Chiusi: La fine della festa de l’Unità, specchio della fine di un’era

Attualmente a Chiusi non c’è solo il caso della lettera anonima inviata al Sindaco. C’è anche la fine della festa estiva de L’Unità ai giardini di Chiusi Scalo. Nella chiusura della suddetta festa, che ormai era una tradizione pluriennale, io vedo una novità negativa: non solo la fine di un luogo di aggregazione estivo, ma il travaglio del Partito Democratico locale. Malessere cominciato da tempo ed esattamente quando era in carica la precedente amministrazione comunale. Allora incominciò la lite degli iscritti al P. D., che poi culminò con le ultime elezioni comunali addirittura con la lista contrapposta della Primavera. Tutto ciò per colpa di politiche assunte da amministratori interessati soprattutto alle proprie carriere.
Anche la fine della festa de L’Unità è la dimostrazione del lento ma costante degrado di Chiusi con il depauperarsi del suo tradizionale tessuto commerciale – produttivo che non ha avuto la capacità di cambiare ed innovare, a ciò non aiutato dalla politica edilizia restrittiva e miope dell’amministrazione comunale. Tanto è ciò vero che molte aziende e negozi si sono via via trasferiti nella vicina Po’ Bandino, in comune di Città della Pieve.
Mi auguro che l’attuale Giunta comunale, assuma con celerità un atteggiamento di maggiore disponibilità allo sviluppo urbanistico di Chiusi, impartendo direttive all’Ufficio Tecnico comunale a non frapporre dannosi ed inutili ostacoli.
Vincenzo Magnoni
Caro Avv.to, le linee essenziali di quello che dovrebbe essere stato l’atteggiamento nuovo che Lei auspica è stata l’approvazione del P.S. di cui l’Amministrazione stessa ne ha fatto una ciliegina all’occhiello del proprio savoir faire, ribadendo per fila e per segno come avviene in una carta calcante tutto quanto era stato stabilito prima da altre amministrazioni.Adesso mi sembra di capire anche dalle sue parole che debba essere messa in atto-soprattutto anche da molti scalpitanti che non mancano mai in tali casi eche non vedono l’ora che si compia-affinchè venga posta in essere l’eliminazione dei vincoli reputati non facenti più parte di quell’interesse pubblico che per tanti anni si dice che abbiano limitato lo sviluppo dell’interesse privato di gruppi, di aziende e di chi finanzia tutto questo.Segno è – ma evidentemente ero io che mi sbagliavo poichè pensavo che questo fosse cosa ormai superata- che ancora si ritiene che l’interesse privato e la concretizzazione delle sue finalità possa sposarsi e convivere equilibratamente con l’interesse pubblico.Ancora in poche parole si sta propagandando e coltivando questa idea ed obsolete sono evidentemente tutte le altre che gli si oppongono poichè giudicate fondamentaliste,fuori dalla storia, perdenti a dimostrazione di dove va il mondo. L’equilibro fra il pubblico ed il privato fin’ora ha consentito al privato ed ai grandi gruppi- vedi Taranto- ma anche moltre altre località di arraffare, avvelenare, fare il proprio tornaconto e piegare il pubblico ricattandolo con il tema occupazionale . Mentre l’Italia sprofonda e c’è chi ancora dice che vuole salvare capra e cavoli col pragmatismo si assiste alla commedia- questa sì obsoleta- di chi ancora in Italia spera che vengano aboliti i vincoli che non consentono-del resto sempre di meno- di fare i propri comodi.Vogliamo parlare della Francia e delle programmazione dello sviluppo dei suoi territorio tanto per parlare di una nazione civile confinante ? Ci sono ritornato l’anno scorso per circa 20 giorni ed il territorio e la sua natura intrinseca- redditualità derivanti comprese- è stato salvaguardato in misura intelligente, questa sì equilibrata ad uno sviluppo guidato,anche e soprattutto del privato.Lei andando in Francia e percorrendolain lungo e largo troverà quasi sempre delle aree anche di grande dimensione dove sono concentrate tutte le iniziative pubbliche e private di ogni genere(parlo di grandi iniziative, grandi impianti, viabilità, trasporti, ma anche strutture ricreative e commerciali e via dicendo) che convivono in un equlibro che l’Italia, anche quella centrale se le sogna.Ampie aree di campagna dedicata al pascolo o ad altre iniziative viene salvaguardata ed il consumo di territorio agricolo è fatto a misura d’uomo e delle sue necessità. Auspicare che vengano tolti i vincoli con le leggi italiane e come è ridotta la nostra politica dove non si riconosce più quello che fa la destra da quello che non fa più la sinistra vorrebbe dire affrettare il consumo di territorio nella misura consona agli interessi delle proprietà e non del pubblico settore.Io questa amministrazione-ormai si capirà da tempo – non l’ho votata, ma non voterò alle prossime nemmeno coloro che dicono che si sono opposti e che hanno avuto mille paure, mille contorcimenti per far sentire almeno alta la loro voce di protesta..Certo che poi le maggioranze una volta elette debbano governare ma in questo sistema italiano che non esito a dire che sia ”bastardo” le connivenze economiche che producono quelle politiche fanno il bello ed il cattivo tempo sotto gli sguardi di coloro che dovrebbero indignarsi e che non lo fanno od almeno non lo fanno nella misura produttiva e finalizzata all’indignazione ,ma il tutto invece serve ed è servito perchè continui tale stato di cose. La parola indignazione -come fu detto ed usata – al momento della creazione dei comitati del PD a Chiusi: ” i giovani avrebbero dovuto recuperare la capacità d’indignarsi” -dissero questo – presenti tutti e tutti che battevano le mano.Lei l’ha vista l’indignazione dei giovani ? Io no.Ma di cosa stiamo partlando ? Adesso governano con Berlusconi perchè dicono che non si poteva farne a meno e che Berlusconi debba essere battuto politicamente mentre invece succede l’esatto contrario e che politicamente vengono battuti loro.Non le sembra di assistere ad una barzelletta ? Fra noi ci sono menti sopraffine che hanno da tempo capito come va il mondo e non esitano a porre in atto la loro politica, tessono, seminano ,raccolgono il raccolto, mentre il popolo bue annuisce e sprofonda.Questa è l’Italia tranne pochi luoghi d’eccellenza, questo è anche Chiusi ed alla guida vi sono ormai interessi, coacervi e sodalizi inestricabili. Non sono politiche difendibili quelle che vengono messe in atto in nessuna parte d’Italia.Almeno tale è il mio modesto giudizio, ed uso una parola che potrà far specie e potrà sembrare anche offensiva verso chi crede che così non sia, ma il popolo italiano ormai in gran parte è marcio.E le responsabilità di questo ci sono, non sono evanescenti affatto.Chi governava non era sulla Luna,gli amministrati non erano su Marte. Poi scappano fuori i Grillo e parecchi a sinistra s’incazzano con lui perchè gli ha tolto i voti,perchè quasi rappresenta un terzo dell’Italia che vota.Ma tutto questo è il minimo,ma cosa si pretende ?
“Io a cuocere le salsicce per Renzi e i suoi non ci vado”. Questo uno dei commenti che ho sentito, in diretta, da uno dei militanti storici del Pd, da secoli addetto alla brace della Festa de l’Unità… E di sicuro nello stesso partito c’è chi avrà pensato di non star lì a cuocerle per Bersani o per Letta… Ma forza di scansarsi a vicenda, di darsi del voi (o del “noi” e “loro”) alla fine le salsicce nessuno le cuoce e il partito si è bruciato… Costretto addirittura a trovare qualche escamotage per salvare Berlusconi… Le Feste Democratiche, anche dove ancora le fanno, sono piuttosto tristi quest’anno. Aspettavano qualcuno che “scaldasse i cuori” che tirasse il Pd fuori dal guado e si ritrovano a difendere il Governo con il Pdl e a vedere sfidarsi per la leadership Renzi e Letta, due ex democristiani che di giovane hanno solo l’età… Che vitaccia, poveri amici del Pd… Compagni non lo dico. Qualcuno magari si offende…
Marco, se va bene a loro va bene così,ognuno in casa propria ha diritto di fare quello che crede, ma non mi si dica che sia un panorama da aspettativa di miglioramento.Si sta realizzando un sodalizio nella sordina istituzionale che ha ipocrisia da vendere.
Ci si incazza contro la casta,ma questa è una regia-per ridurre l’Italia ad una completa disfatta altro che allo sviluppo, e quando aumenta il bisogno la gente è più pronta a convergere dalla parte che gli conviene.Non c’è bisogno di menti raffinate per capirlo, dalle crisi si esce sempre a destra e gli equilibri che potevano rompersi dando alla maggior parte della gente una speranza migiore di vita vengono ristabiliti,ma non a loro favore.Dopo la condanna di berlusconi Brunetta e Cicchitto sono andati da Napolitano per chiarire che ”in tal modo non andava bene” e che forse si aspettavano qualcosa di ritorno….tutto questo è successo sotto il silenzio ed il mugugno della sedicente sinistra.Cosa sarebbe successo di fronte ad una cosa del genere 20 anni fa? Allora la gente oggi come si deve definire ?: Comprensiva, caritatevole, opportunista, marcia ? Vorrei capirlo quando qualcuno parla ai congressi. La verità credo che sia l’irrinunciabile caratterstica che quando si soddisfa l’interesse proprio di quello degli altri ci se ne infischia.Questa è la cultura che viene propagandata nei fatti.Ma a casa loro possono fare quelllo che vogliono, nel pubblico e nel paese può darsi che alla fine raccoglieranno tempesta.
“quando qualcuno parla ai congressi”, dici. Se riuscissero a farli i congressi. Il Pd annaspa da mesi senza riuscire nemmeno a fissarne la data e le regole. Il Pdl un congresso vero non lo ha mai fatto…
Al massimo adesso si montano quattro gazebo e si fa finta di far votare la gente, facendogli scucire 2 euro per l’incomodo… A questo punto siamo.