe salvaguardare il bacino del lago di Chiusi  dall’inquinamento e garantire acqua migliore, in definitiva, all’acquedotto cittadino. Anche in questo caso opera pubblica finanziata con soldi pubblici, per l’esattezza del Ministero dell’Ambiente che, riconoscendo la necessità di salvare il lago. inviò a Chiusi 20 miliardi di lire nel 2000. Rimasto fermo per un paio d’anni, dalla conclusione dei lavori di costruzione l’impianto dovrebbe a breve cominciare a funzionare, almeno per i reflui provenienti da Chiusi Città. Il sindaco aveva annunciato la ripresa dei lavori entro la fine di luglio. In questi giorni si sta lavorando agli impianti elettrici. In un secondo momento, previa realizzazione di un “sollevatore” che spinga le acque reflue da Chiusi scalo verso il depuratore (a nord) e non più verso la Chianetta (a sud), sarà allacciato anche lo Scalo…

Nel caso del depuratore, pur con molto ritardo, lentamente e con danno ambientale evidente (la mancata entrata in funzione del’impianto ha fatto arrivare al lago acque torbide e inquinate invece che depurate) qualcosa si muove, per il centro merci e per lo stadio no.  Scaramelli e la sua giunta sono giunti praticamente al giro di boa di metà mandato, vogliono arrivare alla fine senza affrontare questi nodi? L’opposizione si limiterà a dire che si è speso troppo e che è uno scandalo, senza però fare alcuna azione conseguente?

Abbiamo sentito in questi giorni molti cittadini indignati per la vicenda della Tav fiorentina che vede coinvolta l’ex governatrice Pd dell’Umbria Maria Rita Lorenzetti e anche per le “incompiute” e gli “scandali” mostrati lunedì scorso nella trasmissione tv Presa diretta di Riccardo Iacona…  A Chiusi invece, di fronte a 5 milioni di euro sperperati e ad altri 10 “in attesa” di esser resi produttivi nessuno si indigna. O se si indigna lo fa sottovoce, senza farsi sentire da nessuno…

m.l.

 

Nelle foto di Carlo Sacco, la strada chiusa del centro merci e il nuovo stadio così come si presenta attualmente

 

 

 

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