CHIUSI, IL CONSIGLIO ZOPPO SALUTA SCARAMELLI. COMINCIA LA REGGENZA BETTOLLINI (CHE NON SARA’ UNA PASSEGGIATA)

CHIUSI – In una atmosfera un po’ surreale, con le opposizioni dimissionarie e assenti e i 5 Stelle, mai visti prima, tra il pubblico con ironici cartelli il Consiglio Comunale ha salutato ieri sera il sindaco Scaramelli, che lascia l’incarico e la fascia tricolore, per svolgere il nuovo ruolo di consigliere regionale. E’ stato un Consiglio “anomalo”, peraltro nemmeno annunciato dai soliti (e doverosi) manifesti, quindi quasi clandestino nel quale la maggioranza se l’è cantata e suonata da sola. Anche con un po’ di emozione. Ma senza interlocutori. E s è capito come saranno i consigli comunali da qui alle prossime elezioni. “Piccoli equivoci, senza importanza”, verrebbe da dire citando Tabucchi. Se non proprio equivoci, monologhi. L’ex sindaco Scaramelli e con lui tutti media allineati e coperti danno per certa l’investitura a sindaco del vice Juri Bettollini. Qualcuno ha usato anche il termine “sindaco”. Che è termine quantomeno esagerato e improprio. Tutt’al più vicesindaco “reggente” (fino alle nuove elezioni), sempre che il Prefetto non decida diversamente. Ma al di là di questo è chiaro che un Consiglio Comunale senza opposizione, è un consiglio zoppo. Mutilato. E le opposizioni non sono andate in ferie. Hanno abbandonato il campo definitivamente, non temporaneamente. per protestare contro l’arroganza e la gestione “personalistica” dell’istituzione da parte di Scaramelli. Una cosa rara. Una cosa che avviene nei comuni “di mafia” e che a Chiusi e forse in Toscana non si era mai verificata. “”A Juri la guida, a Gianluca Sonnini, Andrea Micheletti e Chiara Lanari il compito di stargli vicino nelle azioni amministrative. A Sara Marchini la guida politica del gruppo, a Pamela Fatighenti, Simone Agostinelli, Gianluca Annulli e Roberta Chiezzi il compito di supportare in consiglio comunale le tante scelte che sarete chiamati a fare”. Così ha commentato su facebook l’ex sindaco. E la visione della politica che ne traspare è quantomeno discutibile. I poveri consiglieri comunali ridotti a semplici soldatini, chiamati solo a “supportare in Consiglio” le scelte che la giunta farà. Ma i consiglieri, qualche scelta potrebbero e dovrebbero anche farla. Una concezione della politica alquanto “medievale”. Dove il Signore dispone e i Vassalli, Valvassini e Valvassori eseguono, supportano, ratificano… Si vede che anche nel #futuro, tante volte evocato da Scaramelli, si usa così e il vento non è poi troppo cambiato rispetto al medioevo.
la presenza alla seduta consiliare di commiato a Scaramelli, dei 5 Stelle in massa, già annuncia la loro presenza nella battaglia elettorale prossima ventura. E Chiusi è da oggi già, di fatto, in campagna elettorale. Una campagna elettorale che sarà lunga, estenuante. Il “reggente” Bettollini (se il Prefetto non cambia idea) è sì un fedelissimo di Scaramelli e ne seguirà senz’altro la traccia, però è figura meno estemporanea, meno votata agli effetti speciali, alla politica dell’annuncio, è insomma un tipo più concreto e meno aleatorio.
Vedremo se utilizzerà questi 9-10 mesi che mancano per arrivare all’appuntamento con le urne per chiudere qualche partita aperta e governare o solo per prepararsi il terreno in vista della candidatura ufficiale a sindaco. Conoscendolo pensiamo che proverà a fare l’uno e l’altro, sapendo di non avere alle spalle gli stessi “sponsor” di Scaramelli, soprattutto a Chiusi Scalo, che è il cuore pulsante, ma anche il punto dolente, quello più in crisi della città. Oltre che il centro con più abitanti e più elettori.
Lo stesso Pd, oggi, non è più il Pd del 2011. E’ molto meno in termini di iscritti, di voti e anche di “radicamento” sociale. E non è meno diviso di allora (quei 577 voti dati al Pd, ma non a Scaramelli alle regionali, ne sono la conferma. E l’ex vicesindaco Sonnini giubilato in men che non si dica, nel periodo di “reggenza” sarà leale e fedele a Bettollini. Ma poi? Lo appoggerà anche alle elezioni o vorrà giocare in proprio?).
Adesso il ruolo che svolgeva il partito lo svolgono altri soggetti, dalle associazioni di volontariato alle confraternite, alle parrocchie, ma lo fanno in maniera più velata, sottotraccia. E non è detto che qualcuno di questi soggetti, per logiche proprie, o per tornaconto, non cambi atteggiamento. Di alleati il Pd non ne ha più. Sel è scomparsa. I Socialisti sono una manciata di persone. Meno di un condominio.
Anche il Consiglio Comunale, senza l’opposizione, non è più nemmeno una cassa di risonanza, ma solo uno studio notarile, dove si legge, si approva e si ratifica… E se in campo c’è una squadra sola, la partita è “falsata” in partenza.
Per Bettolini non sarà una passeggiata di salute. Per le opposizioni, ormai extraconsiliari, pure. Molte bocce sono in movimento e forse qualcuna è partita addirittura troppo presto.
Chiusi non vive una bella stagione. Anche se fuori son 35 gradi.
m.l.
Comunque intanto un incubo è finito… prepariamoci al prossimo!
In questi giorni anche nei dintorni del Consiglio Comunale rimasto senza opposizioni, si son sentite frasi del tipo “Ce ne faremo una ragione”, “faremo senza”, “hanno scelto di far mancare il loro contributo” ecc… Ebbene non tutti, anche nella maggioranza sono d’accordo nel minimizzare la scelta delle minoranze e di far finta che non sia successo niente. L’ex vicesindaco e assessore Gianluca Sonnini, nel suo intervento ieri sera si è espresso così: “… soprattutto non mi sarei mai potuto immaginare dimissioni o autosospensioni delle opposizioni determinando un vuoto incolmabile all’interno del consiglio comunale e di certo questo non è un elemento su cui gioire. Non so se per il ns. Gruppo sarà più agevole lavorare ma penso che se la nostra amministrazione è cresciuta negli anni e possa ad oggi vantare degli ottimi risultati in parte lo debba anche ad un continuo confronto e al lavoro delle opposizioni.
Opposizioni che in questi anni ci hanno sollecitato e insistentemente controllato, elevando spesso il livello della discussione arrivando in alcuni casi anche ad una condivisione degli obiettivi e al voto unanime.
È per questo che ritengo che questa forma di protesta, sicuramente legittima, sofferta e ragionata, non giovi a nessuno e soprattutto non giovi alla nostra città, in particolare in un anno delicato come quello che ci accingiamo a vivere, un anno che ci divide dalle prossime elezioni comunali alle quali avrei sperato di arrivare in un clima di equilibrio tra maggioranza e opposizione come previsto dalla nostra democrazia.
Raccomando quindi al ns gruppo consiliare ed in particolare al capogruppo Sara Marchini e al presidente del consiglio e vicesindaco Bettollini di lavorare nell’arco di questo anno importante, favorendo un clima di concordia e grande coinvolgimento, facendosi carico attraverso un maggiore senso di responsabilità del governo della ns città, sapendo che c’è una parte della cittadinanza che non trova la propria rappresentanza in consiglio comunale come è stato fino ad oggi”. Ecco mi sembra una posizione responsabile e preoccupata. E anche un richiamo serio alla maggioranza stessa e al partito che la esprime quasi totalmente. Mi auguro che le parole di Sonnini vengano tenute in considerazione.
I miei complimenti a Gianluca Sonnini. Ad oggi, dopo oltre quattro anni, è l’unico componente della maggioranza che sente, e dice pubblicamente, di riconoscere il ruolo svolto dalle minoranze e che pensa che siano servite a qualcosa. Se la maggioranza si fosse sforzata di rendere il clima più sereno in Consiglio Comunale, senza cercare continuamente, o meglio, sempre, lo scontro, tanto per ribadire ad ogni piè sospinto chi comandava, forse, e sottolineo forse, saremmo potuti essere ancora presenti. Grazie Gianluca. Colgo questa occasione per ringraziare, e chiedere scusa, a chi ci ha votato perché li rappresentassimo in quell’aula, ma dopo le ultime vicende la misura era più che colma e non potevamo rimanere là dentro un minuto di più.
Sonnini con le sue parole ha ribadito ancora una volta la sua correttezza umana e politica. Penso però che se a rendere migliore l’amministrazione del comune è servito il lavoro delle opposizioni, sarebbe servito anche il contributo di un gruppo di consiglieri di maggioranza che in questi anni non sono stati altro che dei docili osservatori e che ben che vada hanno fatto e letto il loro compitino in qualche circostanza dentro al consiglio comunale.
A Sonnini mi sento di chiedere, pur rispettando profondamente la sua scelta, cosa abbia da condividere con personaggi che si sono dimostrati indifferenti a tutto ciò che non riguarda il loro personale orticello.
Va detto che anche altri consiglieri di maggioranza e assessori hanno sottolineato il fatto che l’assenza delle opposizioni non sia un fatto secondario e indolore. E non è una cosa positiva nemmeno per la maggioranza. Andrea Micheletti per esempio l’aveva già sottolineato in alcuni suoi interventi fu fb e pure in consiglio comunale.
X Luca Scaramelli..Mi sembra di ricordare-se non vado errato- che Sonnini ha già dato la sua risposta pur non lesinando il suo personale pensiero e facendone derivare la visione che lo ha animato e lo spirito di servizio con il quale ha operato in questi anni.Punto.Si può criticare o meno tutto questo ma senz’altro ritengo che sia stata nella sua visione delle cose e dei rapporti politici che la sua carica ha incarnato una delle persone più corrette di quella compagine, se non addirittura proprio la migliore.Detto questo però, proprio per esaminare punto per punto ciò che ha detto, per non incensarlo più di quello che hanno fatto anche le opposizioni riguardo alla sua avvenuta messa da parte ,appartiene per me comunque ad un partito che ha lui stesso chiaramente ed espressamente detto di condividerne i valori, gli schemi e le finalità, pur non essendo dell’area renziana, per sua stessa ammissione( e non poteva del resto essere diversamente da questo tipo di appartenenza:il PD!) Personalmente e dovendo dare un giudizio di merito sulla natura del modo politico di pensare che lo identfica, non condivido nulla del profumo di incenso che in questi ultimi giorni si è riversata su Sonnini anche da altre parti politiche che hanno spinto a ritenerlo quasi un martire della situazione che gli è toccata.Per restare al concreto, il mio giudizio- e l’ho espresso anche dopo l’intervento di Fiorani dicendo che di quest’ultimo condividevo tutto e che mi aveva solo preceduto)- è che le discrasie che si sono avute e che hanno partorito anche i commenti attorno, tutto ciò concorra a non far altro che mettere in evidenza la natura di quale sia il partito al quale abbiano dato il loro consenso per governare Chiusi(in tal caso) e quali uomini abbiano impresso alla politica una deriva deteriore sul piano locale come su quello nazionale..Se Sonnini di tutta questa compagine è stato il migliore ,la cosa per me personalmente non fa nessuna differenza. Non è un giudizio personale positivo o negativo che voglio dare sulla persona-me ne guarderei bene-, ma siccome io appartengo a quella vecchia schiera di dinosauri che ha sempre ritenuto che il ” personale sia politico”, mi è sufficiente tener presente l’appartenenza a tale partito e la condivisione e gli atti di tale partito per odorarne la lontananza con la materia positiva o negativa che mi ritrovo ad avere sotto i capelli….Non mi aspetto condivisione su tutto ciò e nemmeno la chiedo ma è chiaro e riconosco che ognuno possa avere e professare i pensieri che più si sente di condividere. In tal senso Sonnini ha fatto bene ad esprimere quale sia il suo parere, mentre al contario di lui, quelli della sua schiera non l’hanno fatto.Vuol dire che non ne sentivano il bisogno, ma a parecchi di quelli occorrerebbe ricordare che prima di tutto c’è un etica che l’amministratore pubblico non dovrebbe mai tralasciare di trasmettere agli amministrati. Ma mi rendo conto che a tale partito chiedere questo è come chiedere la luna.Ecco perchè non condivido chi condivide tutto questo chiamandolo come proprio partito e riconoscendo nelle azioni compiute da questo i valori di cui ci si professa di farne parte.Punto.
Nion condivido quella politica e tantomento incenso le persone che hanno appoggiato e convalidato che tale politica fosse messa in atto,
Marco, quella compagine che ha riconosciuto la problematicità di cui si sono fatti portatori- parole tue- è la dimostrazione -dicono a Firenze- dell’ammissione la più lapalissiana che potessero fare e dire.Questi non hanno mai mosso un dito durante questi 4 anni per andare minimo minimo ma nemmeno una volta controvento, non si sono mai dissociati ed hanno accettato tutto supinamente.E’ mai possibile tutto questo : il bello(poco) ed il brutto(secondo me abbastanza).Ed ora vengono fuori dicendo e sottolineando che si è creato un problema ? Quando migliaia di volte ti ho detto parlandoti personalmente che in altri contesti lo chiamerebbero ” presa per i fondelli” tu mi hai sempre detto che ”questi sono così”…..ed io a codesta tua ammissione mi sono sempre rifiutato di credere, ma secondo me se tu rivolgessi la domanda anche ad altri, non si farebbe tanta fatica ad addivenire a quello che ho sempre pensato e che ti ho sempre detto.Non sono minimamente difendibili, soprattutto dopo tali ammissioni.
Io non ho difeso nessuno. Ho semplicemente dato notizia di alcune dichiarazioni. Per dovere di cronaca e completezza di informazione. Libero tu e liberi tutti, di considerare tali dichiarazioni attendibili e rilevanti o meno.
Ma di cosa si vuole discutere?Oramai l’atteggiamento dei renziani e’ sempre il solito; tradotto in italiano,”ce ne faremo una ragione e stai sereno” , citando un famoso personaggio di Alberto Sordi il tutto e’: io so io e voi non siete un c………..o.
Buona Fortuna,ragazzi.
Adeguati popolo pecorone
Ma di che cosa state parlando? Anzi di che cosa stanno parlando? Ma dove erano questi “buonisti” della maggioranza quando il sindaco si comportava da “padrone”? Il suo concetto di democrazia amministrativa è molto chiaro: “A Juri la guida, a Gianluca Sonnini, Andrea Micheletti e Chiara Lanari il compito di stargli vicino nelle azioni amministrative. A Sara Marchini la guida politica del gruppo, a Pamela Fatighenti, Simone Agostinelli, Gianluca Annulli e Roberta Chiezzi il compito di supportare in consiglio comunale le tante scelte che sarete chiamati a fare”.
Tradotto: “Io che sono stato il “padrone” nomino “nuovo padrone” Bettollini. Gli assessori facciano quello che dice lui e i consiglieri approvino senza far perdere troppo tempo.”
Questa è stata la concezione contro cui abbiamo dovuto combattere, non tanto i temi amministrativi, sui quali è giusto che la maggioranza faccia le proprie scelte e percorra la propria strada.
Il consiglio comunale, organo supremo della vita amministrativa, è stato svilito a semplice organo di ratifica delle volontà del sindaco.
Che cosa hanno fatto per impedirlo questi che oggi si dicono rammaricati per l’assenza delle opposizioni? Pubblicamente non hanno fatto niente e quindi sono complici di chi ha instaurato un sistema in cui a un’opposizione che non si piega ai voleri del “capo” non viene riconosciuta nessuna dignità.
Un sistema in cui viene data considerazione solo a chi riconosce la “suprema autorità” “senza se e senza ma”. Tutti gli altri sono “gufi” o “rosiconi”, gente senza diritto di cittadinanza.
E allora l’unica soluzione per denunciare il sistema “malato” è abbandonarlo perché chi vi rimane diventa complice.
è quello che è scritto nell’articolo (più o meno).
X Marco. Ma la domanda che ti fai quando dici ”E l’ex vicesindaco Sonnini giubilato in men che non si dica,nel periodo di ”reggenza”sarà leale e fedele a Bettollini.Ma poi ? Lo appoggerà anche alle elezioni o vorrrà giocare in proprio?”.Ma dimmi te -se ti fai questa domanda- pensi che cambi qualcosa nella conduzione di Chiusi ? Per il fatto stesso che tu te la faccia vuol dire che vedi delle differenze.Io al punto in cui siamo non le vedo, ma può darsi che sia io ad essere orbo.Pensi che cambi qualcosa oppure pensi che quelle persone che sono state mute d’improvviso rinverdiscano a nuovi pascoli ? Questo te lo dico dopo aver letto le parole di Sonnini che riguardano la sua condivisione sulle scelte fondamentali politiche del suo partito e della sua attività a Chiusi..Qui se si deve cambiare il problema è quello di non ricadere sul solito ”seminato” perchè per fartici ricadere ci sono all’intorno tutti i tubi che convogliano l’acqua nella solita direzione ed è chiaro che -a meno che non si riconosca questo come sostanza reale- il tutto ricade nella solita pappa. Stessa gente,stesso pensiero politico( semprechè di pensiero politico si possa parlare…), stessi co-optanti, arciconfraternite, parrocchie, banche, auser and Co. Marco, se si parla di cambiamento si dovrebbe parlare d’altro.Qui invece secondo me si parla di estinzione perchè quello che è stato estinto di ciò che è stato in passato Chiusi è stato prodotto proprio da tale ”groviglio armonioso” per dirla alla senese.E tu ti chiedi cosà farà un Sonnini se correrà da solo oppure si allineerà’ ? Certo, lo capisco che cambiare modo non è uno scherzo e non si cambia dall’oggi al domani ma credo che occorra vedere la risposta del corpo elettorale, che poi si è visto bene qual’è stata.Il problema può essere di come la pensi un Sonnini od un Bettollini? Io credo di no ma mi posso senz’altro sbagliare, ma fin’ora mi sembra che a sbagliare siano stati coloro che ci hanno creduto in quello che c’è stato a Chiusi, ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.Io non ero fra questi.
Carlo, quando scrivo su primapagina, io faccio il cronista e mi pongo domande da cronista e al massimo da “osservatore” politico. Non da esponente della politica. Quindi se mi domando se Sonnini, alle prossime elezioni si accoderà oppure giocherà in proprio, questo non significa che tale domanda sia di per sé un giudizio politico su Sonnini o sulla sua “differenza” rispetto a Bettollini. E’ semplicemente una domanda che trae spunto da lievi prese di distanza dello stesso Sonnini, dalla amarezza che egli stesso ha palesato dopo la defenestrazione da vicesindaco. E quella che Sonnini possa giocare una partita in proprio mi pare un’ipotesi non del tutto peregrina e campata in aria. No dico che sia meglio o peggio, dico solo, da cronista, che è possibile. Punto. Che poi il “punto” non sia, oggi e in vista delle elezioni comunali, come la pensano Sonnini e Bettollini si può anche essere d’accordo. Ma è un altro discorso che in questa sede non intendevo affrontare e non ho affrontato. Magari ci saranno altre occasioni…