CHIUSI: LE INCOMPIUTE DELLO SCANDALO. E L’INDIGNAZIONE CHE NON C’E’
CHIUSI – Un paio di mesi fa, esattamente il 23 luglio, pubblicammo su questo stesso sito un articolo sulle “incompiute” che gridano vendetta nel territorio chiusino. Opere pubbliche costate cifre esorbitanti ma non completate e mai entrate in funzione. Una è il cosiddetto centro merci di cui recentemente la Primavera ha reso noti i conti, voce per voce e che a detta dello stesso sindaco Scaramelli, “non esiste”. C’è solo una strada su cui sono stati affossati 2 milioni e 685 mila euro e che finisce nel nulla, con innesti laterali che finiscono nel nulla e che per metà è pure chiusa, inutilizzata e inutilizzabile. Parlare di scandalo è il minimo che si possa fare.
Ci piacerebbe che però qualcuno (gli ispettori del ministero che ha erogato gran parte del finanziamento, la Corte dei Conti, la magistratura, una commissione d’inchiesta consiliare…) ci spiegasse se tutti quei soldi sono stati spesi correttamente e secondo criteri di congruità e magari il Comune di Chiusi e tutti gli enti promotori del progetti insieme al Comune di Chiusi ci spiegassero cosa si può fare per rendere in qualche modi produttivo quell’investimento. Che vale la pena ricordarlo è stato presentato e finanziato come progetto di area e non del solo comune di Chiusi.
Un’altra incompiuta dello scandalo è certamente il nuovo stadio di Chiusi. Questa volta opera tutta e solo chiusina. L’investimento è praticamente identico: 2 milioni e 700 mila euro.
Ma, come il centro merci, anche lo Stadio non esiste. La costruzione è stato cominciato e la ditta incaricata del primo stralcio ha dichiarato terminato il suo lavoro. Ma dello stadio ci sono solo la tribuna,senza copertura, un edificio di servizio e i piloni con i fari per l’illuminazione. Del campo di gioco, pista di atletica, posteggi ecc. nemmeno l’ombra.
Il cartello dice che il primo stralcio doveva essere completato entro il 2011. Siamo già due anni oltre. E non c’è alcuna certezza sulla ripresa dei lavori e sulla loro ultimazione.
E’ vero che uno stadio nuovo era l’ultima delle opere pubbliche da fare, a Chiusi. Che nessuno ne avvertiva la necessità impellente, nemmeno la società di calcio, preoccupata per la futura gestione (per rimanere in tema di impianti sportivi, sembrava più urgente e necessaria per esempio una piscina, che non c’è…). A questo punto però, e tanto più che da quest’anno Chiusi avrà non una, ma due squadre di calcio, una in Eccellenza e una appena nata che parte dalla Terza categoria, lasciare marcire la tribuna e gli altri manufatti, senza realizzare il campo da gioco, sembra uno spreco nello spreco. Allora, forse, l’unica cosa da fare sarebbe accelerare i tempi e fare, magari al minimo indispensabile, ciò che serve per rendere la struttura fruibile, almeno per una delle due squadre di calcio. Insomma, lo stadio era già uno scandalo di per sé, come scelta, ma così come appare adesso (vedi foto), lo scandalo è ancora più grosso ed evidente. Perché alla spesa non corrisponde nulla di utilizzabile.
Tra stadio e centro merci sono stati investiti e spesi più di 5 milioni di euro. Più di 10 miliardi di vecchie lire. Per avere cosa? nulla. Non è normale. E’ uno scandalo, appunto.
C’è una terza incompiuta, ancora più costosa: il depuratore nei pressi delle Torri. L’impianto che dovrebbe salvaguardare il bacino del lago di Chiusi dall’inquinamento e garantire acqua migliore, in definitiva, all’acquedotto cittadino. Anche in questo caso opera pubblica finanziata con soldi pubblici, per l’esattezza del Ministero dell’Ambiente che, riconoscendo la necessità di salvare il lago. inviò a Chiusi 20 miliardi di lire nel 2000. Rimasto fermo per un paio d’anni, dalla conclusione dei lavori di costruzione l’impianto dovrebbe a breve cominciare a funzionare, almeno per i reflui provenienti da Chiusi Città. Il sindaco aveva annunciato la ripresa dei lavori entro la fine di luglio. In questi giorni si sta lavorando agli impianti elettrici. In un secondo momento, previa realizzazione di un “sollevatore” che spinga le acque reflue da Chiusi scalo verso il depuratore (a nord) e non più verso la Chianetta (a sud), sarà allacciato anche lo Scalo…
Nel caso del depuratore, pur con molto ritardo, lentamente e con danno ambientale evidente (la mancata entrata in funzione del’impianto ha fatto arrivare al lago acque torbide e inquinate invece che depurate) qualcosa si muove, per il centro merci e per lo stadio no. Scaramelli e la sua giunta sono giunti praticamente al giro di boa di metà mandato, vogliono arrivare alla fine senza affrontare questi nodi? L’opposizione si limiterà a dire che si è speso troppo e che è uno scandalo, senza però fare alcuna azione conseguente?
Abbiamo sentito in questi giorni molti cittadini indignati per la vicenda della Tav fiorentina che vede coinvolta l’ex governatrice Pd dell’Umbria Maria Rita Lorenzetti e anche per le “incompiute” e gli “scandali” mostrati lunedì scorso nella trasmissione tv Presa diretta di Riccardo Iacona… A Chiusi invece, di fronte a 5 milioni di euro sperperati e ad altri 10 “in attesa” di esser resi produttivi nessuno si indigna. O se si indigna lo fa sottovoce, senza farsi sentire da nessuno…
m.l.
Nelle foto di Carlo Sacco, la strada chiusa del centro merci e il nuovo stadio così come si presenta attualmente
L’altro giorno ho avuto una discussione, anche accesa, con un signore di Chiusi che conoscevo solo di vista, che è finita parlando proprio dello Stadio. Pensavo infatti che su quell’argomento avremmo trovato un accordo. Invece no. “Ma che sta dicendo? Lo sa che il vecchio stadio ha una campo impossibile e che rifare il fondo costava più che fare uno stadio nuovo? Dello stadio noi abbiamo bisogno. E poi smettiamola con questi discorsi che i soldi non ci sono…se ci facciamo prendere in giro dai tedeschi!!!” Ho allargato le braccia e l’ho salutato…ma ho il dubbio è che non sia il solo a pensare in questo modo.
Il signore di cui parli è forse male o poco informato: lo stadio nuovo a dire il vero non lo vuole nemmeno la società Polisportiva che teme un aumento dei costi di gestione… Insomma dello stadio non c’era bisogno, quando è stato progettato e avviato a costruzione. Ora, magari, con due squadre di calcio, una delle quali dovrà giocare a Montallese e allenarsi nel campo secondario di Chiusi Scalo, inidoneo, forse… E a questo punto, a mio avviso è più scandaloso lasciare il lavoro a metà che finirlo.
Forse il pensare che ci sia bisogno di uno stadio per giuocare a calcio, anzi di un nuovo stadio per giuocare a calcio che costerà 5000.000 di Euro e dal momento che per una parte è già edificato tanto valga a questo punto completarlo è già un segno di sottosviluppo quando c’è gente che deve ricorrere ai servizi sociali per campare.Tutto questo vuol dire che si valida l’effetto di una società o di un piccolo paese com’è Chiusi dove c’è tutta la gente che viene tassata perchè viene ritenuto più importante giuocare a pallone che il sostentamento delle fasce più basse della popolazione.Punto. E se il metro delle cose è questo e se parecchi quando venne decisa l’edificazione del nuovo stadio dissero rivolti alla gente presente che ”nessuno si sarebbe immaginato quanti di quei soldi avrebbe portato a Chiusi il nuovo stadio” allora
è bene seguire tali iniziative e lasciare le rette per asili trasporti,nettezza urbana che aumentino, consolandosi che i nostri giovani corrano dietro al pallone, poichè si crede che ci sia bisogno anche di quello oggi. Vuol dire che c’è qualcosa nel pensiero che s’è inceppato, difatti la realtà che vediamo intorno a tutti noi ci dice questo.
Caro Carlo, con la vicenda del nuovo stadio il pallone non c’entra niente. Non lo hanno voluto i giovani che giocano a calcio, e nemmeno la società che gestisce la squadra di calcio… Nè tantomeno i tifosi. Lo ha voluto chi pensava di lucrare consenso dall’operazione. E auguriamoci che si sia trattato solo di consenso e non di altri generi di lucro… Abbandonare l’opera adesso sarebbe uno spreco maggiore. E quello sì uno schiaffo alla miseria e alle difficoltà delle famiglie… Certo quei soldi si potevano spendere in altro modo, ma ormai mezza frittata è fatta. Così non serve a niente e i soldi se ne sono andati lo stesso. Ritengo che sarebbe opportuno terminare l’opera, riducendo al minimo indispensabile il progetto. Ci sono due squadre adesso, avranno un campo ciascuna. E non è che se lo stadio resta incompiuto, le rette dell’asilo nido, dello scuolabus o la tassa sui rifiuti diminuiscono… Dire che la comunità subisce la “dittatura del calcio”, in questo frangente specifico, mi sembra quantomeno inesatto. Quella dello stadio è un’operazione politica e immobiliare. Come il centro merci. O come la stazione in linea a Montallese… Il calcio – o l’infatuazione per il calcio – in questa storia al massimo è il contorno, non certo il piatto forte… Così la vedo io, almeno.
Non sono molto d’accordo con la visione che hai Marco che dato che è ormai a metà occorra spendere l’altra metà per renderlo praticabile.ferme restando quello che dici tu che siano state le ragioni di tali decisioni politiche ed immobiliari o quant’altro-ma adesso in una crisi che batte in questo modo che vediamo, perchè
dici che l’ingente somma che possa essere spesa per il completamento non possa essere messa a servizio delle fasce più indigenti della popolazione ? Perchè mai le fasce dei servizi resi dal Comune di Chiusi alla cittadnanza dovrebbero aumentare se non verranno spesi tali soldi ? Il fatto che dici tu: ”Tanto aumenteranno ugualmente tali costi dei serviz stadio o non stadio” non la vedo come una condizione percorribile e comunque di buon senso e di normalità, vista la crisi.Gli impegni con i terzi vanno rispettati certamente , ma solo quelli presi di completamento delle tranches di lavori,volta per volta. Credo che questo sia possibile. Sarebbe una di quelle situazioni che sia maggioranza che opposizione- vista la frittata già fatta- potrebbero essere convenienti sulla decisionedi soprassedere e di rimandare la cosa ad altri momenti. Le obbligazioni con i terzi vanno rispettate in primo luogo ma.in casi eccezionali come adesso sarebbe opportuno avere uno stop e cercare di tener presente chi ha fame invece chi voglia dare calci al pallone,che li può dare sempre nel campo attuale in funzione. O no ? Oppure si rischia la vita ?
Il problema è che 2 milioni e 700 mila euro sono già stati spesi e/o impegnati. Se l’opera rimane così, cioè a meno di metà, saranno soldi persi, gettati al vento. Con un “ecomostro” inutile in mezzo alla campagna. Non è meglio portare l’opera a compimento, magari rivedendone il progetto e limitando la spesa al minimo indispensabile per renderla fruibile? Uno stadio o campo sportivo non è solo una spesa: può anche portare introiti, utilità pubblica. Tra l’altro il Governo ha appena annunciato una nuova legge sugli stadi: chissà che non ci possa scappare un “ritocchino” al finanziamento. Il Comune di Chiusi non sta tagliando i servizi sociali, è in difficoltà, come tutti, ma non in ambasce. Fermo restando che quella di fare uno stadio è stata e resta una scelta sbagliata, dire oggi, con mezza struttura costruita, abbandoniamo l’opera, spendiamo i soldi previsti per lo stadio per aiutare le fasce più deboli, mi sembra un po’ demagogico e anche un po’ astruso. Le fasce più deboli si troverebbero sul groppone ugualmente la spesa già avviata per il campo sportivo. Il mutuo va pagato anche se l’opera fosse abbandonata… Mi sembra di tornare agli anni ’70 quando nella sezione del Pci si litigava tra chi voleva vedere le partite dell’Olanda e chi invece si opponeva perché il calcio è l’oppio dei popoli. Poi ci accorgemmo, tutti, che era più rivoluzionaria quell’Olanda che non certi dirigenti di partito…
……Infatti e di quel passo siamo arrivati fino ad oggi che si possa intendere una scelta fra il meglio possibile e l’oppio dei popoli…
se permetti è un bel modo di ragionare…: :’visto che la frittata è fatta, continuiamo a rompere le uova per allargare la frittata”….. preferendo che il piatto del meglio possible venga privilegiato. Fermo restando il fatto che tali scelte dovrebbero essere fatte a priori quando vi sono i fondi e non chiederli in prestito, il tutto rientra e valida tale sistema e procedura di fare perchè viene considerato ”sviluppo” il fatto di chiedere i soldi in prestito per finanziare tali attività.Visto che negli ultimi anni si privatizza ogni cosa perchè non si permette anche ai privati di adempiere alla funzione della costruzione dei campidi calcio con soldi propri invece che buttarci dentro i soldi di tutti ? Lo dico non con sarcasmo ma con certezza che potrebbe essere fatto e mi sembrerebbe anche logico. No, perchè spesso si dice che le opere incompiute è bene terminarle sennò a nulla servono.Ed allora per farle compiute, in un periodo di crisi come questa continuiamo a buttarci dentro soldi togliendoli alla collettività.Credo che se fosse data la possibilità ad un privato della costruzione oggi come oggi il privato che usa soldi suoi o perlomeno che li rschia, direbbe di no we nonsi accollerebbe tale realizzazione ! Ed allora perchè occorre usare i soldi di tutti per allargare la frittata ? Non è uno ospedale, non è una struttura della quale la gente possa fruire per scopi di utilità vera.Io credo che in tali periodi di crisi, opere compiute od incompiute, si dovrebbe ragionare con una scala dei bisogni e di priorità, cosa che secondo tale metro non viene usata.Lo sò bene anch’io che uno stadio non terminato non serve a nulla ma mi chiedo.servono più le energie economiche per la vera vita della gente oppure per lo sport visto che esiste comunque anche un altro campo sportivo in uso ? Poi si finisce col bollare come tu stesso hai detto in altre occasioni ”operazioni politiche e di consenso o di altro genere” tali esempi non voluti nè dalla società polisportiva nè dai cittadini stessi. Ti ricordo sommessamente che il problema non è tanto che lo sport sia l’oppio dei popoli ( che comunque su questa strada incominciano a pensarlo parecchi datala crisi ) ma il problema è la mera soddisfazone dei bisogni più urgenti delle persone.Guarda la TAV per esempio. Ci hanno detto che dovrà collegare tutta l’Europa.Un opera colossale che inghiotte miliardi di euro.Dal momento che ritengo sia vero che venga fatta in un momento attuale pienamente recessivo dell’Europa per trasportare ”carote” perchè nulla d’altro o poco si possa trasportare su rotaia dalla Romania alla Spagna,assorbe gli interessi veri delle popolazioni delle zone dove transita ma anche di quelli dei restanti paesi data la mole della spesa.Tutti gli altri stanno a guardare schierandosi o dalla parte contraria o dalla parte a favore, permettendo così che l’immediato guadagno sia solo quello delle Ditte che ci lavorano, delle Cooperative Emiliane e via dicendo. E’ chiaro che non ti diranno mai che non debba servire. A loro non interessa il risultato finale, loro sono solo i guardiani del loro profitto e basta.Ma in uno stato degno di questo nome dovrebbe esssere tenuto conto l’interesse della gente prima che il profitto che faccia mangiare i partiti che abilmente riciclano le questioni.O no ? Chiusi è un anellino uguale, pari pari, immerso nella stessa spirale che avvolge l’Italia,obbedendo in piccolo alle stesse logiche.E quel partito parla di rottamazione del vecchio.Forse si è visto allo specchio ,ma è in buona compagnia di parecchia gente che lo sostiene.Io non sono fra quelli e non mi sento nemmeno fra coloro che dicono che lo sport sia l’oppio dei popoli.L’opppio de popoli è l’uso che se ne fa dello sport, dove girano i soldi che contribuiscono a creare una cultura distorta nei cervelli della gente, che poi spesso è quella che non arriva al 20 del mese….
Ed allora forse che un po’ di papavero venga usato c’è da pensarlo e detta sostanza non ha confini…investe tutti dal ricco che se lo può permettere senza tanti sconquassi al povero che lo usa per lenire la disperazione.Ed ancora tutti lo chiamano sport !
Sport di che ?
[…] da un più recente articolo di una testata locale apprendiamo […]