CALCIO: QUESTA SERA, AI RUZZI, SI PRESENTA IL CHIUSI AUTARCHICO

ECCO LA ROSA DELLA NEONATA A.S.D. CITTA’ DI CHIUSI DEL PRESIDENTE CUPELLI. IN PANCHINA MR. SCARPELLI, UNA BANDIERA DEL CALCIO CHIUSINO
CHIUSI – Sarà presentata domani sera, mercoledì’4 settembre, dal palco centrale dei Ruzzi della Conca in piazza Dante la neonata A.S.D. Città di Chiusi, la nuova squadra di calcio della cittadina etrusca. La squadra “autarchica” fatta da giocatori del posto che partirà dalla Terza categoria. Ma senza porsi limiti di ascesa negli anni a venire.
Una esperienza nuova, che non si contrappone alla già presente e blasonata polisportiva Chiusi che milita nel campionato di Eccellenza, ma si pone l’obiettivo, appunto, di far giocare i giovani chiusini che non trovano spazio nella squadra di Eccellenza e lanciare un messaggio anche politico: “fare sport a basso costo e a chilometri zero”. Divertimento puro e senso di appartenenza. Identità paesana e bilanci sostenibili. Tanto più in tempi di crisi.
Una esperienza che, in piccolo, ricorda – come abbiamo scritto più volte – l’Athletic Bilbao, squadra basca fatta da giocatori baschi che è comunque la terza squadra di Spagna per blasone e titoli conquistati dopo Real e Barcellona.
Il presidente è l’avvocato Giovanni Cupelli, il mister Giuseppe Scarpelli, una bandiera del calcio chiusino: giocatore, allenatore, arbitro. Le ha fatte tutte e a 60 anni ha ancora voglia di mettersi in in gioco. Un esempio, senza dubbio.
La rosa dei giocatori è così composta:
PORTIERI:
Francesco Toppi; Michele Gremita
DIFENSORI:
Lorenzo Feri; Federico Coppetti; Lorenzo Tiezzi; Gianmarco Scarpelli; Giosuè Santoni; Filippo Gailli; Leonardo Santoro; Leonardo Lembo; Tommaso Cresti.
CENTROCAMPISTI:
Francesco Ferretti; Paolo Ferretti; Giulio Ferretti; Alessandro Feri; Alex Papi; Tommaso Minetti; Simone Burchielli; Simone Casaglia; Andrea Fei.
ATTACCANTI:
Marco Pellegrini; Andrea Della Ciana; Ivo Provenda; Alessandro Rosa; Stefano Gherardi; Niccolò Paolucci; Nicola Vannuzzi.
Molti sono giocatori provenienti proprio dalla Polisportiva Chiusi, anche se magari, mandati a giocare altrove. Sparsi per le squadre e i campionati umbri e toscani. Per lo più di categoria superiore: seconda, prima e promozione. L’età media è intorno ai 25 anni.
Gente che a pallone ci sa fare e ha accettato di ricominciare dal gradino più basso, la Terza categoria, pur di giocare per i colori della propria città, per una squadra fortemente identitaria. Alcuni sono volti noti: Francesco Ferretti, il capitano, ha giocato anche in Eccellenza. Suo fratello Paolo e Lorenzo Tiezzi pure.
Andrea Della Ciana, Gianmarco Scarpelli, Alex Papi sono già giocatori “testati” e di sicuro affidamento, come il funambolo Alessandro Rosa o l’eclettico “falso nueve” Ivo Provenda utilizzabile come punta, come mezza punta e anche come esterno o terzino all’occorrenza. Piedi buoni, tigna e cattiveria quanto basta, neanche fosse uruguagio o argentino…
Qualcuno viene da campionati giovanili, altri negli ultimi anni si erano dedicati al calcio a 5… Ora tornano a giocare il calcio vero. Quello che si gioca su campi di 100 metri, a volte fangosi e sterrati…
A proposito di campo: la ASD Città di Chiusi che porta i colori biancorossi, come la Polisportiva e come il Bilbao o l’Atletico Madrid, con un tocco di azzurro a richiamare il lago, giocherà questa prima stagione a Montallese. Con la speranza di disputare qualche incontro anche al Comunale… Magari i derby con Sarteano, Bettolle, Piazze…
Calcio d’altri tempi. Polvere e sudore. Odore di gesta epiche e di tifo da strapaese… Ma la voglia – a giudicare dalle facce dei giocatori, del mister e del presidente – è tanta. Prima uscita, in amichevole, giovedì 5 settembre, a Montallese, contro il Montallese (Uisp). Meglio cominciare piano e con avversari abbordabili.
Montella docet.
Buon lavoro…
E’ pervenuto, su questo argomento un commento “anonimo”. Per prassi consolidata non pubblichiamo commenti anonimi. L’autore può reinviarlo firmato. In sintesi ci accusava di aver definito il “calcio a 5” come “calcio finto” invitando l’articolista ad informarsi meglio. Nell’articolo non abbiamo usato il termine “finto”, ma solo l’espressione “calcio vero” per definire il calcio che si gioca 11 contro 11 su campi erbosi o sterrati, con il sole con la pioggia… Il calcio a 5 ha naturalmente la sua dignità, e può essere divertente per chi lo pratica e per chi vi assiste…ma non è calcio. E se viene comunemente chiamato “calcetto” una ragione ci sarà…