25 APRILE: BETTOLLINI ATTACCA IL SINDACO DI PIANCASTAGNAIO CHE HA VIETATO BELLA CIAO…

La madre dei cretini è sempre incinta, dice un proverbio. E anche quella dei fascisti ogni tanto ci riprova. In Austria vince l’ultra destra xenofoba, nazistoide e razzista. Qui da noi, più modestamente, ci si limita per ora a vietare di suonare Bella Ciao alla manifestazione del 25 Aprile. Lo ha fatto il sindaco destrorso di Piancastagnaio, imponendo alla propria “Filarmonica” di non intonare la canzone partigiana perché “di parte”. Non sappiamo come è andata a Piancastagnaio, cittadina del Monte Amiata dove nel ’48 i partigiani ripresero le armi dopo l’attentato a Togliatti, non sappiamo se la banda abbia intonato o meno Bella Ciao, sappiamo che l’ANPI ha indetto una contromanifestazione, con tanto di Bella Ciao, rispetto alle celebrazioni ufficiali di un sindaco che dimostra di avere poca memoria, poca sensibilità democratica e di essere anche parecchio ignorante su chi partecipò alla guerra di liberazione. Perché Bella Ciao non è una canzone di parte. A meno che lui, il sindaco pianese, non preferisca “Giovinezza”. Ma quella è vietata…
Maurizio Boldrini, storico dirigente comunista pianese ha definito la sortita del sindaco Vagaggini (Centro destra) “una vigliaccata”. Forse più semplicemente è uno scivolone dettato da un revanscismo ignorante e greve, segnale inequivocabile di come sia ridotto questo paese, dove anche la memoria pare essere un lusso…
A Chiusi, unico paese insieme a Trequanda in cui si voterà il 5 giugno per le amministrative, il vicesindaco reggente Bettollini il 25 Aprile lo ha celebrato e, esaltando i valori nati dalla resistenza al Nazifascismo, ha duramente stigmatizzato l’iniziativa del suo collega amiatino: “A Piancastagnaio il sindaco ha vietato alla banda di suonare Bella Ciao?, noi la suoneremo due volte e più forte!” ha detto al microfono davanti alla lapide che ricorda i caduti civili del bombardamento della stazione, avvenuto il 21 novembre 1943, prima che la giovane consigliera comunale Sara Marchini pronunciasse un breve discorso sul 25 aprile e sull’attualità della difesa dei valori dell’antifascismo, della democrazia, della libertà, di fronte alla tragedia dei migranti e ai venti xenofobi che soffiano in Europa. Lo stesso Bettollini e Sara Marchini hanno fatto a Chiusi città, davanti al monumento ai partigiani in Largo Pannilini, con la banda che ha intonato l’Inno di Mameli, il Silenzio e naturalmente Bella Ciao tra gli applausi della folla.
Presenti alla manifestazione gli assessori Micheletti, Sonnini, Lanari, i consiglieri Annulli, Marchini e Agostinelli, il consigliere regionale ed ex sindaco Scaramelli, i rappresentanti delle forze dell’ordine insieme ad esponenti del Pd (non la segretariaPamela Fatighenti) e del Comitato Democrazia e Partecipazione che pare intenzionato a presentare una lista “di sinistra”…
Assenti i candidati a sindaco del centro destra Mirco Salaris e dei 5 Stelle Bruna Cippitelli (per la verità dei 5 Stelle non era presente nessuno neanche dei candidati al consiglio comunale, unici finora ufficializzati). Assente anche Rita Fiorini Vagnetti. Evidentemente per loro il 25 Aprile è come la festa del papà o San Valentino. Forse anche meno.
Il Centro Destra ha addirittura tolto i manifesti (poi prontamente riposizionati) dalla vetrina della propria sede in Piazza Garibaldi, allo Scalo, dove si è svolta la posa di una corona al monumento alla Resistenza. Di cosa avevano paura i sostenitori di Salaris? Forse non hanno ben chiaro cosa significhi il 25 APRILE.
Domanda: ci si può candidare a guidare una città, ignorando e disertando la festa fondativa della Repubblica e dello Stato democratico?
Allora, chiariamo un attimo un paio di vicende. Stamattina sa dove poteva trovare Mirco Salaris? Al lavoro.. Perché sa, c’è gente che lavora sul serio ed essendo un turnista non esistono feste. Per quanto riguarda la questione dei cartelloni. Se avesse controllato meglio si sarebbe reso conto che in realtà i manifesti erano caduti a terra data l’umidità formatasi nel corso della notte. Quindi prima di dire cavolate si informi.. O per lo meno smetta di mangiare pane e veleno a colazione.
Il candidato sindaco Salaris era a lavoro…. Nei turni non esistono giorni liberi… Natale, San Valentino o la festa del papà…. Per quanto riguarda il 25 aprile sono sicura che sa molto bene il significato di questa festa…. Poi per i cartelli beh… Il tempo da lupi li ha fatti cadere….
Fa molte supposizioni vedo….
Il candidato Salaris poteva farsi rappresentare da qualcun altro…
Scusa Marco, ma tu c’eri alla manifestazione del 25 Aprile a Chiusi?
Io ho visto solo uno sparuto gruppo di persone che, a quanto scrivi, per te erano una “folla”. Come giornalista dovresti scrivere ciò che realmente è, non ciò che vorresti fosse e spacciarlo per vero!
sì, io c’ero. Allo Scalo e anche a Chiusi città. E secondo me avrebbero dovuto esserci anche i candidati a sindaco, i candidati al consiglio comunale e i rappresentanti delle varie forze politiche vecchie e nuove…
Il XXV Aprile è la più importante festa della Repubblica Italiana, la sola che veramente riguarda tutti gli italiani. La ragione è semplice. Un giorno del 1945 è finito per sempre il regime detto nazi-fascista, ovvero il legame tra il fascismo italiano e il nazismo tedesco che per cinque anni aveva terrorizzato tutta l’Europa, distrutto la maggior parte delle città, deportato e decimato a decine di milioni le popolazioni europee. Il 25 Aprile è diventata la Festa degli italiani perchè quel giorno tutti gli italiani, compresi coloro che avevano preso parte al fascismo, sono tornati liberi, normali, uguali, non più divisi fra persecutori e vittime. Se il 25 Aprile non ci fosse stato, una parte degli italiani avrebbe dovuto continuare a combattere in clandestinità, fino ad essere eliminata, spesso con la tortura o il trasferimento nei campi di sterminio.Mentre un’altra parte avrebbe servito i tedeschi con la missione di catturare, torturare e uccidere.Il 25 Aprile ha liberato soprattutto i fascisti dal loro tragico destino di aguzzini e di cacciatori di ebrei. Il 25 Aprile è il giorno della liberazione di coloro che per dignità, decenza, amor di patria, si sono rifiutati di piegarsi a un mondo di carceri e di campi di sterminio e hanno sacrificato la loro vita perchè l’Italia tornasse ad essere un paese civile, normale, senza più teschi nei gagliardetti. Qualche sindaco ancora nostalgico del passato vieta di cantare “Bella Ciao” dicendo che il 25 Aprile è una festa che divide, ma io non ho mai sentito dire da nessuno che la libertà divida un popolo. Vi immaginate un americano che rinuncia alla Festa dell’Indipendenza del 4 luglio?Solo il fanatismo più sfrenato cerca di cambiare la data di nascita. La nostra è il 25 Aprile 1945. E siamo sicuri che ci unisce. W il 25 Aprile, W l’Italia nata dalla Resistenza!